|
|
09-07-2017, 11:48
|
#21
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
|
Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Volentieri. Puoi includermi tu nel gruppo milanese o c'è una discussione apposta?
|
basta mettersi d'accordo per whatsup
|
|
09-07-2017, 11:48
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
|
Io riesco a frequentare amici. Sono timido e esco poco, però fondamentalmente i miei problemi non sono tanto concentrati nella mancanza di socialità (sono più il senso di incapacità, inadeguatezza, imbranataggine).
Semmai il problema è che frequento solo maschi. La fobia delle ragazze nel corso degli anni ha fatto sì che mi esponessi socialmente solo quando sapevo che saremmo stati io e i miei 2-3-4 amici. Feste, cene, e cose così ne facevo poche, e ora non ne faccio del tutto.
Da questa dinamica non ho mai saputo uscire, la conseguenza è che il bisogno di socialità lo riesco a soddisfare abbastanza, ma non c'è nessuna base per conoscere una ragazza.
|
Ultima modifica di Blue Sky; 09-07-2017 a 11:51.
|
09-07-2017, 12:16
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
|
I miei credo abbiano ormai capito come son fatto e ormai non insistono più di tanto.
Ho gusti difficili, interessi non "di massa", sono selettivo in termini di persone che mi va di frequentare... per cui siamo tutti consapevoli che trovare una compagnia e/o una ragazza non è affatto semplice.
Inoltre, mi da fastidio dover far troppa strada per incontrare qualcuno... già faccio il pendolare durante la settimana, se dovessi sorbirmi ore di viaggio anche nel weekend sarebbe la fine.
Ho degli amici storici, ma sono tutti sistemati. Ci si vede di tanto in tanto e con gran piacere, ma non regolarmente e non con eventuale aggiunta di altre persone.
Purtroppo ho pochissimo tempo da dedicare ad attività extra lavorative, se non nel weekend. Vorrei tanto ricominciare a fare volontariato e frequentare un corso di lingua per tener viva quella che ho imparato all'estero, ma al momento non ne avrei proprio il tempo.
Il primo passo sarebbe, dunque, trovare un lavoro più vicino a casa.
|
|
09-07-2017, 12:37
|
#24
|
Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
|
Già già, è facile pontificare quando si tratta dei problemi degli altri.
A essere oggettivi è tutto semplice: cosa ci vuole? Basta che esci un attimo per strada, la prima ragazza che incontri per strada si innamora perdutamente di te, e due giorni dopo te la sposi. Poi entri un attimo in un negozio, e quando entri tutte le persone ti notano, ti si avvicinano e ti propongono di divenire loro amico. Poi uscendo dal negozio trovi per terra un biglietto del gratta e vinci con vincita di 500.000.000 euro, e hai anche risolto i problemi economici. Il nostro è proprio il migliore dei mondi possibili.
|
|
09-07-2017, 12:38
|
#25
|
Avanzato
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: In a sad point of the Universe
Messaggi: 424
|
Trovare una nuova compagnia è davvero semplice.
E si tratta della stessa semplicità che si usa per aprire bocca e sparare minchiate.
Odio chi sminuisce le sofferenze altrui e tende a sempre a semplificare tutto.
|
|
09-07-2017, 12:43
|
#26
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Io riesco a frequentare amici. Sono timido e esco poco, però fondamentalmente i miei problemi non sono tanto concentrati nella mancanza di socialità (sono più il senso di incapacità, inadeguatezza, imbranataggine).
Semmai il problema è che frequento solo maschi. La fobia delle ragazze nel corso degli anni ha fatto sì che mi esponessi socialmente solo quando sapevo che saremmo stati io e i miei 2-3-4 amici. Feste, cene, e cose così ne facevo poche, e ora non ne faccio del tutto.
