|
|
06-06-2010, 21:12
|
#21
|
Principiante
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 49
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Dal Vangelo di Anepeta, Timido Docile Ardente capitolo 1 versetto 22:
(...) si rimane sorpresi che una condizione apparentemente disfunzionale dal punto di vista sociale, non sia incorsa in un processo di selezione naturale.
Perché (...) la natura insiste a tirar fuori dal pool genetico una quota di corredi introversi? Perché l'introversione non è incorsa nella selezione naturale?
L'unica risposta possibile è che i corredi introversi contengano delle potenzialità indispensabili per la sopravvivenza e l'evoluzione della specie.
|
stupenda. ti dipiace se te la rubo x metterla in firma?
|
|
06-06-2010, 21:27
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
|
Quote:
(...) si rimane sorpresi che una condizione apparentemente disfunzionale dal punto di vista sociale, non sia incorsa in un processo di selezione naturale.
Perché (...) la natura insiste a tirar fuori dal pool genetico una quota di corredi introversi? Perché l'introversione non è incorsa nella selezione naturale?
L'unica risposta possibile è che i corredi introversi contengano delle potenzialità indispensabili per la sopravvivenza e l'evoluzione della specie.
|
Anche l'appendice e la vertebra caudale se per questo.
Non solo i creazionisti e quelli del disegno intelligente contestano l'evoluzionismo duro e puro.
Ormai gli scienziati più quotati ritengono che insieme al principio del più adatto concorrono fattori come la casualità e le possibilità biologiche intrinseche alla specie di produrre un certo tipo di variabili e non altre, astrattamente più adatte ma biologicamente non possibili.
Quindi è possibile e magari probabile che se esistono dei geni dell'introversione potrebbero essere semplicemente frutto della casuale predisposizione dell'organismo umano a riprodurli.
Detto questo sarà interessante vedere se riescono a scoprire il gene che spinge a ricercare la ragione genetica di ogni cosa
|
|
06-06-2010, 22:34
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 651
|
Quote:
Originariamente inviata da Death
Secondo molti scienziati un essere vivente è un essere che si riproduce o almeno tenta di farlo.
Motivo per cui, ad esempio, i virus sono considerati tra il vivente ed il non vivente, perché non si riproducono autonomamente, ma han bisogno di un corpo da infettare per farlo.
|
sono scienziati che mi deludono: non tengono conto degli omosessuali. Omosessualità che è stata riscontrata anche in natura, tra gli animali.
|
|
06-06-2010, 22:45
|
#24
|
Avanzato
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 351
|
Quote:
Originariamente inviata da Death
Secondo molti scienziati un essere vivente è un essere che si riproduce o almeno tenta di farlo.
Motivo per cui, ad esempio, i virus sono considerati tra il vivente ed il non vivente, perché non si riproducono autonomamente, ma han bisogno di un corpo da infettare per farlo.
Io, stando a questa definizione, non riesco a considerarmi un essere vivente.
Non mi riproduco e non ci provo nemmeno!
Cosa sono, una pietra?
|
ahahah sei un essere vivente perchè vivi... su qst nn c'è dubbio.. poi come vivi è naltro discorso
|
|
06-06-2010, 22:47
|
#25
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Nick
Quindi è possibile e magari probabile che se esistono dei geni dell'introversione potrebbero essere semplicemente frutto della casuale predisposizione dell'organismo umano a riprodurli.
|
però considerare 'sta cosa dei geni dell'introversione mi fa un po' l'effetto del ruolo che dovrebbero avere i pianeti in astrologia, che dalla loro distanza riescono comunque a decidere di lavoro amore e salute.
