|
23-11-2007, 03:48
|
#1
|
Banned
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 122
|
La mia vita è giunta ad un punto morto. Credo,e spero, che qualcuno di voi possa capirmi...
Ho finito il liceo da un anno e mezzo,e quando lo frequentavo non vedevo l'ora che finisse,per non dover finalmente più studiare.
Non sono ignorante, ma non ho mai avuto voglia di applicarmi seriamente,specialmente in materie come matematica e chimica,per le quali non sono neanche portato,a dir il vero.
Ora che ho 21 anni,non so letteralmente che cosa fare della mia vita. Il mondo mi coglie totalmente impreparato.
Nel lavoro sono richieste abilità specifiche,qualificazioni,specializzazioni,lauree.
Tutti non fanno che ripetermi che con un misero diploma scientifico,peraltro tirato dietro con un voto basso,non ho alcuna possibilità di trovare un impiego decente,e,putroppo,hanno ragione.
Le opzioni,a questo punto,sono due:
1) continuare gli studi all'università = farsi il mazzo sui libri-mattone
2) adattarmi a fare lavori mediocri,sottopagati e altamente stressanti
La prima ipotesi va immediatamente a scontrarsi con la mia scarsissima volontà,impegno e costanza. Se ho con sforzo finito il liceo,come posso pensare di intraprendere un percorso formativo così impegnativo,burocratico e macchinoso qual'è l'università? Si rivelerebbe, 90 su 100,una deliberata perdita di soldi e tempo,e purtroppo non navigo nell'oro. Inoltre non vi sono facoltà che mi piacciano particolarmente,e quelle poche che mi attirano hanno nei primi anni esami come chimica,matematica o fisica (es. medicina,farmacia) e sono notoriamente lunghe e difficili.
La seconda ipotesi,il lavoro,richiederebbe da parte mia uno sforzo di adattamento a lavori di second ordine,magari a contatto col pubblico. E'probabile,in questo caso,che passerei il resto della mia vita sull'orlo di una crisi di nervi,divorato dalla depressione e dai rimpianti su quello che avrei potuto essere con un pò di impegno,convinto di meritare di più.
Ma meritare di più significa spirito di sacrificio,costanza,impegno,determinazione,tutte qualità di cui sono privo.
A questo punto,sorge il dilemma amletico che mi divora ogni giorno,ingigantito dalle continue pressioni esterne di parenti e conoscenti.....cosa devo fare della mia vita? quale strada devo prendere,che cosa devo essere,cosa devo diventare?
Io so davvero più dove sbattere la testa,credo che presto impazzirò di questo passo.
Provo invidia per coloro che sanno cosa vogliono essere già a sei anni...loro lo sanno,si impegnano,e ci riescono.
Io non lo so,e non lo ho neanche mai saputo.
Forse,non lo saprò mai...
Questo voleva essere uno sfogo,non mi aspetto commiserazione,ma i consigli o le vostre esperienze saranno eventualmente bene accetti. Grazie a chinunque voglia leggermi.
Un saluto.
|
|
23-11-2007, 09:21
|
#2
|
Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
|
Mio caro amico,
ho letto attentamente e con estremo interesse il tuo intervento, e ti dico con sincerità che molto spesso mi sono imbattuto in parole che avrei potuto scrivere tranquillamente io su me stesso. Già perchè apparte la differenza che ho un anno più di te e frequento l'università ormai da 3 anni i dubbi che tu hai sono gli stessi che spesso ho anche io... come non capirti? Purtroppo si tratta di dubbi che alla nostra età sono tipicamente diffusi e questo soprattutto se si è un attimino più sensibili e caratterialmente "instabili", passami il termine, come noi, in questo mondo che, per principio, aborrisce ogni forma di riflessività e cose simili.
Sono intervenuto volutamente, e spero di non scadere nella retorica se ti incoraggio a non abbatterti e a cercare, anche se so bene per esperienza quotidiana che è difficile, di compiere un ampio discernimento in te stesso per poter iniziare a capire davvero cosa vuoi. Per farti un esempio potresti iniziare a saggiare qualche esperienza lavorativa come il servizio civile... una esperienza formativa che ti da anche qualche soldino che non fa mai male. E chissà che dopo una esperienza del genere non avrai più chiaro cosa intendi fare. Oppure un altro consiglio è quello di buttarsi, da subito, su una laurea di quelle più semplici... tipo scienze della comunicazione che, per quanto ne so, è semplice, interessante e permette dopo 3 anni di avere numerosi sbocchi lavorativi. E' difficile lo so ma purtroppo nessuno ci aiuta e la strada dobbiamo farcela tutta da soli. Quindi vedrai che poco alla volta riuscirai anche a risolvere questa fetta di problemi. Ma per farlo è necessaria tanta buona volontà, è necessario rischiare, e anche farsi un pò male. Lo so sono solo belle parole ma penso che nessuno più di una persona che passa i nostri stessi guai può capirci. Credo che questa opinione ti troverà d'accordo con me.
