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07-08-2017, 15:35
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: N
Messaggi: 593
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Nella depressione totale, quando non ti interessa niente, né del futuro né del presente, e magari hai anche instinti suicidi frequenti, ed in terapia viene anche richiesto di socializzare... come si fa?
Cioè, non ti importa più nulla, con quale voglia si stanno a sentire certi e soliti discorsi? Inoltre non si vuole nemmeno rovinare la festa a chiunque, quindi ci si astiene sia online che offline. Hai la sensazione di essere irrecuperabile, ormai tagliato fuori da una vita normale per sempre ed inizi addirittura a sentirti attratto da certe emozioni negative ed uno stile di vita sregolato. C'è via di ritorno?
Molti ho notato che cercano la loro ancora nel fidanzamento, trovare una persona per cui vivere e quindi finalmente andare avanti. Ma questo forum insegna che non è sempre la teoria vincente ed inoltre, perché qualsiasi persona dovrebbe avvicinarsi a un caso umano del genere? Emana solo negatività.
Oggi mentre leggevo un fumetto ho trovato questo monologo molto significativo, come mi avessero tolto finalmente quelle parole dalla bocca e le avessero espresse chiaramente.
Quote:
Quando sei in un brutto momento nella tua vita e devi comunque interagire col mondo esterno, è abbastanza fastidioso, non credi?
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Quote:
Stai vivendo così un brutto periodo ed eppure chiunque altro sembra divertirsi. Visto che sembrano divertirsi, non vuoi rovinargli la festa piangendo, o dicendo qualcosa di triste per sbaglio. Nonostante non sia loro la colpa di trovarvi in situazioni differenti, non puoi che arrabbiarti, diventi inconsapevolmente geloso, e nel momento in cui lo realizzi ti senti patetico.
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Quote:
A tal punto ti preoccupi di quanto sei patetico e vuoi riscattarti, ma a in quel momento inizi gradualmente a distanziarti da chiunque, finendo per rimanere solo. Poi, una volta rimasto solo senza più possibilità di raggiungere chi era attorno a te, realizzi che avresti dovuto dire quelle semplici parole al tempo.
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Quote:
Alla fine, vuoi soltanto essere salvato da qualcuno.
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Ho abbozzato una traduzione.
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Ultima modifica di OtherWorld; 07-08-2017 a 16:20.
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07-08-2017, 16:02
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 163
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Io ho imparato che, a volte, socializzare è anche un po' come l'appetito che vien mangiando.
Mi spiego.
Tutti i giorni mi sveglio scazzato per venire a lavoro e senza la minima voglia di interagire. Specialmente qui che ho a che fare prevalentemente con camionisti e operai. Brava gente, ma con interessi lontanissimi dai miei.
Tuttavia, a volte mi capita di far piacevoli chiacchierate con impiegati di altre aziende, ingegneri o geometri ecc... Quelle rare volte che ciò accade poi sto di buon umore e mi dispiace pure interrompere.
Il sabato e la domenica invece non lavoro, mi sveglio tardi e provo disagio a pensare di uscire e interagire con qualcuno.
Una mia conclusione è che possiamo si essere più introversi e schivi, ma è importante anche incontrare persone che almeno un minimo ci stimolino a socializzare.
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Ultima modifica di Misanthrope_; 07-08-2017 a 16:20.
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24-08-2017, 02:11
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#3
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Intermedio
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 259
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Complimenti per il topic Fitter molto interessante .
Durante la fase di disoccupazione in cui ero in una profonda depressione e lo sono stata per quasi 4 anni , ho chiuso i contatti col mondo esterno . Tantissime volte nella mia mente ho cercato di capire perchè anche in un momento cosi' difficile della mia vita non potevo continuare le mie relazioni sociali . Non ho trovato altra risposta che questa .
Credo che nel momento in cui soffri in automatico la mente si chiude e anche eil cuore e di conseguenza non si ha più voglia di scambiare niente con nessuno , non si ha più voglia di ascoltare nessuno .
