Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?

Perché rispondi così?
Sono semplicemente punti di vista differenti.

Raccontarsi è un bell'impegno, non per tutti ma per tanti/e sì.
Inoltre certe confessioni possono portare ad un cambiamento nei rapporti (non sempre positivo). Le parole hanno un peso e talvolta mettono in crisi l'altro/a persona.
Personalmente le mie amicizie non hanno mai saputo molto di me. Nei gruppi ero quella giocherellona. Avevo bisogno di quello spazio per assaporare un po' di normalità .
Non condividevo i miei guai per evitare di incrinare i rapporti. Non volevo che nessuno cambiasse atteggiamento nei miei riguardi (della serie "eh ma sai, bisogna capirla per questo e quel motivo). In aggiunta non mi andava di far confrontare i miei amici con certe tematiche. La loro vita era più serena ed era giusto che rimanesse tale.
A volte si sceglie il silenzio anche per proteggere le situazioni.
E secondo me si capisce di più di una persona da una decisione del genere (quindi da un silenzio) piuttosto che da tanti discorsi.

Originariamente inviata da incompresa88

Rispondo così, perché è un tasto dolente per me, nonché uno dei motivi, forse il principale, del mio malessere.

Originariamente inviata da incompresa88

Comunque non interverrò più nella discussione. Leggere certe cose mi fa solo stare male.

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?

Capito.
Tieni però presente che esistono tanti modi per vivere la solitudine.
E chi scherza può comunque essere una persona molto sola (e incompresa)

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?

Perché rispondi così?
Sono semplicemente punti di vista differenti.

Raccontarsi è un bell'impegno, non per tutti ma per tanti/e sì.
Inoltre certe confessioni possono portare ad un cambiamento nei rapporti (non sempre positivo). Le parole hanno un peso e talvolta mettono in crisi l'altro/a persona.
Personalmente le mie amicizie non hanno mai saputo molto di me. Nei gruppi ero quella giocherellona. Avevo bisogno di quello spazio per assaporare un po' di normalità .
Non condividevo i miei guai per evitare di incrinare i rapporti. Non volevo che nessuno cambiasse atteggiamento nei miei riguardi (della serie "eh ma sai, bisogna capirla per questo e quel motivo). In aggiunta non mi andava di far confrontare i miei amici con certe tematiche. La loro vita era più serena ed era giusto che rimanesse tale.
A volte si sceglie il silenzio anche per proteggere le situazioni.
E secondo me si capisce di più di una persona da una decisione del genere (quindi da un silenzio) piuttosto che da tanti discorsi.

Originariamente inviata da incompresa88

Parole sante. Ma dove si trovano queste persone? Io non lo so, continuo a vedere sempre le stesse dinamiche. Vai bene solo se sei positivo, allegro, omologato, altrimenti la gente ti schifa. Io la volontà ce la metterei pure, raramente provo a entrare in contatto con qualcuno virtualmente, ma dopo un po' inizio a sentirmi giudicata per il mio modo di essere e di vivere la vita. Sarà che sono permalosa, ma se dopo tre messaggi uno inizia a giudicarmi perché secondo lui lavoro troppo solo perché non voglio pensare ai miei problemi e mi suggerisce di vedere gente… a me passa proprio la voglia. Già ho zero voglia di vedere gente, se poi si inizia già così, a sparare sentenze su come dovrei vivere, lasciando pure intendere che sono strana e che dovrei adeguarmi, a me viene solo voglia di chiudermi in casa. Cioè, sono già rinchiusa in casa, diciamo mi passa proprio la voglia di provare a uscire.
Ma che dovrei fare? Dovrei presentarmi come una festaiola, sempre allegra e socievole? Non posso farlo, perché non sono così, quindi sono sempre sincera e dico subito come sono fatta. Ma è evidente che sono una mosca bianca, e vedo proprio che sono scioccati quando si ritrovano a che fare con una come me. Non riesco a fingere che vada tutto bene, vorrei essere accettata anche se sono poco socievole, se ho periodi di depressione… invece, vogliono tutti divertirsi, a quanto pare. Che tristezza.

Originariamente inviata da Equilibrium

Condivido pienamente, anch'io cerco di evitare cose troppo pesanti e negative. Lamentarmi con gli altri dei miei problemi e una cosa che nn sopporto, nn capita praticamente mai, nn capita nemmeno qui, nn mi piace influenzare negativamente gli altri vorrei vederli sempre felici e sorridenti e in armonia, vorrei vedere amore ecco. Vorrei intorno a me gente che sa amare.

Originariamente inviata da Sintra

Il punto non è tanto raccontare o no i propri problemi ma COME li raccontiamo. Se lo facciamo sempre piangendo e lagnandoci rendiamo ancora più depressi sia noi che chi ci sta ascoltando. Se raccontiamo i nostri drammi con autoironia succede invece l'opposto. L'importante è saper anche scherzarci sopra, esorcizzandoli.

Originariamente inviata da stellina0391

Zulema ha ragione. Solo tu (Incompresa88) puoi sapere cosa vuoi e ciò di cui hai bisogno. La gente del forum cosa vuoi che ne sappia della tua vita? Sono tutti bravi dar giudizio e dirti cosa dovresti fare ma loro non sono te, non vivono nei tuoi panni ogni giorno, non sentono ciò che senti tu... lascia perdere. Fai ciò che ti senti di fare, frequenta chi ti senti di frequentare. Circondati di persone che senti giuste per te, con le quali senti di star bene.

