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Vecchio 16-07-2014, 03:51   #1
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Dunque, apro il thread perché vedo spesso in molti commenti un riferimento a situazioni di solitudine - effettiva o presunta - come un limite al poter compiere attività, uscite o comunque come una condizione fortemente limitante.

Vorrei quindi chiedervi : qual è il vostro rapporto con la solitudine ? Il fatto di essere e/o sentirvi soli vi impedisce di compiere determinate attività, limita le vostre possibilità ?

Del tipo " in tal giorno vorrei andare all'evento X, ma sono solo/a quindi vi rinuncio ". Oppure " vorrei iniziare a praticare Y ma non ho nessuno con cui accompagnarmi inizialmente ".


Personalmente ritengo che l'accettazione e il dover affrontare la solitudine sia stata l'esperienza che maggiormente mi ha formato e, fatti i dovuti conti, portato ad una maggiore consapevolezza delle mie capacità, portandomi ad uscire da uno stato di apatia ed inerzia esistenziale
Certamente ho avuto i periodi in cui il fatto di esser solo lo vivevo come limitante e diveniva una forma di auto- giustificazione per non fare crogiolandosi nell'auto commiserazione.
Poi è scattato in me qualcosa che mi ha portato a sfidare quella parte del mio carattere portandomi a fare cose che apertamente avrei rifiutato di far da solo. Progressivamente sono riuscito ad arrivare ad una situazione in cui mi basto, la mia presenza é sufficiente e non occorre porsi questioni su chi altro parteciperà se qualcosa é di mio interesse. Anzi, ormai in molti ambiti preferisco esser solo se non ho sufficienti certezze che le altre persone possano aggiungere qualcosa all'esperienza. Nei locali ormai preferisco nella maggioranza dei casi andarci da solo, respirarne l'aria e trarre le mie conclusioni ad esempio.

Tutto questo per dire bene cosa non saprei. Probabilmente dovrei dormire, ma ero curioso di sapere la vostra posizione sull'argomento e non ho trovato thread recenti che trattino nello specifico il rapporto solitudine/ limiti.

Buonanotte.
Vecchio 16-07-2014, 04:10   #2
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Buongiorno a noi mattinieri...

Tornando all'argomento trattato rispondo affermando che la solitudine mi sta limitano abbastanza, difficilmente vado da sola a uno spettacolo o frequento palestre.
Vecchio 16-07-2014, 04:38   #3
Esperto
L'avatar di Ergo Proxy
 

Bhè, buongiorno.
Uhm... devo ammettere che la solitudine non mi dispiace ma, al tempo stesso, mi limita. L'idea di uscire e di trovarmi in mezzo alla gente da sola mi spaventa, quindi preferisco non uscire (se non raramente). Mi piacerebbe riuscire a fare tranquillamente ciò che voglio fare anche in solitudine.
Vecchio 16-07-2014, 06:08   #4
Banned
 

non farò vacanze quest'estate perché da solo non mi va di andarci.
Vecchio 16-07-2014, 07:47   #5
Esperto
L'avatar di pokorny
 

A me la solitudine pesa A) per qualcosa che non è difficile immaginare B) o se volessi fare viaggi un po' complicati da gestire da solo (entro i confini nazionali giro sempre per conto mio) e cose simili in cui è necessario consorziarsi. Per il resto vivo ogni rapporto umano come un confronto da cui mi vedo uscire sempre perdente quindi soffro meno stando per conto mio.
Vecchio 16-07-2014, 08:02   #6
Esperto
L'avatar di zoe666
 

faccio tutto da sola senza problemi ormai.
Ma mi manca un sacco andare a mangiare fuori.
Quello si. ( le mie tasche ringraziano )
Vecchio 16-07-2014, 08:21   #7
Esperto
 

Limita le esperienze sociali, qualcosa che appassiona e si farebbe in compagnia non viene fatto in solitudine. Inoltre manca totalmente la sfera della condivisione emotiva.
Peraltro stare da soli totalmente senza parlare con nessuno istupidisce perchè ci si disabitua letteralmente ad aprire bocca e a tendere le orecchie verso qualcuno, iniziando a considerare normale una situazione di soliloquio interiore, quando invece non è affatto così.
Vecchio 16-07-2014, 08:35   #8
Avanzato
L'avatar di Passiflora
 

Io soffro molto la solitudine, ma la mia è una esperienza strana.

Come descrive The Sleeper, anche per me, partendo da un faccia a faccia con la solitudine vissuto a lungo tempo fa, da ragazza, ora fare le cose da sola non è un problema, anzi.
Molte cose preferisco farle da sola, tipo andare per negozi.

