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Vecchio 30-04-2009, 13:02   #1
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Stasera devo andare-mio malgrado-a passare un pò di tempo (poco,ma a me sembra tanto) con gente in mezzo alla quale sto a disagio ,in una circostanza ansiogena.
Assurdo come tutto questo e le situazioni simili a questa mi portino in un assoluto stato di prostrazione.
Ogni cosa mi costa una fatica immensa,come quel tale dell'inferno dantesco che doveva trascinare un grosso masso su per una salita e arrivato in cima il masso rotolava giù e lui doveva continuare così in eterno.I gesti,le persone,le sensazioni e i pensieri mi sembrano futili e privi di senso.L'effetto che tutte le cose normalmente spiacevoli (gli odori cattivi,il disordine,un ritardo dei mezzi pubblici,scordarsi di qualcosa) hanno di solito su di me si moltiplica,aggredendomi.Continuamente immagini di quello che accadrà mi tormentano,lasciandomi sfibrata e impotente;ho la sensazione che non potrò fare nulla per mutare l'orripilante corso degli eventi,che questo si ripeterà ancora,ancora e ancora,all'infinito,come un incubo,e io non posso fare altro che subire tutto passivamente.
Tutto questo viene aggravato dal fatto che il mio atteggiamento di ripulsa non viene compreso dagli altri,le cose di cui ho paura e che mi disgustano sono viste al massimo come piccoli inconvenienti facilmente tollerabili,e mi sento ancora più sola e confusa.
Vecchio 30-04-2009, 13:14   #2
Esperto
L'avatar di paule
 

Pure io sono sfinita. Sono travolta da eventi e persone che in qualche misura subisco,mentre io magari avrei in questo momento bisogno solo di calma e nessuna pressione. Ci sono cose inderogabili che devo fare, ma senza la giusta calma e concentrazione ho l'impressione che mi scivolino di mano, tanto più che questo è quel che mi è sempre accaduto: arrivare in ritardo, non raggiungere gli obiettivi, non concludere...eppure io saprei come fare... ma forse la tentazione di lasciarsi portare dalle cose senza opporre resistenza è molto-troppo forte in me. La paura d'impazzire si sporge all'orizzonte.
Forse non so nemmeno io di che cosa ho bisogno. Davvero di calma e soltudine? Oppure è solo un bleuf del mio inconscio per impedirmi di vivere?
Vecchio 30-04-2009, 13:28   #3
Esperto
L'avatar di thx1138
 

Uscire da un circolo vizioso non è semplice. Servirebbe un po' di leggerezza, che al contrario della pesantezza, a volte è così difficile da trovare. Dare il giusto peso alle situazioni, pensando che sono comunque passeggere, potrebbe essere un primo passo. So che non è facile, ma dovresti provarci.

ciao

rob
Vecchio 30-04-2009, 13:34   #4
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Quote:
Originariamente inviata da thx1138
Uscire da un circolo vizioso non è semplice. Servirebbe un po' di leggerezza, che al contrario della pesantezza, a volte è così difficile da trovare. Dare il giusto peso alle situazioni, pensando che sono comunque passeggere, potrebbe essere un primo passo. So che non è facile, ma dovresti provarci.

ciao

rob
Son d'accordo cn rob...se riesci a non appensantire i pensieri negativi che ti passano x la testa...è gia un buon passo....
Sicuramente l'ansia anticipatoria...è terribile! e difficile da sdradicare....
Vecchio 30-04-2009, 14:55   #5
Esperto
L'avatar di MiRuina
 

Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Stasera devo andare-mio malgrado-a passare un pò di tempo (poco,ma a me sembra tanto) con gente in mezzo alla quale sto a disagio ,in una circostanza ansiogena.
Assurdo come tutto questo e le situazioni simili a questa mi portino in un assoluto stato di prostrazione.
Ogni cosa mi costa una fatica immensa,come quel tale dell'inferno dantesco che doveva trascinare un grosso masso su per una salita e arrivato in cima il masso rotolava giù e lui doveva continuare così in eterno.I gesti,le persone,le sensazioni e i pensieri mi sembrano futili e privi di senso.L'effetto che tutte le cose normalmente spiacevoli (gli odori cattivi,il disordine,un ritardo dei mezzi pubblici,scordarsi di qualcosa) hanno di solito su di me si moltiplica,aggredendomi.Continuamente immagini di quello che accadrà mi tormentano,lasciandomi sfibrata e impotente;ho la sensazione che non potrò fare nulla per mutare l'orripilante corso degli eventi,che questo si ripeterà ancora,ancora e ancora,all'infinito,come un incubo,e io non posso fare altro che subire tutto passivamente.
Tutto questo viene aggravato dal fatto che il mio atteggiamento di ripulsa non viene compreso dagli altri,le cose di cui ho paura e che mi disgustano sono viste al massimo come piccoli inconvenienti facilmente tollerabili,e mi sento ancora più sola e confusa.

ti sono assolutamente vicina.
Io questa situazione (stare con gente che mi crea disagio) devo sopportarla ogni lunedi e sta diventando sempre più grave...


Un abbraccio
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