Quote:
Originariamente inviata da Nick
Detto questo sarà interessante vedere se riescono a scoprire il gene che spinge a ricercare la ragione genetica di ogni cosa
|
beh, tanto il meccanismo è facile:
1. scegli un fenomeno umano a tuo piacere;
2. metti insieme un campione di persone sufficientemente vasto dove quel fenomeno è presente in una certa percentuale significativa;
3. individua un gene qualunque presente in maggior misura nei tipi interessati dal fenomeno, così, senza nessuna relazione casuale tra il gene e il fenomeno;
4. sii pronto a sentire citata la tua scoperta dai maggiori quotidiani come trovato il gene che rende insopportabili le suocere.
|
Ultima modifica di Dedalus; 07-06-2010 a 01:13.
|
06-06-2010, 23:47
|
#26
|
Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
|
Quote:
Originariamente inviata da Death
Secondo molti scienziati un essere vivente è un essere che si riproduce o almeno tenta di farlo....Io, stando a questa definizione, non riesco a considerarmi un essere vivente.
Non mi riproduco e non ci provo nemmeno!
|
infatti molti teorici e maestri di vita dicono che depressi, ansiosi e fobici non "vivono": ESISTONO.... e basta!
|
|
07-06-2010, 00:05
|
#27
|
Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
|
Quote:
Originariamente inviata da dep
sarebbe giusta però se il problema dell'introversione fosse solo un problema genetico, ma non è così... in parte è genetico, ma in parte è anche dovuto ai traumi, all'ambiente in cui si vive, all'educazione ricevuta, alle esperienze fatte... il che va a formare la psiche di una persona..
io per esempio, se non avessi avuto le brutte esperienze che so io, molto probabilmente adesso sarei un estroversone..
|
come fai a dire che saresti estroversone senza le brutte esperienze avute?
o queste esperienze sono davvero MOLTO brutte e traumatiche (non conosco il tipo di esperienze che hai avuto) oppure se non sono così brutte vuol dire che tu hai reagito in un certo modo a queste esperienza, in un modo diverso rispetto a quello che avrebbero fatto altre persone, e questo diverso modo di reagire può dipendere dalla genetica..
|
|
07-06-2010, 00:31
|
#28
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
|
Quote:
Originariamente inviata da nsssp
come fai a dire che saresti estroversone senza le brutte esperienze avute?
o queste esperienze sono davvero MOLTO brutte e traumatiche (non conosco il tipo di esperienze che hai avuto) oppure se non sono così brutte vuol dire che tu hai reagito in un certo modo a queste esperienza, in un modo diverso rispetto a quello che avrebbero fatto altre persone, e questo diverso modo di reagire può dipendere dalla genetica..
|
infatti non ho escluso mica la genetica, l'ho inclusa nel mucchio...
il diverso modo di reagire a tali esperienze può dipendere dalla genetica... ma non cambia il fatto che tali esperienze si sono verificate, se non si verificavano di sicuro non avrei avuto l'occasione di "reagire diversamente" e quindi la mia psiche sarebbe diversa oggi...
ecco perchè ritengo che la genetica non è tutto... ma fanno molto anche le varie esperienze/traumi/ambiente/educazione... ecc...
magari può accadere che uno nasca con i geni dell'introversione, ma ha la fortuna di non avere durante la sua vita brutte esperienze o traumi che possano nuocergli all'autostima o alla sua psiche, magari anche un ambiente non ostile alla sua indole ed ecco che diventa un normalone, magari sempre un pò timido, ma con amici, fidanzata e lavoro...
per quanto riguarda me ne sono abbastanza convinto, infatti io fino all'età di 12 anni ero praticamente normale (seppur con indole timida), avevo abbastanza amici, addirittura qualche ragazzina si invaghiva di me a scuola e non... ma dopo una serie di brutte esperienze e traumi diluiti nel tempo, sono andato sempre a peggiorare fino a diventare quel che sono oggi...
|
|
07-06-2010, 00:34
|
#29
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
|
Non sono le esperienze in sè ma il modo in cui noi reagiamo a esse che ci rende come siamo ora e alla distanza fa la differenza tra un estroverso, un timido, un fobico...
