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10-04-2007, 16:52
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#1
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Principiante
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 1
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sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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10-04-2007, 16:59
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jan 2006
Messaggi: 276
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sono d'accordo con te dionisa...anke se timidezza insicurezza senso di inadeguatezza sono sempre esistite, generalmente assumonoo un valore molto piu' grave e spregiativo in una società come la nostra...per quanto siano sempre state caratteristiche naturali presenti un po' in tutti, chi piu' chi meno...qualcuno afferma che racchiudano addirittura un valore, collegato ad una profonda sensibilità ed intelligenza...nella nostra società dove predominano ''altri''valori (denaro..potere marketing comunicazione brillantezza doti sociali....etc etc)invece queste caratteristiche sono connotate negativamente....per questo ci sforziamo di sentirci all'altezza, che poi forse sarebbe una ''bassezza''...dipende sempre dai punti di vista...
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10-04-2007, 17:08
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#3
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Principiante
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 11
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credo si dovrebbe parlare in termini di sensibilità..
una proprietà che non è assolutazmente valorizzata attualmente
anzi costantemente violentata dall'ignoranza
vorrei sensibilità come capacità e non come difetto!
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10-04-2007, 18:35
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,046
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Invece io odio la vita di paese che c'è qua....che si basa su pettegolezzi, si deve sapere sempre TUTTO DI TUTTI....se non se ne è a conoscenza l'altro è considerato "strano e diverso"
Quando vado in una grnade citta mi sento rinato....anche se li cose come la globalizzazione, il consumismo si vedono maggioramente.
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10-04-2007, 19:02
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#5
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 103
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purtroppo la maggioranza fà il giusto.io ormai non riesco a incontrare persone senza odiarle a prima vista.anche se nel mio caso non c'entra una malattia psichica, ma un razzismo che proviene non solo da loro ma anche dalla mia parte.nessun vittimismo.purtroppo si disprezza ciò che non ti piace e ciò che ti e diverso, lo fanno loro, ma lo fate anche voi, ed e una cosa naturale , certo se non mi rompono i coglioni e c'è rispetto si sta benissimo si può dire, ma questo rispetto non ci sarà mai.
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10-04-2007, 19:03
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
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la società sarà pure malata ma anche noi diamo il ns. contributo .
siamo anche noi malati . ci facciamo compagnia.
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10-04-2007, 19:10
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#7
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Banned
Qui dal: Oct 2006
Ubicazione: Falerone (Fm)
Messaggi: 1,462
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Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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Io dico che sei fatta la droga ti ha fottuto il cervello...!!!
La colpa di cio che c'è in giro oggi è degli italiani e non di altri...non arrivano a fine mese però appena escono di casa devono apparire ed essere sempre al centro dell'attenzione...la colpa non è dei media è di chi gli presta ascolto.....ognuno di noi è cio che sceglie di essere,se oggi l'amore non esiste piu in nessun luogo la colpa è degli italiani che spinti dall'ipocrisia pensano solo a se stessi al contrario degli anni 50/60 dove il bisogno portava all'aiuto reciproco obbligatoriamente....le donne ad esempio vogliono essere amate come negli anni 50/60 pero ad amarle deve essere uno con una forte stabilita economica tanto da garantirgli un futuro rose e fiori e se cio è cosi è perche loro stesse sono in paranoia e vogliono tutto....noi siamo cio che sceglie di essere!
:?
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10-04-2007, 19:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Si sono d'accordo dionisa, la nostra società è malata e la nostra inadeguatezza viene maggiormente esasperata dai modelli attuali. Non so cosa sarebbe accaduto se fossimo nati altrove o in un periodo diverso, ma se consideriamo il periodo attuale forse abbiamo avuto la fortuna (nella sfortuna) di essere nati nel posto meno peggio....
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10-04-2007, 20:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 950
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Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta
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convinta?
sei F?
di dove sei?
quanti anni hai?
ti salverò io dalla società :lol: :lol: :lol:
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10-04-2007, 21:13
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#10
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Avanzato
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: Nordest
Messaggi: 416
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io odio questa società che guarda solo all'efficienza e a modelli prefissati, se non rientri in uno di quei modelli stop, sei tagliato fuori. basta vedere le ragazzine che si fanno delle malattie perché si sentono inadeguate e sempre brutte e grasse.
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10-04-2007, 23:58
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: in un posto ..............
Messaggi: 533
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Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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quoto al 100%, e aggiungo che non ci sono punti di riferimento, ossia una persona senza fede è una persona disperata che non va da nessuna parte e quindi porta la società ad una freddezza verso il prossimo.
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11-04-2007, 16:00
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jul 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 125
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Sono parzialmente d'accordo con dionisa.
Io comunque preferisco vivere qui che in un paese in via di sviluppo.
Però se la società non fosse questa probabilmente non sarei ridotto come sono
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11-04-2007, 18:02
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#13
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 666
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Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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Non condivido.
La società è da sempre malata.
La stupidità è della massa,l'intelligenza è di coloro che non si fanno annebbiare dalle credenze ed ipocrisie comuni e sanno guardare oltre,pensare con la propria testa.
Pensiamo ai tempi della caccia alle streghe,al razzismo contro i neri nell'america del sud,al processo a Galileo perchè diceva una cosa(vera)che però la convinzione generale riteneva blasfema..
