Hor

Noto che spesso ci si lamenta di come si comportano le altre persone, che ghostano e spariscono o, al contrario, si accollano (come dicono a Roma) e non si staccano più.
Provo a impostare questo topic nel verso opposto, guardare un po' dentro se stessi, al modo in cui ci si relaziona con gli altri.

Voi, se trovate delle persone con cui siete in sintonia, che vi interessano, con cui credete di poter costruire un buon rapporto, non importa se amicale o sentimentale o quant'altro, come vi comportate?
Tendente a incollarvi all'altra persona, a insistere per diminuire la distanza, a perseverare nel voler stabilire una connessione, o viceversa mantenete, anche involontariamente e contro i vostri desiderî, una grande distanza tanto che il rapporto non decolla mai?

A me sembra di oscillare tra i due poli opposti. Ci sono molti rapporti che avrei potuto costruire ma non sono mai decollati perché sono stato troppo sulle mie e l'altra parte s'è stufata.
È anche vero, però, che quando il rapporto decolla e diventa qualcosa di saldo, a quel punto noto che tendo ad appiccicarmi molto più dell'altra persona e mi è successo più volte (e la cosa è stata ovviamente molto spiacevole) di sentirmi dire di lasciare più spazio, che sono soffocante, che ho degli atteggiamenti di dipendenza dall'altra persona, e così via.

Delta80

No , non lo sono , anche perché sono molto timido e sono sempre convinto di dare fastidio alle persone , dunque spesso ho dato l’impressione di disinteresse anche quando non era affatto così

Warlordmaniac

Se sei iposociale hai poche persone fidate e il rischio è quello di soffocare l'altro. Purtroppo essere appiccicoso o meno dipende molto dalle pretese dell'altro ed è fuori dalla nostra capacità di controllo. Quindi puoi risultare appiccicoso a qualcuno che gli telefoni una volta a settimana, puoi risultare diffidente a qualcuno perché non lo inviti più spesso ad uscire.

Barracrudo

Evito sempre di risultare pesante x una questione di galanteria, quindi evito inutili sproloqui.

Dal punto di vista fisico credo che in una coppia bisogni vivere il contatto fisico in maniera tranquilla e aperta, senza fare i due vecchi pantofolai che neanche si stanno vicini

muttley

Dipende da come si è vissuto il rapporto col genitore che si ha avuto col principale punto di riferimento affettivo negli anni della formazione del carattere, di solito la madre. C'é chi sviluppa la corazza schizoide dell'anaffettività e chi invece rimane soggiogato dai meccanismi della deprivazione affettiva.

enemyofthesun

Credo di essere come te, purtroppo...non so bene come comportarmi, e in entrambi i casi spesso il risultato è che ci si allontana l'uno dall'altro...
Credo che ne parlerò qualora dovessi stabilire nuove connessioni, forse chi sta dall'altra parte proverà a comprendermi...perchè tendenzialmente non mi rendo molto conto.

franz90

No, per niente.

Credo di avere il difetto opposto, che in passato a volte mi ha portato ad allontanare, anche involontariamente, alcune persone.

Blue Sky

Penso di essere l'opposto, almeno credo. Sono così poco appiccicoso che c'è il rischio che la gente pensi di starmi antipatica.

Non voglio disturbare, sotto nessun aspetto. E' una chiave di lettura della mia personalità. Ciò che ho ottenuto in questo modo è una vita senza relazioni. Gestisco le amicizie perché quelle possono vivere anche tenendo certe distanze.

Xchénnpossoreg?

Non sono appiccicosa, cerco sempre di rispettare lo spazio altrui.
Detesto disturbare, l'idea stessa mi fa sentire in imbarazzo

Boston

No, anzi, direi proprio l'opposto.
Tendo a mantenere sempre un certo distacco e distanza, al limite delle freddezza.

Evito di disturbare, di dar fastidio e, soprattutto, di insistere.

Nei rarissimi casi in cui mi lego ad una persona, anche in amicizia, lascio sempre tantissimo spazio.
Certo, questo poi può risultare come disinteresse, ma non mi piacciono le relazioni asfissianti.

Trinacria

Anche io sono l'opposto. Sto sempre molto distaccata dalle persone. Penso che in molti mi vedano come una snob perché non do molto conto a nessuno e non cerco nessuno.

