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Vecchio 09-04-2015, 20:07   #1
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Ciao a tutti, era un po' che non aprivo un thread; escludendo il "diario" l'ho fatto solo una volta, e sinceramente non ne sentivo la mancanza perché non sono molto incline al farlo. Però, ogni tanto, si sente il bisogno di sfogarsi e ascoltare il parere di altre persone, non esterne ma persone "come me", di cui mi importi il parere.
Vi ringrazio in anticipo per aver letto uno dei miei soliti papiri.


Riprendendo il titolo del thread: sono semplicemente stanco di me stesso, definitivamente questa volta.
Si, perché apparentemente non c'è modo o verso, non si scappa. E' come un elastico, fermamente legato ad un chiodo ben fissato su una superficie, che si sforza e si sforza di allontanarsi il più possibile, di staccarsi dal vincolo una volta per tutte...ma per quanto ci provi alla fine, arrivato al punto di estensione massimo, ritorna allo stadio iniziale. E' un circolo vizioso da cui apparentemente non vi è uscita, se non con la rottura da parte dell'elastico stesso.

Mi sembra di essere sempre nella stessa situazione, e sapevo che alla fine sarebbe successo di nuovo, era solo questione di tempo; eppure, mai mi sarei aspettato in questo modo. Mi sembra di rivivere quegli anni, uno dopo l'altro, identici a come li ho già vissuti: un concentrato, involontario o meno, di balle, ipocrisia, e mancanza di empatia nei miei confronti.

Si sono stanco di me stesso. Stanco di essere depresso, demoralizzato, frustrato da queste situazioni e dalla mia inadeguatezza, dalla mia inutilità come persona. Ma soprattutto sono stanco di combattere anche, e sempre, su tanti altri fronti, su mille altri fronti: il disturbo evitante di personalità, i DOC, la bassa autostima, l'insoddisfazione data dall'aspetto fisico (che non sono riuscito a cambiare neanche un minimo seppur impegnandomi), la mia timidezza e incapacità nel relazionarmi, il mio sentirmi totalmente incapace in qualsiasi cosa, il sentirmi sempre inferiore agli altri (poi confermato dalle circostanze), il non sentire uno scopo, il sapere di non avere un futuro. E chi più ne ha più ne metta: sono disastrato.
E gli altri...gli altri spesso se ne fregano, perché che abbiano contribuito o meno alla "causa" per loro non ha molta importanza. Ma intanto chi è che sta di me**a? Di certo non loro. Si, perché io da loro non pretendo proprio nulla, ma se c'è una cosa che ho sempre detestato è quando le persone manifestano la loro felicità o euforia di fronte a me, sapendo o vedendo che sono giù di morale o totalmente depresso, e di conseguenza detesto questa spiccata mancanza di empatia nei miei confronti, specie quando poi si verifica sempre il contrario nei loro, da parte mia.

Quindi sono incazzato, incazzato nero, per l'ennesima volta. E non con gli altri, ma come sempre con me stesso: mi detesto perché credo di essere a questo punto sempre troppo buono, quello che tanto "si arrabbia ma poi gli passa" perché è troppo debole e fragile e si fa venire sempre e comunque i sensi di colpa, e la gente poi se ne approfitta (perché tanto si sa, Marco non si ribella, gli si può fare quello che si vuole, incassa solo senza mai reagire, peggio di un Pungiball o di un assorbente). In generale credo di mostrarmi sempre troppo disponibile nei confronti altrui, e vengo poi preso a pesci in faccia alla minima occasione, o peggio ferito a morte. E questo non va bene, non va bene affatto.


Ogni volta resto invischiato nella stramaledetta tela del ragno, impotente. Ma ne vale davvero la pena? No, direi di no. Eppure, non riesco mai a cambiare.
Non ce la faccio più, vorrei solo farla finita. Qualcuno se può ponga fine a tutte le mie sofferenze. Vi prego, qui e ora, una volta per tutte, definitivamente.

