Keith

E hai detto cavoli!
Per una donna non è una cosa da poco.. non è come quando ce lo dicono a noi XD, sono meno abituate.
Cmq lasciala stare, non la provocare troppo e trattala amichevolmente.. che una donna arrabbiata non è una buona cosa, poi ti rovini le amicizie nel gruppo.

PickupArtist

che tristezza, siamo nel 2020 e ancora la gente si condiziona la vita seguendo queste superstizioni ridicole.

Warlordmaniac

Vikingo, la sincerità è apprezzata solo a chiacchiere. Alla fine i filtri si usato perché servono.

Poi un errore che non si deve fare è considerarli meno sensibili perché forti socialmente.

vikingo

Meno sensibili perché forti socialmente in che senso

Warlordmaniac

Ho detto che non è così, cioè che ci sono ipersociali permalosissimi.
Ho detto che non bisogna fare l'errore di associare le due qualità.

Abuela

36 anni vergine senza gruppo di amici, solitaria da parecchi anni

Quali prospettive vedo?

Diciamo che guardo poco alle prospettive, il che è sicuramente parte del problema.

Comunque mi capita di pensare al passato e credo le cose siano andate un po' come dovevano andare.

Insomma penso le opzioni siano due:
- o mi sono sempre trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato (per cui non ho mai raccattato la possibilità di rapporti sociali)
- oppure non ero davvero interessata alla cosa, per "cosa" intendo il creare dei rapporti sociali coi coetanei o un rapporto amoroso/sessuale

Sicuramente ho trovato più facile, per come sono io, la mia scelta di vita. Se scelta si può chiamare.

Qualche amica lho avuta prima dei 19 anni, e posso trasferire quei rapporti a un qualsiasi rapporto di amore perché erano esclusivi e sono stati anche piuttosto disastrosi, ora posso dire per come li ho gestiti io, che avevo in testa delle regole che non stavano ne in cielo ne in terra.

E nonostante ora possa riconoscere i miei errori del tempo so benissimo che li compirei di nuovo. Tutto ciò per dire che penso sia meglio così.

Poi ci sono pure timidezza e ansia, che sapendo quel che viene dopo averle superate (ossessione e risentimento) sono abbastanza restia a impegnarmi a superarle.

Ezp97

Io penso che per me sia la seconda, devo dire che a 16/17 anni non avere rapporti sociali non mi pesava più di tanto e stavo bene da solo, ma appunto era quello il momento di muovere il culo, proprio quando si sta bene da soli.
Poi passati i 20 anni, capisci l’importanza di avere delle relazioni...

vikingo

Ma il mio problema è che oltre l'ansia sociale ho almeno un altro disturbo di personalita alcuni mi hanno detto evitate, altri schizzotipico, borderline, neanche I medici lo capiscono, ma dove voglio andare con una personalità così che sia uscito con 3 donne da solo in 32 anni e un miracolo, ieri sabato sera ho visto un ragazzo che faceva calcetto con me basso con una ragazza normale ma non brutta ma è un tipo socievole, il fisico con donne normali senza una gran posizione sociale o economica serve il giusto conta tutto il resto

Maximilian74

Io non sono mai uscito con nessuna.
Colgo l'occasione per chiedere una cosa, volevo sapere chi si riconosce più o meno nelle cose che elenco che riguardano me. Facendo una premessa :a me piacerebbe uscire con una, conoscere una con cui mi trovo bene ma delle seguenti cose, sinceramente, non mi è mai fregato nulla, ne da ragazzino, ne a 25 anni, ne a 30,ne adesso.
Non mi è mai fregato nulla di:
-discoteche
-piscine
-concerti
-andare in bici
-andare a correre
-andare a camminare
-far parte di compagnie numerose
-fare vita mondana nei locali
-fare viaggi per il mondo
-socializzare con tutti
-essere presentato ad altre persone
-andare in giro a fare il buffone e il balordo
-andare in giro a provocare la gente
-fare gli sport di squadra
-andare in palestra
-parlare di auto, moto
-parlare di case, appartamenti, rogiti
-parlare di musica
-fare il pagliaccio

Chi si riconosce in tutto o in parte?

P. S:se qualcuno se ne esce dicendo ma allora non ti piace niente, rispondo che mi piacerebbe trovare una con cui uscire e stare bene, ma senza tutte ste cose, perché sono cose che onestamente non mi sono mai interessate, e quelle poche volte che mi sono sforzato di farle, oltre a un enorme disagio, mi scocciavano subito, non mi dicevano proprio niente.
Lo so che è impossibile che una accetta di uscire con uno a cui non piace nulla di quelle cose, ma io preferisco essere sincero.
Uscire con una a mangiare, andare con lei a bere qualcosa, al mare, in montagna, al lago so, ma non devono esserci le cose che ho elencato, perché mi fanno stare male per il disagio, perché non mi interessano assolutamente.

cancellato21736

Io credo di riconoscermi in tutto, tranne per il fatto che parlare di auto non mi dispiace troppo essendo appassionato di motori ed ingegneria (ma troppo stupido per comprendere appieno questi ambiti).

Ogni tanto capita di parlare in maniera tranquilla di questi argomenti con l'infermiere che viene a casa mia per provare a farmi uscire di casa.
Parlando di queste cose (e un po' delle mie vecchie passioni che ormai ho perso) mi aiuta a distogliere un po' il pensiero dal solito rimuginio invalidante e distruttivo e per un po' riesco anche a non pensare al suicidio.