Per quanto poi riguarda le voci di chi ci sta attorno dobbiamo un pò imparare a conviverci e un pò a dare loro meno peso di quanto meritano... purtroppo chi non vive certi disagi riesce solo a chiacchierare, ignorando che determinate scelte per uno come noi possono significare tanto. Quindi cerca, nei limiti del possibile, di far si che le loro chiacchiere ti entrino da un orecchio per poi uscire dall'altro immantinentemente.
Spero, con queste poche righe, non dico di averti fornito l'aiuto necessario ma almeno uno o più spunti di riflessione che ti permettano di iniziare a guardare la vita con occhi diversi, questa vitaccia che malgrado le negatività che ci infligge ogni santo giorno tuttosommato vale la pena di essere vissuta.
Mi raccomando non demordere.
Fammi sapere come va.
Un fraterno saluto!
M@rio
|
|
23-11-2007, 11:35
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
|
Quote:
Originariamente inviata da pure_truth
Le opzioni,a questo punto,sono due:
1) continuare gli studi all'università = farsi il mazzo sui libri-mattone
2) adattarmi a fare lavori mediocri,sottopagati e altamente stressanti
La prima ipotesi va immediatamente a scontrarsi con la mia scarsissima volontà,impegno e costanza. Se ho con sforzo finito il liceo,come posso pensare di intraprendere un percorso formativo così impegnativo,burocratico e macchinoso qual'è l'università? Si rivelerebbe, 90 su 100,una deliberata perdita di soldi e tempo,e purtroppo non navigo nell'oro. Inoltre non vi sono facoltà che mi piacciano particolarmente,e quelle poche che mi attirano hanno nei primi anni esami come chimica,matematica o fisica (es. medicina,farmacia) e sono notoriamente lunghe e difficili.
La seconda ipotesi,il lavoro,richiederebbe da parte mia uno sforzo di adattamento a lavori di second ordine,magari a contatto col pubblico. E'probabile,in questo caso,che passerei il resto della mia vita sull'orlo di una crisi di nervi,divorato dalla depressione e dai rimpianti su quello che avrei potuto essere con un pò di impegno,convinto di meritare di più.
|
messa così sembra una strada senza uscita...
ma non concordo con la tua descrizione dell'ipotesi 2..ogni lavoro secondo me ha la sua dignità e il suo valore, anche quelli che vengono definiti , a torto, "umili" ; e d'altronde è chiaro che titolo di studio o non titolo di studio all'inzio ( ripeto anche a chi ha una laurea per fare un esempio) vengono offerte le mansioni meno appaganti e gratificanti; ma con il tempo però la posizione di lavoro cambia e non si rimane fossilizzati a quella inziale;
per fare una battuta ( che poi non lo è nemmeno molto) ci sono persone che hanno iniziato vendendo libri porta a porta, per dire, e si sono ritrovati dopo pochi anni a guidare società con milioni di fatturato...
|
|
23-11-2007, 12:12
|
#4
|
Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: condominio, in Italia
Messaggi: 299
|
ciao
io ti consiglio vivamente di provare l'università.
Devi provarci, altrimenti avresti un brutto rammarico in futuro!!!
Se poi ti rendi conto che non hai tanta voglia di applicarti nello studio, cosa di cui non ti dovresti cmq vergognare, hai sempre tutto il tempo che vuoi per iniziare questi lavori "mediocri" di cui parli tu!
Ma il tentativo di fare l'università lo DEVI fare.
Ciao, auguri
|
|
23-11-2007, 12:14
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 625
|
Quote:
Originariamente inviata da pure_truth
La mia vita è giunta ad un punto morto. Credo,e spero, che qualcuno di voi possa capirmi...
Ho finito il liceo da un anno e mezzo,e quando lo frequentavo non vedevo l'ora che finisse,per non dover finalmente più studiare.
Non sono ignorante, ma non ho mai avuto voglia di applicarmi seriamente,specialmente in materie come matematica e chimica,per le quali non sono neanche portato,a dir il vero.
Ora che ho 21 anni,non so letteralmente che cosa fare della mia vita. Il mondo mi coglie totalmente impreparato.
Nel lavoro sono richieste abilità specifiche,qualificazioni,specializzazioni,lauree.
Tutti non fanno che ripetermi che con un misero diploma scientifico,peraltro tirato dietro con un voto basso,non ho alcuna possibilità di trovare un impiego decente,e,putroppo,hanno ragione.
