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Vecchio 02-03-2023, 17:40   #1
Esperto
L'avatar di Edera
 

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Ultima modifica di Edera; 22-11-2023 a 20:44.
Vecchio 02-03-2023, 18:18   #2
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Secondo me siamo noi i primi ad isolarci avendo un atteggiamento di timore/chiusura verso gli altri (più o meno consapevole). Questo nostro iniziale atteggiamento di chiusura fa si che gli altri ci escludano.
Ringraziamenti da
cancellato25904 (02-03-2023), choppy (02-03-2023), Hitomi (02-03-2023), muttley (03-03-2023), Norlit (03-03-2023), SMS94 (04-03-2023), Texas (03-03-2023), Xchénnpossoreg? (02-03-2023)
Vecchio 03-03-2023, 07:12   #3
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Direi 70 da parte mia e 30 dall'altra parte. In genere le situazioni in cui ero ben voluto o tollerato se vogliamo finivano per essere tediose e prive di stimoli, per cui alla lunga me ne allontanavo. Mentre molte persone o contesti a cui mi sarei voluto avvicinare poichè vedevo in essi situazioni stimolanti (contesti di musicisti per esempio) mi hanno respinto in vari modi, ovviamente anche per mi colpe e mancanze.
Vecchio 03-03-2023, 08:07   #4
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Io sono convinto di questa cosa: io vengo trattato mediamente peggio.
Che poi non sia il solo e ci siano altri che vengono trattati così e non si isolano non riesce ad eliminare certe cose che noto.
Oltretutto io faccio una media e vedo che le persone che arrivano ad isolarsi hanno anche certi tratti comuni che in genere suscitano disprezzo sociale.
Per me quelli messi bene che arrivano ad isolarsi sono l'eccezione e non la regola.
Dal mio nucleo familiare base non mi sono mai isolato perché mi sentivo abbastanza accettato.
Questa forma di accettazione reciproca non si innesca per tutti allo stesso modo in ambito sociale, penso che per altri ancora non riesce ad innescarsi nemmeno in famiglia o può essere che viceversa non si innesca in famiglia ma in ambito sociale si.
Se a 100 persone danno un letto comodo e a 100 un letto duro e scomodissimo magari capita che una parte di quelle a cui è toccato il letto scomodo ci resterà sopra comunque mente una parte di quelle a cui è toccato abbastanza comodo ne pretenderanno uno ancora più comodo, ma se l'80% di quelli a cui è toccato il letto scomodo se ne lamenta non concluderei che questa cosa non dipende dal letto e solo dal fatto che questi vogliono lamentarsi per sport, anche se esistono persone molto resilienti che non se ne lamentano.

Ultima modifica di XL; 03-03-2023 a 08:17.
Vecchio 03-03-2023, 08:28   #5
Esperto
 

Secondo me è troppo facile, é troppo semplice dire è colpa mia se gli altri mi isolano. Non si risolve così in quattro e quattrotto la questione.
Non penso che chi ha questi problemi, 20 o 30 anni fa si sia svegliato una mattina e abbia detto "cià dai che divento un disadattato sociale e mi rovino la vita".
Credo che a una simile situazione si arriva per varie ragioni, sicuramente da ricercare in primis nell'ambiente in cui si è cresciuti, ma non solo. Li entrano in gioco anche componenti caratteriali e tante altre cause.
Per quanto riguarda il lato al di là della barricata, c'è sicuramente un aspetto che ho notato in tutti questi anni.
E cioè che se hai questo genere di blocchi e di problemi, nessuno è disposto ad accettare e capire che sei così. Non viene proprio tollerato che una persona possa avere questo genere di problemi.
Tutti quelli che non hanno questi problemi, hanno fame, una fame incredibile di socialità, non avendo problemi di questo tipo, loro corrono nel percorso della vita, vivono nel vero senso della parola e soprattutto a loro riesce tutto naturale, dalle amicizie alle relazioni, tutto riesce loro spontaneo, come proprio un percorso naturale di vita.
Di conseguenza nessuno è disposto a stare li a perdere tempo con una persona che non vive, che ha blocchi, fobie e paure. La strada più facile e corta, è per loro quindi frequentare chi non ha questi problemi, quindi, per tornare al titolo della discussione, io non me la sento di addossarmi tutte le colpe, secondo me dall'altra parte c'è un atteggiamento spietato di escludere chi non si adatta alla società. Chi è un disadattato sociale, lo dice la parola stessa, non è in grado di adattarsi a quello che fanno gli altri, gli altri se non sei tu ad adattarti ai meccanismi sociali non ti aspettano, non ti cagano. E quindi?
Ringraziamenti da
Silent (03-03-2023)
Vecchio 03-03-2023, 08:35   #6
Esperto
 

