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Vecchio 11-07-2017, 19:30   #1
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

Salve a tutti! Vorrei conoscere i pareri di persone che hanno questo problema, e magari anche di qualcuno che è riuscito a risolverlo. Vi capita mai di sentirvi tra le persone (in mezzo anche ad un ristretto gruppo di gente che conoscete, anche se non intimamente) completamente estranei e distaccati rispetto agli individui con cui state "interagendo"? Mi spiego meglio; sentite come se fosse di una "specie" diversa, e provate di conseguenza un estremo disagio, e una particolare consapevolezza angosciante, la consapevolezza che non potrete mai farvi capire, o comunicare in maniera efficiente con loro...perché, è come se parlasse una lingua a loro incomprensibile, come se venisse per l'appunto, da un altro pianeta? Spero di essermi fatta capire!
Vecchio 11-07-2017, 19:33   #2
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Sì, può succedere...
Specialmente se non si condividono gli stessi valori, se ci si sente diversi, e se la tensione e l'ansia o lo stress di essere con gli altri portano a sensazioni quasi di dissociazione... È un meccanismo di difesa ma molto straniante...
Vecchio 11-07-2017, 19:34   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

A me succede con la stragrande maggioranza delle persone, quelle cosiddette "normali".
Solo cercando con fatica tra persone che condividano i miei stessi interessi riesco a trovare, di rado, qualcuno/a con cui rapportarmi sentendomi a mio agio, in grado di capire e di essere capito.
Ma è un evento rarissimo, difatti le persone con cui riesco a gestire dei rapporti umani (non so se definirle "amiche") si contano sulle dita di una mano.
Ringraziamenti da
XL (12-07-2017)
Vecchio 11-07-2017, 20:00   #4
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L'avatar di Lowly_
 

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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Sì, può succedere...
Specialmente se non si condividono gli stessi valori, se ci si sente diversi, e se la tensione e l'ansia o lo stress di essere con gli altri portano a sensazioni quasi di dissociazione... È un meccanismo di difesa ma molto straniante...
Esatto, infatti spesso viene seguito dall'istinto di voler scappare via da quella situazione
Vecchio 11-07-2017, 20:03   #5
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
A me succede con la stragrande maggioranza delle persone, quelle cosiddette "normali".
Solo cercando con fatica tra persone che condividano i miei stessi interessi riesco a trovare, di rado, qualcuno/a con cui rapportarmi sentendomi a mio agio, in grado di capire e di essere capito.
Ma è un evento rarissimo, difatti le persone con cui riesco a gestire dei rapporti umani (non so se definirle "amiche") si contano sulle dita di una mano.
Adesso questo succede anche a me, ma è molto strano e spiacevole, perché fino a 4-5 anni fa, anche se mi trovavo di fronte a persone con cui non avevo nulla da spartire (che sono sempre state la maggior parte), non mi sentivo così male, a disagio...mi sentivo al massimo annoiata o irritata
Vecchio 11-07-2017, 22:54   #6
Esperto
 

Si, soprattutto quando c'è una marcata differenza di linguaggio mi rendo conto di non poter sostenere un discorso con persone della stessa specie (si fa per dire, ma nella realtà chissà di quale specie faccio parte ). Il fatto è che entrando nel mutismo non è che la situazione sia molto diversa
Ringraziamenti da
Lowly_ (11-07-2017)
Vecchio 11-07-2017, 23:31   #7
Esperto
 

Praticamente con tutte le persone che non siano amici o familiari, ma a volte mi sento un'estranea anche con loro. Ho proprio un handicap nel fare conversazione, succede che mi trovo in mezzo a due persone che parlano e io non so intervenire nel discorso e ho lo sguardo perso. Mi blocco e non trovo un modo per migliorare questa mia difficoltà.
Ringraziamenti da
Lowly_ (11-07-2017)
Vecchio 11-07-2017, 23:58   #8
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

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Originariamente inviata da lonely heart Visualizza il messaggio
Praticamente con tutte le persone che non siano amici o familiari, ma a volte mi sento un'estranea anche con loro. Ho proprio un handicap nel fare conversazione, succede che mi trovo in mezzo a due persone che parlano e io non so intervenire nel discorso e ho lo sguardo perso. Mi blocco e non trovo un modo per migliorare questa mia difficoltà.
Succede anche a me! Come se non avessi nemmeno delle basiche capacità sociali
Ringraziamenti da
lonely heart (12-07-2017)
Vecchio 12-07-2017, 00:11   #9
Esperto
 

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Originariamente inviata da Lowly_ Visualizza il messaggio
Succede anche a me! Come se non avessi nemmeno delle basiche capacità sociali


Esatto, io per esempio l'ho sempre pensato nel mio caso.
Vecchio 12-07-2017, 00:17   #10
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Presente.
Recentemente (fino a qualche mese fa) l'ho vissuta in maniera intensissima.

