http://riglenna.muxtape.com/
Best Shoegazer Act
La compilation vorrebbe essere un tributo allo
shoegaze, così definito:
“Muro di chitarre abrasive, iperdistorte, tendenti a formare un vortice rumoroso al quale contrapporre un cantato etereo, sognante e ipermelodico.”
O anche:
“noise-pop psichedelico con voci eteree (derivate dal dream-pop, di cui capostipiti sono i Cocteau Twins) e suono pieno e massiccio.”
Ad essere pignoli, il "genere"
shoegaze non esiste; quella che ha influenzato band di diversa provenienza è l’attitudine della melodia eterea associata al rumore chitarristico o elettronico, che sono poi i due ingredienti fondamentali del cocktail shoegaze. Cioè sono i tratti distintivi di un ampio calderone, in cui confluiscono canzoni che virano verso l’indie- rock e pezzi che sconfinano nell’elettronica molto dilatata, suggestivi per la trance che creano.
L'essere
shoegaze è, più che altro, una questione di equilibrio: l'equilibrio fra l'onnipresente onda (più che muro) di suono, il cui continuo riverbero ha un effetto straniante, e il cantato etereo e sognante.
Maggiori informazioni qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Shoegaze
Buon ascolto. 8)