DeadSoul

Ma voi ce la fareste convivere, o meglio vivere proprio in un appartamento in comune con il vostro, ipotetico, partner? Io non ci riuscirei, essendo abituata a stare sempre da sola, mi sentirei soffocare. Vorrei fidanzarmi ma ognuno che vive a casa propria.

Delta80

Ma non parlavo certo di convivenza, parlavo in generale avrei avuto comunque delle uscite , degli appuntamenti, delle conoscenze

Warlordmaniac

Neanche io. Oppure necessiterei di una forte dose di stupefacente naturale.

Maximilian74

Ponendo la domanda più ad ampio spettro. Ok volere una compagna o un compagno, ma voi riuscireste a reggere tutte le situazioni varie che ci ruotano attorno?
Mi riferisco al fatto che il partner vi vuole far conoscere suoi amici, organizzare uscite con altra gente, tirare dentro in situazioni sociali, presentare ai suoi genitori, vi fa magari pesare il fatto che non siete dei mondani festaioli, vuole continuamente fare viaggi all'estero, e tante altre menate simili dove c'è da interagire con altra gente.
Rispondo per me, e l'ho detto tante volte, mi piacerebbe trovare una persona con cui sto bene, che ci capiamo, sensibile, mi va bene anche uscirci, ma solo con lei.
Non riuscirei mai a reggere nessuna situazione che ho elencato, nessuna situazione di dover interagire e conoscere gente che orbita intorno a lei, ho una forte avversione al giudizio altrui e un forte evitamento e fobia e quindi non ce la farei proprio a reggere tutte le situazioni sociali, uscite con altre persone, essere presentato eccetera

Masterplan92

Anche per me..dopo i 25 è solo questione di interesse e opportunismo..le amicizie adolescenziali sono un altra cosa

Daytona

Ogni tanto ricercherei dei miei spazi,peró in linea generale si,non mi spiacerebbe come idea.
Anche se sono piú da villetta che da appartamento.

Maximilian74

c'è chi lo fa anche a 40.vedo dove lavoro io, quando nelle pause si vantano delle loro uscite.
Sinceramente non ho mai capito perché per essere apprezzati da qualcuno bisogna fare quelle cose altrimenti si è etichettati come sfigati.
Chi lo dice? Secondo me anche una persona che non fa quelle cose può essere apprezzata, il problema è che si ragiona con la cultura che se non fai le cose come gli altri e con gli altri, sei uno sfigato

Black_Hole_Sun

Ho fatto quelle cose ma ero giovane e "malleabile". In realtà sopportavo per far contenta la mia ragazza di allora ma di sicuro non ero a mio agio. Adesso per me è inimmaginabile, e cmq non mi interessa più. Ho rinunciato a cercare una compagna, dopo tanti fallimenti ti devi pure arrendere all'evidenza di essere inadeguato.

utopia?

Sarebbe una più o meno totale perdita di libertà, infatti, oltre che un grosso lavoro quotidiano che assorbirebbe non poco tempo, denaro, energie, chissà cos'altro.

Delta80

Non riuscirei ad affrontare tutto questo, è chiaro che non sono portato a tutto questo visto le problematiche che ho

vikingo

Avete ragione ci penso spesso ma infatti un fobico può stare solo con un asociale, una donna normale vuole farti conoscere i 500 amici aperitivi eventi familiari, i viaggi in 2 ancora ancora ci stanno, ma è il contorno il problema è voi sapreste reggere io no ad oggi

Keith

Non saprei reggere mentalmente ma neanche finanziariamente. E non ultimo come perdita totale di libertà.

Black_Hole_Sun

Per questo dico sempre che una relazione è bella solo all'inizio.