Senza contare che da bambini fino ai 6-7 anni è il periodo dove la nostra mente/psiche è in assoluto più malleabile e più aperta a recepire qualunque tipo di esperienza (positiva e negativa, senza distinzioni). Sono quelle che in genere ci segnano poi da adulti e ci portiamo dietro ed è su quelle che dovremmo lavorare...
|
|
07-06-2010, 00:44
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
|
Quote:
Originariamente inviata da Robedain
Non sono le esperienze in sè ma il modo in cui noi reagiamo a esse che ci rende come siamo ora e alla distanza fa la differenza tra un estroverso, un timido, un fobico...
Senza contare che da bambini fino ai 6-7 anni è il periodo dove la nostra mente/psiche è in assoluto più malleabile e più aperta a recepire qualunque tipo di esperienza (positiva e negativa, senza distinzioni). Sono quelle che in genere ci segnano poi da adulti e ci portiamo dietro ed è su quelle che dovremmo lavorare...
|
si, ma ripeto.. se invece tali esperienze non si verificassero affatto? sarebbe lo stesso?
cioè uno che nasce con i geni dell'introversione diventerà un fobico a prescindere dalle esperienze/traumi che vivrà? secondo me no...
secondo me tali esperienze fanno da aggravante...
|
|
07-06-2010, 00:44
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
|
Quote:
Originariamente inviata da fede12
stupenda. ti dipiace se te la rubo x metterla in firma?
|
Comprati il libro dato che ci stai. A me è costato solo 16€
|
|
07-06-2010, 00:57
|
#32
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
|
Quote:
Originariamente inviata da dep
si, ma ripeto.. se invece tali esperienze non si verificassero affatto? sarebbe lo stesso?
cioè uno che nasce con i geni dell'introversione diventerà un fobico a prescindere dalle esperienze/traumi che vivrà? secondo me no...
secondo me tali esperienze fanno da aggravante...
|
Anche se ti sembrerà sconvolgente, è' stato dimostrato che l'uomo è in grado di alterare la propria predisposizione genetica (quindi non sono i geni a controllare l'uomo ma viceversa). Noi possiamo modificare il nostro DNA!
Guarda il video qui sotto se t'interessa (in realtà è una serie tratta da una conferenza di un biologo):
YouTube- Seminario Bruce Lipton 1/16 (fisica quantistica e medicina) La mente è più forte dei geni
|
|
07-06-2010, 01:05
|
#33
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
|
Quote:
Originariamente inviata da Robedain
|
appunto...
ecco perchè sostengo che alla fine i geni non sono tutto, le esperienze vissute, i traumi, così come al contrario le belle esperienze, i successi...
sono questi i veri elementi che vanno a formare la nostra psiche..
l'autostima può distruggersi con una serie di brutti avvenimenti.... così come può rafforzarsi con una serie di successi personali...
se esistesse la macchina del tempo...
(interessante il video)
|
|
07-06-2010, 01:10
|
#34
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
|
Quote:
Originariamente inviata da dep
appunto...
ecco perchè sostengo che alla fine i geni non sono tutto, le esperienze vissute, i traumi, così come al contrario le belle esperienze, i successi...
sono questi i veri elementi che vanno a formare la nostra psiche..
l'autostima può distruggersi con una serie di brutti avvenimenti.... così come può rafforzarsi con una serie di successi personali...
se esistesse la macchina del tempo...
(interessante il video)
|
Be', se pensi alla fisica quantistica, la possibilità di viaggiare nello spazio-tempo esiste, bisognerebbe solo renderla un'esperienza reale e concreta da questa umana dimensione...
|
|
07-06-2010, 21:39
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
|
Quote:
Originariamente inviata da dep
infatti non ho escluso mica la genetica, l'ho inclusa nel mucchio...
il diverso modo di reagire a tali esperienze può dipendere dalla genetica... ma non cambia il fatto che tali esperienze si sono verificate, se non si verificavano di sicuro non avrei avuto l'occasione di "reagire diversamente" e quindi la mia psiche sarebbe diversa oggi...
ecco perchè ritengo che la genetica non è tutto... ma fanno molto anche le varie esperienze/traumi/ambiente/educazione... ecc...