Secondo me è un effetto collaterale dell'ansia, la quale genera un flusso di pensieri che sottraggono il focus dalla situazione contingente verso un solipsismo al tempo stesso consolante e mortificante.

Una vocina che ti dice che sei inadeguato, però nel contempo ti consola perché nonostante questo lei sarà sempre con te e non ti abbandonerà mai. Anche se continuerà a darti dell'inadeguato.
In pratica è come uno spacciatore di droga, la prima dose è gratis, poi ti incatena a sé.

Sto mettendo alla prova questa teoria sforzandomi attivamente di stare attento durante le conversazioni, di seguire le discussioni e interessarmi delle questioni poste.
Quello che dice Ondine sui valori imho ha relazione in termini di facilità con cui questo genere di processo possa avvenire; ma ritengo che non sia affatto necessaria e fondamentale una piena convergenza. Primo perché come umani abbiamo un patrimonio di valori universali collettivo che condividiamo in maniera congenita (escluse persone particolarmente sociopatiche, ma insomma non penso siano così frequenti); secondo perché è più probabile trovarsi a interagire con persone che condividono in buona parte ceto, range anagrafico, etnia, educazione, riferimenti culturali e subculturali. Alla fine se si va a vedere parrebbe quasi più difficile trovare valori differenti che uguali.
Terzo, perché possiamo e dobbiamo lavorare sulla nostra capacità di integrarci e connetterci a partire da terreni comuni. E' lì la difficoltà, la soluzione di trovare persone "maggiormente compatibili" l'ho provata e non funziona, perché se non si sa gestire il terreno comune di base a tutti quelle difficoltà emergeranno anche nei rapporti con quelle persone particolarmente affini. Anzi, poi brucia ancor di più quando perdi quest'ultime, per via dell'illusione che t'eri fatto di aver finalmente trovato tuoi simili, e invece anche con loro si finisce per provare questa alienazione...

E' difficile, ma bisogna sforzarsi, ne vale la pena ed è l'unica soluzione concreta: bisogna interessarsi agli altri, e togliere attenzione a quella vocina nel cervello che vorrebbe averci tutti per sé.

Ultima modifica di Da'at; 12-07-2017 a 00:19.
Ringraziamenti da
Blue Sky (12-07-2017)
Vecchio 12-07-2017, 00:23   #11
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

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Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Presente.
Recentemente (fino a qualche mese fa) l'ho vissuta in maniera intensissima.

Secondo me è un effetto collaterale dell'ansia, la quale genera un flusso di pensieri che sottraggono il focus dalla situazione contingente verso un solipsismo al tempo stesso consolante e mortificante.

Una vocina che ti dice che sei inadeguato, però nel contempo ti consola perché nonostante questo lei sarà sempre con te e non ti abbandonerà mai. Anche se continuerà a darti dell'inadeguato.
In pratica è come uno spacciatore di droga, la prima dose è gratis, poi ti incatena a sé.

Sto mettendo alla prova questa teoria sforzandomi attivamente di stare attento durante le conversazioni, di seguire le discussioni e interessarmi delle questioni poste.
Quello che dice Ondine sui valori imho ha relazione in termini di facilità con cui questo genere di processo possa avvenire; ma ritengo che non sia affatto necessaria e fondamentale una piena convergenza. Primo perché come umani abbiamo un patrimonio di valori universali collettivo che condividiamo in maniera congenita (escluse persone particolarmente sociopatiche, ma insomma non penso siano così frequenti); secondo perché è più probabile trovarsi a interagire con persone che condividono in buona parte ceto, range anagrafico, etnia, educazione, riferimenti culturali e subculturali. Alla fine se si va a vedere parrebbe quasi più difficile trovare valori differenti che uguali.
Terzo, perché possiamo e dobbiamo lavorare sulla nostra capacità di integrarci e connetterci a partire da terreni comuni. E' lì la difficoltà, la soluzione di trovare persone "maggiormente compatibili" l'ho provata e non funziona, perché se non si sa gestire il terreno comune di base a tutti quelle difficoltà emergeranno anche nei rapporti con quelle persone particolarmente affini.

E' difficile, ma bisogna sforzarsi, ne vale la pena ed è l'unica soluzione concreta: bisogna interessarsi agli altri, e togliere attenzione a quella vocina nel cervello che vorrebbe averci tutti per sé.
E' davvero interessante questo punto di vista, e mi fa pensare! Non avevo mai considerato la "vocina" dell'ansia come ad una sorta di dipendenza. Proverò a mettere in atto questi consigli, e a vedere come va! Certo non sarà facile...
Vecchio 12-07-2017, 00:31   #12
Esperto
L'avatar di Da'at
 

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Originariamente inviata da Lowly_ Visualizza il messaggio
E' davvero interessante questo punto di vista, e mi fa pensare! Non avevo mai considerato la "vocina" dell'ansia come ad una sorta di dipendenza. Proverò a mettere in atto questi consigli, e a vedere come va! Certo non sarà facile...
Non è facile affatto e non lo sarà mai, anche perché di fondo c'è una verità, cioé la comprensione totale altrui è un'illusione. Ciascun concetto dev'essere tradotto (e quindi "tradito") in linguaggio, il quale poi nel processo di significazione da parte del ricevente viene ulteriormente ritradotto in concetto. Alcune persone (specialmente chi sente di dover trasmettere concetti complessi e inadeguati per il media linguistico) soffrono particolarmente per la consapevolezza di tutto ciò che viene lost in translation.

