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15-01-2015, 17:36
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 817
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Tornato all'appartamento universitario mi sono ritrovato a riflettere sulle possibili conseguenze della mia vita in solitaria, con serate e giorni passati senza parlare a nessuno
Secondo voi tutto ciò che effetti può avere a lungo termine?
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15-01-2015, 18:59
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Non buoni, posso dirlo dall'alto di diversi anni che sostanzialmente sono evitante.
La conseguenza peggiore è che in un momento di bisogno non si sa chi chiamare. Capisco che sembrerò uno sporco opportunista a parlare di questo invece di complicate implicazioni psicologiche, ma 2-3 volte mi sono sentito nel panico e sono anche fortunato ad avere alcuni amici. Ma capisco che mi hanno dato una mano in nome di un antico affetto. Mi si dirà che potremmo anche non sentirci mai male, che c'è il 118 e affini. Ma mi son bastate 5 ore in ospedale da solo per avere una vaga idea di che voragine si possa improvvisamente aprire nel momento che non siamo indipendenti.
E' già difficile che una persona contemporaneamente buona di animo ed estroversa abbia amici che aiutino in questi momenti; immaginiamo a che si va incontro isolandosi.
Il resto, ovvero le implicazioni psicologiche e cose così, sono del tutto evidenti. Per sintetizzarle: da soli si vive di m..a.
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15-01-2015, 19:23
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Quoto ogni singola parola di Architeuthis. Alla lunga la solitudine ti rende un uomo peggiore, una persona che non sa stare con la gente perché non è abituata. Io passo molto tempo da solo e ogni volta che devo salutare qualcuno o scambiare due chiacchiere, sento una leggera ansia e quel senso di essere giudicato negativamente e paura di non sapere che dire. Proprio perché non sono abituato a frequentare molte persone al di fuori della mia famiglia, e purtroppo questo poco a poco peggiorerà la mia situazione sempre di più.
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15-01-2015, 19:32
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Mi associo... anche queste conseguenze sono distruttive, mi sa che non è stato detto che si diventa anche molto intolleranti perché si perde l'abitudine a dover mediare le proprie esigenze con quelle altrui. Si rischia di mandare a fanculo qualcuno per una mezza occhiata che ci pareva storta.
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15-01-2015, 19:34
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#5
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Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 73
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Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg
Tornato all'appartamento universitario mi sono ritrovato a riflettere sulle possibili conseguenze della mia vita in solitaria, con serate e giorni passati senza parlare a nessuno
Secondo voi tutto ciò che effetti può avere a lungo termine?
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Come soluzione non potresti trovare qualcuno con cui condividere l'appartamento? Non saresti completamente solo e avresti qualcuno con cui parlare/uscire ogni tanto
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15-01-2015, 19:35
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#6
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Non siete dei professionisti della solitudine ...
Quando si sta parecchio da soli, ma soli soli, mica con i genitori in casa, i colleghi di lavoro / compagni di classe da frequentare etc. proprio soli, si comincia addirittura anche a perdere la capacità di parlare, ce ne si accorge quando si ricomincia ... si balbetta un pochino.
Chissà dei periodi ulteriormente prolungati che altri effetti possono causare ...
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15-01-2015, 19:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Non siete dei professionisti della solitudine ...
Quando si sta parecchio da soli, ma soli soli, mica con i genitori in casa, i colleghi di lavoro / compagni di classe da frequentare etc. proprio soli, si comincia addirittura anche a perdere la capacità di parlare, ce ne si accorge quando si ricomincia ... si balbetta un pochino.
Chissà dei periodi ulteriormente prolungati che altri effetti possono causare ...
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Ho verificato anche questo ed è così. Mi è bastata una settimana completamente isolato.
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15-01-2015, 19:47
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#8
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Comunque, per stare in un ambito più psicologico, a meno di non essere delle persone molto solide e che comunque impiegano la loro mente in qualcosa ( non nel rimuginamento fine a se stesso ), la conseguenza più evidente è un progressivo calo del tono di umore: gli altri sono comunque uno stimolo, anche se magari negativo, in una totale solitudine il rischio di inabissarsi in una condizione depressiva è elevato.
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15-01-2015, 20:18
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#9
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Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 80
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Secondo me porta a una involuzione mentale, perché non si hanno più stimoli. Peggiora soprattutto la capacità di colloquiare, anche di cose semplici e banali.
