Quello che scrivo è uno sfogo personale, quindi un post decisamente egoistico poichè il suo unico scopo è quello di farmi sentire meglio, non cercare una discussione. Non credo che nessuno beneficerà nel leggerlo se non secondo la logica del "mal comune mezzo gaudio"
Non ce la faccio più. Intendo : no non ce la faccio più tanto per dire, ma proprio che non riesco a sopportare questa vita un secondo di più. Ogni istante è un istante di dolore e sofferenza, perchè so che sarà cosi fino alla morte.
Non posso continuare, ogni giorno, ogni momento, a cercare di afferrare quel fievole lumicino di speranza di miglioramento che si prospetta tra qualche tempo, od anche poco tempo, od anche domani. Ogni giorno vissuto con l'illusione di miglioramento è un altro giorno di disillusione e disperazione.
Non riesco più a fingere che tutto vada bene, che tutto risolverà. Perchè niente va bene , niente si è risolto fino ad ora. Anzi.
Non mi piace dare una tag, un'etichetta, alla mia sofferenza, poichè credo che ogni essere umano è unico ed ha la propria personale sofferenza, magari simile a quella di altri, ma comunque unica.
Ecco perchè dare consiglio è quasi sempre deleterio.
L'unica cosa che spero, che bramo con tutte le mie forze, è che i polmoni smettano di pompare ossigeno, il cuore di battere, i globuli rossi di portare osigeno alle cellule.
Perchè diciamolo, ho troppa paura per farla finire io, per quello che c'è dopo.
Se mi pigliasse l'Isis sarei ben contento, darei un bacio al moammed che mi tagliasse la testa, purchè lo faccia in fretta.
Ogni giorno è un frammento di me che vive e muore, ed io sono sempre qua.
Vivo e muoio ogni giorno, ed è sempre un giorno di dolore.