Jacksparrow

Quanto la situazione personale ha influito ulteriormente sul vs stato d'animo?

hermit94

Per ora sono mantenuto,per fortuna siamo un certo medio-basso,questo punto di vista va bene

S.Marco91

Nel mio caso è valso, purtroppo, il contrario. So che a molti non piacerà sentirlo in tempi di crisi profonda, ma è così. L'aver avuto l'appoggio economico della mia famiglia per molte mie scelte ha fortemente contribuito alla pessima situazione mentale in cui mi trovo ora. Il sapere di avere alle spalle una famiglia che potesse sostenermi (e le forti aspettative che la stessa nutre nei miei confronti) mi ha portato a fare una serie di scelte incredibilmente sbagliate, che psicologicamente mi hanno distrutto. Se paradossalmente avessero avuto qualche problema economico, anche solo piccolo e momentaneo, mai mi sarei permesso di fare certe scelte, mi sarei orientato diversamente. Adesso non starei sotto un treno.
Se il problema fosse stato la mera sussistenza, non sarebbero venuti tutti gli altri problemi.
E' paradossale ma è così.

sato

abbastanza, ma devo precisare che la mia situazione economica dipende in gran parte dai miei problemi psicologici/sociali

è un cane che si morde la coda

The_Sleeper

La mia famiglia appartiene a quello che penso si classificherebbe come l'ormai morente ceto medio.
Non tanto per il lavoro dei miei, quanto per la buona gestione di alcuni investimenti e lungimiranza di mio padre.
Non ho mai vissuto ristrettezze economiche da questo lato, certo non possiamo permetterci spese superflue o sfizi particolari. Tutto sommato c'è una stabilità economica che mi ha permesso di avere sempre supporto, da quel lato, nelle mie scelte.
Non saprei dire se questo abbia potuto influire in negativo; vivere con difficoltà economiche avrebbe potuto originare sia un aggravarsi delle mie difficoltà, sia determinare situazioni e scelte completamente diverse.
Ad esempio, l'università sarebbe stata affrontata in modo completamente diverso da ambo le parti - ammesso di andarci. Questo sicuramente cambierebbe completamente la mia vita dai 18/19 anni in poi, rispetto ad ora. In meglio o peggio ? Bho.

A livello strettamente personale,mi pesa moltissimo non avere entrate oltre i 4 spicci, che a malapena mi bastano per qualche uscita.
Sento di non avere una mia indipendenza, non poter pensare a costruirmela (in condizioni dignitose almeno) e dover sempre rimanere legato da una sorta di cordone ombelicale alla famiglia - intanto il tempo passa e le possibilità diminuiscono.
Da questo lato, l'influenza della mia personale situazione economica è tragica per l'umore.

Vale90

Moltissimo.

zoe666

Vengo da una famiglia abbastanza agiata, spesso abituata a spendere e spandere senza alcuna nozione di economia domestica
L'infanzia, l'adolescenza e gli anni dell'università gli ho vissuti in un bozzolo sicuro, dove non mi mancava nulla, avevo cibo di ogni tipo a volontà, libri, regali, casa sempre pulita e babysitter che mi accudiva.
Avevo anche una paghetta di tutto rispetto che mi consentiva di uscire anche più volte la settimana, comprare quello che volevo, le sigarette, le vhs in videoteca.
Era un'altra epoca, non c'era la crisi e gli anni '80 e '90 ammetto gli ho vissuti nel benessere.
Poi c'è stata la crisi, e la mia famiglia ne ha sicuramente risentito ( ora hanno sicuramente dilapidato almeno tre quarti del loro pingue patrimonio per scelte scellerate ). Io nel frattempo ho lasciato un lavoro sicuro e sono praticamente scappata prima in una città, poi in quella dove sono ora.
Mi mantengo senza di loro, consumo i miei risparmi, lavoro o vado avanti con la disoccupazione, dipende dai periodi.
Non faccio la fame, vivo in un bilocale a mio parere carino se pur scomodo a livello logistico, riesco a permettermi una pizza fuori ogni tanto e di pagare affitto e bollette senza patemi. Certo, è tutto ridimensionato, si cerca di risparmiare su tante cose e di alcune cose ci si priva, ma è anche giusto e più sano fare così.
Son sempre più convinta di aver fatto bene a rinunciare a una vita di agio ma vuota rispetto a questa, un pò pericolosa e ansiogena, ma sicuramente più "vera" e consapevole.

IO&EVELYN

fino ad ora poco, niente di cosi eccessivo.

ma fra poco tempo influirà tantissimo, e li saranno caxxi amari.