magari può accadere che uno nasca con i geni dell'introversione, ma ha la fortuna di non avere durante la sua vita brutte esperienze o traumi che possano nuocergli all'autostima o alla sua psiche, magari anche un ambiente non ostile alla sua indole ed ecco che diventa un normalone, magari sempre un pò timido, ma con amici, fidanzata e lavoro...
per quanto riguarda me ne sono abbastanza convinto, infatti io fino all'età di 12 anni ero praticamente normale (seppur con indole timida), avevo abbastanza amici, addirittura qualche ragazzina si invaghiva di me a scuola e non... ma dopo una serie di brutte esperienze e traumi diluiti nel tempo, sono andato sempre a peggiorare fino a diventare quel che sono oggi...
|
Si ma c'era qualcuno che quà ha parlato di esperienza "traumatizzante" riferendosi al "contatto con altri esseri viventi" , quindi in questo caso il problema sono i geni...o ad esempio un'altra esperienza può essere quella del contatto con l'altro sesso , se uno fin da subito con le ragazze si blocca allora non c'è molto da fare a livello di ambiente..
questo intendo dire, se il problema non sono i geni l'esperienza che ti cambia deve essere un TRAUMA
|
|
08-06-2010, 18:26
|
#36
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
|
Quote:
Originariamente inviata da nsssp
Si ma c'era qualcuno che quà ha parlato di esperienza "traumatizzante" riferendosi al "contatto con altri esseri viventi" , quindi in questo caso il problema sono i geni...o ad esempio un'altra esperienza può essere quella del contatto con l'altro sesso , se uno fin da subito con le ragazze si blocca allora non c'è molto da fare a livello di ambiente..
questo intendo dire, se il problema non sono i geni l'esperienza che ti cambia deve essere un TRAUMA
|
il contatto di per se non mi pare abbastanza "traumatizzante" se è un contatto positivo, amichevole... anche se si hanno i geni predisposti all'introversione..
se invece parliamo di contatto negativo, e quindi più o meno traumatizzante, allora si che i geni introversi influiscono nel creare un fobico...
i geni da soli non possono creare un fobico.. ma devono essere "aiutati" da esperienze negative (traumi), amibente ostile (bulli, sfottimenti...), educazione (genitori menefreghisti o troppo apprensivi o troppo protettivi)...
il tutto imho..
|
|
08-06-2010, 18:38
|
#37
|
Banned
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 2,115
|
Quote:
Originariamente inviata da Death
Secondo molti scienziati un essere vivente è un essere che si riproduce o almeno tenta di farlo.Motivo per cui, ad esempio, i virus sono considerati tra il vivente ed il non vivente, perché non si riproducono autonomamente, ma han bisogno di un corpo da infettare per farlo.
Io, stando a questa definizione, non riesco a considerarmi un essere vivente.
Non mi riproduco e non ci provo nemmeno!
Cosa sono, una pietra?
|
Non è vero...
Un essere vivente per l'appunto vive...
Senza necessariamente riprodursi...
|
|
08-06-2010, 18:41
|
#38
|
Banned
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 2,115
|
Quote:
Originariamente inviata da dep
il contatto di per se non mi pare abbastanza "traumatizzante" se è un contatto positivo, amichevole... anche se si hanno i geni predisposti all'introversione..
se invece parliamo di contatto negativo, e quindi più o meno traumatizzante, allora si che i geni introversi influiscono nel creare un fobico...
i geni da soli non possono creare un fobico.. ma devono essere "aiutati" da esperienze negative (traumi), amibente ostile (bulli, sfottimenti...), educazione (genitori menefreghisti o troppo apprensivi o troppo protettivi)...
il tutto imho..
|
Condivido...
|
|
08-06-2010, 23:17
|
#39
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 605
|
Condivido in pieno dep e mi ritengo un essere sopravvivente
|
|
09-06-2010, 00:06
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Vivere...o sopravvivere (cit.)
|
|
|
|
|