E' proprio invece stando con gli altri che ultimamente mi capita di sentirmi più sola, e di soffrirne pure.
Mi sento diversa, incompresa, a volte persino sfruttata.
Proprio dalle persone cui sarei più legata.

C'era una frase di una canzone di un gruppo italiano che esprimeva bene questa cosa, e mi ha colpito...ma non mi viene in mente.

Ci soffro molto. Mi occupa molto i pensieri, questa cosa.
Un giorno, non so perchè, ma la mia mente si è svegliata libera da questo rumoraccio di sottofondo...e...cavolo ! Mi sentivo onnipotente !!!
Sentivo che avrei potuto fare qualsiasi cosa.

Sì, questo è un (forse il) mio grande blocco.
Vecchio 16-07-2014, 09:00   #9
Banned
 

Tutto quello che potrei fare in compagnia lo faccio da sola senza problemi ho dovuto imparare a fare tutto sola perché non ho avuto dei genitori presenti e non mi spaventa quasi nulla nella vita andrei in cima ad una montagna da sola con le sole mie forze, ( mi spaventano solo le malattie perché se non posso contare su me stessa e la fine) se devo fare qualcosa in compagnia cercò qualcuno che mi accompagni anche se mi annoio o mi trovo male con quella persona. Quello che mi manca e' la presenza affettiva di una persona che mi capisca e con la quale sia in sintonia, che magari e' anche dall'altra parte del mondo, ma ce.
Vecchio 16-07-2014, 09:07   #10
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Dunque, apro il thread perché vedo spesso in molti commenti un riferimento a situazioni di solitudine - effettiva o presunta - come un limite al poter compiere attività, uscite o comunque come una condizione fortemente limitante.

Vorrei quindi chiedervi : qual è il vostro rapporto con la solitudine ? Il fatto di essere e/o sentirvi soli vi impedisce di compiere determinate attività, limita le vostre possibilità ?

Del tipo " in tal giorno vorrei andare all'evento X, ma sono solo/a quindi vi rinuncio ". Oppure " vorrei iniziare a praticare Y ma non ho nessuno con cui accompagnarmi inizialmente ".


Personalmente ritengo che l'accettazione e il dover affrontare la solitudine sia stata l'esperienza che maggiormente mi ha formato e, fatti i dovuti conti, portato ad una maggiore consapevolezza delle mie capacità, portandomi ad uscire da uno stato di apatia ed inerzia esistenziale
Certamente ho avuto i periodi in cui il fatto di esser solo lo vivevo come limitante e diveniva una forma di auto- giustificazione per non fare crogiolandosi nell'auto commiserazione.
Poi è scattato in me qualcosa che mi ha portato a sfidare quella parte del mio carattere portandomi a fare cose che apertamente avrei rifiutato di far da solo. Progressivamente sono riuscito ad arrivare ad una situazione in cui mi basto, la mia presenza é sufficiente e non occorre porsi questioni su chi altro parteciperà se qualcosa é di mio interesse. Anzi, ormai in molti ambiti preferisco esser solo se non ho sufficienti certezze che le altre persone possano aggiungere qualcosa all'esperienza. Nei locali ormai preferisco nella maggioranza dei casi andarci da solo, respirarne l'aria e trarre le mie conclusioni ad esempio.

Tutto questo per dire bene cosa non saprei. Probabilmente dovrei dormire, ma ero curioso di sapere la vostra posizione sull'argomento e non ho trovato thread recenti che trattino nello specifico il rapporto solitudine/ limiti.

Buonanotte.
beh diamine, bisogna vedere se per "solitudine" s'intende anche "isolamento"

in passato, i periodi in cui cercavo di stare il più possibile "in compagnia", di "socializzare", erano anche i periodi in cui in un modo o in un altro "ci rimettevo" (il tipo di problemi di cui parlo sono, ad esempio, la scuola, o lo sviluppo individuale che nel periodo di socializzazione forzata veniva soppiantato dall'adattamento al gruppo)
e tutti i problemi di quei periodi venivano "risolti" quando decidevo di lasciar perdere la "socializzazione forzata" (tant'è che quegli "elementi" con cui avevo opportunità di socializzare non eran poi così "buone compagnie"...senza insultare nessuno comunque eh)

più recentemente, non avendo più questo tipo di problemi, riprovando a "socializzare seppur meno forzatamente" (grazie a opportunità capitatemi), non ho comunque mai trovato grandi "guadagni" tali da "darmi la motivazione necessaria a" "proseguire in quella direzione" (scusate le tante virgolette ma voglio evitare fraintendimenti) se non in rari casi
o al massimo ci ottenevo qualcosa di positivo che veniva smentito subito dopo dall'evoluzione degli avvenimenti che seguivano trasformandosi automaticamente in qualcosa di negativo

con la solitudine non ho mai avuto grandi problemi, forse perchè finora "completamente solo" non lo sono mai stato (e qui dipende anche cosa s'intende per "solitudine"), però, se dovessi fare qualcosa da solo, la farei, non avrei il problema d'evitarla perchè solo
forse, ecco, molte cose neanche ha senso farle da soli

nel fare una cosa "soli" spesso c'è comunque sempre qualcosa che manca
ecco, ora farò una domanda da nerdone ma che qualcuno di voi forse comprenderà...
che senso ha fare un gioco on-line se poi rimani fisso a fare PVE?
ecco, quello
Vecchio 16-07-2014, 09:35   #11
Esperto
L'avatar di Biomotivato
 

