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26-06-2015, 16:05
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#1
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Principiante
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Nel nulla
Messaggi: 84
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Ogni giorno che passa mi sento sempre più triste, vuota e depressa.
Sono in una situazione di M, non posso fare nulla, è tutto in stallo.
Ho 23 anni e non ho nulla per le mani, non sono neanche diplomata perché ho beccato i peggio stronzi e ciò mi provoca una frustrazione incredibile ogni giorno. Non ho un cavolo di lavoro e non posso ambire ad averne uno perché non ho conoscenze, sono bloccata a casa del mio ragazzo in mezzo alla sua famiglia che in 3 anni non sono mai riuscita a socializzare, mi fa sentire da schifo e penso di stare sulle palle a tutti. Quando sono lì per sbroccare per la situazione il mio ragazzo non mi comprende appieno e io sono pure handicappata a spiegarmi e pur di non provocare la terza guerra mondiale sto zitta.
Voglio sfogarmi, avere una persona con cui potermi lasciare andare senza urtare sentimenti a destra e a sinistra ma sono sola, non ho amici.
Io prima o poi mi taglio le vene, sono 2 anni che va avanti così, un po' stiamo a casa mia e un po' a casa sua (abbiamo famiglie lontene 700km). Ogni volta che la situazione sembra che stia per cambiare in meglio mi accadono le peggio cose. E non è questione di vederla male, oggettivamente ho una sfiga dietro l'altra.
Ogni tanto penso a lasciarmi col mio ragazzo ma gli spezzerei il cuore, oltretutto mi conosce tutta la sua famiglia e già pensano che un giorno ci sposeremo (seh). Se fossi da sola penso che mi lancerei di più sul lavoro, accetterei tutte quelle proposte dove ti mandano in posti assurdi a lavorare con vitto e alloggio ma essendo in 2 è ancora più difficile trovare ste chances e in più il mio lui è poco incline a fare questi cambiamenti drastici. Dovevamo andare in Irlanda con un progetto ma alla fine mi sarei dovuta arrangiare tutto io e quando ho avuto il mio momento di ripensamento nessuno mi ha incitato a non farmi prendere dalla debolezza, anzi tutti a dire che è meglio stare con la famiglia. Io in famiglia mi suicido prima o poi o combino una qualche cazzata.
Tra l'altro non so neanche che fare nella vita, non ho nessuna dote speciale, non sono particolarmente intelligente e non sono brava a parlare.
Che vita inutile la mia...
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26-06-2015, 16:23
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 203
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A mio parere dovresti lasciare il tuo ragazzo.
-abitate a 700km di distanza: 250 sono già troppi.
-Non puoi essere te stessa: Non ha nessun senso indossare una maschera nel rapporto, quello d'amore in cui , per eccellenza dovresti poter essere completamente te stessa.
-Sei felice? No, altrimenti non ti porresti la questione.
-Ci rimarrebbe male? Forse ci rimarrebbe meno male se gli spiegassi bene le motivazioni. Ma tu sembri già rimanerci male.. quindi ti stai sacrificando. Il che è sbagliato.
-Le famiglie se ne faranno una ragione.
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26-06-2015, 16:35
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 355
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Quote:
Originariamente inviata da Mortino
A mio parere dovresti lasciare il tuo ragazzo.
-abitate a 700km di distanza: 250 sono già troppi.
-Non puoi essere te stessa: Non ha nessun senso indossare una maschera nel rapporto, quello d'amore in cui , per eccellenza dovresti poter essere completamente te stessa.
-Sei felice? No, altrimenti non ti porresti la questione.
-Ci rimarrebbe male? Forse ci rimarrebbe meno male se gli spiegassi bene le motivazioni. Ma tu sembri già rimanerci male.. quindi ti stai sacrificando. Il che è sbagliato.
-Le famiglie se ne faranno una ragione.
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Sono d'accordo con ogni singola parola.
Aggiungo che forse c'è la paura di non trovare un'altra persona che accetta la tua asessualità come fa il tuo ragazzo, che bene o male reprime parecchio le sue pulsioni, anche se non in toto.
Per me dovresti partire se hai delle occasioni per farlo.
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26-06-2015, 16:49
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,564
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Quote:
Originariamente inviata da Mortino
A mio parere dovresti lasciare il tuo ragazzo.
-abitate a 700km di distanza: 250 sono già troppi.
-Non puoi essere te stessa: Non ha nessun senso indossare una maschera nel rapporto, quello d'amore in cui , per eccellenza dovresti poter essere completamente te stessa.