Non sono contenta di questa risposta ma è la realtà. Non ho maturato nessun altra soluzione per mantenere le connessioni sociali in momenti catastrofici della vita ed è una bruttissima realtà perchè escludersi dal mondo in un momento già difficile ci porta inevitabilmente ancora di più nel fondo .
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Ultima modifica di tonna12; 24-08-2017 a 02:16.
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24-08-2017, 03:06
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Bellissima quella parte del fumetto
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24-08-2017, 05:56
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#5
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Principiante
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 68
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è proprio così, non vuoi dare fastidio, dare negatività e cmq vedi che anche gli altri non vogliono riceverla, a me è successo così, con colleghi soprattutto. .
una collega mi ha raccontato che anche a lei è successo un periodo così, ma la sua famiglia l ha aiutata moltissimo e ne è uscita credo abbastanza velocemente, le figlie, il marito, madre e sorelle, anche su consiglio del medico di base, le sono state vicino, la portavano fuori e la facevano scendere dal letto a 'forza'..
con la forza dell amore se se esce, lei ne era orgogliosa
io le dissi che era fortunata, avere una famiglia o amici che non ti abbandonano in questi momenti e che non ti lasciano isolare è proprio una grande fortuna, o cmq avere una famiglia che già non stia male lei così da avere la forza di aiutare te
se ci si trova soli come è successo a me si prova un po' di tutto e sei meno protetto
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24-08-2017, 06:40
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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L' unica e' provare, vai anche forzandoti e vedi come ti senti di ritorno. Piu' di un tentativo perche' uno non e' statisticamente significativo.
Non mi preoccuperei particolarmente di conservare i rapporti, se quando ne hai voglia dopo un periodo di malessere queste persone non son piu' disponibili non son sti grandi amici. Magari ecco, iniziano a farsi vivi meno spesso, distaccarsi un po' questo e' da metter in conto nei pro e contro, se son bravi amici si puo' fare retrofront ma richiede un po' dii tempo il ricrearsi del rapporto.
Poi spesso si e' depressi ma un po' di allegria fa bene, si sta meglio che soli o anche che a piangere e parlare di problemi con un amico... altre situazioni di ostentata felicita', spesso ipocrita pure per la gente normale, invece sono probabilmente eccessive. Andare a una festa, non divertirsi, non avere voglia di parlare e conoscere nessuno, starsene musoni non vedendo l'ora di andar via e' inutile,, anzi negativo, per tutti.
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Ultima modifica di cancellato2824; 24-08-2017 a 06:46.
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24-08-2017, 12:33
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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È esattamente così che mi sento adesso. Sembra che quelle parole le abbiano tolte anche dalla mia di testa.
A volte mi sforzo di uscire ma comunque socializzare è dura e non ci riesco minimamente se non con un briciolo d'alcool.
Quando provi a spiegare a qualcuno come ti senti ti sembra di parlare con gente di un altro pianeta o di non essere capace di esprimerti perché vedi che davvero non capiscono. Anche se si sforzano, non comprendono proprio. Probabilmente solo chi sta messo come te può davvero arrivare al concetto.
E non parliamo di quando ti fanno sentire in colpa perché non socializzi abbastanza, non parli abbastanza, non riesci a sorridere... Non lo sanno che stai facendo il massimo che la tua mente ti permette. E ti fanno passare la voglia di provarci.
Fa davvero schifo, si rimane sempre più soli.
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24-08-2017, 14:07
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Se in una vita normale ti capita un forte episodio depressivo improvviso, allora tutti si preoccupano, si prodigano per farti guarire.
Ma quando diventa una cosa cronica, ci si abituano un po' tutti e quasi non ci si fa più caso, pensano "tanto è fatto/a così".
Visto che la nostra depressione dipende in parte (in buona parte) anche dalla scarsità/assenza di vita sociale, paradossalmente il socializzare potrebbe migliorare anche la condizione umorale.
A questo punto sta a noi dire a noi stessi "no, non sono fatto così" oppure "no, non è detto che io sia fatto così, proviamo a percorrere qualche strada diversa"
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