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Vecchio 07-05-2017, 17:20   #1
Intermedio
L'avatar di Zeno Cosini
 

Ehilà, non mi ricordo da quanto tempo non scrivo più un post qui, penso che sia giunto il momento. Il peso delle angosce è troppo elevato e scrivere mi aiuta un po' a sgonfiarle. Che dire, mi sono iscritto nel 2009 quando ero in quinta superiore ed ebbi per la priva volta la sensazione lucida e chiara di tutti i problemi psicologici che avevo. Cominciai la triennale ed il confronto con la vita delle altre persone fu impietoso: la stragrande maggioranza delle persone piene d'amici, fidanzati, estroversi. Io senza nessun amico storico, senza nemmeno un appuntamento con una ragazza. Passa il tempo e cerco di migliorarmi, all'università faccio nuove amicizie, esco un po' di più, faccio un po' di volontariato, purtroppo i risultati non arrivano e il senso di solitudine, vuoto e angoscia non se ne va. Tento un'altra via: andare a studiare per la magistrale in un'università del nord, lontano da casa. Anche qui difficoltà: l'università difficile ed i bei risultati che arrivano solo sul finale, poche persone conosciute e ragazze nemmeno a parlarne. Mi laureo e arriva il lavoro, ma mi rendo conto di aver scelto una strada difficile che non mi stimola in cui non sono granchè bravo e che soprattutto mi ruba praticamente tutto il tempo che ho a disposizione, dovendo stare 12 ore in ufficio (questo sempre al nord lontano da casa). Purtroppo di alternative a questo lavoro non ne ho trovate al momento anche se mi sto guardando intorno. E ora, ad anni di distanza, mi chiedo come sia possibile uscire da questa situazione, rifarsi gli amici e magari una ragazza. Ecco, mi piace una ragazza, che in realtà conosco da qualche anno, penso sia la ragazza più affine a me che abbia conosciuto in tutta la mia vita, ho paura a dirglielo, purtroppo siamo lontani e ci vediamo ogni qualche settimana con altri amici; naturalmente ho paura del rifiuto, di perderla anche come amica perchè a parte lei in quanto a ragazze vedo solo un bel deserto profondo.
Tutto questo polpettone (scusate se confuso e sconclusionato) per dire come si può fare a cambiare dopo anni di vuoto quasi completo? Cosa può trovare di interessante una ragazza in me, visto che ho praticamente nessuna esperienza da offrire? Ecco in questo vortice di disperazione penso sia difficile trovare la forza di cambiare la situazione da soli. Penso a quanto sia necessario un qualche shock esterno che mi obblighi a cambiare, a diventare una persona matura, magari più interessante. Purtroppo è una visione molto fatalista, ma arrivato a 26 anni inoltrati mi vengono in mente poche alternative. Voi cosa ne pensate?
Vecchio 07-05-2017, 19:52   #2
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Cos'hai da offrire?
In tanto sei laureato ed hai un lavoro d'ufficio, che anche se non ti piace è pur sempre qualcosa, sei riuscito a vivere da solo al Nord, lontano dalla famiglia, inoltre provi un sincero interesse verso una ragazza che conosci da anni. Prova magari ad organizzare più spesso occasioni d'uscita con lei, anche se siete distanti e a vedere se ci sono i margini per un, anche solo timidissimo, approccio.
Lascia perdere gli shock esterni!
Io ho 26 anni, ancora non ho finito la magistrale ed ho buttato al vento tutte le possibilità che avevo per procurarmi uno shock esterno.
Ringraziamenti da
X0X (09-05-2017)
Vecchio 07-05-2017, 20:25   #3
Avanzato
L'avatar di Lane#Boy#88
 

Ripeto le parole di Marco91 solo per dargli più peso.
26 anni 2 lauree, un lavoro e tutto questo sei riuscito a farlo lontano da casa...
Quindi sei una persona sveglia che di sicuro ha molto da offrire!!
Ringraziamenti da
PrincessGinevra (07-05-2017)
Vecchio 07-05-2017, 22:50   #4
Avanzato
L'avatar di Iago
 

