Visualizza i risultati del sondaggio: Con quale tipo di persone siete portati a legare di più?
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Persone con problemi psicologici e/o psichiatrici vari
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18 |
33.33% |
Persone "normali" (o che danno l'idea di esserlo XD)
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4 |
7.41% |
Con entrambe senza distinzione, l'importante è che ci si trovi bene
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21 |
38.89% |
Non lego con nessuno perché sono più evitante di un eremita XD
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11 |
20.37% |
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02-05-2015, 14:51
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Ho scritto "attratti", ma non intendevo dire necessariamente dal punto di vista sentimentale e/o sessuale, lo intendo nel significato più ampio possibile, ovviamente comprendendo anche persone dello stesso sesso (o del sesso opposto nel caso uno/a sia gay o lesbica).
Per "problematiche" intendo persone con qualsiasi tipo di problema psicologico e/o psichiatrico.
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02-05-2015, 14:54
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,565
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Problematiche
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02-05-2015, 14:59
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 251
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Assolutamente si ai pazzi, drogati, schizofrenici, paranoici, malati mentali, i normali i sorridenti i felici li voglio categoricamente fuori dal mio raggio d'azione, non c'avrò mai un cazzo da spartire con gente tale
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02-05-2015, 15:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Sono attratto da persone interessanti...simpatiche, intelligenti, sveglie....anche se magari su tante cose la si pensa in modo diverso....
QUIndi un o una problematica che ragiona con la testa sua,sa mettere 4 pensieri autonomi in croce mi attrae di più di un o una normale che ripete i pensieri degli altri oschiava della moda e degli stereotipi...
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02-05-2015, 15:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Io ho risposto con entrambi, "razionalmente" sarei molto più disposto a legare con persone senza particolari problemi, di fatto purtroppo frequento soltanto persone che secondo me ne hanno più del sottoscritto (Nessuno si offenda se ho scritto "purtroppo", ma ogni tanto mi piacerebbe un minimo di normalità, e a dirlo è uno che tanto normale sicuramente non è ).
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02-05-2015, 15:13
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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Basta che siano gnocche.
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02-05-2015, 15:15
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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02-05-2015, 15:20
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
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Io direi più persone particolari, fuori dal comune, strane e misteriose.
Sono attratta da questo.
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02-05-2015, 15:27
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#9
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,506
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sinceramente l'importante e' che mi trovi bene con la persona,"normale" o "problematica" che sia
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02-05-2015, 15:38
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Problematiche. Ho perso la testa in passato per una ragazza anoressica e tra gli amici ho frequentato personaggi con disparati disturbi di personalità e dipendenze. Però dipende...purché non diventino ossessive-compulsive e non oltrepassino il limite.
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02-05-2015, 15:52
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Boh non sto ad informarmi prima se hanno problemi o meno... Ho messo con entrambe senza distinzione
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02-05-2015, 15:52
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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La mia storia dice che sono più attratto da persone problematiche, credo dipenda dal fatto che le sento più vicine a me, mi riconosco in certe loro dinamiche, comportamenti, pensieri....
Essendo una persona introversa, riflessiva, tendenzialmente malinconica, votata all'introspezione e alla riflessione, mi trovo maggiormente a mio agio con persone di questo tipo, che tipicamente hanno avuto o attraversano un percorso di vita difficile.
Devo dire poi che specie in ambito sentimentale ho scoperto quanto sia appagante essere di suppporto e di aiuto ad una persona, è un'esperienza che ti fa crescere molto e ti responsabilizza, pertanto preferisco che in un rapporto ci sia un certo equilibrio da questo punto di vista, cosa che probabilmente sarebbe più difficile con una persona meno problematica.
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02-05-2015, 15:53
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 896
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Magari le distinzioni fossero così nette! Normali o con diagnosi sulle spalle, tutti hanno i loro casini. Alcuni riescono a gestirli meglio di altri. La vera domanda, per me, è fino a quando i propri casini consentono di relazionarsi serenamente con l'altro. Per me alla fine è questo l'importante: stare bene insieme, sentirsi sereni con l'altro. Ciò non significa che non ci siano momenti bui in cui ci si debba supportare a vicenda, l'importante è non sfociare nell'autodistruttiva sindrome del "crocerossino". In quel caso penso si finisca solo per farsi male e, se si vanno a ricercare persone che si sa già che ci faranno stare male, forse converebbe chiedersi il motivo di queste scelte quasi autolesioniste.
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02-05-2015, 15:57
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,950
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Cerco me stessa negli altri, non mi trovo mai e mi allontano.
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02-05-2015, 15:57
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Drifter
Ho scritto "attratti", ma non intendevo dire necessariamente dal punto di vista sentimentale e/o sessuale, lo intendo nel significato più ampio possibile, ovviamente comprendendo anche persone dello stesso sesso (o del sesso opposto nel caso uno/a sia gay o lesbica).
Per "problematiche" intendo persone con qualsiasi tipo di problema psicologico e/o psichiatrico.
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purtroppo subìsco ancora la fascinazione della decadenza.
mi trovo a parlare con sconosciuti, e se c'è qualcuno/a che ha dei casini, è complicato, fa ragionamenti molto introspettivi, ha un passato doloroso, c'è come una calamita, una forza invisibile che ci attira e ci conduce a parlare.
Con le ragazze ancora di più.
E la cosa mi dispiace perché purtroppo sono stato scottato da esperienze passate. Certo, le persone che superano certe problematiche sono sicuramente più "ricche", hanno esperienze, aneddoti, hanno fatto lavorare il cervello in un modo che una persona normale non riesce neanche a immaginare.
