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06-09-2017, 11:13
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#41
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 954
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
cito Martin Luther King, ricordo di aver letto sta cosa in seconda elementare
chissà perchè mi è sempre rimasta impressa, in mezzo a mille altre nozioni inutili
"Qualunque lavoro siate chiamati a svolgere nella vita, fatelo nel modo migliore" : così esortava Martin Luther King, un uomo che aveva come obiettivo di vita creare un mondo migliore...
Non tutti gli uomini sono chiamati a lavori specializzati o professionali, anche meno sono quelli che si elevano alle altezze del genio nelle arti e nelle scienze. Ma nessun lavoro è insignificante. Ogni lavoro che elevi l'umanità ha la sua dignità e la sua importanza e dovrebbe essere intrapreso con diligenza e perfezione. Se un uomo è chiamato ad essere spazzino di strada, egli dovrebbe spazzare le strade proprio come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva musica o Shakespeare scriveva poesia; dovrebbe spazzare le strade così bene che tutte le legioni del cielo e della terra dovrebbero fermarsi per dire: «Qui è vissuto un grande spazzino di strade, che faceva bene il suo lavoro».
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anche Eichmann, processato a Gerusalemme nel 1962 per crimini contro l'umanità e condannato a morte, si giustificava dicendo che organizzava le deportazioni degli ebrei ungheresi perché quello era il suo lavoro, e suo dovere era farlo nel modo migliore. si tenga presente che per l'ideologia corrente (quella nazista), quindi anche per la morale, nonché per la legislazione corrente, Eichmann aveva tutto il diritto di rivendicare quanto ho scritto. evidentemente, le cose sono un po' più complicate di come scriveva ML King.
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06-09-2017, 11:31
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Originariamente inviata da Markos
Non sono un complottaro doc (non credo alle scie chimiche e sono pro vaccini per intendersi) ma a livello di diritti lavorativi mi pare evidente (dall'abolizione dell'art.18 al Jobs Act) che stiano cercando di appiattirli sensibilmente... Conosco diverse persone che, senza genitori o sussidi vari alle spalle, devono accontentarsi di stipendi e condizioni da schiavismo puro perché "ci sono valanghe di persone (e aumenteranno con l'immigrazione) che prendono il tuo posto se rifiuti"... A mio avviso, insieme al dilagare del fenomeno coop dove tutto è permesso è una cosa voluta...In questo modo il lavoratore costa meno allo stato...
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Tutto giusto. La prima cosa a cui si guarda è il costo del lavoro, che è da considerare sicuramente, ma in un azienda non dovrebbe essere la prima cosa da tagliare..se si vuole qualità, se poi si vuole tirare a campare ok, ma alla prima crisi se l'azienda non è solida crolla.
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06-09-2017, 12:31
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#43
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Ormai il lavoro è solo un tassello di un grande disegno da scarica barili, nessuno si prende responsabilità se qualcosa non funziona quindi siamo tutti il delegato di qualcuno o il pigiabottoni di qualcun'altro, solo se sei disposto a farti stuprare il culo dallo stato e hai delle capacità potrebbe mettercisi in proprio ed avere qualche soddisfazione, ma bisogna essere bravi, informati e fortunati.
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06-09-2017, 12:31
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#44
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Non condivido questo ragionamento "tutti/nessuno". Che il lavoro comporti avere a che fare con persone altre da noi, e che non le sposeremmo tutte, è inevitabile, quindi l'ambiente di lavoro perfetto non esiste. Ma dire che non è possibile trovare situazioni accettabili semplicemente non è vero.
È chiaro che non è tutto rose e fiori, ed è chiaro che qualche elemento che segue logiche non in linea con i tuoi valori ci sarà sempre. Ma situazioni accettabili si possono trovare, torno a dire, con fortuna o con abilità caratteriali (cioè anche la capacità di avere a che fare con gente che non ti piace senza farti distruggere da questo).
Ad esempio nel mio lavoro non sopporto uno dei due capi, e l'a.d. pure mi è scaduto tantissimo. Ma l'ambiente nel complesso è vivibile, e se ho problemi non è l'ambiente. Che poi esistano mobbing e situazioni di merda non lo nega nessuno.
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Scusa, mi sono espresso male su un aspetto e ne è nato un fraintendimento: su quello che hai scritto sono completamente d'accordo, l'eldorado non esiste, lo so. Con quel "tutti/nessuno" non intendevo mettere in dubbio il fatto che esistano situazioni lavorative umanamente sopportabili, se non addirittura piacevoli, come per fortuna tu e illumi state testimoniando, ma solo che per la mia esperienza personale e delle persone che conosco (aimè, tutte) la cosa è totalmente sbilanciata sul polo negativo della faccenda, al netto di resistenza,resilienza e complessi mentali. Anzi, ben vengano i vostri interventi, perché danno un po' di speranza di non passare il resto della vita a guardarsi le spalle aspettandosi una coltellata alla schiena non appena ti giri, e io alle vostre parole cercherò di aggrapparmici con tutte le mie forze, perché ho un'estrema necessità di credere in questa cosa.