Le convinzioni sociali sono sempre stupide,perchè sono fondate su credenze generate dagli uomini stessi,dalle moltitudini,dalle superstizioni.
La massa è stupida.Chi non accetta le regole della massa viene emarginato,chi le accetta si integra.
Io sputo in faccia all'integrazione del credere comune.
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11-04-2007, 18:09
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 730
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Quote:
Originariamente inviata da Nichilista
Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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Non condivido.
La società è da sempre malata.
La stupidità è della massa,l'intelligenza è di coloro che non si fanno annebbiare dalle credenze ed ipocrisie comuni e sanno guardare oltre,pensare con la propria testa.
Pensiamo ai tempi della caccia alle streghe,al razzismo contro i neri nell'america del sud,al processo a Galileo perchè diceva una cosa(vera)che però la convinzione generale riteneva blasfema..
Le convinzioni sociali sono sempre stupide,perchè sono fondate su credenze generate dagli uomini stessi,dalle moltitudini,dalle superstizioni.
La massa è stupida.Chi non accetta le regole della massa viene emarginato,chi le accetta si integra.
Io sputo in faccia all'integrazione del credere comune.
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E dunque preferiresti vivere da solo,al di sopra della spregevole massa?
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11-04-2007, 19:06
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#15
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 666
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Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
Quote:
Originariamente inviata da Nichilista
Quote:
Originariamente inviata da dionisa
sono convinta che la società in cui viviamo, votata ormai alla degenerazione su qualsiasi versante, accentui e anzi sia la causa prima del nostro senso di inadeguatezza...se fossimo nati in un'epoca antecedente o in una diversa zona del pianeta non ancora raggiunta dal consumismo, dalla globalizzazione o dalla ricchezza sovrabbondante nn ci sarebbe ragione di definirci 'malati'.Malata è la nostra società che tende inesorabilmente adun individualismo sempre più esasperato e si dimentica del valore irriducibile di qualsiasi essere umano, che sia esso più o meno timido o insicuro di un altro... questo è il mio pensiero.. voi che dite? :?
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Non condivido.
La società è da sempre malata.
La stupidità è della massa,l'intelligenza è di coloro che non si fanno annebbiare dalle credenze ed ipocrisie comuni e sanno guardare oltre,pensare con la propria testa.
Pensiamo ai tempi della caccia alle streghe,al razzismo contro i neri nell'america del sud,al processo a Galileo perchè diceva una cosa(vera)che però la convinzione generale riteneva blasfema..
Le convinzioni sociali sono sempre stupide,perchè sono fondate su credenze generate dagli uomini stessi,dalle moltitudini,dalle superstizioni.
La massa è stupida.Chi non accetta le regole della massa viene emarginato,chi le accetta si integra.
Io sputo in faccia all'integrazione del credere comune.
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E dunque preferiresti vivere da solo,al di sopra della spregevole massa?
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Al di sopra no,dal di dentro per forza,ma sempre disprezzando tutto e tutti.
Possono avere la mia maschera,quello che loro poveri coglioni pensano sia io,ma non il vero me.L'ideale sarebbe trovare una persona,che condivida e accetti questa "visione",un'alleata.Solo se trovassi una così mi imteresserebbe avere una Storia",anzichè la scopata e via.
Al di fuori di ciò,altri pecoroni possono anche andare a farsi fottere tutti,per conto mio.
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11-04-2007, 22:44
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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certo ci sono molte cose da cambiare, ognuno soprattuto se incazzato dovrebbe cercare di fare la propria rivoluzione.
secondo me il problema fondamentale di questa società è che annulla le differenze, non incentiva stili di vita alternativi e se uno comicia a pensare in un modo diverso dalla maggioranza viene pian piano fatto a pezzi ed escluso. finisce per interiorizzare il proprio nemico ed autodistruggersi.
per me stare male è una delle mie rivoluzioni, non male nel senso di odiare me stessa, ma male nel senso di incazzata.
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12-04-2007, 01:07
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#17
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 666
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Bel post,mi piaci. :wink:
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12-04-2007, 14:14
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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anche tu, mi piace il tuo nick.
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12-04-2007, 14:25
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
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e coswì scoppiò l'amore
come un raggio di sole
balenar a primavera
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12-04-2007, 17:41
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#20
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da toad
Quote:
Originariamente inviata da Assorto
Ragazzi è ora di fare una rivoluzione.... :lol:
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Sì dài... fondiamo il PSFR (Partito SocioFobico Rivoluzionario)!...
Le minoranze come neri e omosessuali hanno cambiato la società in meglio perché hanno lottato, hanno fatto attività politica e di lobby, manifestazioni culturali, scioperi, sono scesi in piazza...etc.
I sociofobici per loro natura rifuggono dalla società e da qualsiasi attività tesa a migliorarla, e quindi non otterranno mai nessun cambiamento in loro favore.
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Si però all'interno del nostro partito ci sarebbero solo le votazioni per chi toccherebbe uscire di casa e andare in parlamento...Poi una volta in parlamento ci vorrebbe per ognuno di noi una cabina anti fobia sociale dove poterci rifugiare alla prima crisi...Non funzionerebbe... :lol:
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