Betsy Cherry

Mi sento vuota. Come se l'anima che un tempo albergava in me, se ne fosse andata altrove.
Mi sembra lontana anni luce la ragazza che vorrei essere.
Mi ritrovo sempre con gli stessi blocchi, le stesse crisi, la stessa mancanza di coraggio e non ho voglia di reagire, non più.
L'apatia si sta impadronendo di me e sono ogni giorno più confusa: vale la pena cambiare e di conseguenza affrontare situazioni angoscianti, oppure tanto vale rimanere il riccio che sono? L'ombra di me stessa, la ragazza invisibile?

Non so davvero mettere ordine nella mia mente, stavolta.

Josef K.

Mi dispiace. Credo che a modo nostro ci troviamo un pò tutti in questa situazione, e ciascuno dovrà essere in grado di trovare la propria risposta. Ti auguro di riuscirci.

Yumenohashi

Come ti capisco

シリウス

Battuta Off topic:


Betsy, sei arrivata qui che soffrivi solo di ereutrofobia e ora ti senti pure vuota e ansiosa?!?


ti abbiam proprio contagiato bene

Betsy Cherry

Non ho mai sofferto solo di eritrofobia. Non sono neppure in grado di essere sincera a quanto pare.

シリウス

probabilmente non l'ho mai saputo io, niente di che

Betsy Cherry

Non ti preoccupare, mi muovo con particolare maestria nel camuffare i miei problemi.

chrissolo

Ciao Betsy.
Mi dispiace leggere di sensazioni che conosco così bene..

La risposta è : sì, vale la pena cambiare e affrontare situazioni anche angoscianti, perché se rimani inerte e passiva (come ho fatto peraltro io da giovane) c'è l'assai concreto rischio di ritrovarsi poi "grandi" in terrificanti vicoli ciechi e circoli viziosi molto peggiori.

Lo so che non è facile (io non ci son riuscito e ora sono diventato *DAVVERO* invisibile, pure per me stesso).. ma, purtroppo, invisibilità sociale non significa solo solitudine:a lungo andare mina le basi della tua stessa identità.

Visto che sei molto giovane tu puoi tornare a splendere.

chrissolo

Chissà perché da giovani non si riescono quasi mai a percepire con chiarezza né le potenzialità che si hanno, né i rischi a cui si va incontro se si rimane inerti e passivi..

E' tragico..

chrissolo

E' impossibile parlare universalmente per chiunque, ma non credo che - in generale - alle persone piaccia stare in situazioni pesanti e demotivanti, come scrivi: secondo me è che più che altro non si sa bene cosa fare, in che direzione concentrare gli sforzi, si pensa di avere tempo infinito e non ci si accorge invece che il count-down è iniziato.

Manuela.tr

Ci piace stare in questa situazione perche'il cambiamento spaventa, l'altro da se' spaventa o perche' i nostri problemi ci appaiono insormontabili e ingovernabili cosi' indipendenti talora dalla nostra volonta'.
Pero' nulla e'impossibile anche se ci vorra'tempo, tanta forza, sostegno di vario tipo. Io credo che quando si tocca il fondo, prima o poi scatta in noi un sentimento di reazione, di coscienza e di maggior coraggio.
Almeno a me e'questo cio'che e'accaduto e anche se ancora arranco, ogni giorno lotto con le mie fobie, cerco di tenere duro e di rendere tollerabili anche i momenti di sconforto che tra l'atro ritengo siano "normali" anche in persone che non hanno mai avuto serie difficolta'.

