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Vecchio 06-05-2011, 20:16   #21
Intermedio
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eccomi, è la seconda volta che leggo i tuoi sfoghi.......dovresti sfogarti un pò di più ma più brevemente (scherzo)
Potrebbe essere un'idea, ma in genere aspetto sempre di essere sul punto di esplodere X3!

Quote:
consiglio: la parte fashion della classe lasciala dov'è...la parte delle persone più sensibili e più vere (sfigati si è da soli, già in due non si è più sfigati) è quella nella quale allacciare rapporti, sei avvantaggiata dalla divisione, li hai tutti vicini....e se conosci quelle persone scoprirai che sono piacevoli, divertenti e ti sentirai molto di più a tuo agio che con le persone fighe....(fra un paio d'anni saranno ancora così? basta poco per non essere più così perfetti)
Infatti i fighetti possono stare benissimo dove stanno. Non li reggo. Le mie amiche sono nella stessa zona della classe in cui sono io. Siamo semplicemente "diversi" dagli altri e quindi "strani". Certo che la gente ha metri di giudizio tutti particolari...

Quote:
le tue amiche non mollarle, un domani si riavvicineranno, l'amicizia è diversa dall'amore, a volte ci si allontana poi ci si ritrova, troncare è una cosa da non fare mai...
Sono loro due che hanno mollato me. Per fortuna ci sono le altre 3. Con loro non ho un legame profondo come avevo con le due più estroverse, ma mi vogliono bene.

Quote:
A me sembri molto timida, non sociofobica...
Mi fido di questo giudizio Vorrei sapere però come capire. Quando la timidezza sfocia nella fobia?

Quote:
insomma ti invito ad essere ottimista, non è nemmeno detto che ti serva chissà quale aiuto farmacologico o terapeutico, sei nel momento peggiore, devi solo tenere duro...
Grazie

Quote:
per lo studio concentrati è importante per quello che vuoi fare all'università.
anche io al liceo ero solo, per esperienza all'università hai anche l'opportunità di incontrare più gente, e anche di fare, volendo, amicizie più vere, non sei chiuso con gli stesi 25 per 5 anni, qui hai più libertà, per me è come un nuovo inizio l'università, spero di un futuro più bello del mio passato
In effetti non vedo l'ora di cominciare

Quote:
ti auguro col cuore di farcela, il tuo "diario" mi ha preso benissimo
Grazie mille ^^ c'è la possibilità che lo aggiorni ancora XD
Di queste cose parlo solo sul forum...
Vecchio 06-05-2011, 22:06   #22
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Borea Visualizza il messaggio
Mi fido di questo giudizio Vorrei sapere però come capire. Quando la timidezza sfocia nella fobia?
per me è quando hai proprio il terrore della società esterna, del relazionarsi, non il timore (timidezza)
proprio come una qualunque altra fobia
c'è chi ha il timore dei ragni, in questo caso ce la fai a vederlo, anche se non a stargli vicino e a toccarlo, e c'è chi ha l'aracnofobia, cioè che appena li vede ha attacchi di panico e terrore, con fuga conseguente.
io applico questo concetto anche alla sociofobia, infatti mi ritengo solo molto timido

rega se mi sbaglio correggetemi
Vecchio 07-05-2011, 01:32   #23
Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Borea Visualizza il messaggio
Mi fido di questo giudizio Vorrei sapere però come capire. Quando la timidezza sfocia nella fobia?
onestamente io non ho ancora ben capito addirittura se timidezza e fobia siano collegate fra loro, comunque non è il punto fondamentale alla fine....
riporto un bell'intervento del "nostro" psicoloco Dott. Liverani...
Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Fare diagnosi differenziale tra timidezza, fobia sociale e disturbo evitante di personalità, per quanto possa apparire semplice e immediato nella teoria facendo riferimento alle definizioni proposte da Moon (al quale suggerisco in futuro di citare le fonti), nella pratica clinica è assai più complicato, spesso perché i problemi delle persone hanno contorni sfumati e manifestazioni (cognitive, emotive e comportamentali) spesso sovrapponibili tra loro e cangianti nel tempo.
A questo si aggiunge la scarsa utilità ai fini terapeutici di diagnosi di carattere puramente descrittivo, basate sulla presenza/assenza di determinate manifestazioni cliniche e della loro pervasività nella vita sociale, affettiva e lavorativa del soggetto. Infatti all'interno delle medesime categorie diagnostiche possono essere collocati individui con manifestazioni cliniche assai diverse.
Talvolta, sapere di rientrare in una categoria piuttosto che in un'altra può essere rassicurante e per qualcuno "normalizzante", facendo sentire meglio le persone che scoprono, per lo meno, di non essere gli unici a soffrire di un certo problema e che, "se esiste addirittura una categoria specifica, qualcuno se ne sarà certamente occupato".
Viceversa, il rischio di attribuire così tanta importanza a quale categoria diagnostica si appartiene è quello di favorire un processo di stigmatizzazione capace di portare con sé solo svantaggi. Come spesso ho letto su questo forum, ci si presente come "fobico sociale", sociofobico, sociovattelapesca, perdendo così di vista la propria identità di essere umano a favore di una etichetta diagnostica. L'individuo diventa così il suo problema, quando invece quest'ultimo dovrebbe essere solo un aspetto (per quanto sgradito) della persona.

A tal proposito, come faceva giustamente notare Moon, ritengo di maggior utilità individuare le soluzioni ai problemi pratici della vita di una persona piuttosto che scegliere a quale categoria assegnarli.

Dott. Liverani
è tratto da questo interessante topic http://www.fobiasociale.com/e-la-fob...-5/#post471457
se hai uno o due mesi di tempo leggilo
no a parte tutto se sei curiosa di saperne di più dagli un'occhiata, è spiegata bene la differenza tra i vari disturbi.
Vecchio 08-05-2011, 22:04   #24
Intermedio
L'avatar di Borea
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
è tratto da questo interessante topic http://www.fobiasociale.com/e-la-fob...-5/#post471457
se hai uno o due mesi di tempo leggilo
no a parte tutto se sei curiosa di saperne di più dagli un'occhiata, è spiegata bene la differenza tra i vari disturbi.
Ho dato un'occhiata veloce, grazie è interessante, quando avrò un po' più di tempo lo leggerò tutto.
A vedere la "scaletta" dell'utente moonwatcher mi riconosco di più nell'evitante che nel fobico Ma in effetti penso di essere semplicemente molto timida.
Grazie mille per avermi mostrato la discussione, davvero

EDIT: Finito :3!
E' interessante e piuttosto illuminante. Ora credo di avere le idee più chiare, cercherò di evitare etichette varie e di concentrarmi sullo stare meglio.
Detto questo, vado a studiare ç_ç

Ultima modifica di Borea; 08-05-2011 a 22:11.
Vecchio 08-05-2011, 22:09   #25
Intermedio
L'avatar di Borea
 

E in effetti ha ragionissima sull'auto-etichettarsi.
Rientrare in una determinata categoria, mi fa sentire meglio.
Anzi,piuttosto è il sapere di stare nella suddetta categoria...
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