SMS94

Non sono per niente appiccicoso, tendo anzi a mantenere sempre le distanze e infatti i rapporti non decollano mai.
Sono molto riservato e non contatto mai la gente per primo perché ho sempre paura di disturbare, probabilmente è questo uno dei motivi per cui non ho amicizie...

Equilibrium

Se trovo una persona con cui sto in sintonia, passarci del tempo mi alleggerisce e non esaurisce, che mi mette di buon umore e mi mette un pò di entusiasmo vorrei passarci piu tempo e quindo capita di cercarla e volerle stare piu vicino, mi pare normale. Ovviamente mi avvicino se anche dall'altra parte mi arrivano dei feedback positivi. A quel punto non credo cmq di essere appiccicoso, appiccicoso mi da l'idea di una persona che sia attacca come fa un polipo o una cozza allo scoglio. Qualcosa dio esagerato.
Detesto quando qualcuno mi si appiccica troppo e non mi fa respirare quindi non è una cosa che faccio.
Tendo invece a fare tipo attacco e fuga, mi avvicino un pò e poi mi allontano, ma vorrei mantenere un rapporto costante.

Ricordo che questo lo manifestavo con la mia ex quando convivevo, a volte gli davo scappellotti sulle chiappe quando mi trovavo a passargli alle spalle, mi veniva spontaneo per manifestare la mia vicinanza

Tragopan

Questo succede anche a me, specialmente con le persone a cui tengo di più. Con queste mi faccio mille paranoie, combattuto tra la paura di disturbare e la paura di sembrare disinteressato.

Per cui direi che sono appicciocoso con alcune persone, ma questo sentimento lo tengo per me, creandomi tormento.

confusa86

Per esperienza dico che i rapporti si costruiscono in due. Si può essere molto appiccicosi e presenti e non trovare interesse, si può essere entrambi sulle proprie ma se ci si trova, ci si trova.

Personalmente sono affettuosa a modo mio, nel senso che se ho piacere di sentire/frequentare si vede e nei momenti di bisogno ci sono sempre, ma non sono una che sente il bisogno di telefonare o uscire di continuo (questo qualche volta mi è stato criticato ma dagli stessi è stato sempre ammesso che sono una buona amica), e inoltre anche io ho l'ansia di disturbare e mi sento in imbarazzo a farmi troppo viva. In generale con questo atteggiamento (spontaneo) ho quasi sempre constatato che le persone comprendono e apprezzano.

Bamboladipezzi

Io non sono appiccicosa, anzi, di solito sono io che freno. Noto che tutti hanno fretta, bisogno impellente di un contatto più stretto, quasi un'invadenza della privacy a volte. Domande indiscrete, bisogno di chattare subito, desiderio che io sia disponibile 24 ore su 24 e questa cosa m'infastidisce molto. Noto che molti danno tante cose per scontate, come l'essere su Telegram, l'uso costante dei social, e l'avere una vita solo virtuale. Mi sento a volte come se vivessi su un pianeta diverso. Devo sempre star lì a spiegare, giustificarmi, dire che.. Insomma, la cosa a volte mi stanca parecchio. E non sopporto l'insistenza poi di chi si mette a spiegarmi persino come s'installa un'app o come si usa una chat, perchè io lo so benissimo, è una mia scelta il non volerle usare. A volte mi sento molto triste quando cerco di spiegare la mia vita "reale" e alla fine perdo la voglia di conoscere qualcuno perchè vedo che ormai c'è un conformismo dilagante ed io non ne faccio parte e questo mi ha sempre resa quella "diversa". Persino la mia sincerità a volte spiazza e fa paura. Mi si invita a fare questo o quello, a volte con tono persino sgarbato, oppure s'incavolano perchè non rispondo subito. Ma io non ho il cell attaccato alla mano e se lo uso è per fare spesso altre cose. Ho delle priorità nella mia vita, degli hobby e lavoro ma questo sembra essere un grande difetto.

Milo

No perchè non voglio risultare pesante e sgradevole, ma se dovessi trovare qualcuno che apprezza lo sarei ben volentieri

SoloUnaDonna

No.. e odio gli appiccicosi.. sono una persona che ha bisogno di molto spazio per se.. e morirei ad avere qualcuno sempre incollato che vuole attenzioni..

Miky

Appiccicoso? Dopo un paio di giorni che non mi faccio la doccia, lo divento.