Milo

Io ho 34 anni la situazione per me è questa:

-Ragazze single è quasi impossibile conoscerne se non divorziate
-Lavoro è impossibile cambiarlo perchè ricercano under30
-Piccoli problemi di fisici che però rendono la vita di tutti giorni meno bella
-Perdita di capelli e stò ingrassando

Ora in queste condizioni come si fa a parlare di entusiasmo?

super unknown

Esperienza + figura da imitare negli anni della formazione, fanno l'adulto di oggi...

Poi, se chiedi a chi ha fatto 6 al superenalotto ti risponderà che, la vita gli è iniziata subito dopo... e che prima era solo sporca e dozzinale routine...

GreySkies

No, ma si entra in una zona in cui la maggior parte dei normaloni ha una famiglia (o almeno un partner), una carriera (o almeno un'esperienza lavorativa consolidata), una casa (almeno questa ce l'ho)...e tutti te lo fanno pesare. Da quando ho 30 anni i vari parenti/ amici dei miei genitori non la smettono con le seguenti domande:
- "ma quando ti fidanzi seriamente?" (trovassi la persona giusta o qualcuno che si interessi seriamente a me....ma che domanda è?)
- "è ora di iniziare a pensare ai figli!" (ma perchè...)
- "tua cugina/ sorella/ amica si è sistemata. Perchè non lo fai anche tu?"
- "tua cugina/sorella/amica è un medico/avvocato/ingegnere spaziale, dovevi pensarci prima alla tua corriera" (evviva i rimpianti gentilmente offerti dagli altri).

Tutto questo mi rende ancora più depressa e asociale di prima

Artyom

Già, è proprio così. Lo "standard sociale" chiamiamolo così prevede che la maggior parte delle persone arrivate a questa soglia di età abbia raggiunto tutti questi punti, o quasi. E rendersi conto che invece sei ancora al punto di partenza ti deprime. E' uno dei punti con cui mi scontro sempre con la mia terapeuta. La perdita di speranza per il futuro è poprio questa. Un partner? come fa una persona ad avvicinarsi o a trovare interesse in qualcuno che è praticamente disoccupato (nonostante abbia una parvenza di lavoro), ancora a casa con i genitori, con qualche spicciolo utile giusto a pagarsi la benzina, l'abbonamento dei mezzi pubblici e qualche minimo sfizio?
Una carriera? avrei potuto averla se alcuni miei problemi non avessero inciso profondamente nella scelta di lasciare l'università, ma ormai... E di questi tempi trovare un minimo di occupazione sembra essere più difficile che scalare l'Everest. La casa? dipende in larga parte dal punto precedente.
Come non pensare che andando avanti tutto questo peggiorerà? che ormai le tappe importanti te le sei già perse?

E ovviamente il risultato finale non può che essere questo.

chrissolo

a me le pressioni sociali non fanno davvero nessun effetto.. a me fa star male e logora lo stare da solo in sè, del resto (ciò che possono pensare gli altri, a patto che pensino qualcosa: nel mio caso è sempre sembrato non fregare niente a nessuno che vivessi da solo rinchiuso in una stanza) non mi importa proprio, non mi riguarda.