Stessa tua situazione

Una volta non facevo nulla se ero da solo, ora faccio di tutto solo quando sono da solo

Mi piace fare cose che non piacciono alla stragrande maggioranza dei miei coetanei, se loro stanno al bar o in discoteca, a me piace andare in un concerto di musica classica o in un lago naturalistico. Provavo ad invitarli ma mi rispondevano in modo strano, come se fossero cose non adatte ad un ventenne, che avessero tempo da spendere in modo migliore, cosi ora non dico niente a nessuno, non vale la pena invitarli

La cosa triste e' che molte persone hanno questo blocco, addirittura a volte sono complici anche gli altri, tant'e' che fanno "ma ci vai da solo?? Ma sei matto!!"

Saro' anche matto ma se una cosa mi piace non vedo perche' non dovrei farla, solo perche' non ci viene nessuno con me
Vecchio 16-07-2014, 09:42   #12
Esperto
L'avatar di Ichnos
 

Prima, quando andavo a scuola, la solitudine era un sollievo, in mezzo a tutta la "superficialità" e la pesantezza dell'ambiente; ora mi opprime, vorrei tanto qualcuno con cui parlare, scherzare, dire cazzate, andare a spassarmela, qualcuno (molto più d'uno) che tempo fa avevo e non mi rendevo conto di quanto ero felice
Vecchio 16-07-2014, 10:15   #13
Esperto
L'avatar di Marchese
 

Certamente pesa ed è limitante: perché tutti gli altri sono in coppia o in cricca; perché quelle esperienze fatte da solo non sono soddisfacenti, perché manca la compagnia, la condivisione di certe esperienze.
Vecchio 16-07-2014, 10:36   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato Visualizza il messaggio
Stessa tua situazione

Una volta non facevo nulla se ero da solo, ora faccio di tutto solo quando sono da solo

Mi piace fare cose che non piacciono alla stragrande maggioranza dei miei coetanei, se loro stanno al bar o in discoteca, a me piace andare in un concerto di musica classica o in un lago naturalistico. Provavo ad invitarli ma mi rispondevano in modo strano, come se fossero cose non adatte ad un ventenne, che avessero tempo da spendere in modo migliore, cosi ora non dico niente a nessuno, non vale la pena invitarli

La cosa triste e' che molte persone hanno questo blocco, addirittura a volte sono complici anche gli altri, tant'e' che fanno "ma ci vai da solo?? Ma sei matto!!"

Saro' anche matto ma se una cosa mi piace non vedo perche' non dovrei farla, solo perche' non ci viene nessuno con me
Ecco a me non piace cosa fanno gli altri tipo andare in discoteca,penso che una persona più adulta non capisca quanto sia pesante non voler fare una cosa ed essere additato da tutti come quello strambo che non fa quello che fanno gli altri, perche' tra adulti ce più tolleranza e rispetto e non vedo l'ora di passare la trentina per poter dire, "non vado in discoteca!" Senza essere guardata come un alieno.
Vecchio 16-07-2014, 11:04   #15
Esperto
L'avatar di Blur
 

capisco benissimo la solitudine che si prova non avendo amici e magari rimanendo a casa tutto il giorno ma finché avete comunque dei genitori o dei familiari siete un po' fortunati, anche se con loro avete un pessimo rapporto. La vera solitudine immagino sia quella di vivere a casa da soli, senza lavoro e magari con problemi economici o da pensionati, senza genitori, senza parenti, senza amici. Li immagino sia una situazione veramente preoccupante soprattutto se si è anziani e magari con una salute cagionevole vista l'età.
Vecchio 16-07-2014, 11:24   #16
Banned
 

Io non ho problemi a fare cose da sola.
Anzi, mi sento più a mio agio perchè non ho l'attenzione di persone che mi conoscono su di me (c'è da dire che con nessuno io mi sento veramente a mio agio, magari avessi una sorella con lei sarebbe diverso).
Il problema però è l'essere soli in sè , dato che mi importa molto più delle amicizie che di qualsiasi evento a scopo di piacere (= di fatto da sola non faccio nulla se non cose che mi siano utili ).