Kaline2

Mi sento uguale.
Escluso il fatto che sono consapevole che valga la pena di cambiare, perchè finchè rimarrò cosi rimarrà anche quello stato d'animo pessimo che ho ora, ma non basta, non basta qualche sforzo per mandare via blocchi e apatia e sono questi stessi blocchi che mi impediscono di vedere cosa dovrei fare per migliorare.
E così continuerà questa sensazione di stallo per tempi infiniti

SottoLaPelle

La sociofobia si cronicizza non è statica. Il sentirsi vuoti, senza uno scopo, il terrore di un futuro, insicuri ecc...sono fattori chiave per identificare la situazione. O si reagisce, ammesso di aver la forza di farlo (ma il rischio è quello di indossare una maschera che tende a diventare molto stretta col tempo) o ci si accetta (e risulta impossibile quindi impraticabile come strada) o si capisce un modo per alzare la propria autostima, perché è questa la chiave di tutto

Martello

Colma i tuoi vuoti con le passioni.

chopin6630k

Hmmm... Che brutta sensazione Betsy. Purtroppo sto vivendo anche io un senso di vuoto e confusione. Di solito è tipico di chi vive solo. La solitudine crea un blocco irreparabile, stati depressivi. Ed è normale che sia così. Altrimenti saremmo tutti schizoidi. O schizofrenici. Uhm... Mi spiace molto. Ti capisco. Fino in fondo. Ciao, e spero tu possa sentirti meglio in futuro.

Rasko

che dire, vivo sensazioni molto simili, ne ho già parlato ampiamente fino a scassarvi i maroni credo eheh. Io alla fine (ce n'è voluto) mi sono deciso a chiedere un aiuto esterno, perché mi sono reso conto che non si può continuare così, per il semplice motivo che il tempo passa e ciò che poteva essere tollerato finché avevi un certo margine ora non lo è più.

lomboreb

Verissimo!

Se focalizzi continuamente la tua attenzione sul problema questo non si risolverà mai, ma anzi diventerà ogni giorno più grande. È come quando non puoi grattarti il naso e lo senti prudere sempre di più fino a diventare insopportabile.

L'idea di focalizzare la tua attenzione su qualcos'altro è sicuramente la migliore per cercare di uscire da questa spirale di tristezza che ti trascina sempre più giù.

So che è difficile pensare ad altro, ma credimi, se farai uno sforzo per distogliere l'attenzione, avrai fatto il primo passo per dimenticare questa sensazione di angoscia.

Trovati una passione e mettici tutto il cuore per portarla avanti.

Marco Russo

Mi sono sentito spesso svuotato (l'ho pure scritto nel thread "come ti senti in questo momento?"). Spremuto come un tubetto di dentifricio, e credimi, fa male anche a me, quindi so cosa senti.

Ultimamente grazie ad alcune persone che mi hanno spinto verso alcune riflessioni, sono arrivato a ipotizzare che tra l'essere vuoti e il sentirsi vuoti ci sia una certa distanza.
In pratica, non è che tu prima fossi piena e adesso puff ti sei svuotata. Forse invece è il contrario, e il tuo stato di malessere è una benedizione, in quanto è semplicemente il frutto di una maggior autoconsapevolezza.

Sarà duro per te accettarlo, ma questo senso di disagio e frustrazione è semplicemente il segnale che la vita ti dà per indicarti che stai sbagliando, che non hai fatto abbastanza oppure che hai fatto delle cose sbagliate.

Forse faresti bene a prenderti qualche giorno di tregua e dedicarti ad una profonda introspezione, e domandarti "come posso riempire questo mio vuoto? Cosa desidero davvero? Come sarebbe il mio mondo ideale, e come faccio ad avvicinarmi ad esso? Come mai con tutto quello che sto facendo, non sto avvicinandomi minimamente al mio mondo ideale? Sto sbagliando qualcosa, o sto facendo poco?".


Suggerisco profonde dormite e molto tempo da passare soli con la propria mente.

Christopher

Sto accettando passivamente le mie vuote abitudini, come ascoltare la musica. I miei vicini mi vedono davanti a casa e dicono 'Perché sei triste?', non gli rispondo nemmeno. Faccio sempre le stesse cose, vuote e inutili. E non riesco a cambiare.