Ultima modifica di Garrus_92; 10-04-2015 a 11:58.
Vecchio 09-04-2015, 20:34   #2
Esperto
 

Molto spesso mi sento come te.Credo anche io di essere debole, si sono debole è questo il problema.Fs, depressione ecc ecc,sono tutti nomi che si danno ma che significano solo una cosa, essere deboli.Ti capisco al 100%,anche io molto spesso mi sono sentito preso a pesci in faccia solo perchè sono troppo buono e accomodante.La soluzione è essere cattivi?Non so, non credo, bisogna solo trovare le persone giuste.l importante è non odiare, l odio ti consuma.
Vecchio 09-04-2015, 21:57   #3
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Grazie ad entrambi

@ Edopardo:
E' vero, "trovare le persone giuste"...era il mio pensiero fino a qualche tempo fa, salvo poi capire che è molto molto difficile, se non impossibile purtroppo, almeno per me.
Io poi sono sempre il tipo che cerca di infondere speranza quando sente gli altri dire le stesse mie cose, per confortare, ma che poi tempo dopo si abbatte per gli stessi motivi non credendo più in quelle parole, seppur sperandoci. Credo sia la depressione, e molto anche un pessimismo generale derivato dalle continue incertezze, e dalle altrettante continue frustrazioni maturate durante tutti questi anni, cercando di risolvere i miei problemi in qualche modo, sempre fallendo...di cui sono realmente stanco.

@ XL:
Io ci provo, ci ho provato tante volte, ma alla fine è inutile girarci attorno, la colpa ritorna sempre su di me, sono io il problema, io l'elemento inutile, l'inadeguato, la pecora nera, la persona "di troppo". Non posso e riesco ad odiare gli altri, perché odio molto di più me stesso, e ciò che succede è alla fine sempre e comunque causa del mio essere "diverso".
No comunque, non alludevo al suicidio..più volte ho detto, anche nel mio diario, che lo ritengo una soluzione si definitiva ma da codardi, e comunque non avrei mai il coraggio di compierla. Alludevo più che altro a qualche altra soluzione in grado di cancellare tutti i problemi, tutti i disturbi, gli impedimenti, e qualsiasi altra cosa; un qualche "rimedio" che neanche io conosco e che molto probabilmente (leggasi: sicuramente) non esiste. Quindi di fatto sono costretto a soffrire fino a chissà quando, sperando che non sia "in eterno".

Ultima modifica di Garrus_92; 09-04-2015 a 22:33.
Vecchio 09-04-2015, 22:15   #4
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

mi ci rivedo troppo in questa tua descrizione garrus. ci vorrebbe la faccia di bronzo di rispondere a certa gente, e anche quella di fregarsene e rassegnarsi senza star male. cosa quasi se non veramente impossibile.
Vecchio 09-04-2015, 23:20   #5
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
mi ci rivedo troppo in questa tua descrizione garrus. ci vorrebbe la faccia di bronzo di rispondere a certa gente, e anche quella di fregarsene e rassegnarsi senza star male. cosa quasi se non veramente impossibile.
Grazie...
Magari, vorrei davvero potermene fregare come fanno altre persone; perché spesso forse provo troppa empatia e sto male. Probabilmente dovrei bloccarmi, o forse no, non lo so.
Ma purtroppo, evidentemente, sono proprio io ad essere diverso e strano rispetto al "normale"...non so che dire.

Ultima modifica di Garrus_92; 10-04-2015 a 11:39.
Vecchio 10-04-2015, 02:45   #6
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Garrus_92 Visualizza il messaggio
Ciao a tutti, era un po' che non aprivo un thread; escludendo il "diario" l'ho fatto solo una volta, e sinceramente non ne sentivo la mancanza perché non sono molto incline al farlo. Però, ogni tanto, si sente il bisogno di sfogarsi e ascoltare il parere di altre persone, non esterne ma persone "come me", di cui mi importi il parere.
Vi ringrazio in anticipo per aver letto uno dei miei soliti papiri.


Riprendendo il titolo del thread: sono semplicemente stanco di me stesso, definitivamente questa volta.
Si, perché apparentemente non c'è modo o verso, non si scappa. E' come un elastico, fermamente legato ad un chiodo ben fissato su una superficie, che si sforza e si sforza di allontanarsi il più possibile, di staccarsi dal vincolo una volta per tutte...ma per quanto ci provi alla fine, arrivato al punto di estensione massimo, ritorna allo stadio iniziale. E' un circolo vizioso da cui apparentemente non vi è uscita, se non con la rottura da parte dell'elastico stesso.

