La società, intesa per ciò che è oggi e come si palesa (è sempre più una società virtuale, intessuta a maglie strette con i social e internet), è sempre più nociva per l'individuo, inteso come tale.
Bazlen, con altri riferimenti, disse che un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva. Oggi si nasce morti e qualcuno, forse, riesce a diventare vivo.
Esiste l'incoscienza di chi sputa sentenze e lo fa proprio per un'idiozia dilagante, comunque presente, di chi, come scriveva un ultimo Eco, si ritrova oggi su internet come un tempo nei bar. Dove, per altro, veniva messo a tacere.
Questa è la parte malata della società che forse, in riferimento alla notizia, identifica le proprie paure nel comportamento di quella ragazza e cerca di esorcizzarle (nel peggiore dei modi).
Non sempre c'è bisogno di parlare. A volte, tacere, oltre a non palesare la propria imbecillità è utile anche per riflettere un secondo in più.