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Originariamente inviata da Joseph
Non ci piace mai pensare le cose per come stanno, "i mi piace pensare" introducono sempre cose a cui vorremmo credere, ma che non esistono.
Nella fattispecie la posizione di pensare che questa anomalia (rispetto alla nostra società e alle nostre credenze totalmente materialistiche e consumistiche) chiamata Gesù non fosse tale, ma fosse semplicemente "un brav'uomo" può servire per acquietare la propria coscienza rispetto all'esercizio di uno stile di vita che forse non è l'unico possibile, rispetto a delle credenze che forse non sono inattaccabili.
Insomma, ci piace pensare che fare i normaloni sia tutto quello che c'è da fare.
Pare strano che ci piaccia pensare qualcosa di così brutto, ma è sempre meno doloroso di pensare che ci sia qualcosa di meglio e che ce lo stiamo negando a noi stessi.
E' l'una di notte e tutto va bene...
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qual è il problema? non capisco perchè deve essere criticato il mio modo di vedere le cose.
non sono una persona religiosa. non ho il dono della fede. perciò mi risulta impossibile idolatrare la figura di un uomo, figlio di Dio, che compie miracoli. se invece lo immagino (perchè non avendolo conosciuto banalmente, non posso che PENSARE a tale personaggio in un certo modo) come un essere umano come noi che ha compiuto degli atti straordinari (senza quindi nulla di divino), allora provo profonda ammirazione. tutto qui.
il tuo discorso sui "normaloni" non l'ho capito sinceramente.
non trovo che ci sia nulla di male ad essere "normali". siamo degli esseri straordinari, capaci di cose buone e di cose meno buone. forse su questo punto la vediamo diversamente. rimango colpita da quello che fanno gli uomini in quanto esseri umani, non dal figlio di Dio. sicuramente è un mio limite, ma non posso farci nulla. ma non sento che mi sto negando qualcosa. sono tranquillissima con me stessa.