E' così, fattene una ragione!

Però alla lunga credo ci si possa abituare a tollerare questa sensazione, almeno a me pare stia funzionando. Poi dicci come va!
Vecchio 12-07-2017, 00:35   #13
Esperto
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Originariamente inviata da lonely heart Visualizza il messaggio
Praticamente con tutte le persone che non siano amici o familiari, ma a volte mi sento un'estranea anche con loro. Ho proprio un handicap nel fare conversazione, succede che mi trovo in mezzo a due persone che parlano e io non so intervenire nel discorso e ho lo sguardo perso. Mi blocco e non trovo un modo per migliorare questa mia difficoltà.
Il tempismo è una skill fondamentale per riuscire a integrarsi nel dialogo. Ho avuto la fortuna di partecipare a dei corsi di laboratorio teatrale che mi hanno insegnato tanto in merito: potresti provare.
Vecchio 12-07-2017, 00:37   #14
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Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Non è facile affatto e non lo sarà mai, anche perché di fondo c'è una verità, cioé la comprensione totale altrui è un'illusione. Ciascun concetto dev'essere tradotto (e quindi "tradito") in linguaggio, il quale poi nel processo di significazione da parte del ricevente viene ulteriormente ritradotto in concetto. Alcune persone (specialmente chi sente di dover trasmettere concetti complessi e inadeguati per il media linguistico) soffrono particolarmente per la consapevolezza di tutto ciò che viene lost in translation.

E' così, fattene una ragione!

Però alla lunga credo ci si possa abituare a tollerare questa sensazione, almeno a me pare stia funzionando. Poi dicci come va!
Beh, di questo ero consapevole, non ho mai aspirato alla totale comprensione ...però, una minima, insomma proprio una basic! Comunque vi farò sapere come va
Vecchio 12-07-2017, 00:38   #15
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

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Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Il tempismo è una skill fondamentale per riuscire a integrarsi nel dialogo. Ho avuto la fortuna di partecipare a dei corsi di laboratorio teatrale che mi hanno insegnato tanto in merito: potresti provare.
Il tempismo è davvero una delle cose più importanti. Non solo nell'intervenire, ma nel capire quanto tempo è a nostra disposizione.
Il rischio è di sbagliare sia prendendosi troppo tempo che troppo poco (quest'ultimo è un tipico mio errore).

Un'altra cosa che ho notato è che mi capita di parlare sopra agli altri, di interromperli. Ogni volta puntualmente me ne dispiaccio, ma cinque minuti dopo lo faccio di nuovo. Il passo verso l'essere fraintesi e considerati arroganti e maleducati è brevissimo, soprattutto quando per altri motivi si è spesso seri e poco capaci di scherzare.

Sostanzialmente mostro alcuni difetti nell'interazione verbale che denotano una difficoltà a entrare in connessione con gli altri. Il parlare a un ritmo più veloce, stare in silenzio a lungo, parlare sopra agli altri, non provare nemmeno a fare dei botta/risposta ironici (che tra l'altro paiono essere "condicio sine qua non" per flirtare, perché anche quello è un versante del problema).
Sono indicatori di una certa estraneità agli altri. Indicatori si spettro autistico, anche se non credo che nel mio caso siano tali da sollevare quella questione.

Per cercare di porre dei correttivi, sto pensando a cosa sia meglio tra: prendermi più tempo quando intervengo, rimanendo sotto i riflettori più a lungo, sviluppando il ragionamento; oppure mantenere la mia concisione e la mia velocità a macchinetta, ma intervenire più spesso.
Forse la seconda è più funzionale come punto di partenza, devo abituarmi a sentirmi più libero di parlare se mi viene in mente qualcosa. La "vera verità" è che parlare, far sentire la propria voce, rassicura gli altri su di noi e contribuisce a farci accettare. Lo percepisco sempre, io che sono molto silenzioso, quando parlo e mi dimostro come un elemento non ostile, non passivo-aggressivo, la gente poi risponde positivamente, come se stessero attendendo che dicessi qualcosa.

Ultima modifica di Blue Sky; 12-07-2017 a 01:22.
Vecchio 12-07-2017, 00:41   #16
Esperto
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Straordinario.
Ringraziamenti da
Da'at (12-07-2017)
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