Ciao a tutti,
sono una ragazza non più ragazzina che per vicissitudini varie è finita in una città in cui non ha più un amico. Ho qualche amico lontano da dove vivo ora, ma in questo momento se volessi vedere qualcuno dovrei salire su un treno e regalare a Trenitalia una 60ina d'ero (solo per andare).
Ho ripreso a studiare perché non trovavo lavoro, nella speranza che finito questo corso poi io riesca a reperir qualcosa. All'università ho conosciuto qualche ragazza, ma ovviamente sono tutte molto più giovani di me e non ci lego molto. Spero di poter andare via di qui appena mi laureo, anche se non ho idea di dove andrò a finire.
Ho sempre avuto una grande difficoltà a socializzare, mi sono sempre sentita in disparte, non ho quasi mai avuto una vita sociale e non capisco come approcciarmi agli altri, così per paura finisco per starmene zitta per i fatti miei. Vedo che tutti riescono a far due chiacchere leggere, iniziare a parlare con persone sconosciute, e poi piano piano entrano in confidenza, ma per me questo è assolutamente impossibile. Non potrei mai avvicinarmi a qualcuno che non conosco con l'intento di socializzare, ho paura di apparire stupida, buffa, inopportuna, per cui aspetto sempre che siano gli altri ad avvicinarsi a me. Ma aspetta e spera... E se anche si avvicinano, poi non so cosa dire, per cui se non parlano gli altri è un disastro.
Online la situazione va un po' meglio, ma anche qui ho difficoltà ad approcciarmi per prima, però poi nella conversazione sono un po' più spigliata, riesco a rispondere e a parlare tranquillamente.
Non ho mai veramente affrontato questo problema, mi sono sempre illusa che sarebbe passato, che prima o poi avrei capito anch'io come si fa, ma alla fine sono sempre nella stessa situazione. Anzi peggio perché almeno da più giovane frequentav degli ambienti dove socializzare era più facile. Ora sto iniziando ad andare da una psichiatra che mi invierà, dopo la valutazione, da uno psicologo, ma non per questo problema nello specifico. Però spero che questo percorso mi aiuti ad accettarmi un po' di più e quindi anche ad approcciarmi con meno paura agli altri.