Ma, a prescindere da quanto uno/una ne è uscito dai propri personali spettri del passato, rimangono brutte cicatrici, strascichi. Ce li ho io, ce li hanno gli altri. Le altre.
Negare che questo complichi i rapporti è ipocrita.
Così come ad esempio complica ad una ragazza rapportarsi con me, che un giorno sono giulivo, "il re della festa", e il giorno dopo sono affranto e circondato da pensieri suicidi talmente forti da essere palpabili, senza tra l'altro alcun motivo apparente.
Per un periodo anni fa, quando pensavo di aver sconfitto ogni mio problema, ho preso a odiare certi problemi, e di rimando, chi li aveva. Sapevo che era sbagliato, ma mi veniva spontaneo, avrei preso a calcinculo uno come me al passato, quindi evitavo in prima istanza di interagire con determinate persone.
Però in tutta onestà è stato snervante, perché comunque certe esperienze ti segnano, e sembra che solo un'altra persona che le ha vissute possa capirle. Ti trovi coinvolto in una comunicazione mutilata, dove altri possono solo dire banalità come "vabbé alla fine bastava l'impegno" oppure "ti sei dato un calcio in culo e ne sei uscito, bravo, perché stai ancora a pensarci?".
Non se ne esce.
Così adesso ho smesso di odiare questa mia parte, e l'ho accolta. Spero solo di non finirci stronzo con qualche altra pazzoide, che già ho dato purtroppo.
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02-05-2015, 15:59
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Cerco me stessa negli altri, non mi trovo mai e mi allontano.
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Difficilmente si trova se stessa/o negl altri....si possono riscontrare parti di noi negli altri, poi se son parti ch enon ci piacciono spesso ci si allontana...vero è ch epiù c isi conosce più si capiscono gli altri e meno ci fanno male
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02-05-2015, 16:03
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,950
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Difficilmente si trova se stessa negl altri....si possono riscontrare parti di noi negli altri, poi se son parti ch enon ci piacciono spesso ci si allontana...
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No, non è questo .
Mi allontano quando non mi sento capita.
E siccome chi non è problematico non capisce un cazzo, e chi lo è capisce solo fin dove arriva ilproprio problema e mai si sforza di immaginarsi cosa vuol dire stare in altri panni, sto per i fatti miei.
Purtroppo le persone mi attrarranno sempre e cercherò sempre contatti, ma non mi voglio aspettare più nulla.
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02-05-2015, 16:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da claire
No, non è questo .
Mi allontano quando non mi sento capita.
E siccome chi non è problematico non capisce un cazzo, e chi lo è capisce solo fin dove arriva ilproprio problema e mai si sforza di immaginarsi cosa vuol dire stare in altri panni, sto per i fatti miei.
Purtroppo le persone mi attrarranno sempre e cercherò sempre contatti, ma non mi voglio aspettare più nulla.
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Questo è vero, l'ho notato anche io..o non si han problemi o si han problemi di un tipo e degli altri non ci si cura....
Non aspettarsi nulla già fa diminuier eil rischio di restar delusi, poi se arriva qualcuno/a di diverso tanto meglio....anche perchè alla fine dopo aver vissuto 20-30 anni in mezzo alla gente anche se ci si richiudesse in grotta certi pensieri o situazioni continueranno cmq a girarci nel cervello...
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02-05-2015, 16:14
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#19
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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La curiosità e le debolezze degli altri mi attraggono molto, se incrocio persone con famiglie del mulino bianco, senza problemi di salute e cose così, non lo decido razionalmente, ma tendo a scappare, perché ho come la sensazione che non potranno mai capire fino in fondo. Poi capitano casi in cui dopo dieci anni di conoscenza superficiale ci si sente pronti a calare la maschera, stanchi di nascondersi e si scopre di avere cose in comune...
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02-05-2015, 16:17
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Però in tutta onestà è stato snervante, perché comunque certe esperienze ti segnano, e sembra che solo un'altra persona che le ha vissute possa capirle. Ti trovi coinvolto in una comunicazione mutilata, dove altri possono solo dire banalità come "vabbé alla fine bastava l'impegno" oppure "ti sei dato un calcio in culo e ne sei uscito, bravo, perché stai ancora a pensarci?".
Non se ne esce.
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Con le ragazze è del tutto evidente questo meccanismo, ma lo è in parte minore anche nelle amicizie.
Io ho un carissimo amico, persona intelligente, ha fatto un sacco di esperienze, il classico tipo che la vita l'ha vissuta come si deve... Nonostante lo conosca da 15 anni e ci sia un bel rapporto su certe questioni non riesco ad entrarci, mi pare di parlare un'altra lingua, c'è una sorta di incomunicabilità che deriva dalle esperienze profondamente diverse che abbiamo fatto.
Lui (fortuna sua) ha avuto molto dalla vita e non ha conosciuto profonde sofferenze, io l'esatto opposto e questo frappone tra me e lui una barriera invisibile, che neppure 15 anni di fedele amicizia riescono ad infrangere, si comunica su due piani di versi riguardo a certe questioni e delle volte mi da l'impressione di scarsa empatia, di superficialità, ma non gliene faccio una colpa, ci sorrido su, perché mi rendo conto che non ha gli strumenti per capire, non è un fatto di intelligenza, ma è proprio una forma mentis che ti deriva dall'esperienza, e se non le fai certe esperienze non le puoi capire, ragionerai sempre in una maniera diversa, non sbagliata, solo diversa......
Sul discorso del farsi del male sono d'accordo, con la mia ex mi ci sono massacrato, non è semplice gestire rapporti con persone problematica, però cazzo (e lasciami dire cazzo perché ci sta bene) abbiamo raggiunto livelli di intesa incredibili, ed imho il gioco vale la candela, hai voglia se la vale.....
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