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a quel povero di stasi gli hanno dato del pedofilo ( e ancora per tutti lo è)
perchè scandagliando il suo pc hanno trovato dei frammenti di pornografia pedo che si era ritrovato inconsapevolmente sul pc scaricando materiale legittimo ( comprovato, è stato infatti assolto pienamente da quello ).
Figuriamoci a un qualunque indagato per un reato, quanto ci vorrebbe perchè si ottengano i mandati a risalire a tutte le sue ricerche in siti sessuali.
Per non pensare a questa ipotetica banca dati affidata a terzi, chi potrebbe in futuro averne accesso. E' volere il controllo sul cittadino, come lo è la legge su chat control ( per ora rifiutata ).
Quali controlli poi potrebbero scattare in base a presunti algoritmi che rilevassero ricerche strane, a mò di precrimine di dickiana memoria.
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