Gummo

Un "amico" si fa vivo dopo settimane su Whastsapp dicendomi "oh in settimana ti riporto quei DVD", sarà che per me poteva tenerseli perché non mi interessano e gli ho detto solo "ok, fai pure con comodo ", il risultato? sono passate 3 settimane e non si è più fatto vivo. Un altro "amico" mi contatta giorni fa e mi scrive "ho molte novità da dirti", io gli dico che quando vuole ci sono, risultato? anche lui fa i cazzi suoi a destra e a manca e non si fa risentire, e meno male che dovrei essere un suo grande amico. Un altro "amico", quello con cui dovrei essere più intimo, si fa vivo su Skype visivamente imbarazzato dicendomi "hey non ci sentiamo un po', prima o poi vieni a casa mia un giorno di questi?", era imbarazzato perché è molto timido e sono sempre stato io a dirgli "beh dai vengo a casa tua domani!", se non lo facessi lui rimarrebbe in eterno con l'interrogativo, perché è ancora più introverso di me. Lui è l'unico con cui non me la prendo più di tanto perché so che dentro ha un conflitto come il mio, solo che non riesce minimamente a tirarlo fuori sia per il carattere sia a causa di questa società sempre più distorta e alienante.

Eppure io mi son rotto, mi son rotto di dover urlare al mondo ciò che voglio fare e se non mi faccio vivo io è come se sia morto, si ricordano di me chissà come ma poi finiscono per scordarsi, io sono come un ripiegamento, un amico che vale a metà. Una volta se uno voleva vedere un amico e passare del tempo con lui andava sotto casa sua e gli bussava, si andava a fare un giro, ci si sedeva da qualche parte a parlare per ore, SINCERAMENTE, e si aveva BISOGNO degli altri perché c'era un vero sentimento e spirito di fratellanza, nel bene e nel male, un vero "amore fraterno"; ora gli amici sono quasi sempre un passatempo, qualcuno con cui fare foto, selfie, per poi postare il tutto su un social network a caso e far vedere che si ha una vita, gli amici ormai servono solo per sentirsi adeguati con la società e magari prendersi una sbronza. Il fatto è che io non sono uno con cui è piacevole "farsi una foto" perché tutti in città sanno che sono uno sfigato asociale mezzo recluso, e quindi? quindi sono un soprammobile del cazzo, l'unico che ci tiene a me è mio fratello, l'unico che dovrei ringraziare. Scusate lo sfogo ma non ce la facevo più.

DownwardSpiral2

Hai ragione ma secondo me non te la dovresti prendere così tanto.Infatti anch'io all'epoca feci dei tentativi per verificare quanto le persone (i due amici che avevo) avessero voglia di stare con me, dato che chiamavo sempre io, organizzavo sempre io ecc Un giorno mi sono rotto il cazzo e non ho chiamato più nessuno, risultato: nessuno mi chiamò per due settimane,poi partii per le vacanze (è stato nel Luglio 2002, ce l'ho stampato in testa) e dopo circa una settimana venni a sapere che si erano tranquillamente messi a frequentare la compagnia del quartiere che io detestavo ed erano diventati nel giro di questa stessa settimana, per integrarsi nella compagnia,dei merdosissimi fighetti.
Col senno di poi non li posso biasimare, se fossero rimasti con me li avrei trascinati nel baratro, infatti loro si son fatti luna vita, e io sono qui a scrivere di questo alle 4.30
Cmq certa gente è meglio perderla che trovarla, infatti nel mio caso avendo potuto in parte seguire gli sviluppi della loro vita, si dimostrarano per ciò che erano: delle grandissime teste di cazzo.
Ad ogni modo, le amicizie vanno coltivate, se ci tieni chiama tu, anche se dovessi chiamare sempre tu, altrimenti infischiatene.
Un'altra cosa, ricordati che le persone sono per lo più abitudinarie, se chiami sempre tu si aspetteranno che le chiami sempre tu e magari se non le chiami penseranno che sei tu a non volerle sentire...

Gummo

Anche questo è vero, la psicologia è una cosa da non sottovalutare, infatti come ho detto quest'ultimo amico che ho citato è molto riservato e non mi stupirei se non mi chiedesse esplicitamente di andar da lui perché ha paura di disturbarmi e non per altro. Io a lui ci tengo, gli voglio bene, e per l'ennesima volta gli dirò qualcosa io per primo; il guaio è che vorrei un amico sincero, pronto lui a farsi avanti per me, anche un tantino invasivo se vogliamo, il problema è che avendo lasciato la scuola ormai non sto incontrando più nessuno. Come ho scritto in un altro post non vedo l'ora di fare 18 anni e muovermi, viaggiare, chissà se cambierà qualcosa.

