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16-01-2016, 15:14
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Ultima modifica di cancellato8738; 18-02-2018 a 00:06.
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16-01-2016, 15:25
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,219
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Certo.
Sin da quando ho memoria...
Ciò che la gente pensa di noi non è un problema nostro.
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16-01-2016, 15:29
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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si avoglia..
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16-01-2016, 15:32
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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Diverso non ricordo... strano si
Non mi sento "normale", complessivamente. E la "normale" conseguenza è appunto la solitudine.
Non ho il coraggio di cercare interazioni, non so interagire... questo forse è il punto
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Ultima modifica di iturbe89; 16-01-2016 a 15:37.
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16-01-2016, 15:37
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,303
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Avete presente la diversità? Quella che disturba. Quando in mezzo all'omogeneità e all'armonia trovi qualcosa che stona.
Parlo di una diversità che sta dentro di te, che senti proprio tua.
Nel corso della mia vita sono andata incontro a una serie di vicende episodiche in cui mi è successo che qualcuno si accorgesse di questa serie di cose che fanno di me ciò che sono, ed ora vivo nel mondo come se indossassi una specie di armatura che nasconde la mia vera identità.
Sono veramente troppo strana. Per capirlo bisogna conoscermi.
Non faccio parte della normalità...e vedo tutte le cose da una prospettiva inquietante
Vedendola in una prospettiva di dinamicità, ci sono una serie di fattori che hanno interagito per portarmi a questa situazione che mi trascino da un'età tenerissima. Come vi sareste sentiti da piccoli se qualcuno avesse detto che siete diversi? Che siete strani?
Mi piace questo? Se ti piace, il prezzo è la solitudine, la solitudine fino all'osso, puoi essere normale esteriormente quanto vuoi, ma se sei diverso dentro, devi fare i conti con te stesso.
Come vi sentite? Normali ma con problemi di socializzazione, o diversi con, idem, problemi di socializzazione...eh? Come vi sentite.
Rispondere sinceramente e con delicatezza se possibile. grazie
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da sempre mi sono considerato anormale....e se ne sono accorti tutti....anche adesso....precisiamo : mi sentivo e sento anormale perché sono anormale...non x patùrnia o paranoia
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16-01-2016, 15:38
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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So di cosa parli, ma non mi riesce di parlarne nemmeno qui.
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16-01-2016, 15:39
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Ovvio che sì. Non ricordo se me ne sono accorto prima io o mi è stato fatto capire, questa rimozione mentale è da indagare
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16-01-2016, 15:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 489
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Sì, da sempre, ma non necessariamente in negativo.
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16-01-2016, 16:01
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,191
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Eccomi. Creatura aliena in contesti comuni tanto da spaventare.
In passato ho vissuto la cosa malissimo, in solitudine naturalmente. Che cosa dire infatti a qualcun altro riguardo la propria diversità?
Sono stato chiamato pazzo, suonato, quando andava bene "particolare".
Comunque, ora, mi reputo normale. A volte riesco pure ad esser fiero della mia stranezza. Credo che siano gli altri ad essere, più che altro, bloccati in questa camicia di forza che chiamano normalità.
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16-01-2016, 16:29
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Sì, da sempre, ma non necessariamente in negativo.
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^ this
Mi è stato proprio apertamente detto in varie salse, sia positive che negative, da i più disparati tipi di persone : dall'insegnante all'amico, dalla fidanzata al bulletto della classe.
I motivi per farlo non manca(va)no. Posso farne un lungo elenco volendo.
Come mi sento ?
Ora mi sento vivo. Nel bene e nel male vivo. C'è voluto il suo tempo ad arrivarci, ma non importa.
Pure quando sto una merda, la solitudine pesa e capita di pensare a quale sia il binario col treno migliore sotto cui buttarsi comunque mi sento me stesso, di avere "valore".
E si fottano le aspettative sociali, i rapporti standard, il fare le cose solo in asssenza di rischi etc etc, se serve. Pace, se son diverso avrò anche bisogni diversi. Non devo sempre rendere conto ad uba sorta di autorità per ciò che sono.
Voglio solo circondarmi di persone con cui sto bene e nel frattempo stare bene io stesso.