Comunque anche io mi sono ridotto al punto che non mi piace niente, non mi interessa niente, ma più per rassegnazione, per perdita di motivazione e perché ormai per me la vita sta perdendo senso, sembra tutto insignificante ed inutile.
Non mi interessa neanche più conoscere una possibile partner perché tanto non ne ho le possibilità.

Maximilian74

Infatti, se non si vivono le tappe della vita alle varie fasce di età, non si possono più recuperare da adulti. Tipo io a 46 anni, è impossibile vivere ciò che non ho mai vissuto a 16 anni, a 20,a 26 eccetera. Vivere le prime cotte, le prime fidanzatine, i primi baci. Sono tutte esperienze che le persone normali fanno nell'arco della vita, a ogni età ci dovrebbe essere una esperienza. Se già a 20 anni rimani tagliato fuori dai giri, se non sei capace di entrare negli ingranaggi della società sei fottuto, rimani tagliato fuori da tutto. E la cosa più frustrante è che gente come noi vive da spettatrice della vita degli altri, che si divertono, escono, conoscono, fanno sesso, si sposano, hanno relazioni.

Maximilian74

Posso solo dirti che ti capisco benissimo, è davvero pesante stare così

PickupArtist

ma voi conoscete persone che vanno in giro a provocare la gente? Potrei capire che lo fanno gli adolescenti, ma davvero esiste gente di 30 - 40 anni che va in giro a provocare sconosciuti?

Maximilian74

Si, esiste eccome, anche sui posti di lavoro, per esempio nel mio reparto c'è uno di 45 anni, attacca brighe, si è già menato due volte per i soliti motivi, hai guardato mia moglie, non la dovevi guardare, ti aspetto fuori, ti spacco di qua, ti spacco di là... ieri ho lavorato in postazione in reparto con lui, che è spavaldo, spaccone, e indovinate da chi si fermavano a parlare le ragazze /donne del reparto.. Io neanche venivo visto, come se fossi un fantasma...
E comunque anche in giro ci sono quelli che provocano, anche più di quello che si possa pensare

Crystal

Vedendola da un altro punto di vista...
Qualcuno tra voi è riuscito ad accettare la situazione e nonostante kissless, patataless, ecc.less, vive lo stesso sereno e felice (magari solo sereno...) consapevole che se non'è accoppiato non'è la fine del mondo e magari ha trovato anche lati positivi della cosa?

Parlo di una consapevolezza acquisita, non di momenti di riflessione passeggeri, bensì di una reale stabilità umorale/di autostima che gli permetta di vivere senza ogni giorno considerarsi uno scarto della società, finire sulla bilancia della vita insieme a qualunque altra persona (amico/vicino di casa/parente) che si sposa, convive, scopa ecc..

PickupArtist

no e non riuscirò mai ad accettarla, perchè io in fondo sono una persona normale ed ho anche aiutato gli altri ogni volta che ho potuto.
Poi penso al pedofilo che a Caivano ha ucciso due bambini buttandoli dal tetto di un palazzo, lui aveva la compagna ( che per amore gli faceva stuprare i figli ) e l'amante, entrambi a conoscenza che fosse un pedofilo. davvero io valgo meno di un uomo del genere?

Maximilian74

Se la si gira sui possibili lati positivi beh, ad esempio non corro il rischio di lavorare da operaio sabato e domenica compreso in fabbrica per poi magari dover elargire assegni di mantenimento a destra e sinistra, essere in ballo con avvocato, tribunale, affidamenti vari eccetera eccetera.
Il punto però di chi è nella nostra situazione è un altro.
È il vedersi completamente fuori da tutto, dal mondo, dalla vita, essere completamente incapaci di stare in mezzo alla gente, provare estremo e pesante disagio in ogni ambito, il non riuscire a vivere come persone normali, ma avere invece sulle spalle pesanti ripercussioni psicologiche in cose che agli altri risultano automatiche e normali

Maximilian74

E quante stronze ipocrite che scrivono ai delinquenti in carcere perché vorrebbero andare con loro, essere le loro donne, invece con noi non escono neanche a bere un crodino, certo perché noi siamo sfigati asociali, un delinquente avrà più carisma, sarà più deciso.
E la vera vergogna è che dicono che non è vero, quando gli si fa notare questa cosa

Delta80

Io l’ho accettato già da qualche anno il fatto di non potere ambire a nulla di sentimentale, ma oggettivamente è abbastanza dura da accettare perché è nella nostra natura desiderare una compagna o comunque qualche uscita , però visto che non ho i mezzi ne fisici e ne emotivi non resta che accettarlo alla fine , ma capisco che chi è giovane voglia continuare a sperare in un futuro migliore

Maximilian74

Chi ha 20 anni, o un'età vicino ai 20,che sia prima o dopo i 20 ma vicino e sa di avere gravi problemi a socializzare con gli altri, e sa di soffrire di fobia, evitamento eccetera, dovrebbe attivarsi per intervenire tempestivamente in modo mirato e deciso, altrimenti poi diventa impossibile.
Gia anche a 20 risulta comunque veramente difficile uscirne, soprattutto se la fobia è pesante e radicata da quando si hanno 7/10 anni di età, ma perlomeno ci può essere un piccolo spiraglio.
Io a 20 non davo peso alla situazione come lo do ora, forse perché a 20 sei più incosciente e ci pensi meno, pensi che prima o poi si sistema tutto. Invece non è così, non si sistema un cavolo di niente, la fobia e l'evitamento peggiorano con gli anni e si finisce come me, a 46 anni fuori da tutto, da solo, mentre i tuoi coetanei vivono, si sposano, hanno figli, compagne...