Più facile che siano i fobici/evitanti ad essere inibiti nel socializzare, sennò che fobici sono?
Però non è una colpa, sennò che disturbo è se è colpa tua?
E allora ci vorrebbe che gli altri capissero e venissero incontro , ma:
Tante persone hanno tanti e variegati problemi, noi andiamo sempre incontro ai problemi altrui e li capiamo sempre nelle loro difficoltà, andiamo sempre oltre ciò che appare cercando di capirne i bisogni? E soprattutto abbiamo interesse nel farlo con tutti? No.
E quindi? Boh.
Ringraziamenti da
muttley (03-03-2023), Xchénnpossoreg? (03-03-2023)
Vecchio 03-03-2023, 10:19   #7
Esperto
L'avatar di Soddisfatto
 

Mi è capitato e mi capita tuttora di essere stato messo da parte solo dalle donne. E posso dire senza ombra di dubbio che parte tutto da loro.
Vecchio 03-03-2023, 10:23   #8
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

Per quanto mi riguarda, un buon 90% dipende da me. Sono io che mi isolo dagli altri, che non li cerco, che li evito. L'atteggiamento degli altri verso di me è poi una conseguenza a questo mio comportamento.
Vecchio 03-03-2023, 10:35   #9
Esperto
L'avatar di Varano
 

Io ho un umore molto altanelante e vedo che la gente percepisce istintivamente il tuo stato d'animo. Ci sono dei giorni in cui sono nervoso e che non mi ci si può dire nulla e tutti stanno alla larga, mentre altri giorni che sono sorridente vengono a lanciare la battuta

Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
Vecchio 03-03-2023, 13:59   #10
Esperto
L'avatar di Sheev Palpatine
 

E' una cosa molto individuale. Di certo, qui nel forum può esserci sia chi prova a fare amicizia con tante persone ma senza successo, così come chi riceve inviti anche frequentamente ma li rifiuta. Inutile dire quindi, chi se uno viene invitato e declina la colpa è sua. Poi certo, se sai al 100% che le persone in questione sono totalmente incompatibili, allora è comprensibile rifiutare.

Per quanto riguarda me, io cerco di fare del mio meglio per socializzare, ho fatto molti progressi in questo senso, ma senza mai riuscire né a trovare un gruppo o altro.

Molti comunicano chiusura, se una persona è molto molto introversa e chiusa si nota. Però, col tempo è possibile sembrare molto sicuri di sè. Questo tipo di sicurezza e apertura sono più forma che sostanza. Alla fine, le paure e le insicurezze le hanno tutti dentro...
Vecchio 03-03-2023, 15:06   #11
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Sono io che mi sono progressivamente isolato dagli altri in primis perché non mi accetto, poi ho ricevuto delle belle fregature che mi hanno portato ad avere molta sfiducia nel prossimo quindi direi un 50 e 50. Dopo esser rimasto completamente solo sono stato adottato da un estroversone che mi vuole bene e a suo modo mi sta aiutando e questo è un rapporto che sto coltivando e che spero durerà a lungo. Purtroppo a parte rari sprazzi rimango sempre estremamente taciturno e questa caratteristica la odio.
Vecchio 03-03-2023, 22:02   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Edera Visualizza il messaggio
..o siamo noi a auto isolarci quando siamo con persone non fobiche o 50 e 50 ?