Mi sembra di essere sempre nella stessa situazione, e sapevo che alla fine sarebbe successo di nuovo, era solo questione di tempo; eppure, mai mi sarei aspettato in questo modo. Mi sembra di rivivere quegli anni, uno dopo l'altro, identici a come li ho già vissuti: un concentrato, involontario o meno, di balle, ipocrisia, e mancanza di empatia nei miei confronti.

Si sono stanco di me stesso. Stanco di essere depresso, demoralizzato, frustrato da queste situazioni e dalla mia inadeguatezza, dalla mia inutilità come persona. Ma soprattutto sono stanco di combattere anche, e sempre, su tanti altri fronti, su mille altri fronti: il disturbo evitante di personalità, i DOC, la bassa autostima, l'insoddisfazione data dall'aspetto fisico (che non sono riuscito a cambiare neanche un minimo seppur impegnandomi), la mia timidezza e incapacità nel relazionarmi, il mio sentirmi totalmente incapace in qualsiasi cosa, il sentirmi sempre inferiore agli altri (poi confermato dalle circostanze), il non sentire uno scopo, il sapere di non avere un futuro. E chi più ne ha più ne metta: sono disastrato.
E gli altri...gli altri spesso se ne fregano, perché che abbiano contribuito o meno alla "causa" per loro non ha molta importanza. Ma intanto chi è che sta di me**a? Di certo non loro. Si, perché io da loro non pretendo proprio nulla, ma se c'è una cosa che ho sempre detestato è quando le persone manifestano la loro felicità o euforia di fronte a me, sapendo o vedendo che sono giù di morale o totalmente depresso, e di conseguenza detesto questa spiccata mancanza di empatia nei miei confronti, specie quando poi si verifica sempre il contrario nei loro, da parte mia.

Quindi sono incazzato, incazzato nero, per l'ennesima volta. E non con gli altri, ma come sempre con me stesso: mi detesto perché credo di essere a questo punto sempre troppo buono, quello che tanto "si arrabbia ma poi gli passa" perché è troppo debole e fragile e si fa venire sempre e comunque i sensi di colpa, e la gente poi se ne approfitta (perché tanto si sa, Marco non si ribella, gli si può fare quello che si vuole, incassa solo senza mai reagire, peggio di un Pungiball o di un assorbente). In generale credo di mostrarmi sempre troppo disponibile nei confronti altrui, e vengo poi preso a pesci in faccia alla minima occasione, o peggio ferito a morte. E questo non va bene, non va bene affatto.


Ogni volta resto invischiato nella stramaledetta tela del ragno, impotente. Ma ne vale davvero la pena? No, direi di no. Eppure, non riesco mai a cambiare.
Non ce la faccio più, vorrei solo farla finita. Qualcuno se può ponga fine a tutte le mie sofferenze. Vi prego, qui e ora, una volta per tutte, definitivamente.
Potrei aver scritto io queste righe, parola per parola. So cosa stai passando. E guardacaso anche io mi chiamo Marco. L'unica speranza che mi rimane è che forse con il tempo qualcosa potrebbe cambiare. Ma ormai anche questa si sta affievolendo. Ma nonostante questo cerchiamo di mantenerla viva il più a lungo possibile, forse arriverà qualcosa di buono prima o poi, chissà.
Vecchio 10-04-2015, 15:51   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Potrei aver scritto io queste righe, parola per parola. So cosa stai passando. E guardacaso anche io mi chiamo Marco. L'unica speranza che mi rimane è che forse con il tempo qualcosa potrebbe cambiare. Ma ormai anche questa si sta affievolendo. Ma nonostante questo cerchiamo di mantenerla viva il più a lungo possibile, forse arriverà qualcosa di buono prima o poi, chissà.
Grazie lo so...la risposta che ti avevo dato in un altro thread vale ancora, cioè che non dobbiamo buttare "così" la nostra vita; ma come sempre quando i problemi son troppi e continuano a spuntarne altri, in questi casi per me c'è ben poco da fare, la depressione prende il sopravvento. E la speranza? Beh, la speranza si, si affievolisce eccome, fino a sparire quasi del tutto.
Qualcosa di buono? Lo spero, pur non credendoci granché ormai...