-Sei felice? No, altrimenti non ti porresti la questione.
-Ci rimarrebbe male? Forse ci rimarrebbe meno male se gli spiegassi bene le motivazioni. Ma tu sembri già rimanerci male.. quindi ti stai sacrificando. Il che è sbagliato.
-Le famiglie se ne faranno una ragione.
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a me sembrava che ha detto che abita con il suo ragazzo a casa dei suoi. la sua famiglia dista 700km
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26-06-2015, 18:19
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#5
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Principiante
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Nel nulla
Messaggi: 84
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Quote:
Originariamente inviata da luky
a me sembrava che ha detto che abita con il suo ragazzo a casa dei suoi. la sua famiglia dista 700km
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Si, praticamente ogni tot mesi ci spostiamo dalla mia alla sua, siamo disoccupati e non possiamo fare altrimenti e se proponessi di stare ognuno a casa sua qualche tempo scoppierebbe la bomba. Al momento sono a casa sua...
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26-06-2015, 18:29
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#6
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Principiante
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Nel nulla
Messaggi: 84
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Anche se lasciassi il mio ragazzo rimarrei una fallita senza un futuro davanti, non si può vivere di lavoretti occasionali. Oltretutto i lavoretti a cui posso ambire sono tutti a contatto col pubblico (bar, cameriera, commessa) e non sarei mai felice.
Volendo finire gli studi non saprei neanche in cosa, ho fatto l'istituto d'arte ma di artistico non aveva nulla e perciò non ho imparato niente. Non sono una cima, non penso che riuscirei a diplomarmi in qualcosa di difficile, le uniche cose difficili che riesco a fare sono i videogiochi .-.
Io so solo che odio stare a casa dei miei e elemosinare i loro soldi e odio stare a casa della famiglia del mio ragazzo dove sono una perfetta estranea.
E pensare che 10 anni fa mi immaginavo di fuggire di casa con i miei soldi e sbarcare il lunario tipo in Nuova Zelanda... La me stessa di 10 anni fa se mi vedesse mi sputerebbe in un occhio
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26-06-2015, 20:51
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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non continuare ad insultarti, a mio parere non ti serve a nulla
queste cose, questi dubbi spiegali al tuo ragazzo, parlatene insieme, può essere utile sentire che ne pensa, magari scopri che lui invece appoggerebbe un tuo progetto, oppure insieme potete convenire che è meglio lasciarsi, ma insomma secondo me il fatto di parlarne con lui in modo aperto non presenta controindicazioni
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01-07-2015, 17:45
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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E' una storia interessante la tua, perchè ci vedo delle somiglianze con la mia ma in verità anche notevoli differenze.
Intanto, di simile c'è che sto con una ragazza disoccupata, io stesso sono disoccupato (anzi, a voler essere precisi siamo entrambi inoccupati).
Io però vado per i 33 anni, è una situazione se vogliamo molto più cronicizzata.
Ci vediamo però solo a casa mia, io non mi sposto sia perchè casa sua è più piccola e scomoda sia perchè...non ci riesco a spostarmi.
Questo vuol dire che a differenza vostra non conviviamo 12 mesi all'anno, diciamo che ne conviviamo 6 scarsi, e tutto il resto del tempo a distanza.
Ci separano 1000 km. A chi dice che 700 son troppi, dico solo che per me questa storia che sta per arrivare a 3 anni è uno dei pochi motivi che mi fanno ancora alzare dal letto. Non m'importa, potrebbero essere anche 10.000 km.
Ho visto che hai aperto una discussione sull'asessualità. Noi ci sentiamo demisessuali, in questo siamo abbastanza equilibrati, forse tu hai invece dei problemi con il tuo ragazzo che andrebbero un attimo chiariti.
Entrambi siamo evitanti, ci siamo laureati ma ci siamo impantanati nel mondo del lavoro, senza saper cominciare a lavorare.
Comunque sia, motivi per essere infelice ne avrei, ma forse è meglio guardare a quel poco di buono che la vita riserva.
Poi, nelle nostre utopie e nei nostri progetti astratti, si può viaggiare tanto con la testa. Ma la realtà rimane, sono anni che a me va così.
Non è un invito alla rassegnazione, ci mancherebbe, anche perchè in fondo tu sei ancora giovane. Ma inutile secondo me massacrarsi di angosce e sensi di colpa, se la situazione non si riesce a cambiare.
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