Ultima modifica di cancellato2824; 16-07-2014 a 13:00.
Vecchio 16-07-2014, 12:12   #17
Esperto
L'avatar di Biomotivato
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Ecco a me non piace cosa fanno gli altri tipo andare in discoteca,penso che una persona più adulta non capisca quanto sia pesante non voler fare una cosa ed essere additato da tutti come quello strambo che non fa quello che fanno gli altri, perche' tra adulti ce più tolleranza e rispetto e non vedo l'ora di passare la trentina per poter dire, "non vado in discoteca!" Senza essere guardata come un alieno.
esatto, io non capisco proprio perchè a una certa età le cose si possono fare e ad un'altra no .-. già ci sono limiti fisici che ce lo impediscono (uno a 30 anni non ha le stesse energie di uno di 15) se poi ci aggiungiamo le limitazioni degli altri è fatta, addio libertà

l'altra volta parlavo con mia madre e mi fa "io in quel bar non ci vado, è per uomini" (non è assolutamente vero) oppure "al fiume non ci vado con il cane, sono una donna" stupide frasi senza senso, dette solo perchè di solito è cosi e se si va contro corrente si viene visti malissimo

pultroppo chi va contro questi stereotipi da massa rimarrà spesso solo, non ha alternativa, a meno che non trova altra gente che la pensa come lui :/ am sono piuttosto rari
Vecchio 16-07-2014, 13:17   #18
Banned
 

Ma come avete fatto a imparare ad uscire da soli senza sentirvi a disagio?

Io non riuscirei ad andare da sola in posti in cui di solito la gente, soprattutto della mia età, va in compagnia.
Per esempio quanto a film le mie amiche hanno gusti simili tra loro, completamente diversi dai miei. Allora succede che mi perdo i film che mi interessano, però esco con loro a vedere roba della disney che non mi piace.
Non so, andando da sola al cinema mi sentirei in imbarazzo, ho la sensazione che chi mi vede penserebbe "ah poveretta, non ha nessuno con cui andare al cinema".
E poi sento la stessa soggezione per bar e locali. Cioè, se il bar è affollato e ho qualcosa da fare è ok, ma per esempio non prenderei mai un caffè a caso solo perché ho voglia, se non sono con qualcun altro.
Vecchio 16-07-2014, 13:21   #19
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Blur Visualizza il messaggio
capisco benissimo la solitudine che si prova non avendo amici e magari rimanendo a casa tutto il giorno ma finché avete comunque dei genitori o dei familiari siete un po' fortunati, anche se con loro avete un pessimo rapporto. La vera solitudine immagino sia quella di vivere a casa da soli, senza lavoro e magari con problemi economici o da pensionati, senza genitori, senza parenti, senza amici. Li immagino sia una situazione veramente preoccupante soprattutto se si è anziani e magari con una salute cagionevole vista l'età.
Condivido in pieno!

Purtroppo credo sia una paura comune a molti di noi....
Vecchio 16-07-2014, 13:27   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Ma come avete fatto a imparare ad uscire da soli senza sentirvi a disagio?
Sentivo la necessità di ritornare padrone di me stesso e non lasciare che mi venissero imposti limiti che non sentivo giusti, neanche dal sottoscritto.

All'inizio lo sconforto e il fastidio, anche fisico, pesavano abbastanza, poi perseverando ci ho fatto il callo.
Se sono in bar/pub/locali da solo nella maggior parte dei casi sono l'unico ad esserlo ma parto dal presupposto che non conoscendo nessuno e non dovendo dimostrare nulla non ho nulla da perdere. Anzi, se alcuni mi escludono per tale motivo in un certo senso mi risparmiano un'eventuale conoscenza scomoda in modo preventivo, per il resto è tutto un possibile guadagno.



Come dice Blur la solitudine oggettiva é ben altra cosa, ma esula dal discorso. Non ho interesse a verificare se la solitudine sia reale o meno quanto piuttosto a capire come il pensiero di esser soli limiti la nostra volontà e possibilità.
Penso che molta gente interessante mi capita di non vederla in giro proprio per tale motivo


@ Biomotivato e Stefania

Sul discorso diversi interessi dai coetanei = probabile solitudine posso concordare, sul resto mi vengono in mente i tipici discorsi coi miei :

<< ***** esci la sera, sei sempre in casa !>>
<< ok, ho visto che fanno X alle 21, prendo la macchina e vado a dare un'occhiata >>
<< ma viene qualcuno con te ?
<< no, perché ?>>
<< ah ok, prova a sentire tizio, caio etc se vengono. Altrimenti che ci vai a fare da solo, stai a casa >>
<< faccia da WTF >>

Ultima modifica di The_Sleeper; 16-07-2014 a 13:49.
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