Intendo in base al nostro atteggiamento e a come parliamo, quando ci troviamo con 2 o più persone non fobiche, estroverse

Per me 50 e 50
Ciò che succedeva a me (capita sempre meno) è la seguente cosa:

Ero indisponibile a un rapporto e mi chiudevo in vari modi. Poi facevo finta di voler avere un rapporto. A questo punto o ricevevo un rifiuto o mi sentivo a disagio per la situazione e mi ritiravo da solo.

Il fatto è che delle nostre chiusure non ci accorgiamo. Hanno un significato e un senso importante, ma tendiamo a ignorarle completamente. Quindi crediamo di essere aperti quando invece è vero l'esatto opposto. Poi ci lamentiamo del mondo cattivo che ci rifiuta.

Giacché ignoriamo interamente certe dinamiche, purtroppo finiamo anche per leggere i nostri comportamenti su un piano morale (sensi di colpa), pseudo-medico (ho la fobbiasociale!!!1!1! sono asperger!!1!1!!) o comunque descrittivo (sono timido, mi piacciono solo persone di un certo tipo, ecc.).

Ultima modifica di Angus; 03-03-2023 a 22:09.
Vecchio 03-03-2023, 23:10   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Scrooge Visualizza il messaggio

In che senso?
Vecchio 03-03-2023, 23:30   #14
Banned
 

Penso di sì.
Vecchio 03-03-2023, 23:36   #15
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Mi capitano entrambe le cose
Ma nei periodi depressivi ed evitanti, il restare isolata dipende da me, dal fatto che in questi periodi non riesco a fare altro, non riesco ad avvicinarmi a dei contesti sociali, ad avere la spinta ad incontrare le persone etc.
Attualmente mi sembra di essermi creata il vuoto attorno.
Questa volta era da tanto che non stavo così per così tanti mesi, ormai è da fine agosto che sono in down depressivo.
Mi ricorda i vecchi tempi di quando mi sono iscritta al forum, anche se lì era la fobia sociale a predominare. Adesso non ho fobia sociale, ma mi sento anche un po' insicura ad uscire di casa e all'idea di fare alcune cose che facevo di solito all'aperto (esercizio fisico etc.).
Non sento proprio la spinta di andare verso gli altri in questi mesi, e neanche di uscire all'aperto, ci sono state poche eccezioni.
Ormai siamo già a marzo, mi chiedo come andrà nei prossimi mesi.
Ringraziamenti da
XL (04-03-2023)
Vecchio 04-03-2023, 00:32   #16
Esperto
 

Per me è un po' un misto delle due cose: sono sempre stato un tipo solitario e tendo a non cercare mai le persone per primo, però c'è anche da dire che gli altri non mi hanno mai dimostrato di avere un particolare interesse a interagire con me...
Vecchio 04-03-2023, 07:00   #17
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Mi capitano entrambe le cose
Ma nei periodi depressivi ed evitanti, il restare isolata dipende da me, dal fatto che in questi periodi non riesco a fare altro, non riesco ad avvicinarmi a dei contesti sociali, ad avere la spinta ad incontrare le persone etc.
Attualmente mi sembra di essermi creata il vuoto attorno.
Questa volta era da tanto che non stavo così per così tanti mesi, ormai è da fine agosto che sono in down depressivo.
Mi ricorda i vecchi tempi di quando mi sono iscritta al forum, anche se lì era la fobia sociale a predominare. Adesso non ho fobia sociale, ma mi sento anche un po' insicura ad uscire di casa e all'idea di fare alcune cose che facevo di solito all'aperto (esercizio fisico etc.).
Non sento proprio la spinta di andare verso gli altri in questi mesi, e neanche di uscire all'aperto, ci sono state poche eccezioni.
Ormai siamo già a marzo, mi chiedo come andrà nei prossimi mesi.
Perché sei depressa?
Io anche qua penso che sia il mio senso di inadeguatezza e il non ritenere di essere amabile che mi fa sentire così.
Penso che se vedo gli altri in queste condizioni farei male a loro e indirettamente a me perché risponderebbero male.
Se anche una psicoterapeuta mi ha allontanato, nonostante io fossi disposto a continuare, figuriamoci le altre persone.
Per gli altri bisogna essere utili e non dannosi verso i loro interessi e io non riesco ad esser tale volentieri in moltissimi casi, per questo sono depresso, dovrei esser fatto in certi modi per ottenere certe cose che desidero, ma in buona misura mi sa che non voglio perché cambiare cosí è troppo dispendioso a fronte di quello che immagino di poter ottenere mentre altre cose invece credo che non riuscirei proprio a cambiarle.