Originariamente inviata da Equilibrium

Condivido pienamente, anch'io cerco di evitare cose troppo pesanti e negative. Lamentarmi con gli altri dei miei problemi e una cosa che nn sopporto, nn capita praticamente mai, nn capita nemmeno qui, nn mi piace influenzare negativamente gli altri vorrei vederli sempre felici e sorridenti e in armonia, vorrei vedere amore ecco. Vorrei intorno a me gente che sa amare.

Originariamente inviata da Nightlights

Non esiste nella vita l'armonia perenne, gli scazzi ci sono sempre bene o male. Anch'io sono uno di quelli che se con una persona entro in "confidenza" ma non posso raccontare i lati negativi perché li schifa, mi allontano io, perché a quel punto per me quel rapporto diventa un convenevole falso e costruito. Non mi piace stare lì a fare finta che sia sempre tutto bello, questo NON vuol dire parlare solo di problemi, vuol dire poter avere la libertà di parlare ANCHE dei problemi. Ho sempre pensato che nascondere dubbi e insicurezze nei rapporti sia una debolezza, non una forza.

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Originariamente inviata da syd_77

io lo faccio con autoironia, scherzandoci ,rendendomi anche ridicolo.. la gente penserà "questo che cazzo c'avra da ride su ste tragedie.." quindi penseranno che sono pazzo

Originariamente inviata da Nightlights

Ho sempre pensato che nascondere dubbi e insicurezze nei rapporti sia una debolezza, non una forza.

Originariamente inviata da incompresa88

Il punto è proprio che non posso frequentare nessuno, perché nessuno sente le cose come le sento io. Le persone giuste non esistono per me. E non ha senso nemmeno perdere tempo qui, perché mi fa male leggere certe cose, mi fa capire che sono proprio fuori dal mondo. Posso circondarmi solo della mia ombra.

Originariamente inviata da Nightlights

Ho sempre pensato che nascondere dubbi e insicurezze nei rapporti sia una debolezza, non una forza.

Originariamente inviata da idk

Non è questione di forza o debolezza, ma di praticità, di preservare la funzionalità del rapporto senza intoppare gli ingranaggi, ed anche:

1. Per alcuni scoperchiare il vaso e tirare fuori lo schifo non produce alcun effetto benefico post-sfogo, manca il senso di svuotamento che spinge tanti a "tirare fuori", attirati proprio da quell'attimo liberatorio momentaneo di qualcuno che comprende.

2. Molti problemi di natura esistenziale/psicologica già in partenza sono irrisolvibili, il confronto sai già non poter offrire soluzioni, per cui se si limita a una ricerca di risposte emotive di cui non senti la necessità, eviti tranquillamente.

Originariamente inviata da Nightlights

Io la vedo più come una falsità di fondo, un nascondere un lato di se stessi che può non piacere, ma nei rapporti di una certa profondità non mi piace tenere dei lati nascosti, mi sembra falso, non ce la farei mai a nascondere un mio aspetto "scomodo" diciamo...mi sentirei io poco sincero nei confronti dell'altra persona e la vivrei male. I rapporti intimi li vedo piuttosto totalizzanti anch'io ecco, nell'amicizia già le cose cambiano, poichè non c'è la stessa intimità, quotidianità. Poi io sono abbastanza totalizzante anche in quello e se vedo punti di scontro mi espongo molto meno, ma sono coinvolto anche molto meno.

Originariamente inviata da idk

La falsità non è quando non parli, perché come hanno già detto, l'essenza di chi sei, la persona ricettiva la cattura, senza bisogno di storie e storielle.
La falsità è quando attui la manipolazione di alcuni aspetti, o ricorri a premeditazione di parole o atteggiamenti in base a chi ti trovi di fronte per creare un immagine conveniente allo scopo X, ad esempio ricollegandomi al tuo modo lindo e pulito di descriverti, trovo il pattern classico e perfetto in cui la falsità è più facilmente insinuabile, anziché in quelle affermazioni da "non volere parlare" perché effettivamente non si ritrova un senso pratico.

Originariamente inviata da Nightlights

Quindi tu ritieni di avere la capacità di capire una persona solo guardandola e dal cosiddetto linguaggio corporeo, senza sapere nulla della storia di quella persona? Scusa la franchezza ma mi sembra un po' presuntuosa come affermazione.
Stai inoltre dicendo che siccome mi espongo in modo "lindo e pulito" lo sto facendo per attirare l'attenzione? Ti sbagli di grosso, si tratta solo di esporre chiaramente dei concetti.

Originariamente inviata da idk

Ho detto una persona ricettiva, una qualunque quindi. Ma poi che c'entra il linguaggio del corpo con quel discorso Vabbèh lasciamo stare



Ti ho detto che quello era l'esempio di un pattern in cui la falsità è più facilmente insinuabile, l'ho preso come esempio perché è chiaro che una descrizione linda e pulita ha un potere di manipolazione maggiore di una posizione come la mia che non trova alcuna utilità nel parlare di problemi irrisolvibili.