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21-12-2021, 09:56
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 662
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Ogni volta che non riesco a fare qualcosa (mi riferisco al lavoro, al volontariato, all'essere impegnato nel sociale) i miei genitori me lo fanno pesare duramente facendomi notare che sia uno scanzafatiche, che non ho voglia di fare nulla.
Eppure sono undici anni che assumo psicofarmaci. Mi è stato diagnosticato un grave deficit di attenzione e disturbo ossessivo compulsivo con conseguente difficoltà a socializzare.
Vorrei tanto che questi giudizi negativi mi scivolassero addosso e non mi facessero soffrire, ma io incolpo sempre me stesso.
La domanda è " come riuscire a sganciarsi dal peso del giudizio degli altri " ?
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22-12-2021, 17:05
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 974
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Capisco perfettamente purtroppo, capita anche a me questo in famiglia, che i miei fallimenti in ambito lavorativo e altro secondo loro sono dovuti alla mia poca volontà di impegnarmi e non ad altro tipo problemi di tipo psicologico.
Quando poi nella realtà dei fatti non sanno minimamente quale sono le difficoltà e i problemi che affronto quotidiani, dove combatto da tempo con l'ansia generalizzata soprattutto di tipo sociale permanente e costante,e nonostante l' esposizione non ho ottenuto molti miglioramenti.
È comunque quei pochi passi avanti rispetto al passato per loro sono nulla, nonostante io mi sono sforzato tantissimo per ottenerli.
Io da un po' di tempo ho deciso di non dare più molto importanza ai pensieri delle persone, anche di quelli familiari, perché mi sono stancato di dare spiegazioni a chi non ha la giusta mentalità per capire o prova almeno a sforzarsi di farlo.
Mi sono ancora più chiuso in me stesso e se mi aprirò lo farò soltanto andando in psicoterapia, cosa che sto pensando di riprendere magari nel nuovo anno.
È arrivato il momento di pensare soprattutto a noi stessi, provando a migliorare dove possibile e stare un po' meglio, perché se ci troviamo in questi problemi e io penso che in parte e anche colpa delle persone egoiste e superficiali che sanno solo giudicare senza dare aiuto e che non hanno provato sulla loro pelle, il malessere interiore, non avendo idea di cosa si prova.
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Ultima modifica di Mr.Ripley; 22-12-2021 a 17:08.
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22-12-2021, 17:15
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89
Ogni volta che non riesco a fare qualcosa (mi riferisco al lavoro, al volontariato, all'essere impegnato nel sociale) i miei genitori me lo fanno pesare duramente facendomi notare che sia uno scanzafatiche, che non ho voglia di fare nulla.
Eppure sono undici anni che assumo psicofarmaci. Mi è stato diagnosticato un grave deficit di attenzione e disturbo ossessivo compulsivo con conseguente difficoltà a socializzare.
Vorrei tanto che questi giudizi negativi mi scivolassero addosso e non mi facessero soffrire, ma io incolpo sempre me stesso.
La domanda è " come riuscire a sganciarsi dal peso del giudizio degli altri " ?
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Io ti capisco sento sempre il peso dei loro giudizi, eppure sanno che sono mezzo menomato, ho un sacco di fobie, ho dei deficit di problem solving diagnosticati fin da quando ero bambino, e continuano a vedermi come l'uomo di casa, mi fanno sentire una merda dicendomi "io alla tua età già ero fidanzato da anni e lavoravo". Io sclero male e a volte rispondo in maniere esagerate, gli dico "tanto mi ammazzo a breve che me frega" e giù coi discorsi sul come sono egoista etc. Certe volte vorrei solo scappare a andare a vivere da solo, ma realisticamente sono incollato qua in questo schifo di ambiente, e mi tocca sopportare, senza la serenità mentale come faccio anche solo a pensare di interfacciarmi al mondo del lavoro, poi uno si chiede perchè si perdono le speranze...Se solo avessi una famiglia decente, almeno potrei avere iniziative realistiche, ma puntualmente mi buttano a terra e sputano sulla mia sofferenza che va avanti da troppi anni.