Da questa dinamica non ho mai saputo uscire, la conseguenza è che il bisogno di socialità lo riesco a soddisfare abbastanza, ma non c'è nessuna base per conoscere una ragazza.
|
Uguale a te. In una nuova compagnia si replicherebbe probabilmente in peggio la mia situazione attuale. Ovvero i tipi poco socievoli e senza ragazza/moglie s' incontrano in modo piu' spontaneo tra loro, quasi naturale direi; pero' poi viene la tristezza, si respira aria da sfigati che non mi piace. Tanto vale che resto con i miei amici storici che almeno mi conoscono e mi rispettano. Forse da vecchio, se ci arrivero', le cose miglioreranno, ci trova per fare cose tranquille, giocare a carte e trovare gli amici in clinica pieni di acciacchi. Tipo qualcosa come il film "Amici miei"
|
|
09-07-2017, 13:06
|
#27
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 405
|
Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Io riesco a frequentare amici. Sono timido e esco poco, però fondamentalmente i miei problemi non sono tanto concentrati nella mancanza di socialità (sono più il senso di incapacità, inadeguatezza, imbranataggine).
Semmai il problema è che frequento solo maschi. La fobia delle ragazze nel corso degli anni ha fatto sì che mi esponessi socialmente solo quando sapevo che saremmo stati io e i miei 2-3-4 amici. Feste, cene, e cose così ne facevo poche, e ora non ne faccio del tutto.
Da questa dinamica non ho mai saputo uscire, la conseguenza è che il bisogno di socialità lo riesco a soddisfare abbastanza, ma non c'è nessuna base per conoscere una ragazza.
|
Stessa situazione!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
|
09-07-2017, 13:42
|
#28
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
|
Quote:
Originariamente inviata da Iago
In che senso?
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
Non lo intendevo in senso provocatorio , dicevo che tu, come noi altri del resto, sei limitato dalla fobia sociale che ti impedisce di conoscere nuove persone (non che per uno normale sia facilissimo eh), e tua madre crede in una fantasia distorta dove ci si possa fidanzare così, semplicemente andando in giro e parlando .
Il problema c'è da entrambi le parti ecco, ma tu pensa a te, non badare a certi commenti sconclusionati come questo, magari vuoi pure bene a mammà però evidentemente non ne capisce niente di come funziona, ne coglie le tue problematiche.
|
|
09-07-2017, 16:30
|
#29
|
Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
|
Blue Sky, no-body e Iago, mi unisco anch'io a voi. Stessa situazione, a meno che non faccia sforzi per cambiare la rotta (qualche volta ha funzionato), ma normalmente la mia situazione è simile alla vostra.
|
|
09-07-2017, 17:35
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Un tempo il dialogo era qualcosa di molto più scontato. Ci si salutava fra sconosciuti e si facevano quattro chiacchere senza particolari paranoie.
Era "normale". Non che non esistesse la sociofobia. Ma dobbiamo ammettere che buona parte di quella presente anche qui sul forum non è (almeno del tutto) congenita, bensì dipende da fattori ambientali ed esperenziali, che hanno portato le persone che ne soffrono a vivere la socialità con un grado di ansia maggiore del normale, slo perché non ne sono abituate.
Ora è più difficile. Sono tutti assorti dai loro smartphones e dai loro social network. Anche la parola stessa -e quindi il giudizio- ha assunto una velocità di diffusione spaventosa, perciò la percezione del timore di essere malvisti ed esclusi per una propria (presunta) stranezza è ingigantita, rispetto al passato. Dove al massimo se si faceva una figura di merda, restava circoscritta al luogo e al tempo in cui avveniva.
Non sono solo i fobici ad aver difficoltà nelle relazioni sociali. Sicuramente loro ne soffrono di più; ma da quel che vedo in giro, il dialogo fra persone sconosciute è più una rarità che una cosa diffusa.