Ciò che non condividevo è l'equazione "come ti comporti ti torna indietro dagli altri", ma come la penso è già stata chiarito negli ultimi interventi da zoe. Sono contento per illumi e per chiunque riesca a vivere il proprio lavoro con almeno un po' di tranquillità e mi fa piacere che questa sua credenza non sia ancora stata smentita dai fatti (perché contribuisce a smussare in parte il suo contrario,ciò che penso io, ancora non smentito dalla mia esperienza). Solo che, come è emerso, l'andamento generale non è quello.
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Ultima modifica di DownwardSpiral2; 06-09-2017 a 12:34.
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06-09-2017, 12:37
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#45
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Comunque non ho ben capito come si è arrivati a mettere al centro del topic la questione del rapporto coi colleghi.
A me sembra che l'OP parlasse principalmente della condizione intrinseca al dover accettare certi lavori per poter campare; i rapporti coi colleghi sono un problema aggiuntivo - importante per carità - ma che non risolve la condizione di partenza.
Alcuni lavori non sono utili.
Molti si basano sul fare arricchire determinate persone, spostare capitali, e riceverne un beneficio, non si crea nulla di realmente utile.
Alcuni sul fare ciò tramite l'arrecare un danno ad altri.
C'è da sperare che le persone certi lavori li facciano nel peggior modo possibile, altroché.
Rifiutino questa etica del lavoro malata quando lega solo a forme di schiavitù moderna.
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06-09-2017, 14:08
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#46
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Comunque non ho ben capito come si è arrivati a mettere al centro del topic la questione del rapporto coi colleghi.
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Abbiamo perso un attimo il filo del discorso....strano, non succede mai su fs
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06-09-2017, 14:34
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#47
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
È che ormai siamo diventati un popolo di frignoni/lagnosi/lamentosi/"sofisticati"/intolleranti/etc etc per qualsiasi cosa. Sempre generalizzando/sensazione personale, non ovviamente riferito al tuo caso.
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Giusto, bisogna proprio smetterla di lamentarsi, così chi detiene il potere potrà mettercelo in quel posto con più agio di quanto non abbia fatto finora
Quote:
Originariamente inviata da illumi
Resto dell'idea che nella maggioranza dei casi il proprio modo dì comportarsi incide tantissimo su come gli altri si comportano con te.
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E viceversa no?
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06-09-2017, 14:55
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#48
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Tu ti trovi bene a lavoro. Da questo deduci che quello che dai ti torna indietro.
Sottintendendo questo asserisci che chi non si trova bene a lavoro deve guardare esclusivamente dentro di se e che qualunque ambiente al'esterno nasce per far star bene il prossimo, se si reagisce nel modo giusto al mondo esterno.
In tutto ciò, asserisci che chi si lamenta di una situazione avversa è un frignone lamentoso e intollerante.
Facile fare il frocio col culo degli altri
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Quoto..ma è la stessa accusa che fanno diverse ai fobici, di inventarsi le cose perchè a loro non è mai successo o loro dicono di avere conoscenti super intelligenti, maturi ecc...vengono liquidate come paranoie di gente alla quale piace lamentarsi e far vedere che tutto il mondo va contro di loro...
anche in quei casi è facile fare il frocio col culo degli altri...
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06-09-2017, 14:59
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#49
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
1) Mi sembra un'osservazione senza senso/inutile. Servono più fatti e meno chiacchiere. Dal mio punto di vista.
2) Cioè? Come gli altri si comportano con me io mi comporto con loro?
Si anche viceversa, ovvio.
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1) Lamentarsi non esclude l'azione, anzi di solito la passività è accompagnata dal silenzio; visto che ti eri limitato a criticare la lamentela, ci ho tenuto a puntualizzare che essa non è negativa di per sé
2) Anche il modo in cui gli altri si comportano con te influenza il modo in cui ti comporti con loro, quindi l'eventuale ostilità dell'ambiente esterno può avere il suo peso.
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06-09-2017, 15:00
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
È che ormai siamo diventati un popolo di frignoni/lagnosi/lamentosi/"sofisticati"/intolleranti/etc etc per qualsiasi cosa. Sempre generalizzando/sensazione personale, non ovviamente riferito al tuo caso.
Resto dell'idea che nella maggioranza dei casi il proprio modo dì comportarsi incide tantissimo su come gli altri si comportano con te.
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Beh ma è normale, che ci vuole, basta che sorridi sempre (anche se la depressione ti sta uccidendo), basta che dici sempre si (e poi le cose non le fai), basta che lecchi un po' il culo al capo di turno.. è normale che così il rapporto lavorativo va bene
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06-09-2017, 18:34
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Io mi trovo benissimo coi colleghi, le altre 3 prima di me invece sono durate poco (io 5 anni per adesso, loro 1 annetto circa ciascuna), anche se ci hanno messo molto del loro. Penso che dipenda anche dall'essere nel pubblico o nel privato. Nel pubblico sei più tutelato; nel privato oggi sei lì domani chissà, questo secondo me crea più stress, e anche i capi hanno più strumenti per ricattarti, mentre nel pubblico vedo che spesso è il contrario (ovvero se il dipendente non c'ha voglia di fare un cacchio il superiore si attacca al tram).