Le opzioni,a questo punto,sono due:
1) continuare gli studi all'università = farsi il mazzo sui libri-mattone
2) adattarmi a fare lavori mediocri,sottopagati e altamente stressanti
La prima ipotesi va immediatamente a scontrarsi con la mia scarsissima volontà,impegno e costanza. Se ho con sforzo finito il liceo,come posso pensare di intraprendere un percorso formativo così impegnativo,burocratico e macchinoso qual'è l'università? Si rivelerebbe, 90 su 100,una deliberata perdita di soldi e tempo,e purtroppo non navigo nell'oro. Inoltre non vi sono facoltà che mi piacciano particolarmente,e quelle poche che mi attirano hanno nei primi anni esami come chimica,matematica o fisica (es. medicina,farmacia) e sono notoriamente lunghe e difficili.
La seconda ipotesi,il lavoro,richiederebbe da parte mia uno sforzo di adattamento a lavori di second ordine,magari a contatto col pubblico. E'probabile,in questo caso,che passerei il resto della mia vita sull'orlo di una crisi di nervi,divorato dalla depressione e dai rimpianti su quello che avrei potuto essere con un pò di impegno,convinto di meritare di più.
Ma meritare di più significa spirito di sacrificio,costanza,impegno,determinazione,tutte qualità di cui sono privo.
A questo punto,sorge il dilemma amletico che mi divora ogni giorno,ingigantito dalle continue pressioni esterne di parenti e conoscenti.....cosa devo fare della mia vita? quale strada devo prendere,che cosa devo essere,cosa devo diventare?
Io so davvero più dove sbattere la testa,credo che presto impazzirò di questo passo.
Provo invidia per coloro che sanno cosa vogliono essere già a sei anni...loro lo sanno,si impegnano,e ci riescono.
Io non lo so,e non lo ho neanche mai saputo.
Forse,non lo saprò mai...
Questo voleva essere uno sfogo,non mi aspetto commiserazione,ma i consigli o le vostre esperienze saranno eventualmente bene accetti. Grazie a chinunque voglia leggermi.
Un saluto.
|
prendi una tua passione qualcosa che ti piace fare o che vorresti fare e inizia a farla come attività mettiti in proprio..
cmq che tu voglia studiare o no se vuoi concludere qualcosa nella vita serve impegno e costanza altrimenti non andrai mai da nessuna parte..
intanto non serve a niente stare li a deprimersi.. agisci :wink: e vedrai che starai meglio è un consiglio
|
|
23-11-2007, 12:25
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 625
|
Quote:
Originariamente inviata da matematico
ciao
io ti consiglio vivamente di provare l'università.
Devi provarci, altrimenti avresti un brutto rammarico in futuro!!!
Se poi ti rendi conto che non hai tanta voglia di applicarti nello studio, cosa di cui non ti dovresti cmq vergognare, hai sempre tutto il tempo che vuoi per iniziare questi lavori "mediocri" di cui parli tu!
Ma il tentativo di fare l'università lo DEVI fare.
Ciao, auguri
|
un mio amico l'hanno costretto ad andare all'uni ha la mia età dopo 2 esami ha già smesso di studiare.. cmq secondo me nella vita più che lo studio (vabbè anche quello serve naturalmente) ci vuole l'ingegno.. magari inventarsi qualcosa.. essere ignoranti non vuol dire essere stupidi.. magari essere anche più portati al lavoro di altri che stanno sui libri..
alle fine io penso che certa gente che non ha laurea ha fatto i soldi anche senza gli studi.. certo naturalmente in campi in cui lo studio era relativo..
cmq il mio raga ha 2 lauree è uscito con il massimo dei voti e non riesce a trovare lavoro.. alla fine non è detto che chi va all'uni è assicurato che trovi un buon posto
è tutta questione di fortuna..
vol dire 1 ultima cosa..
si parte da lavori anche sgradevoli per arrivare al lavoro che ti piacerà.. la vità è cambiamento l'importante è giocare bene in qualunque situazione.. e credo anche che ti insegnerà a stare al mondo più di un libro
|
|
23-11-2007, 14:25
|
#7
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 122
|
Ciao,
concordo più o meno con quanto ti hanno detto gli altri. Credo che chi sa già cosa farà da grande può essere una persona che ha una dote particolare, ma la maggioranza di persone non sa bene quale futuro crearsi. Io ho avuto il tuo stesso problema ed ho deciso di prendermi un anno sabbatico per pensare quale università fare, nel frattempo ho cercato il primo lavoretto e quando l'ho trovato mi ci sono messa di impegno per portarlo a termine: può essere un lavoro qualunque perché l'importante è provare per capire che cosa è più adatto alle nostre capacità. Io ho fatto sei lavori differenti ed ora che mi appresto a prendere la laurea, sono ancora incerta del mio futuro lavorativo perché le lauree sociali non ti aprono molte porte.