Di contro, sapere che questa è una paura per tutti, dovrebbe confortare. Sappiamo che attaccare bottone significa esporsi, cercare di presentarsi nella propria autenticità significa mostrare i propri punti di vulnerabilità; e accettando che questa consapevolezza non è solo nostra, ma anche delle persone a cui ci rivolgiamo, possiamo sperare nella clemenza del giudizio altrui, dal quale ci sentiamo costantemente sotto schiaffo.
Però non se ne esce senza accettare che questa paura va combattuta. Che bisogna fare questo passo, visto che siamo noi gli interessati a farlo. Possiamo trovare degli alleati, nelle occasioni in cui altre persone si aggregano per lo stesso bisogno sociale che viviamo noi.
Le soluzioni sono sempre le stesso. Un corso (ballo, teatro, musica), uno sport, un hobby o l'impegno nel volontariato, nella politica locale, nel sociale.
Qualcosa che ci piaccia e che ci dia un senso di appartenenza. Poi da lì si può usare quella base come punto di partenza per costruire legami significativi. Per relazionarci alle persone, ascoltarle e connetterci.
Probabilmente tua madre aveva ragione se ragioniamo ancora nei termini degli anni 50-60-70-80. Ma le nostre specifiche difficoltà non ci esimono dalla necessità di impegnarci per affrontarle. Di accettare questa sfida, consapevoli di quanto ci costerà, in termini di fatica.
Un'alternativa vera non c'è, a parte continuare a lamentarsi che le cose non vanno come vorremmo andassero.
|
|
09-07-2017, 17:46
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
A me sta sempre più annoiando anche frequentare solo maschi,tanto i discorsi sono sempre gli stessi e le persone idem,ma l'alternativa è alienarsi totalmente e disimparare pure come si costruisce una frase di senso compiuto,quindi ogni tanto l'evento sociale o la rimpatriata tocca farla,ma se già a 20-30 anni si è così eremiti non oso immaginare dopo.
|
Io ho frequentato solo maschi per quasi tutta la vita, per poi frequentare sempre i stessi maschi con le loro ragazze, e ad una certa cmq mi sono rotto e ho ncominciato a uscire quando mi andava e cmq molto di rado rispetto a prima. Ora il problema trasferitomi non si pone, al momento non esco e basta
|
|
09-07-2017, 17:49
|
#32
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 405
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
A me sta sempre più annoiando anche frequentare solo maschi,tanto i discorsi sono sempre gli stessi e le persone idem,ma l'alternativa è alienarsi totalmente e disimparare pure come si costruisce una frase di senso compiuto,quindi ogni tanto l'evento sociale o la rimpatriata tocca farla,ma se già a 20-30 anni si è così eremiti non oso immaginare dopo.
|
Io so come sarà il mio dopo, uguale a quello di adesso, come lo è stato il mio passato!
Ora non mi illudo neanche più!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
|
09-07-2017, 17:50
|
#33
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 405
|
Quote:
Originariamente inviata da Zetta89
Io ho frequentato solo maschi per quasi tutta la vita, per poi frequentare sempre i stessi maschi con le loro ragazze, e ad una certa cmq mi sono rotto e ho ncominciato a uscire quando mi andava e cmq molto di rado rispetto a prima. Ora il problema trasferitomi non si pone, al momento non esco e basta
|
E dove le hanno conosciute le loro ragazze?
Ma non avevano amiche, da presentarti?
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
|
09-07-2017, 17:53
|
#34
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
|
Quote:
Originariamente inviata da Iago
E dove le hanno conosciute le loro ragazze?
Ma non avevano amiche, da presentarti?