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22-12-2021, 17:22
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Per forza scaricano il problema su di te, se ammettessero che c'è un problema psichiatrico di origine genetica dovrebbero mettere in discussioni se stessi.
Se mio figlio è disabile significa che abbiamo messo al mondo un essere inadatto alla vita, quindi io e mia moglie abbiamo fallito da un punto di vista biologico e non c'è verso di fare nulla.
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22-12-2021, 20:26
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Penso che questo peso che senti riguardi non tanto oggi quanto ieri, quando da bambino desideravi di essere riconosciuto e sostenuto. E' un bisogno frustrato che non hai mai elaborato come insoddisfacibile, in quanto fuori tempo, e che non riesci a collocare temporalmente nel passato. Metti in un unico calderone tutto ciò che senti, senza differenziare.
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24-12-2021, 01:37
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#6
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Banned
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 866
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Se mio figlio è disabile significa che abbiamo messo al mondo un essere inadatto alla vita
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24-12-2021, 10:43
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
Ottenendo risultati rilevanti nella vita.
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Prima però bisogna affrontare un processo interno di "indipendentizzazione" dal giudizio degli altri.
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24-12-2021, 20:50
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89
Ogni volta che non riesco a fare qualcosa (mi riferisco al lavoro, al volontariato, all'essere impegnato nel sociale) i miei genitori me lo fanno pesare duramente facendomi notare che sia uno scanzafatiche, che non ho voglia di fare nulla.
Eppure sono undici anni che assumo psicofarmaci.
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A me succede la stessa identica cosa con i miei genitori.
Anche io sono 11 anni che sono in terapia, sia farmacologica che psicologica, e ora sto facendo domanda per invalidità.
Spero di riuscire ad ottenerla e che con quella possano rendersi conto meglio delle mie difficoltà (anche se è solo un'invalidità parziale che deve servire per rientrare nelle categorie protette).
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25-12-2021, 02:19
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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i miei nn sono mai stati cosi pressanti di giudizi , ma so cmq di essere uno scansafatiche , nel mio caso so esattamente che uno che nn fa un cazzo viene visto male e lo capisco perfettamente , dall altra penso a mio padre che dopo anni di lavoro duro nn s è messo da parte una mazza mi guarda e dice , se ero al posto tuo nn facevo un cazzo pure io ho lavorato per niente .... dall altra so che per sopravvivere tocca fare qualcosa per forza , da un altra parte ancora c è il tempo che è l'unica cosa che conta ..... e forse la cosa più triste che i miei m han sempre detto che pure se nn fai un cazzo almeno essi felice , invece manco quello mi riesce pienamente per vari sensi di colpa che vanno e vengono .... a volte si fermano (cit)
a volte nn sento nessun senso di colpa e anzi penso di non aver buttato , per ora , anni appresso a qualche testa di cazzo di datore di lavoro , boh provo tutti i sentimenti possibili a ruota .... ogni tanto bevo mi scordo tutto e ricomincio lol
il fatto cmq è che volendo bene a qualcuno come i genitori ti senti sempre in dovere di accontentarli perchè cmq probabilmente mi vogliono più bene loro che io a me stesso e allora ti rode il culo vederli in pensiero per te ..... uno per non scontentare nessuno dovrebbe essere solo al mondo e se le cose vanno bene o male a nessuno interessa se non a te stesso , ma cmq nn fai del male a qualcuno se fallisci in qualcosa ..... sei libero di fare schifo quanto ti pare . però si sei un cazzo di animale solo al mondo boh , forse l'unico modo per essere liberi e' stare soli... in ogni caso pare che il risultato non cambia , un po di merda devi starci
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Ultima modifica di varykino; 25-12-2021 a 02:57.
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