cancellato15035

Le persone più problematiche inizialmente sono più comprensive verso altre persone problematiche, però poi forse approfondendo la conoscenza ci si rende conto che i problemi sono diversi e quella iniziale comprensività un po' sparisce.

_Diana_

Condivido alla grande.

tersite

boh non saprei non mi trovo bene con nessuno essenzialmente , fra i miei pochi amici
ce n'è uno strano con problemi psicologici profondi (anche se lui pensa di no) ed è il mio più caro amico ... mentre altri che vedo bene sono abbastanza normali ed estroversi
quindi direi che sono poco attratto dagli esseri umani in generale
diciamo che un certo grado di introversione può essere simpatico ma se si esagera , se al persona è realmente problematica la evito

MEandjustMe

Mah sinceramente dipende, in un'amicizia cerco persone comunque che condividano i miei interessi (che forse sono un pò troppi) anche problematiche in modo che possano capirmi quando sto male, quando ho bisogno di una cosa..., in una relazione sinceramente non lo so, non riuscirei proprio a stare con una ragazza troppo depressa, il fatto é che la mia depressione basta e avanza per tutti e due e visto che in una relazione si cerca qual
cuno che ti faccia stare bene e che gli opposti si attraggono...
P. S ovviamente opposti si ma fino ad un certo punto non la voglio una tamarra discotecara

Inosservato

non lego

dovessi legare lo farei con gente tranquilla
"normale" (che nessuno si offenda) nel senso che non sia pazzoide e che sia dotata di buon senso, che abbia problematiche o meno non è una discriminante, anche perchè non tutte le problematiche si vedono con facilità

The_Sleeper

Risponderei con tutti indifferentemente purchè mi trovi bene.
Però la realtà dei fatti è che tutte le persone con cui sono andato oltre la semplice conoscenza, che ho frequentato o frequento, hanno avuto problemi di varia entità e natura, ma tutti oltre la soglia del comune e dello " scazzo" quotidiano. Questo sia a livello di amicizie che relazioni.
Quindi la risposta dev'essere per forza diversa.

Suppongo di attrarre ed essere attratto da persone che soffrono a causa di vari problemi o che in passato hanno avuto una vita difficile.
Quoto il discorso di Pablo's Way, con moltissima gente non riesco ad andare oltre una certa soglia nel comunicare, ad accorciare abbastanza le distanze perchè mi rendo conto della diversità di esperienze e di forma mentis. Non che sia una colpa, ma è evidente la differenza nel coinvolgimento emotivo quando ci dialogo.
Poi di mio ho già una forte vena malinconica, ho molte difficoltà a sopportare a lungo un clima dove ci si DEVE divertire, l'allegria forzata, il non dover parlare di problemi ed altri atteggiamenti. Al contrario, adoro dialogare con chi percepisco disposto ad apprezzare anche la tristezza e la malinconia; e questo immagino mi spinga decisamente verso persone con un carattere più introverso nei rapporti lunghi.

rosadiserra

Una persona "normale" non l'ho mai incontrata nella vita, chi si sente "normale" di solito è "conciato" almeno quanto gl'altri solo che ci convive bene scassando le balle altrui, sopporto quest'ultima categoria solo a piccole dosi e con fatica.

liuk76

Domanda dalla risposta difficile.

Nel mio caso, ho pensato a persone del sesso opposto e principalmente dal punto di vista sentimentale e/o sessuale.

Sul piano sessuale sono attratto quasi esclusivamente dall'esteriorità della persona, dalla sua età anagrafica e dalla sua disinibizione. Il resto ha un'influenza trascurabile.
Per esperienza, però, con una problematica possono esserci difficoltà per instabilità e fisime.

Sul piano sentimentale è un casino.
Con una donna "normale" mi manca la figura di rapporto leggermente "sbilanciato" (=preferisco una donna che delega a me il ruolo di "conduzione" della relazione ma che non sia burattino, succube o senza personalità) e c'è una mondanità che cozza col mio essere relativamente tranquillo.
Una donna problematica la preferisco perché vivo il rapporto con quello "squilibrio" che cerco e perché, solitamente, è "tranquilla" e poco mondana.
Tutto dipende dal grado ed entità dei problemi.
Per esperienza pregressa, non mi attraggono e tendo a non volere iniziare relazioni con donne molto problematiche, ovvero, depresse o con altri disturbi in forma non trascurabile, molto instabili, con gravi problemi nel vivere situazioni sociali, fortemente dipendenti a livello di "stabilità" da psicofarmaci, in pesante psicoterapia, ecc.
Non mi attrae in generale uno stereotipo del genere e, sul piano pratico e di esperienze pregresse, mi sono reso conto che le relazioni avute con persone in questa condizione non erano percorribili ed erano abbastanza stressanti e davano poco.

Se i problemi si limitano ad una leggera insicurezza, timidezza, introversione, un lieve imbarazzo sociale, non patologico ma in un quadro, per il restante, di "normalità", beh... Forse è la donna che mi attrae di più perché rispecchia di più i miei gusti.

