TheCopacabana

Mi e' capitato di lavorare per un'Azienda con migliaia di dipendenti.
Tra le regole scritte dell'Azienda, ce n'era una che in un primo momento mi ha lasciato perplesso.
Il mio primo pensiero e' stato:
"E se il capo-progetto dice una grossa fesseria, o una cosa sbagliata che sicuramente finira' male, devo sostenerlo lo stesso?"

A prima vista, la regola di sopra sembra assurda e controproducente.
Pensandoci meglio, mi sono messo nei panni del capo-progetto, che ogni giorno deve confrontarsi con la sua stessa squadra, per spiegare e motivare i pro e contro della propria strategia.
Confutare idee balzane, alternative impraticabili, o troppo costose, o di scarsa efficacia.
Non avrebbe piu' il tempo di portare avanti il proprio progetto.

In fin dei conti, la responsabilita' della riuscita del progetto e' solo del capo-progetto. Se qualcosa va storto, ne risponde lui.

Ipotizzando che il capo-progetto non abbia tempo per ascoltarvi, per esaminare le vostre perplessita', rispondervi, analizzare le "fantastiche alternative" che gli proponete, etc.
voi seguireste un capo (al lavoro), se pensate che sta sbagliando, o che una cosa puo' essere fatta meglio?

cancellato22544

Sì. La responsabilità non è mia quindi me ne frega proprio un cazzo. L'importante è fare il mio lavoro, ovvero eseguire. Se va male son cazzi sua.

barclay

Tutto dipende, per me, dalla risposta a questa domanda: «Le cazzate del capo mi danneggeranno direttamente?»

Milo

Certo che lo seguo, poi mi faccio quattro risate quando le cose inevitabilmente vanno a rotoli...

Blue Sky

Io sono un dipendente, il capo è colui che è pagato per decidere, io sono pagato per fare. In realtà vorrebbero pagarmi anche per decidere, ma cerco sempre di frenare rispetto a questo.

Dei risultati dell'azienda a me non interessa assolutamente nulla, che tanto va bene lo stesso, non è una barca che affonda.
La dico in altri termini: preferisco un risultato negativo ma col mio culo parato, che un risultato positivo dovuto a una mia iniziativa personale a mio rischio. La mia sicurezza e serenità sono valori più importanti del risultato del lavoro, per me.

Kitsune

No. Se si tratta di un errore oggettivo che sta al di fuori di quelle che sono mie opinioni personali lo faccio notare che è tutt'altra cosa dal mettersi a pensare e decidere su come fare qualcosa, quello è il suo lavoro e non il mio. Se invece dovesse esplicitamente chiedermi un parere beh li bisogna capire perché mi si chiede di fare delle cose non di mia competenza che può essere qualcosa di positivo (crescita) come anche no (sfruttamento).

franz90

No. Nel bene e nel male sono molto (forse troppo testardo).

Non ho la più pallida idea di come funzioni in grandi aziende, ma nelle piccole capita spesso che se la cagata è decisa da un superiore o dal capo, in caso ci siano problemi deve poi pensarci chi sta sotto a risolverli.
Ovviamente tutto questo nei limiti del possibile, non è che uno sul posto di lavoro possa fare ciò che vuole sempre e comunque.

_Ni_

Se il capo sta sbagliando lo faccio presente a lui/lei in privato. Se nonostante questo continua per la sua strada allora lo/la seguo.

Alla fine, se la responsabilità del prendere una decisione non è mia, che me ne frega...
Oltre a ciò, spesso la dirigenza sa cose che il dipendente non sa e decisioni che sembrano sbagliate sono in realtà giuste

TheCopacabana

Ringrazio tutti per le risposte.

Molti dei commenti esposti sopra sono corretti e sensati... se il capo avesse l'onesta' morale di riconoscere i propri errori.
In qualche caso (molti casi?) il capo trova una scusa (costruisce una scusa) per far ricadere la colpa sul dipendente, e lo riferisce ai suoi superiori senza informare il dipendente interessato.
Il dipendente interessato si ritrova colpevole e punito quando ormai i giochi sono fatti e le decisioni sono prese. Qualsiasi giustificazione avrebbe solo il sapore di una scusa.

In passato ho ricevuto anch'io dei cazziatoni che avevano il solo scopo di salvare la faccia del capo.
Un mio collega ha dovuto dare le dimissioni, perche' gli era stato accollato un grave errore (non suo)

_Ni_

Secondo me e' fondamentale tenere sempre bene in mente questo fatto: da un momento all'altro chiunque puo' cercare di fregarti per tornaconto personale o per incolparti di qualcosa.
E' quindi fondamentale tenere traccia di tutto via mail e fare dei backup in modo tale che le mail non si perdano nel tempo. Le comunicazioni importanti dovrebbero sempre essere fatte via mail in modo che ve ne sia traccia. Se servisse, puoi sempre tirar fuori la mail e dimostrare come sono andate le cose. Nel caso in cui la decisione "scomoda" venga presa in un meeting, puoi comunque mandare una mail a posteriori dicendo una cosa tipo:
"Come da te deciso nel meeting di oggi, provvedero' a fare le seguenti cose entro questa data. Se ci fosse qualcosa di inesatto per favore fammelo presente in modo che possa portare a termine il lavoro nel migliore dei modi."

Se fai questo, potrai sempre dimostrare come sono andate le cose

A volte sfrutto questa tattica in modo anche un po' subdolo. Nella mail in cui "ricapitolo cosa e' stato detto" aggiungo cose che non sono in reatla' state dette ma che tornano bene a me. Se qualcuno risponde e mi corregge, faccio finta di aver frainteso e ringrazio per la correzione (e mi rassegno). Se non mi correggono, ovviamente non possono poi rompere i coglioni a posteriori

Levin

Brutta roba, immagino non fosse benvisto e/o molto popolare