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Originariamente inviata da Rayne
Mi spiego meglio: spesso a un certo punto ci si domanda perchè si è diventati così e qui nello specifico intendo asociali, fobici, complessati ecc. Poi riusciamo a risalire alla fonte (es. sono diventata paranoica perchè mia madre lo è sempre stata con me; ho zero autostima perchè ero vittima di bullismo da piccola; ecc) ma adesso? Posso arrabbiarmi quanto voglio con le cause che mi hanno condotto fin qui in questo stato, a odiarmi e a maledirmi per quel che sono diventata, al perchè proprio io, ma come ne esco? So perchè sono così, ma non risolvo nulla... Ci convivo con la cosa ma non riesco a uscirne... Sarò sempre così introversa? Avrò sempre difficoltà a relazionarmi con la gente? Per una volta mi piacerebbe buttarmi a socializzare con la gente senza avere le palpitazioni e l'ansia... Senza vederlo come uno sforzo immane.... E uscire da altri vari miei complessi...
Voi siete riusciti a uscire dai vostri problemi? Oppure vi siete messi l'animo in pace e continuate così come sempre?
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è il limite della psicanalisi, sia quella professionale che quella faidate: fai emergere le cause, ma non le soluzioni.
Anche io ho ricevuto bullismo da piccolo, però devo dire che ci ho messo un po' a chiamarlo con questo nome. Essendo stato un bullato "atipico" (reagivo), derubricavo gli episodi a tentativi infruttuosi di sopraffazione, che tuttavia mi hanno reso inconsciamente diffidente, specie in particolari situazioni che mi ricordavano gli episodi del passato.
E ora? Ora sticazzi.
Sì, mi sono rialzato, e ho una parvenza di vita sociale, piuttosto viva in certi momenti, in cui lo sconforto è talmente elevato che mi porta a maledire la mia situazione e a fare di tutto per uscire.
Conosco un sacco di trucchetti per uscirne, ma che riesco ad applicare solo quando sto veramente di merda.
E quando esco, piano piano, mi consumo. Inizio a provare insofferenza, dopo qualche settimana, perché non ne ricavo energia, o ne ricavo troppa, e mi sento scombussolato.
Ad un certo punto sento il bisogno di staccare la spina. Il bisogno di evitare, e smettere di vedere amicizie faticosamente conquistate.
Inizio a dare pacchi, inizio a evitare situazioni, smetto di proporre situazioni, e quando lo faccio, mi deprimo subito se non vengono colte. Alimentando un circolo vizioso di ridiscesa negli inferi.
Mi trovo in recidiva in questi giorni.
Domani pomeriggio ho ballo, l'ultima lezione. Se riuscirò a non evitarlo.
Domani sera un compleanno di una cara amica. Quello non posso evitarlo. Ma potrei sentirmi profondamente a disagio.
Cosa fare? Non lo so.
Io vorrei semplicemente tornare il bambino solare che andava dai suoi coetanei, anche sconosciuti, con un pallone o un mazzo di carte o un gioco in scatola e diceva "vuoi giocare con me?".
Vorrei tornare la persona determinata che ero, quello pieno di obiettivi e ambizioni, fiero delle mie doti. E invece mi ritrovo alle due a indulgere in questo forum e altri, in maniera inconcludente.
Per adesso forse è meglio che riprenda i mano i miei "trucchetti per uscirne". Nessun esoterismo: ginnastica e attività manuale, a cominciare dall'ordine in casa.
Poi sono tornato da uno psicologo, ed è quello che consiglio anche a te, anche se non so se può fare miracoli. Altre volte mi è servito, questa è la prima volta che vado da un terapista privato.
Mi sento molto alla frutta.