Credo che si tratti di depersonalizzazione. Come va il senso della realtà? Ti capita mai di avere la sensazione di non essere nel mondo reale, che tutto quanto sia "finto", "come un sogno" oppure di non fidarti delle tue percezioni?
Mi è capitato (assieme alla depersonalizzazione) i 4 giorni successivi a un trip di ganja eccessivamente intenso. Ero terrificato, temevo di rimanere così per sempre. Ricordo che facevo battute al lavoro, ma era come se "telecomandassi" me stesso per farlo comportare in quel modo, vedendomi a distanza, al solo scopo di controllare se ero normale (veder ridere i colleghi mi tranquillizzava, perché capivo di aver ancora il senso dell'humor integro).
Ricordo che guidando (terribile, lo so, scusatemi era per lavoro
) avevo paura di passare con il "verde" perché temevo che in realtà fosse rosso, dovevo forzarmi ad aver fiducia delle mie percezioni.
Questa è l'esperienza più forte che ho avuto. Un po' diversa dalla tua ma collegabile (il vedersi da fuori soprattutto, penso).
Poi ne ho provata un'altra meno intensa ma più simile alla tua, durata per più mesi. In quel periodo ero assai anedonico, sul filo della depressione. Uscivo solo per andare dalla psicologa, e quando mi capitava di riflettermi nei vetri delle macchine mi trovavo "troppo" ordinato. Come se "dovessi" essere coi capelli scompigliati e la cispa negli occhi (nonostante mi curo quasi sempre con maniacalità prima di uscire).
Questa sensazione è durata qualche mese, svanita con il miglioramento dell'autostima e l'allontanamento della depressione.
Fossi in te (escludendo un consumo di sostanze, che nel caso ci fossero sospenderei per un bel pezzo), chiederei al medico di base orientamento per effettuare un controllo neuropsichiatrico. Magari non è niente, magari è qualcosa su cui si può o si deve intervenire.