anahí

Non ho mai amato molto ne' anime ne' manga, ai tempi delle superiori mi ero un po' appassionata a Death Note ma lo ho presto trovato troppo cervellotico.

Pero' ho la particolarita' che gli appassionati di anime e manga spesso ritengono che in fondo io sia una di loro e mi consigliano anime o manga

Hor

A fine anni Novanta ci furono polemiche con tanto di articoli sui quotidiani perché una famosa psicologa era saltata fuori a dire che "guardare Sailor Moon fa diventare gay i bambini" (come se fosse un problema, poi).
Comunque ho da parte una collezione di articoli di giornale, o di libri che ne riportano, che vanno dagli anni Settanta fino a metà anni Novanta, ne dicono di tutti i colori contro i "cartoni animati giapponesi".

Crepuscolo

No, è il suo pensiero ad essere fasullo, non la realtà in cui vive. Tizio che pensa di essere Napoleone non ci sta con la testa. Tizio che è appassionato di manga e anime ha uno stile di vita diverso dal tuo.

Angus

Dipende. In alcuni casi è come dici tu, sono un interesse o una passione. In altri, anche gli appassionati di manga e anime (o di calcio o tecnologia, palestra o moto) "non ci stanno con la testa", in senso letterale, ovvero non sono davvero qui.

Darby Crash

Potrebbe essere interessante leggere il manga Old Boy, quello da cui è stato tratto l'omonimo film di Park Chan-wook. Qualcuno l'ha letto?

Crepuscolo

Tutte le passioni sono così però, sono delle piccole o grandi ossessioni.
Non credo che definiresti un atleta di salto in alto, che si dedica tutti i giorni a quello, uno che non vive nella realtà solo perché con la testa è molto concentrato in quello che fa.

cuginosmorfio

A fine Ottobre c'è Lucca Comics

Angus

Secondo me dipende da caso a caso.

Come esempio estremo, se l'atleta pensa che il salto in alto sia di per sé una cosa importantissimissima, l'unico scopo della sua vita, trascurando tutto il resto, direi che è ossessionato e "fuori dal mondo".

John Nash, negli anni della maturità, dichiarò di avere molti rimpianti per aver sacrificato così tanto tempo a seguire le sue "passioni" (uso le virgolette perché non sembrava, a posteriori, considerarle delle vere passioni).

DeltaVR80

Dove a Commics ?

Chamomile

Unici pensieri concessi il lavoro, le tasse, le bollette e al massimo la figа. Tutto il resto è malattia mentale.

DeltaVR80

Ed un po’ di sano calcio

Angus

(E le passioni non sono per forza ossessioni. Ad esempio, la passione di veder crescere i propri figli o quella di costruire la vita migliore possibile per sé.)

Angus

Ti ho segnalata per aver distorto quello che ho scritto, cercando di buttarla in caciara.

Chamomile

Giustamente dopo la figа c'è la riproduzione e la crescita dei figli. Mentre migliorare la propria vita ---> guadagnare soldi ---> lavorare. Tutto ciò che non rientra nei "compiti" stabiliti dalla natura o dalla società ovviamente va curato a furia di 80 euro a settimana.

muttley

Mi sono recentemente rivisto una serie anime che guardavo da piccolo ossia Akachiki no eleven, la primissima serie dedicata al calcio in assoluto. Come serie animata è terribile in ogni aspetto: animazioni non pervenute, disegni a dir poco dilettanteschi e anche i dialoghi sfiorano spesso l'imbarazzante. Le storie poi sono improponibili...eppure eppure mi è piaciuto, me lo sono rivisto tutto, incoraggiato anche dal fatto che l'autore del manga fosse Ikki Kajiwara, lo stesso dell'Uomo Tigre e di Rocky Joe per non parlare di Tommy la stella dei Giants.
Nonostante questo non riuscirei mai a guardare o leggere certi anime/manga che vengono pubblicati adesso per quanto siano più curati nell'aspetto e nelle sceneggiature, semplicemente perché non appartengono al mio immaginario, non mi hanno accompagnato negli anni vulnerabili e stucchevoli dell'infanzia.

Angus

Se ce l'hai con chi sostiene cose del genere sei liberissima di dirlo. Ma ti prego di non quotare me, che ho detto tutt'altro.

Chamomile

Chi esprime un pensiero non concesso va segnalato immediatamente, così lo bannano e si può ritornare a occuparsi di lavoro, tasse e bollette.

juan

Vabbè ma un sacco di cose si possono fare per evadere dai pensieri e concentrarsi solo su quella cosa. Che sia andare in palestra ogni giorno e focalizzarzi sui risultati da raggiungere, che sia suonare uno strumento e durante la performance essere totalmente assorti nell’attività e perdere la consapevolezza spazio-temporale, che sia meditare e concentrarsi sul qui e ora imparando a non rimuginare sul passato e temere il futuro. Uno cosa dovrebbe fare per non perdere contatto con la realtà? Stare immobile tutto il giorno a fare il bilancio della vita? Che poi realtà cosa significa? Essere “presenti” nel qui e ora? Oppure pensare continuamente al passato, al presente e a futuro senza distrarsi un secondo? Vivere la realtà significa dedicarsi solo a ciò che ci rende produttivi per la società? Non so. Mi sembrano affermazioni vaghe. Poi capisco il collegamento tra anime e distanza dalla realtà, ma succede solamente perché gli anime ci rappresentano, molti anime non hanno come protagonista il super eroe o il figo di turno, ma il ragazzo apparentemente insignificante, codardo, con pochi amici, snobbato dalle ragazze. Quindi è facile vengano apprezzati da un certo tipo di persone. Tra i il guardare anime e andare fuori di testa pensando che la realtà sia il mondo degli anime c’è una bella differenza, nel secondo caso si parla di psicosi.

Angus

Il pensiero è concesso, non è concesso attribuire a me cose che non penso e non ho scritto, soprattutto quando te l'ho già fatto presente due volte.

Maffo

A me politically uncorrect suona male, credo che si dica politically incorrect