Ovviamente, queste sono condizioni necessarie ma non sufficienti: mi deve comunque piacere la persona, reputarla intelligente, deve avere qualcosa d'irrazionale che mi prende.


A livello amicale, includendo l'altro sesso, preferisco le persone "normali" o, comunque, persone che non mi vincolano troppo nelle loro dinamiche interne e non hanno un grado d'instabilità elevato.
Anche qui, l'ago della bilancia è il grado di mondanità.

Angus

A me pare che gli introversi (categoria intesa nel senso più lato possibile, senza limitarsi all'opposizione aperto/chiuso alla socialità) siano quasi tutti problematici, almeno un po'. Viene da sé che chi predilige le qualità che tale tipologia di carattere comporta (riflessività, profondità, riservatezza...) si trova spesso a doverne accettare i limiti.

Dunque, per quanto mi riguarda, sono in genere attratto da persone problematiche, ma non per la problematicità in sé, o per sue conseguenze in termini di visione del mondo (anche se a volte un percorso difficile porta ad una maggiore comprensione delle fisime altrui - a volte però avviene il contrario).

Equilibrium

Problematiche ma dipende da che tipo di problemi ha.
Una persona troppo instabile non saprei manco come prenderla.
Una persona troppo introversa non mi attira per niente e nemmeno una negativa o acida.

Ora gente normale in giro non ne vedo mica tanta, sembrano che tutti hanno un po di cazzi alla capa

Quindi normale de che, diciamo che genere mi attraggono persone che hanno il senso dell umorismo e che fanno autoironia, senza esagerare però. Persone che si puo parlare di tutto e non abbiano la puzza sotto il naso.
Sono attratto dalla gente positiva, moderatamente estroversa ma che cmq ha una sensibilità, tranquilla alla mano.

IO&EVELYN

Da tutti basta che siano bravi. Ma un po di piu dai "pazzi" come me. Infatti io di amici normali non ne ho.

SUBurbe

Mi fan paura tutti.

Krieg

Fondamentalmente chi tende ad essere "normale" è di una banalità e leggerezza disarmante, quindi preferisco le seconde

alien boy

sinceramente... l'importante è che non rompano le scatole.
In genere sono apatico nei rapporti e temo i legami, gente che per un motivo o per altro deve creare un problema preferisco non frequentarla. Dopo tutto penso di essere un po' schizoide.
Della gente 'normale' non sopporto i facili giudizi e i consigli non richiesti e quelli che pensano che dobbiamo agire tutti allo stesso modo e il 'perchè non fai così pure tu?' ecc. ecc.
Poi sinceramente vedere me stesso negli altri (e quindi in gente disturbata o comunque alquanto piena di problemi) non mi fa sentire bene, anzi...
Preferisco persone che siano abbastanza indipendenti mentalmente e non troppo instabili. In tutta la mia vita credo che avrò trovato interessanti 2 o 3 persone e avevano una personalità abbastanza forte, anche se magari non rientravano totalmente nei canoni della così detta 'normalità', dell'uniformità.

AshtrayGirl

Finisco quasi sempre a legare con gente strana i normali fugggono per questo non sono ancora riuscita a mangiarne uno.

alien boy

cannibale?

Lamont60

Non ho difficoltà con nessuna delle due categorie di persone purché le problematiche non sfocino nell'antisociale.

reknub

tutti siamo nevrotici

(cit)

un normale non capirebbe il 95% della mia personalita'
un problematico nel 50% dei casi uguale, nella rara ipotesi capisse sarebbe una coppia disastrosa in cui ognuno consola la sua frustrazione nell'altro

EVITARE

cancellato15252

Ho quattro amici intimi
- F è introversissima, non ha vita sociale ma proprio zero, a parte me e un'altra persona non conosce praticamente nessuno (neppure conoscentini)
- A va dallo psicologo da boh non so quanti anni, e non riesce a viaggiare (cioè se viaggia sta fisicamente male, tipo io quando mi relaziono con le ragazze)
- E è un caso umano tra gli estroversi, non so spiegarlo, bisogna conoscerlo per capirlo
- R è un ex eroinomane (in siringa, non fumata) con un sacco di vicinanze psicologiche al sottoscritto

Secondo voi che ho votato?

Garrus_92

Non dalle problematiche in sé, ma neanche dalla normalità, dato che la "normalità" in senso stretto credo non esista: sono attratto da personalità difficilmente comprensibili, un po' riservate, schive e chiuse in se stesse, spesso ambigue o misteriose, a tratti "filosofiche". Perché spesso nascondono all'interno ben più di quel poco che si vede all'apparenza.

Al liceo mi piaceva molto una persona fatta così, proprio per questo motivo. Credo sia anche perché io stesso appaio agli altri in questo modo nella vita reale, per via di tutti i miei "problemi" e disturbi, e me lo sono sentito ripetere più volte nel corso degli anni, anche se sotto forma di critiche negative.

Più in generale poi devo andare particolarmente d'accordo (carattere/interessi) e sentirmi "in sintonia" con quelle persone, altrimenti scatta il DEP e finisce lì.