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06-09-2017, 18:57
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#52
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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ho cambiato 6 lavori, quindi un'idea me la sono fatta sul rapporto con i colleghi..
Devo dire che tutto sommato mi sono sempre trovato bene o abbastanza bene, solo durante un esperienza lavorativa (e pensandoci bene anche in uno stage scolastico a 18 anni) non mi sono trovato bene... ma ero a contatto con persone "particolari", nel caso dell'esperienza lavorativa io avevo 25 anni e mi sono trovato con 2 colleghi di quasi 60 anni scazzati e nevrotici e mi hanno fatto trovare un po' lungo (anche perchè ero il "nuovo", giovane ed inesperto, eccc).
In altre esperienze lavorative mi sono trovato bene, poi ovvio che magari vai più d'accordo con alcuni e meno con altri pero' grossi problemi non ne ho mai avuti.
nell'ultima esperienza lavorativa invece andavo d'accordo con una collega mentre gli altri erano tutti un po' sulle loro (ma quasi tutti negli uffici adiacenti, non che ci avessi molto a che fare).
Diciamo che in linea di massima sono per il "vivi e lascia vivere", poi dalle mie esperienze i problemi sorgono quasi sempre quando ci sono diverse donne che tra loro non vanno d'accordo (si offendono e litigano per delle stronzate, diventano delle "vipere"), noi uomini da quel punto di vista siamo più "Pacifici", meno permalosi e ci facciamo meno paranoie soprattutto per cose di poco conto... ad esempio sono meglio gli uffici misti o a prevalenza maschile piuttosto che uffici pieni di donne
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06-09-2017, 19:41
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#53
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
Sinceramente non faccio e mai fatte nessuna di queste cose che hai elencato. Zero.
Non li riesco a capire i vostri discorsi. Probabilmente è che viviamo realtà totalmente diverse e la vostra io non sono in grado di immaginarla.
E poi sembra che ciò che dico lo prendete come una critica personale. Cosa che non è. Altra cosa che non riesco a capire
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Si, saranno realtà diverse sicuramente. Dipende molto dalla regione, dal tipo di azienda, se l'azienda è in crisi oppure no, se mette i propri dipendenti in competizione oppure no, e anche nella stessa azienda ci sono settori dove si sta meglio e altri dove si sta peggio.
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06-09-2017, 19:45
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#54
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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anche io con i colleghi mi sono trovato sempre bene,meno con i clienti di un marchio del mondo del benessere (sembrava quasi una setta di esaltati).
se invece foste sotto i 30anni..cambiereste invece lavoro se aveste un contratto a tempo indeterminato,in un ambiente con cui ti trovi bene con i colleghi,ma che per la mole di lavoro la retribuzione non è affatto adeguata con un lavoro trimestrale part-time,con incognite prospettive future?
insomma preferireste uno stipendio basso ma con un contratto sicuro(anche se non e' proprio cosi) o ambiente nuovo,stipendio comunque sia nella norma nazionale..e futuro incerto?
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06-09-2017, 19:46
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#55
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Mi fa schifo il mio lavoro e mi fa schifo lavorare in generale. Faccio questo sforzo x mera sopravvivenza. Magari fossi nata ricca...
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essere nati ricchi credo sia un qualcosa che vorrebbero tutti..per la prima parte della frase,sono ancora piu' d'accordo
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06-09-2017, 19:56
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#56
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Scusa, mi sono espresso male su un aspetto e ne è nato un fraintendimento: su quello che hai scritto sono completamente d'accordo, l'eldorado non esiste, lo so. Con quel "tutti/nessuno" non intendevo mettere in dubbio il fatto che esistano situazioni lavorative umanamente sopportabili, se non addirittura piacevoli, come per fortuna tu e illumi state testimoniando, ma solo che per la mia esperienza personale e delle persone che conosco (aimè, tutte) la cosa è totalmente sbilanciata sul polo negativo della faccenda, al netto di resistenza,resilienza e complessi mentali. Anzi, ben vengano i vostri interventi, perché danno un po' di speranza di non passare il resto della vita a guardarsi le spalle aspettandosi una coltellata alla schiena non appena ti giri, e io alle vostre parole cercherò di aggrapparmici con tutte le mie forze, perché ho un'estrema necessità di credere in questa cosa.
Ciò che non condividevo è l'equazione "come ti comporti ti torna indietro dagli altri", ma come la penso è già stata chiarito negli ultimi interventi da zoe. Sono contento per illumi e per chiunque riesca a vivere il proprio lavoro con almeno un po' di tranquillità e mi fa piacere che questa sua credenza non sia ancora stata smentita dai fatti (perché contribuisce a smussare in parte il suo contrario,ciò che penso io, ancora non smentito dalla mia esperienza). Solo che, come è emerso, l'andamento generale non è quello.
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Grazie per la tua replica, sono d'accordo con te.
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