Delta80

Comunque i miei famigliari non mi hanno mai chiesto se ho la fidanzata o altro , ne da giovane e ne adesso , io l’ho sempre interpretato come un segnale chiaro che anche per loro è evidente che essendo brutto e con problemi non possa avere delle reali possibilità, e avevano ragione effettivamente

Saturnino

Sono totalmente d'accordo. Per me sarebbe questo il principale ostacolo, ovvero essere sempre a servizio di un partner e pensare sempre come un elemento di una coppia, non come individuo singolo. Non è nelle mie corde. Il resto come le amicizie del partner, le uscite, non sarebbero affatto una difficoltà. Ma la mancanza di libertà personale anche nel tempo libero, oltre al lavoro e agli impegni inderogabili, non riuscirei a sopportarla.

utopia?

Quando però tra le varie uso questa argomentazione irl, la risposta che ottengo solitamente è "mica dovete accasarvi, solo frequentarvi, voi due, per il piacere di stare assieme, per divertirvi, per..."

Mi chiedo, che le "vecchie" generazioni sottostimino come le relazioni siano cambiate nei decenni successivi ai loro? Che ai loro tempi fosse davvero tutto più facile e "spensierato"?

Maximilian74

Altre volte, in altre discussioni ho toccato anche io questo concetto. Forse nelle generazioni precedenti, tipo quando erano ragazzi i nostri genitori, non era così difficile come adesso. Io più volte ho chiesto a mia mamma che ha vissuto da ragazza gli anni 60/70 e mi ha detto che non c'erano tutti i paletti che ci sono adesso. Adesso ti scartano per ogni minima cosa:e devi andare in palestra, e devi fare i viaggi, e devi avere un lavoro importante e avere i soldi, e devi essere iperattivo con tanti amici, e la macchina bella, il fisico sportivo, devi essere un leader socialmente parlando e un leader sul lavoro, devi fare mille attività, devi fare vita notturna nei locali, nelle discoteche...
Mia mamma mi ha detto che assolutamente quando era ragazza lei non c'erano tutte queste richieste nel scegliere un'altra persona, ci si accontentava di più, se due persone si piacevano e si trovavano bene, era più semplice arrivare a stabilire una relazione
Adesso se non fai parte di determinati canoni, se non sai soddisfare tutta la serie di cose che ho elencato, ti scartano, ti pisciano come l'urina di un cane sul muro.
È più difficile che entrare a lavorare alla NASA

Ezp97

Anche a me i parentazzi stessa cosa, mi hanno sempre visto sfigato...

Winston_Smith

Mi sembra per lo più un'idealizzazione che non tiene conto della realtà dei fatti.
Anche considerando tutte queste cose come specifiche degli ultimi 10-20 anni e dell'esibizionismo da social (e non mi sembra sia proprio così, inoltre non mi pare si accoppino solo i leader col macchinone), c'è da dire che se parliamo di fobici non credo che negli anni '60-'70 ci fossero maggiori possibilità per loro. Avere delle capacità sociali, sebbene non dello stesso tipo di quelle che vanno in voga oggi, è sempre stato importante direi in tutta la storia umana, a meno di non pensare a qualche comunità monastica.
L'unico "vantaggio" che poteva avere il fobico qualche decennio fa secondo me era quello, nel caso avesse un lavoro stabile che lo rendesse autosufficiente, di avere qualche possibiltà in più di trovare una donna che si mettesse con lui per "sistemarsi". Stop, nient'altro.
Quindi, quando leggo di gente che rimpiange i "bei tempi andati"*, ne deduco che è gente che rimpiange di non poter avere una donna che vada con loro solo per farsi mantenere, contenti loro...

*quelli in cui il bullismo sia a scuola che durante la leva obbligatoria, solo per fare un esempio, era visto come "pratica educativa" per rafforzare il carattere...

Winston_Smith

In una realtà in cui ci si scanna a vicenda per sopravvivere cosa ti fa pensare che proprio i fobici possano trovare la realizzazione personale?
Secondo me casomai dovrebbe essere il contrario, una società è tanto più phobic friendly quanto meno è competitiva.