Infatti è una prospettiva che mi spaventa molto.
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15-01-2015, 21:28
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#10
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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Se parliamo di solitudine vera e propria essa se mal sopportata e protratta nel tempo può anche portare a stati dissociativi molto gravi. La dissociazione è un meccanismo difensivo della psiche che appunto si "dissocia" dalla realtà per proteggersi da eventi traumatici o per rimediare alla mancanza di stimoli esterni.
Questa dissociazione può essere patologica o non patologica, quando è patologica la persona si estranea letteralmente dal mondo esterno arrivando a non considerare più eventi esterni come parte della sua esperienza sensoriale (può pensare che una persona che è davanti a lui non esista per esempio) oppure può essere non patologica, la persona in questo caso diventa molto introversa.
Quindi la solitudine può portare alla vera e propria follia (ma deve essere proprio una solitudine totale, da isola deserta,) se la solitudine non è totale o comunque se la persona riesce invece ad adattarsi e ad abituarsi diventerà solo molto, molto introversa.
Quello che potrebbe succederti semplicemente (suppongo tu comunque qualche contatto sociale c'è l'abbia come tutti) e che potresti diventare (come è successo a me) molto introverso e piano piano star più bene solo che in compagnia.
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Ultima modifica di Stefania90; 15-01-2015 a 21:38.
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15-01-2015, 21:34
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: padova
Messaggi: 540
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Un'altro effetto da non trascurare è che rimanendo
troppo soli è molto probabile non accorgersi come
ci poniano rispetto gli altri, se le interazioni con altri
sono minime limitiamo molto questa possibilità di
crescita.
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15-01-2015, 21:35
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#12
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 211
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Ultima modifica di ansiosa; 28-04-2016 a 12:03.
Motivo: privacy
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15-01-2015, 22:14
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Credo che ognuno abbia bisogno di rapporti sociali. La difficoltà sta sempre nel capire in quale quantità e con che qualità. Cioè capire qual'è la "misura" che più si approssima e più si adatta (perché trovare quella giusta, o quantomeno una forma il più possibile equilibrata della stessa, se è possibile credo richieda almeno una vita..) al nostro mondo interiore.
Prima di tutto bisognerebbe cercare di non pensarla come una condizione che dipende esclusivamente dal proprio modo di essere "sbagliato" perché magari chiuso, timido, poco loquace e introspettivo. Insomma l'opposto di ciò che sembra essere il sociale.
Se anche questo è il tuo caso la mancanza di rapporti sociali significativi non deve essere vissuta come una valida prova o giustificazione (come spesso accade sul forum) della propria inadeguatezza e quindi svilirsi ancora di più nei sensi di colpa.
Parli di effetti a lungo termine. Per esperienza quando alla solitudine vengono attribuite tutte queste valenze negative soggettive si finisce per vederla come l'unico orizzonte possibile dell'esistenza inevitabilmente proteso per sempre al futuro.
Come sempre credo che la strategia migliore sia quella di interrogarsi sul perché si vive così questa particolare condizione ossia sul rapporto che intratteniamo con la nostra immagine interna (negativa).
E' un lavoro "sporco" e faticoso che si deve fare da soli.
Sarebbe interessante parlare, fra le tante cose, dei motivi che spingono all'isolamento e la conseguente angoscia dovuta al vuoto sentito intimamente come inevitabile causa di questa solitudine...
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16-01-2015, 01:04
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#14
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Principiante
Qui dal: Sep 2014
Ubicazione: provincia di pesaro
Messaggi: 54
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semplicemente disastrosi
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16-01-2015, 13:40
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#15
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: In the middle of nowhere
Messaggi: 135
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Un effetto su tutti: la depressione.
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16-01-2015, 13:46
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 602
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Se s'intende "solo non per scelta", oltre al discorso dei bisogni c'è pure il problema del sapersi rapportare con gli altri: più stai solo, più ragioni con te stesso e vedi le cose col tuo punto di vista, considerandolo a lungo termine come un "dato di fatto" e t'infastidirà essere contraddetto. Parlo della mia esperienza...
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16-01-2015, 13:53
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,169
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Ciao
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Credo che ognuno abbia bisogno di rapporti sociali. La difficoltà sta sempre nel capire in quale quantità e con che qualità. Cioè capire qual'è la "misura" che più si approssima e più si adatta (perché trovare quella giusta, o quantomeno una forma il più possibile equilibrata della stessa, se è possibile credo richieda almeno una vita..) al nostro mondo interiore.
