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27-11-2013, 22:58
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#1
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Intermedio
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 196
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Spero di aver scelto la sezione più adatta per affrontare questa situazione.
Le persone di cui mi circondo sono poche. Gli amici, non sono esattamente tali ed i conoscenti, bè, sono conoscenti. Inizio, da tempo, a soffrire la solitudine. Un tempo mi bastava quel che avevo, forse mi ponevo poche domande, ero piccola ed ignara, vivevo nel mio mondo. Oggi no, il mio mondo non mi basta perché sta andando in frantumi. Non ci sto bene, e sento di non avere più il mio angolo in cui ripararmi ed estraniarmi. Non posso più.
Mi sento rifiutata dalle persone. E' come una conseguenza logica, me lo aspetto e accade. E quando accade, mi sento pessima. E' accaduto anche ieri, non sò se sia stata una coincidenza o frutto della mia fantasia, il fatto è che mi sono sentita fuori, isolata, una nullità.
Cercavo un angolo nella casa in cui stare in disparte. Ho trovato un po' di pace chiudendomi in doccia, mi dava la sensazione di tagliarmi ulteriormente fuori dalla vita, quindi un po' come se fossi al riparo da ulteriori disapprovazioni e allontanemeti. Quando mi sono resa conto di essere calma, mi sono spaventata. In un momento di lucidità, ho realizzato che stavo cercando nella mia mente un modo per farmi male, discriminando tra i modi più fattibili e meno visibili.
In quel momento ho avuto paura.
Sono uscita dalla doccia, ed ero sola.
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28-11-2013, 01:03
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#2
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Avanzato
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Tra persone orribili.
Messaggi: 328
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Dalla mia esperienza posso dirti questo.
In breve: non so darti una soluzione, visto che non c'è per queste cose. Se tieni di natura agli altri finirai per rimanere deluso, e se non lo fai di norma finisci escluso (ma questo succede anche comportandosi normalmente).
Munisciti di una forte convinzione o di uno scopo nella vita. Se serve fingitelo più importante nei momenti di crisi nera (sembrerà automotivazione da due soldi ma è meglio che niente).
Se le persone con cui vivi non sono abbastanza buone (non è il termine adatto ma per ragioni di fretta te lo liquido con questo aggettivo) stacci vicino abbastanza da annoiartene sempre più. Il segreto è la terapia d'urto, io a un certo punto sono arrivato quasi a fregarmene totalmente in questo modo. A quel punto la solitudine mi è sembrata più accettabile, e non perché io effettivamente goda a fare il misantropo (cosa che non vorrei essere ma a cui le circostanze mi hanno portato a sembrare) ma perché alla fine l'imposizione di stare tra gli altri mi ha portato a momenti di desolazione più totale, da cui ho preferito rimanere invece in casa da solo in più occasioni (rifiutando gli inviti dei soliti per una serata di deriva) a godermi un minimo di tranquillità e rilassatezza che fuori non posso avere.
Il mio messaggio forse è diventato più uno sfogo, ma spero ti abbia potuto dire qualcosa di utile.
Poi alla fine cerco di pensare ad altro, a un lavoro futuro (vero o presunto?) Che magari mi distragga dalla situazione di merda in cui sono, ma una soluzione effettiva per essere un minimo allegri non l'ho ancora trovata. Un poco più rilassati però si.
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28-11-2013, 01:38
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: nel torinese..
Messaggi: 1,103
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...ragazzi/e....è un pasticcio uffa....anche io son sempre più impanicato ....dal mio cercare con tutte le forzei di continuare a sopravvivere...provare a fare..a conoscere....ma nulla tutto va storto...fatico troppo a fare quello che per gli altri è la quotidianità....inoltre la routine mi uccide....e se tento di far troppo va ancora peggio....pare un muro di gomma che mi si è messo davanti....ma come cavolo lo supero sto muro?????????????????? Son arcistufo di star solo...di scambiare il giorno per la notte perché non lavoro..e se faccio dei lavoretti spesso commetto errori..e ci credo son troppo agitato e troppo poco concentrato nel fare ogni cosa...sapendo che tanto non migliorerà mai nulla....qui ci vuole un appilio...ma uno serio....cui aggrapparsi con tutta al propria forza...ma stavolta alla fine tutti i nostri sforzi per provare a tener duro non dovrebbero andare vanificati.......abbiamo bisogno che avvenga....come una magia..... ....mi sa che farnetico ormai
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28-11-2013, 01:51
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#4
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,451
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Secondo me l'obbiettivo è tornare a quello stato in cui da bambini si vive nel proprio mondo. Non è che il proprio mondo non basti più. Evidentemente si è perso un equilibrio che prima c'era. Io sto lavorando in quel senso.
Bisogna accettare la solitudine.. e tornare come quando si era bambini. Ignari di tutto.
A volte devo dire che ci riesco. Altre no.
Sicuramente comunque uscire da soli aiuta... a distrarsi.
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28-11-2013, 03:16
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,934
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La solitudine è un'amante str.nz@...
La ami e la odi... non te la riesci a scollare di dosso, ti isola da tutto e da tutti
Ma allo stesso tempo ti ci crogioli... e più a lungo la coltivi più difficile diventa staccarsene.
