Buongiorno a tutti, volevo chiedervi dei pareri e ricevere dei consigli in merito al fenomeno ansiogeno che provo quando sono fuori casa. Ho provato a dare una panoramica nella presentazione di quello che mi accade ma vorrei essere più preciso. Mi succede che non appena incrocio lo sguardo di un passante o di una persona in un contesto forzato percepisco l'ansia arrivare. Sicuramente è un problema a livello di ego: mi sento come se fossi minacciato dallo sguardo e dal pensiero che quella persona formula nei miei confronti. Sto provando ad agire sul perfezionismo e sull'aspettativa verso gli altri (penso che ci sia un desiderio di voler piacere esasperatamente a tutti) e devo dire che sto ottenendo risultati discreti, sebbene a tratti. Mi crea una rabbia spropositata, è come se che lo sguardo dell'altro invadesse il mio sé, esteso oltre confine (magari follemente addirittura sulla bici che guido in quel momento). Queste sono solo riflessioni di insight ma credo di avvicinarmici alle dinamiche che accadono perché ricevo feedback se mi sforzo ad andare controcorrente con quanto accade. Da quando mi alzo la mattina fino alla sera, mi sforzo nel voler comprendere i meccanismi che succedono nel sociale ma è come se stessi diventando insaziabilmente nevrotico nel voler definitivamente uscirne da quello che mi disturba, e mi sta cominciando a sorgere il dubbio che questo possa portare ad un peggioramento nel lungo termine. Qualcuno di voi vive situazioni del genere? Mi piacerebbe parlarne con qualcuno per condividere perché sono estremamente stanco di questi meccanismi invalidanti in quanto mi bloccano alla crescita del sé. Ciao e grazie del tempo che mi dedicate.