Prima di tutto bisognerebbe cercare di non pensarla come una condizione che dipende esclusivamente dal proprio modo di essere "sbagliato" perché magari chiuso, timido, poco loquace e introspettivo. Insomma l'opposto di ciò che sembra essere il sociale.
Se anche questo è il tuo caso la mancanza di rapporti sociali significativi non deve essere vissuta come una valida prova o giustificazione (come spesso accade sul forum) della propria inadeguatezza e quindi svilirsi ancora di più nei sensi di colpa.
Parli di effetti a lungo termine. Per esperienza quando alla solitudine vengono attribuite tutte queste valenze negative soggettive si finisce per vederla come l'unico orizzonte possibile dell'esistenza inevitabilmente proteso per sempre al futuro.
Come sempre credo che la strategia migliore sia quella di interrogarsi sul perché si vive così questa particolare condizione ossia sul rapporto che intratteniamo con la nostra immagine interna (negativa).
E' un lavoro "sporco" e faticoso che si deve fare da soli.
Sarebbe interessante parlare, fra le tante cose, dei motivi che spingono all'isolamento e la conseguente angoscia dovuta al vuoto sentito intimamente come inevitabile causa di questa solitudine...
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Ho finito i "ringrazia".
Molto sensato e stimolante la riflessione, come spesso riscontro nei tuoi post.
Personalmente io sento il bisogno di isolarmi quando devo "ricaricare le batterie" e questo lo trovo anche naturale se parliamo di un giorno di totale isolamento ogni tanto, un pomeriggio o due a settimana, piccole oasi giornaliere o comunque simili tempistiche. Da bambina ho vissuto una condizione di effettiva solitudine, sia materiale, nessuna bambina nel mio comprensorio, che psicologica, madre anaffettiva, i bambini sono bravissimi a sopravvivere quindi mi porto dietro questa tendenza e quando la mia depressione endogena peggiora tendo a rifugiarmi in ciò che allora avevo trovato, tv, lettura, animali. Non sento né vuoto né ansia durante una fase acuta (merito forse anche delle benzo per quanto riguarda l'ansia o semplicemente ansia e vuoto li sento meno quando sono da sola ), sono parzialmente derealizzata e depersonalizzata, quando sto meglio comincio a sentire la mancanza del mio quotidiano e pian piano me lo riprendo, ormai sono quasi abituata, da giovanissima e fino ai 25 anni circa ho dovuto invece rimettere i pezzi insieme così tante volte da aver perso il conto e perso anche molto altro. Solo il desiderio di relazionarmi con i miei amici intimi non decade mai, non accadeva nemmeno in passato, probabilmente perché il mio più grande desiderio da bambina era poter vedere le mie amichette del cuore ogni pomeriggio dopo la scuola, cosa che potevo fare e, neppure sempre, solo il sabato pomeriggio.
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Ultima modifica di rosadiserra; 16-01-2015 a 14:36.
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16-01-2015, 15:44
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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il problema è disabituarsi ai rapporti interpersonali e al dialogo, in particolare a quelli che rientrano nella categoria "conoscenze"e quelli che sono necessari per realizzare i proprio obiettivi (studio,lavoro ecc). Personalmente vivo come un problema solo la seconda categoria (i rapporti "funzionali a"),dei secondi non sento affatto la mancanza anzi lo considero un mio personale e riuscito decondizionamento sociale.
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16-01-2015, 21:33
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 817
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Ringrazio tutti per le risposte, avete confermato le mie ipotesi
Mi spiace molto vedere che molti, come me, soffrono di solitudine
Sappiate che Heisenberg vi vuole bene
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17-01-2015, 12:21
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Quote:
Originariamente inviata da rosadiserra
Ciao
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Ciao, e grazie.
Volevo solo aggiungere che la condizione di solitudine angosciante descritta potrebbe dipendere anche dal senso di inadeguatezza "generale" che viene proiettato soprattutto sulle relazione più intime.
Infatti, quando addirittura non viene sovraccaricata di tutte le proprie valenze negative concludendo di non meritarla nemmeno poiché non idonei, questa viene inconsapevolmente rifiutata perché si ha paura che la propria anormalità venga scoperta dall'altro che, resosi conto del nostro "orrore", finirà inevitabilmente coll'abbandonarci.
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