Ho queste sensazioni ambivalenti riguardo alla solitudine.
Forse è lo stesso anche per voi
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28-11-2013, 09:09
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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per non restare soli bisogna trovare il giusto equilibrio tra il "passare sopra" certi comportamenti ed il non annullarsi completamente
probabilmente come tutti qui sei molto sensibile e noti cose che ti feriscono (sguardi, una battuta, una smorfia da interpretare) ma che alle persone estronormali fanno un baffo, non le notano oppure se le ricordano solo per due secondi
secondo me passando oltre, superando quei momenti di sconforto, non costruendoci sopra una teoria complottistica (non mi vogliono) si riesce a stare in compagnia senza soffrire
penso eh, non ho mai provato
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28-11-2013, 11:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: nel torinese..
Messaggi: 1,103
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..il buon inosservato ha azzeccato...ma anche demiurgo....il fatto è che cullarsi nella dolce/amara solitudine aumenterà l'abitudine all'isolamento....e alla lunga non può che essere deleterio..secondo me....io però sono uno che invidia gli altri...magari invece dovrei starmene solo e sereno...ma da solo mi sento fuori dal mondo.....insomma: che ci sto a fare al mondo se devo star solo????...vedo gli altri vivere...son sinceramente un po' stanco di star alla finestra....ma quando provo a vivere io quando esco..quando faccio quando "mi butto"...torno a casa demoralizzato perché non riesco a far nulla né bene né in maniera serena....sono TROPPO DIVERSO.....dunque: provare a sconfiggere la solitudine scimmiottando la normalità dei normaloni/estroversoni e gettandosi nella mischia la fuori è un danno o il male minore????? ai "posters" l'ardua scelta
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28-11-2013, 12:50
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Gli altri sicuramente non salveranno il tuo mondo. La solitudine ha i lati positivi .Se vuoi raffinare la tua mente ed il tuo tempo fai bene a fartela amica. Mi domando se cerchi una tua affermazione nella tua storia con gli altri oppure solo gli altri
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28-11-2013, 13:08
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Cerca di aprezzare quello che gia hai .
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Ultima modifica di cancellato13248; 28-11-2013 a 13:12.
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01-12-2013, 13:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da Karen_
Spero di aver scelto la sezione più adatta per affrontare questa situazione.
Le persone di cui mi circondo sono poche. Gli amici, non sono esattamente tali ed i conoscenti, bè, sono conoscenti. Inizio, da tempo, a soffrire la solitudine. Un tempo mi bastava quel che avevo, forse mi ponevo poche domande, ero piccola ed ignara, vivevo nel mio mondo. Oggi no, il mio mondo non mi basta perché sta andando in frantumi. Non ci sto bene, e sento di non avere più il mio angolo in cui ripararmi ed estraniarmi. Non posso più.
Mi sento rifiutata dalle persone. E' come una conseguenza logica, me lo aspetto e accade. E quando accade, mi sento pessima. E' accaduto anche ieri, non sò se sia stata una coincidenza o frutto della mia fantasia, il fatto è che mi sono sentita fuori, isolata, una nullità.
Cercavo un angolo nella casa in cui stare in disparte. Ho trovato un po' di pace chiudendomi in doccia, mi dava la sensazione di tagliarmi ulteriormente fuori dalla vita, quindi un po' come se fossi al riparo da ulteriori disapprovazioni e allontanemeti. Quando mi sono resa conto di essere calma, mi sono spaventata. In un momento di lucidità, ho realizzato che stavo cercando nella mia mente un modo per farmi male, discriminando tra i modi più fattibili e meno visibili.
In quel momento ho avuto paura.
Sono uscita dalla doccia, ed ero sola.
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Molto bello il tuo intervento, meravigliosa descrizione.
Credo che di fondo siamo soli, esattamente come descrivi, però non bisogna averne paura.
Molti, forse tutti, possono capire quello che dici e lo hanno provato.
Nonostante questo, nessuno al mondo potrà venire a toglierti del tutto questa sensazione di fondo, devi imparare a conviverci.
Capiterà che incontrerai una persona o degli amici con cui poter non pensare che questa componente che descrivi è la sola è unica cosa che conosci.
E allora il rifugio in cui ti nascondi, potrà anche essere piacevole.
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01-12-2013, 14:13
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Molto bello il tuo intervento, meravigliosa descrizione.
Credo che di fondo siamo soli,
Nonostante questo, nessuno al mondo potrà venire a toglierti del tutto questa sensazione di fondo, devi imparare a conviverci.
E allora il rifugio in cui ti nascondi, potrà anche essere piacevole.
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La penso come te su alcune cose, siamo soli fondamentalmente e così deve essere per la nostra identità, ma una cosa è essere soli perché non c'è nessun amico intorno, un'altra perché così, dal punto di vista esistenziale deve essere.
Imparare a conviverci? Questa soluzione è personale e dipende dal tipo di solitudine.
Alcune volte il rifugio in cui ti nascondi può essere necessario o piacevole altre volte questo rifugio te lo fai piacere per forza.
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