Posso ancora aggiungere che la volontà va messa sempre; ogni lavoro costa fatica, ma se lo farai al meglio delle tue capacità sarai contento tu e ti farai la nomea di persona seria ed affidabile....inoltre non disdegnerei i lavori a contatto con il pubblico perché spaventano moltissimo, io lo so, ma sono un'ottima ginnastica per uscire dal proprio guscio ed avere più dimestichezza con gli altri; ti insegnano poi che il "pubblico" che hai davanti ha bisogno di te e la tua sensibilità può fare la differenza!
In bocca al lupo!
|
|
23-11-2007, 15:00
|
#8
|
Banned
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 122
|
Ringrazio tutti quanti hanno voluto rispondermi,i vostri consigli sono molto interessanti...
In un modo o nell'altro,dunque,devo iniziare ad agire...ce la metterò tutta anche se sarà difficile..!
Grazie a tutti ragazzi :wink:
|
|
23-11-2007, 15:14
|
#9
|
Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 355
|
A mio parere i consigli sono inutili perchè queste sono cose strettamente personali, nessuno può sapere cosa è meglio per te, lo puoi sapere solo tu. Poi non è detto che la laurea sia indispensabile, a mio parere si può trovare anche un lavoro che piace e imparare il "mestiere" facendo carriera e ottenendo dei buoni risultati..per esempio un mio amico ha cominciato a lavorare come ragazzo dal pasticciere ma man mano apprendendo l'arte ha avuto mansioni sempre più importanti fino a gestire l'intera pasticceria!!!Per concludere su cosa devi fare cerca dentro di te perchè lì c'è la risposta.
|
|
23-11-2007, 15:19
|
#10
|
Principiante
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 24
|
Ciao pure_truth,
Ti dico la mia. Io frequento il primo anno di univ, dopo una travagliata esperienza universitaria ed ora sono felice della mia scelta. Cmq , a parte questo, avendo provato a lavorare anch'io, ti dico subito che :
1-per trovare lavoro su qualcosa che ti interessa, ti serve un pezzo di carta universitario, min 3 anni!
2-Questo non è sufficiente, devi saper fare, aver acquisito un pò di esperienza( magari con uno stage, master).
Ti dico questo perchè, almeno in Italia, anche tu sai fare ma non hai il pezzetto di carta purtroppo non vieni considerato molto.
Per l'università ti consiglio di seguire un corso non molto impegnativo , escludendo quindi l'area scientifica.L'impegno e la costanza ci vogliono cmq, ma in maniera diversa a seconda del tipo di corso.
Ti consiglio vivamente di farlo,poi 3 anni passano in fretta all'univ.
David
:wink: [/b]
|
|
23-11-2007, 20:21
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: bologna
Messaggi: 515
|
guarda io frequento l'università e effettivamente di libri mattone ce ne sono.
è vero che un semplice pezzo di carta ti apre strade che un diploma non può fare,ma non è così automatico.
da un lato ,beh ...occorrono anche conoscenze per entare nel mondo del lavoro,non necessariamente racomandazioni nel vero senso della parola,ma magari un tuo amico può parlare bene di te al suo capo che magari ti assume come impiegato o robe simili,anche questo serve...
Certo comunque la scelta è sempre comunque individuale ,se non vuoi fare l'università non ti ci devi sentire costretto in alcun modo,comincia anche con dei lavoretti sottopagati,perchè comunque riempiono un curriculum,e ti posso assicurare ch equesto fa sempre un ottima impressione
|
|
23-11-2007, 20:25
|
#12
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 360
|
Puoi iscriverti a scienze politiche (E' noto che...)
Fare 3 anni in 5 e scrivere sul curriculum "Laurea in scienze poilitiche - periodo 2008-2013" così te la prendi con comodo e fai anche credere di avere la specialistica.
|
|
23-11-2007, 21:16
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
|
Qualsiasi cosa tu voglia fare tieni conto che dovrai avere in ogni caso,sia che tu svolga lavori di secondo ordine sia di prim'ordine ,volonta',iniziativa e spirito di adattamento.
|
|
23-11-2007, 22:35
|
#14
|
Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: condominio, in Italia
Messaggi: 299
|
Jessica, non capisco perché devi scoraggiare l'autore di questo post.
A me pare strano che uno con 2 lauree abbia tutte ste difficoltà per trovare lavoro, bha... forse è troppo esigente. Perché non la mettete voi in pratica l'idea di mettervi in proprio allora?
Qu c'è un ragazzo di 21 anni che è molto confuso e l'aito migliore che si ci può dare è quello di:
1. spronarlo a mettersi in gioco all'uni, magari evitando di dire che con 2 lauree non si lavora, anche perché ci vuole coraggio a dire le cose così( certo poi bisogna vedere quali sono queste 2 lauree e il voto e l'età della persona interessata, indipendentemente dalla persona in questione)
2. mettergli in testa, e questa è la coas più importante, che ha IL DIRITTO DI SBAGLIARE.
Ciao
|
|
|
|