Quote:
Originariamente inviata da Zeno Cosini Visualizza il messaggio
Ehilà, non mi ricordo da quanto tempo non scrivo più un post qui, penso che sia giunto il momento. Il peso delle angosce è troppo elevato e scrivere mi aiuta un po' a sgonfiarle. Che dire, mi sono iscritto nel 2009 quando ero in quinta superiore ed ebbi per la priva volta la sensazione lucida e chiara di tutti i problemi psicologici che avevo. Cominciai la triennale ed il confronto con la vita delle altre persone fu impietoso: la stragrande maggioranza delle persone piene d'amici, fidanzati, estroversi. Io senza nessun amico storico, senza nemmeno un appuntamento con una ragazza. Passa il tempo e cerco di migliorarmi, all'università faccio nuove amicizie, esco un po' di più, faccio un po' di volontariato, purtroppo i risultati non arrivano e il senso di solitudine, vuoto e angoscia non se ne va. Tento un'altra via: andare a studiare per la magistrale in un'università del nord, lontano da casa. Anche qui difficoltà: l'università difficile ed i bei risultati che arrivano solo sul finale, poche persone conosciute e ragazze nemmeno a parlarne. Mi laureo e arriva il lavoro, ma mi rendo conto di aver scelto una strada difficile che non mi stimola in cui non sono granchè bravo e che soprattutto mi ruba praticamente tutto il tempo che ho a disposizione, dovendo stare 12 ore in ufficio (questo sempre al nord lontano da casa). Purtroppo di alternative a questo lavoro non ne ho trovate al momento anche se mi sto guardando intorno. E ora, ad anni di distanza, mi chiedo come sia possibile uscire da questa situazione, rifarsi gli amici e magari una ragazza. Ecco, mi piace una ragazza, che in realtà conosco da qualche anno, penso sia la ragazza più affine a me che abbia conosciuto in tutta la mia vita, ho paura a dirglielo, purtroppo siamo lontani e ci vediamo ogni qualche settimana con altri amici; naturalmente ho paura del rifiuto, di perderla anche come amica perchè a parte lei in quanto a ragazze vedo solo un bel deserto profondo.
Tutto questo polpettone (scusate se confuso e sconclusionato) per dire come si può fare a cambiare dopo anni di vuoto quasi completo? Cosa può trovare di interessante una ragazza in me, visto che ho praticamente nessuna esperienza da offrire? Ecco in questo vortice di disperazione penso sia difficile trovare la forza di cambiare la situazione da soli. Penso a quanto sia necessario un qualche shock esterno che mi obblighi a cambiare, a diventare una persona matura, magari più interessante. Purtroppo è una visione molto fatalista, ma arrivato a 26 anni inoltrati mi vengono in mente poche alternative. Voi cosa ne pensate?
Mi sembrano tante seghe mentali, la inviti fuori, tu e lei! Punto e stop!
Magari nasce una storia, questo non è un buon shock esterno?


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Vecchio 07-05-2017, 22:52   #5
Avanzato
L'avatar di Iago
 

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Originariamente inviata da Iago Visualizza il messaggio
Mi sembrano tante seghe mentali, la inviti fuori, tu e lei! Punto e stop!
Magari nasce una storia, questo non è un buon shock esterno?


Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
Ah non gli dire che gli piaci, questo non devi mai dirlo! Fidati!!

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Vecchio 07-05-2017, 22:58   #6
Esperto
 

Ciao. Credo che ognuno - anche se nel suo piccolo - abbia qualcosa da offrire. Purtroppo la stragrande maggioranza delle ragazze tende a scartare con troppa facilità. Bisogna trovarne una affine a noi e che vibri sulle nostre frequenze. Prova a dire a questa ragazza di cui parli che ti piace e che la ritieni a te affine. Lo so che non è facile e che comporta uno sforzo, ma alla fine cos'hai da perdere? Alla fine può dirti di no.
Vecchio 09-05-2017, 14:48   #7
Intermedio
L'avatar di Zeno Cosini
 

Uno dei problemi è che viviamo lontano (lei in umbria io in veneto), per vederla ci sono i weekend. Però a parte queste che possono essere considerate quisquilie, mi sforzerò di invitarla ed uscire insieme da soli, escludendo gli altri amici con cui si esce di solito insieme, vediamo come reagisce. Ecco la sua reazione, sia che mi fanculizzi sia che accetti, sarà nel bene o nel male uno shock che sicuramente mi sarà utile
Vecchio 09-05-2017, 15:21   #8
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Quote:
Originariamente inviata da Zeno Cosini Visualizza il messaggio
Uno dei problemi è che viviamo lontano (lei in umbria io in veneto), per vederla ci sono i weekend. Però a parte queste che possono essere considerate quisquilie, mi sforzerò di invitarla ed uscire insieme da soli, escludendo gli altri amici con cui si esce di solito insieme, vediamo come reagisce. Ecco la sua reazione, sia che mi fanculizzi sia che accetti, sarà nel bene o nel male uno shock che sicuramente mi sarà utile
bravo, mi sembra utile, sicuramente ti servirà
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