Cavolo ti ricordi del Luglio 2002, ma anch'io vado forte col ricordarmi le estati... estati 2011 e 2012, che bei tempi, ero ingenuo, più piccolino e speravo anche di mettermi con una ragazza, poi è tutto sfumato, estate 2013 ancora così così e quest'anno è stato un disastro, quest'inverno sarà duro da superare in queste condizioni ma penso di farcela, grazie per il commento a quest'ora di notte e "hold on"

Noriko

Hai fatto un quadro esatto della situazione nella quale mi ritrovo totalmente.

DownwardSpiral2

Gia!un ultima riflessione prima dell'immeritato riposo (visto che non fatto un cazzo tutto il giorno): pensare a quanto mi indaffaravo per vedere i miei amici, organizzare, andare da qualche parte ecc, mi sembra la vita di qualcun'altro,
quando adesso se non mi scrive nessuno è solo un sollievo, a volte ho il cellulare in tasca e mi sembra che vibri, lo tiro fuori con sospetto e quando vedo che non c'è nessun messaggio lo rimetto in tasca rincuorato.
Inoltre sono diventato proprio come la tua amica, se non è qualcosa di estremamente urgente posso rispondere anche dopo giorni o non rispondere affatto, il bello è che non avendo ne facebook ne whazzup le persone che vogliono comunicare come me devono essere per forza attive nel processo, ma ormai sono a distanze siderali, e riesco ad elaborare la cosa solo mentalmente, non emotivamente.
Cmq l'era del citofono è una cosa che verrà rimpianta da tutta l'umanità "progredita", non soltanto da noi.E' inevitabile.
MORTE A VIDEODROME!

DownwardSpiral2

Eh la mia memoria funziona abbastanza bene fino al 2009, da lì in poi è tutto confuso e impastato in un unico blocco informe
Massì che ce la fai ce la farai ce la farai l'importante è non lasciarsi andare e perseguire i propri obiettivi (io predico bene e razzolo male,l' obiettivo che ho perseguito negli ultimi 3 anni è stato quello di... darmi un obiettivo<--ricorsione senza via d'uscita).

DownwardSpiral2

Ti ringrazio e apprezzo la premura, ma ne sono perfettamente consapevole
Nel mio progetto (?) di fare tabula rasa delle conoscenze che mi mettevano a disagio o che ho reputato come non costruttive, in un certo senso mi son fatto prendere la mano e sto allontanando anche quelle poche con cui avevo un buon rapporto. Devo "solo" bloccare e invertire questo processo.

Gummo

Pure io quando vedo il cellulare vibrare vengo assalito da una certa ansia per paura si faccia vivo qualche brutto fantasma del passato, ma ultimamente non sta accadendo, almeno questo.

Comunque sì vivo in una città ma il fatto è che Modena è divisa in "gruppetti" di amicizie, basta che una voce si sparga fra un gruppo di amici e questa vaga per tutta la città; mi ricordo per esempio quando in terza media offesi pesantemente un'insegnante su FB che mi trattava male (ora non lo rifarei), uno spifferò all'insegnante di questa offesa, fui sospeso e al tempo stesso ricevetti chiamate da tutta la città di gente che si "complimentava" del gesto .-. mentre quando mi sono ritirato da ben due scuole diverse anche questo si dev'essere saputo ma a chi importa di parlare ad uno che lo fa.

A volte vorrei andare in montagna a fare l'eremita e incontrare per strada solo simpatici vecchietti che bestemmiano 24/7

Gummo

Joseph apprezzo la tua analisi, io già soffro leggermente di disturbi ossessivo-compulsivi, se dovessi pensare a ogni frase detta nella mia vita mi scoppierebbe il cervello comunque grazie, cercherò di evitare le cose che hai sottolineato e di essere più chiaro con gli altri d'ora in poi, le parole hanno un loro grosso peso, poco ma sicuro.

Comunque le mie erano state offese abbastanza pesanti, all'epoca ero un completo deficiente e se una persona che purtroppo come la mia prof. era zoppa per un'operazione finita male e affetta da vitiligine (macchie bianche sulla pelle), non resistevo dal chiamarla gamba di legno o mucca con gli occhiali (e tanto altro); oggi non lo farei, perché io sono il primo di cui non mi sento fiero, non avrei il coraggio di criticare gli altri. Quella prof. se la prese molto ed è stato un miracolo che non mi abbia bocciato vista anche la media che avevo :S spero di non rincontrarla mai in giro