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Originariamente inviata da bunker
che discorso del ca...
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Molto elegante come risposta. Soprattutto argomentata...
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Invece li hanno guadagnati, se non dovessero pagare le tasse quei soldi sarebbero tutti loro, giusta retribuzione per il loro lavoro.
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Oddio, francamente non credevo che questa cosa fosse un ragionamento da scienziati, cioè non mi sembra una cosa molto difficile da capire.
Il lavoratore privato produce, vende, o fornisce servizi per incassare 30mila euro, e ne versa 10mila allo stato.
Lo stato, dall'insieme dei soldi che sono stati versati dal settore privato, preleva la somma da corrispondere al dipendente pubblico.
Le trattenute del dipendente pubblico non rappresentano lavoro prodotto da nessuno. Questo perchè, molto semplicemente, lo stato lascia, tra le tasse raccolte nel settore privato, una parte facendola figurare come tasse pagate dal dipendente pubblico.
Il dipendente pubblico non ha generato la ricchezza e raccolto nel mercato la cifra corrispondente alle trattenute che lo stato gli indica in busta paga.
Le sue tasse sono semplicemente un'indicazione contabile. Quel denaro esce solo virtulamente dalla raccolta fiscale effettuata nel settore privato per essergli corrisposto, ma in realtà rimane semplicemente dov'è, ovvero dove l'hanno versato i lavoratori del settore privato.
Il privato raccoglie nel mercato 30mila euro e ne versa allo stato 10mila.
Il dipendente pubblico che guadagna 30mila lordi e gliene vengono trattenuti 10mila, semplicemente percepisce 20mila euro presi tra tutti quelli versati dai lavoratori del settore privato.
Non si tratta di accanirsi contro i dipendenti pubblici. Ne ho conosciuti di efficientissimi e grandi lavoratori.
Ma anche se il 100% dei dipendenti pubblici fosse eccellente, impeccabile, ciò non toglie che quelle tasse, o trattenute, sono soltanto un artificio contabile.
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Da certe tue parole, mi pare poi di capire che per te il lavoro vero e proprio è solo quello nel settore privato, e quello pubblico non è da considerarsi lavoro. Spero di sbagliarmi.
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Sbagli infatti. Il pubblico è un lavoro con pari dignità di quello del settore privato. Solo che, come ho spiegato nelle righe precedenti, di fatto i dipendenti pubblici non contribuiscono alla raccolta fiscale.
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Tra l'altro quei soldi trattenuti servono anche per pagare le spese sanitarie degli evasori, per dirne una, altro che artificio contabile.
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Questa che le tasse servono a pagare la sanità sarebbe una risposta talmente articolata da dare che mi limito a ricordarti che in realtà la spesa sanitaria non è totalmente a carico dello stato, e che lo stato spende per le funzioni politiche più di quanto non faccia per la sanità.
Quindi quando quei personaggi autorevoli vanno in tv a raccontarci che l'evasore ruba la siringa ai bambini malati, direi che è meglio non cascarci...
Un'altra cosa. La corte dei conti ha stimato che ogni anno politici e dipendenti pubblici sprecano circa 60 miliardi di euro... Ed è una stima ottimistica.
Ora 60 miliardi l'anno per 30 anni, ovvero per il tempo che è servito a creare il nostro debito da 1900 miliardi, fa proprio una cifra prossima a quei 1900 miliardi.
Inoltre ogni anno, su una raccolta fiscale di circa 400 miliardi, oltre 100 vengono spesi per ripagare il debito creato da politici e dipendenti pubblici.
Viene spesa in debiti una cifra che è uguale a quella che lo stato spende per la sanità!
Gli stipendi dei circa 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici costano agli italiani circa l'11% del PIL. Questo vuol dire che in questo paese 1/10 di tutta la ricchezza prodotta serve a mantenere 3,5 milioni di persone che a loro volta non contribuiscono alla raccolta fiscale...