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
Abitavo lontano perciò non potevo uscire sempre con loro. Loro le loro le hanno conosciute all'uni, e alcuni alle superiori tipo. Comunque la caratteristica delle mie conoscenze femminili è sempre stata che non avevano amiche single. C'è da vedere se era vero o tutta una scusa perché mi vedevano un caso disperato da non consigliare a nessuno
|
|
09-07-2017, 17:55
|
#35
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Anche io sempre e solo maschi,difatti non capisco come mai ogni tanto alcuni di loro si accompagnino a strani maschi con protuberanze sul petto,piedi su scarpe alte e capelli lunghi,che specie è?boh
|
le conoscono da soli?
|
|
09-07-2017, 17:56
|
#36
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 405
|
Quote:
Originariamente inviata da Zetta89
Abitavo lontano perciò non potevo uscire sempre con loro. Loro le loro le hanno conosciute all'uni, e alcuni alle superiori tipo. Comunque la caratteristica delle mie conoscenze femminili è sempre stata che non avevano amiche single. C'è da vedere se era vero o tutta una scusa perché mi vedevano un caso disperato da non consigliare a nessuno
|
Mi sa che io ho sbagliato a non fare l'università! Un mio amico l'ha proprio trovata li, ora sono quasi due anni che stanno insieme e lui è uguale a me, a noi!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
|
09-07-2017, 18:32
|
#37
|
Principiante
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 15
|
Anche a me succede, ed è una cosa abbastanza brutta
Quando i genitori, che sono le persone che dovrebbero conoscerti più di tutti, dicono queste cose (pensando che tu non abbia nessun problema), mi chiedo che genitori sono...
Non capisco se non comprendono il problema oppure se non lo vogliono vedere
|
|
09-07-2017, 18:58
|
#38
|
Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
|
O sono totalmente ciechi/disinteressati/menefreghisti, o un genitore un minimo attento si accorge di eventuali problemi del figlio. Secondo me la maggior parte fa finte di non vedere, un po' per magari "salvare le apparenze" di fronte agli altri, un po' perché finirebbero col ritenersi responsabili (magari a ragione, dipende dai casi) e quindi a risultare dei genitori scadenti; è una sorta anche di auto-difesa secondo me.
|
|
09-07-2017, 19:11
|
#39
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 405
|
Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
O sono totalmente ciechi/disinteressati/menefreghisti, o un genitore un minimo attento si accorge di eventuali problemi del figlio. Secondo me la maggior parte fa finte di non vedere, un po' per magari "salvare le apparenze" di fronte agli altri, un po' perché finirebbero col ritenersi responsabili (magari a ragione, dipende dai casi) e quindi a risultare dei genitori scadenti; è una sorta anche di auto-difesa secondo me.
|
Io penso che mia madre abbia capito che io ho, diciamo, qualche "problema" però non so, sembra o non accorgersi o come dici tu, fa finta di niente! Io ho 25 e in tutti questi anni ho conosciuto pochissime persone e lo sa perché ne parlo in casa! Quindi non so!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
|
|
09-07-2017, 19:21
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
|
Non sono genitore ma non penso ci voglia un genio per capire che il figlio è eventualmente "problematico". Io per esempio non ho mai portato una ragazza in casa, non esco da 10 anni la sera (e anche prima le mie uscite sono state sporadiche al massimo), non sono quasi mai andato a compleanni o feste. Non ci è voluta quindi una laurea ad intuire che già da giovanissimo non ero come gli altri; queste cose si notano subito, ed infatti mia madre, anche senza mai parlarmene apertamente, ha chiaramente intuito la mia "diversità".
Sono cose che si vedono fin da piccoli, al massimo entro le superiori; far finta di niente è già di per se negativo, ancora di più uscirsene con certi frasi che dimostrano di non aver capito del figlio, o di far finta di non vedere. Ricordo un'altra discussione di un utente che si lamentava di come i genitori (il padre soprattutto) dopo averlo tenuto sotto una campana per anni, vicino ai 30 volevano che si sistemasse, e gli consigliavano eventuali ragazze con cui provarci, e si lamentavano se lui rifiutava. Cavolo ma quelle sono cose (il sesso, l'amore, le relazioni) di cui bisogna parlare coi figli da adolescenti, a 25-30 sa di presa per il c... A questo punto meglio il silenzio.
|
|
|
|
|