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19-07-2016, 15:51
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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E: un connubio tipico. Qualsiasi cosa mi accada, alla fine almeno un po', è colpa mia. Ma non basta, è anche una colpa che provo come se fosse grave. E appena ho commesso un errore più serio, allora mi rodo l'anima dal rimorso, senza vedere fino a che punto è davvero colpa mia o non ci sono responsabilità di altri oppure motivi scusanti o quantomeno attenuanti.
Sono sensibile alle offese, ma mi rimprovero di non aver reagito per tempo, quindi in qualche modo "di averle permesse". Quando proprio non ne posso più e reagisco, mi rimprovero per aver reagito.
Gli errori che magari ho commesso anni fa, se mi tornano in mente, mi producono ancora sensi di colpa.
Non è vita. Non m'illudo di eliminare questo ipertrofico senso di colpa, perché è indotto dalla depressione e dunque dovrei eliminare per sempre la depressione, ma almeno di fare una riflessione condivisa, per essere più cosciente e limitare i danni.
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19-07-2016, 16:23
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Mi divido tra il caricare tutto su di me e assumermi la responsabilità anche di ciò che non mi riguarda direttamente e lo scaricare tutto sulle contingenze e non prendermi nemmeno la responsabilità di me stesso.
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19-07-2016, 16:24
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Tutto doveva andare così eppure tutto POTEVA andare diversamente, ma non si capisce in base a cosa le cose potevano andare diversamente
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19-07-2016, 18:09
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#4
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 164
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Anch'io spesso ho sensi di colpa. Devi imparare a distinguere quelli che sono costruttivi da quelli futili.
Mi scappa una bestemmia e poi mi sento in colpa? Questo è un senso di colpa costruttivo perchè mi protegge dal peccare ancora.
Prendo in giro inconsapevolmente una persona e poi mi rendo conto a mente più lucida che l'ho ferito? Questo è un senso di colpa costruttivo perchè mi protegge dal peccare ancora.
Non passo un esame all'università e mi sento in colpa? Se mi sono impegnato al massimo non ho motivo di sentirmi in colpa. Quel che potevo fare l'ho fatto. Al massimo, mi metto lì e cerco di analizzare le cause dell'insuccesso.
Poi è chiaro che se non entri nei dettagli, se non mi dici dopo quali esperienze di vita ti senti in colpa, non posso aiutarti
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Ultima modifica di Black101; 19-07-2016 a 18:12.
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19-07-2016, 20:56
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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X tutti,
Al pari di certe ansietà, il senso di colpa che la depressione genera, è vago. Mi spiego: se non penso a un dato errore, ma mi sento "quello che sbaglia". In questi termini il ragionamento non aiuta molto.
Altro aspetto: se ci si sente in colpa, in qualche modo ci si può anche voler punire; cioè per espiare, devi stare abbastanza male. Ma serve per riparare, ammesso che sia ancora possibile?
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19-07-2016, 21:08
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Black,
sul piano religioso, c'è molto da dire. E ne vale la pena. Tu dici: pecco, mi sento in colpa, non ripeto l'errore o lo riparo.
E' vero, ma può non bastare. Perché il ricordo dell'errore può produrre ancora una pena, a distanza di tempo.
Infatti la Scrittura ripete più di una volta una frase: non tormentati per i tuoi peccati. Cioè una volta sofferti, basta. Ma evidentemente la Scrittura sa che non sempre riusciamo a chiudere i conti.
C'è un altro aspetto: se ti confessi i tuoi peccati sono rimessi. Ma ci DEVI credere. Perché è un disastro se continui a sentirti colpevole. Me lo disse un prete di frontiera, che fece missione nel Russicum, l'organizzazione cattolica nella Russia comunista. Uomo autorevole.
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20-07-2016, 12:19
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#7
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 164
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@ Superpippo:
sono d'accordo con quello che hai detto. Occorre credere nella remissione dei peccati attraverso la confessione.
Però penso che i sensi di colpa di cui parlavi tu, c'entrassero solo in minima parte con la religione.
Ad ogni modo, se non entri nei dettagli, se non specifichi quando ti senti in colpa e rimani sul generale non possiamo andare molto lontano, non posso aiutarti
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20-07-2016, 18:53
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Scelgo solo un caso:
se mi viene il dubbio di aver sbagliato qualcosa con qualcuno, ebbene il dubbio per me si trasforma in certezza.
Questo tipo di mea culpa appartiene al campo delle ipotesi, ma capisci che, esteso alle relazioni reali, crea un bel po' di ansietà.
Ogni volta poi, devo riflettere parecchio per rassicurarmi. Ma il mio primo approccio è di colpevolezza.
Un altro caso è la frequente autocorrezione, cioé non cambiare per far meglio, ma in base all'impressione che quello che sto facendo sia un po' sbagliato. Quando sto meglio non mi succede.
Poi ci sono i singoli episodi più importanti, quando la colpa c'è stata davvero ed è importante, ma non ne parlo adesso , per non scrivere un post-fiume.
In ogni caso, la depressione comporta dì per sé stessa a un'auto attribuzione di colpa. Mentre i "normali" tendono ad attribuire le colpe più spesso agli altri, che a sè stessi.
Sia chiaro: il senso di colpa ha una funzione benefica, perché attiva i freni morali. Chi non prova sensi di colpa, commette qualsiasi nefandezza.
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Ultima modifica di cancellato16573; 20-07-2016 a 18:55.
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20-07-2016, 19:42
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Tutto questo va rapportato al mio rigore morale. Da qui deriva la mia percezione di gravità del mio errore.
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