Spesso sai cosa mi sembra di essere? Uno straccio. Mi sembra di essere trattato in questo modo: all'occasione inzuppato e inzuppato a non finire, per poi essere strizzato di punto in bianco nel momento in cui non più voluto o necessario, e di conseguenza gettato via. Per poi essere ripreso alla bisogna, e così via dicendo, ogni volta.
Nella "vita reale" questa cosa mi è successa ben più di una volta, e con più persone...e continua a succedere tuttora.

Ultima modifica di Garrus_92; 10-04-2015 a 15:57.
Vecchio 10-04-2015, 18:32   #8
sun
Principiante
L'avatar di sun
 

la cosa brutta è tenere il sorriso fino a fine giornata ,per non destare sospetti visto che l unica attenzione che riuscirebbe a suscitare un viso triste sarebbero quegli odiosi convenevoli consolatori '' dai passa tutto ,devi trovare in te la voglia e la forza di farlo '' ...vorrei urlare prova a vivere un giorno solo come vivo io con tutte le paranoie , le paure e l impotenza poi vediamo se ti rimane la forza di fingere un sorriso con voi stronzi
Vecchio 10-04-2015, 19:42   #9
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Quote:
Originariamente inviata da sun Visualizza il messaggio
la cosa brutta è tenere il sorriso fino a fine giornata ,per non destare sospetti visto che l unica attenzione che riuscirebbe a suscitare un viso triste sarebbero quegli odiosi convenevoli consolatori '' dai passa tutto ,devi trovare in te la voglia e la forza di farlo '' ...vorrei urlare prova a vivere un giorno solo come vivo io con tutte le paranoie , le paure e l impotenza poi vediamo se ti rimane la forza di fingere un sorriso con voi stronzi
Già non me ne parlare, essere costretti a fare i "sorrisini finti" alle persone in momenti grigi; spesso anche causa del disturbo evitante poiché, almeno per quel che riguarda me, tendo proprio ad evitare queste situazioni se già so che dovrò impormi la cosiddetta "maschera" che tanto detesto.
Sul fatto dei "convenevoli consolatori": purtroppo chi non è mai stato depresso o non ha mai avuto altri disturbi psicologici particolari, semplicemente non capisce e tende molto spesso a trattare la cosa con superficialità.
Vecchio 11-04-2015, 01:06   #10
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Garrus_92 Visualizza il messaggio
Grazie lo so...la risposta che ti avevo dato in un altro thread vale ancora, cioè che non dobbiamo buttare "così" la nostra vita; ma come sempre quando i problemi son troppi e continuano a spuntarne altri, in questi casi per me c'è ben poco da fare, la depressione prende il sopravvento. E la speranza? Beh, la speranza si, si affievolisce eccome, fino a sparire quasi del tutto.
Qualcosa di buono? Lo spero, pur non credendoci granché ormai...

Spesso sai cosa mi sembra di essere? Uno straccio. Mi sembra di essere trattato in questo modo: all'occasione inzuppato e inzuppato a non finire, per poi essere strizzato di punto in bianco nel momento in cui non più voluto o necessario, e di conseguenza gettato via. Per poi essere ripreso alla bisogna, e così via dicendo, ogni volta.
Nella "vita reale" questa cosa mi è successa ben più di una volta, e con più persone...e continua a succedere tuttora.
Lo so bene purtroppo, quando i problemi si accavallano, quasi cominciano a sovrastare anche quel piccolo barlume di speranza rimasto. Poi ci sono quei brevi sprazzi di coraggio, di voglia di rialzarsi, che vengono soffocati sul nascere. Chissà come si fa a vivere, non dico felici, ma almeno in maniera normale. Ci provo e ci provo ma in un modo o nell'altro ritorno al punto di partenza.
Vecchio 16-04-2015, 16:03   #11
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Lo so bene purtroppo, quando i problemi si accavallano, quasi cominciano a sovrastare anche quel piccolo barlume di speranza rimasto. Poi ci sono quei brevi sprazzi di coraggio, di voglia di rialzarsi, che vengono soffocati sul nascere. Chissà come si fa a vivere, non dico felici, ma almeno in maniera normale. Ci provo e ci provo ma in un modo o nell'altro ritorno al punto di partenza.
I know that feel bro

Ringraziamenti da
Onizuka (16-04-2015)
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