Krieg

Ovviamente tanto, un buon 80%

MacaronLover

Per me è stato esattamente così emotivamente. I miei hanno un'attività di famiglia da quasi 50 anni, che si con la crisi ha subito un po' di problemi, ma comunque mi ha sempre per messo di vivere
Mi hanno sempre aiutata e sostenuta, ma comunque mai mi hanno permesso di scialacquare, visto che io li ho sempre aiutati. Non ero pagata come una dipendente ma mi veniva data una "mancetta". All'inizio da piccola la mancetta mi garantiva una certa indipendenza perché non avevo pretese, non uscivo il fine settimana perché lavoravo e non avevo chissà quali spese. Poi mi sono sposata e la mancetta non bastava perché il mio ex marito voleva spendere e spandere, viaggi, cene, weekend...e così sono iniziati i problemi, soprattutto i miei problemi di inadeguatezza. Io non avevo minimamente il coraggio di chiedere più soldi a mio padre, ma nemmeno riuscivo a mollarli per cercarmi un altro lavoro. In ogni caso devo ringraziarli ogni giorno perché mi hanno ripresa in casa dopo il divorzio e anche adesso comunque con la loro "mancetta" riesco ancora a tirare avanti. Ma mi sento nuovamente come allora: ingabbiata. E credo di aver aver avuto un nuovo crollo per questo. Non ho un'indipendenza mia, continuo a dipende da loro per tutto, ogni singolo euro. Si ok lavoro, ma è come se non senta di meritare quei soldi. E poi c'è da dire che mio padre è piuttosto tirchio e io non riesco ad avere un dialogo con lui...quindi non se ne parla di chiedere di più. Mi faccio bastare quello che mi dà. Tiro la cinghia e vado avanti. Senza pretese. Se provo a cercarmi un altro lavoro storce il naso...insomma vedo solo un vicolo cieco.

Mike Patton

Il sopravvivere non ha aiutato.

Keith

Per carità, non mi manca e non mi è mai mancato niente, ma con una situazione economica agiata avrei avuto molto meno stress (non necessità di lavorare) e una vita più piacevole.

no-body

Bello schifo ! Vita piu' vera e consapevole. Mah. Scusa ma faccio fatica a crederci. Allora potresti essere ancora piu' consapevole vivendo come gli altri 3/4 dell'umanita'.

Boyyy82

Penso sia una delle mie poche sicurezze, per fortuna non ho problemi economici (un tempo non ci facevo neanche caso ma ora con la crisi e sentendo varie persone che fanno fatica mi rendo conto di quanto sia ancora fortunato...).
da diversi anni è frutto del mio lavoro, ma anche grazie all'appoggio famigliare (anni fa).
Certamente non essere proprio alla canna del gas aiuta, ma c'è anche da dire che siamo sempre stati una famiglia che ha cercato di risparmiare su quello che poteva lavorando sempre duramente..

zoe666

pardon?

no-body

Se ti piace di piu' la tua vita oggi ridimensionata rispetto a quella che fu un tempo buon per te. Anche se permetti che non ci credo, sei stata si capisce in qualche modo costretta. Resta da capire perche' secondo te e' piu' vera e consapevole. Ci puo' essere il gusto di dire: questa sono io, vivo del sudore della mia fronte, affronto e vedo in faccia i problemi.
In realta' sei ancora parte del mondo dei privilegiati visto che la stragrande maggioranza del mondo vive peggio di te. Se piace tanto vivere del proprio sudore vai in qualche fabbrica del Bangladesh, invece di comprare qui a quattro soldi scarpe e vestiti. Per non parlare di tutto il resto che si compra qui un tot al chilo. Per ora...

zoe666

mi conosci? sai qualcosa di me e della mia storia? sei nostradamus?


.
quindi non posso dire che preferisco il tipo di vita che ho adesso ( per tutta una serie di stracazzi miei, premetto ) a quello di prima perchè rimango una privilegiata rispetto ad altri?
Me lo segno.


Come spesso ti accade, dici cose a sproposito senza capire nulla dei discorsi altrui.

franz90

Ragionamento esemplare, un po' come dire ad una persona che si è messa a dieta....''se ti piace tanto mangiare poco, vai a crepare di fame in Africa...''
Ma sei serio?

Annie

Idem. Pensare che comunque vada cascherò sempre in piedi mi ha fatto negli ultimi anni (in conseguenza di scelte sbagliate) sprofondare in una sorta di "torpore", se così posso chiamarlo, senza slanci e senza motivazione. Infatti non vedo l'ora di staccarmi da questa sorta di dipendenza economica-affettiva.

no-body

Non so nulla di te. Prendo per buono che hai detto che la tua famiglia si e' mangiata 3/4 del patrimonio. Potevi cambiare prima, invece hai cambiato vita dopo la crisi economica. Leggo che sei stata costretta, non e' stato un cambiamento voluto. Se avessi detto perche' ora e' tanto piu' bello e sano rispetto a prima avrei capito e non avrei forse commentato.