Le esperienze per riuscirci provo a farle appena ne ho le forze ed i rischi che c'è da correre me li assumo.
L'altalena di periodi positivi e periodi depressivi si fa sentire, ma va bene così. Molto meglio rispetto al sentirsi apatici e tagliati fuori dalle emozioni, dalla vita, che ho sperimentato anni fa.
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Ultima modifica di The_Sleeper; 16-01-2016 a 16:35.
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16-01-2016, 16:38
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,171
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per fortuna
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16-01-2016, 16:57
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 489
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Come mi sento ?
Ora mi sento vivo. Nel bene e nel male vivo. C'è voluto il suo tempo ad arrivarci, ma non importa.
Pure quando sto una merda, la solitudine pesa e capita di pensare a quale sia il binario col treno migliore sotto cui buttarsi comunque mi sento me stesso, di avere "valore".
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16-01-2016, 17:23
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: nord est
Messaggi: 2,706
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Solo ultima della serie.Di recente il mio capo ha chiesto a un mio collega se secondo lui sono normale. Ma li dentro di normale non c'e' nessuno,sono tutti fuori di testa.
P.s.:il mio capo è mezzo pazzo,lo dicono tutti
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16-01-2016, 17:25
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#14
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Avanzato
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 265
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Mi sento diverso, e mi piace. Non sono solo perchè sono diverso ma perchè ho allontanato tutti negli anni.
L'etichettatura diventa un problema dal momento in cui si mostra troppo la propria diversità; sarò forse un po' ipocrita ma ho imparato a fingere, voglio dire mi comporto diversamente in base a chi ho di fronte, quindi l'interlocutore non capisce come sono veramente, siccome la gente è una m***a non puoi mostrare i tuoi problemi, altrimenti ti disintegra, è più pratico atteggiarsi a normaloni (per quanto possibile) e fare i depressi con chi si conosce meglio, o su fobiasociale.com
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16-01-2016, 17:39
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Sì, da sempre, ma non necessariamente in negativo.
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Idem,non ricordo di essere stato etichettato,ma fin da ragazzino sono stato diverso. Di una diversità che io ritengo positiva. Negative sono state le conseguenze sulla socializzazione,visto che crescendo tale diversità ha iniziato a farsi sentire sempre più. Oggi a trent'anni la sento un po' diminuire e mi sento un po' più affine ad alcune persone, ma comunque ad una cerchia ristretta.
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16-01-2016, 18:06
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 1,100
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Più di una volta, ma sono io la prima a non considerarmi normale e quindi non mi stupisco.
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16-01-2016, 18:19
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Sprizzo diversità da tutti i pori ... un tipo di diversità in aumento anno dopo anno, che da estremamente fastidio e suscita negli altri antipatia a pelle, istintiva, automatica verso di me.
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16-01-2016, 18:20
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#18
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 310
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Siete mai stati etichettati palesemente come diversi?
AVOJJA , diverso, strano, sfigato, asociale, recluso, problematico, mostro, potenziale serial killer, handicappato, muto, mentalmente instabile...
Il problema è che le etichette diventano appiccicose e ci si comporta in conformità con esse per timore di non riconoscersi.
Inoltre "diverso" è una parola gentile per non offendere, in realtà si vuole intendere inferiore.
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16-01-2016, 19:02
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Certo ma lo sono.
Sono diversa e si vede, faccio il possibile per dimostrare normalità anche faticando ma ho un disagio e si percepisce.
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16-01-2016, 19:22
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#20
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Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 47
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L'etichetta strano.. quando ci penso troppo qualsiasi cosa faccio mi fa pensare che potrei essere strano confermando quel che immagino che gli altri pensino, cosa che poi non sempre è vera e se lo fosse il fatto che gli dia importanza mi fa comportare in riga con quel che penso che gli altri pensino di me.
Questo non ha importanza finché resta un mio pensiero, ma quando sento gruppi di persone che parlano male di qualcuno per hobby e poi conferiscono inevitabilmente con altri, creando una sorta di propaganda denigratoria a quel punto è inquietante pensare dove finisce quel che volevi esprimere, ad esempio il semplice starsene per conto proprio, non parlare di come oggi fa freddo o caldo, fingere sorrisi ecc.. fottute regole sociali che non imparo mai
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