Mi sento in trappola in questo incastro economico qua, e per questo mi deprimo, e quando mi ripetono che questo incastro esiste solo nella mia mente potrei arrabbiarmi pure cercando poi di dimostrare all'altro che questi incastri esistono realmente.
Uno dei miei film preferiti è "Bed Time" perché una persona infelice riesce a dimostrare che certe vicissitudini possono rendere infelici anche altri incastrandoli in un'esistenza che non vogliono.
L'incastro e la trappola in cui li fa piombare non esistono solo nella loro mente. Il personaggio del film lo fa per sadismo, per me invece questa cosa rappresenta una sorta di dimostrazione per far capire a chi è sazio cosa si prova in queste altre situazioni-trappola.

Sia chiaro, non mi renderebbe felice rendere infelici altre persone, ma quando alcuni non capiscono rimane soltanto il poter mostrare questa cosa e dire: vedi? Ora sei alla mercé di queste forze, dammi il buon esempio e non lamentarti come dicevi poco fa a me, ora te lo ripeto io che questo incastro esiste nella tua mente e niente là fuori ti sta torturando o sta andando contro di te, sei tu che stai permettendo a questo qualcosa di farlo, sei intrappolato nei tuoi pensieri e non in una realtà che a te non sta bene!

Questa cosa della trappola reale che mi porta spesso a pensare a non voler esserci proprio. non so nemmeno se rappresenti bene gli stati depressivi, mi sembra una cosa che porta però lo stesso ad un senso di tristezza, ritiro e vuoto.
Insomma è abbastanza diverso dalla depressione questo senso di intrappolamento in un'esistenza che a te, in base a certe premesse, non sta bene, visto che la depressione la descrivono in genere come un abbassamento dell'umore non motivato da niente.
A me gli psicofarmaci oltre a stordirmi e produrre effetti collaterali, non fanno nulla.

Spesso comunque sento che altri non lo comprendono proprio tutto questo, e se si parte da questa incomprensione qua per me non si può andare proprio da nessuna parte.

Ultima modifica di XL; 04-03-2023 a 09:56.
Vecchio 04-03-2023, 12:33   #18
Banned
 

A volte sono costretto ad isolarmi
Vecchio 04-03-2023, 23:51   #19
Avanzato
 

Anche per me penso che dipenda sia da me che dagli altri, purtroppo i miei tentativi per cercare di socializzare con le persone che mi interessano non sono sufficienti per farmi conoscere, ma per me anche quei pochi momenti in cui provo ad essere più presente e partecipe richiedono uno sforzo enorme a causa dell' ansia e della paura di essere giudicata e criticata, o di essere troppo invadente. Gli altri o scambiano la mia timidezza e la mia insicurezza per disinteresse o hanno già degli altri amici migliori di me nelle relazioni sociali e va a finire che il massimo che posso raggiungere è un'amicizia superficiale e conoscenza nel migliore dei casi.
Vecchio 06-03-2023, 20:03   #20
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Secondo me siamo i primi ad isolarci.

Purtroppo per essere socievoli occorre mettere in atto un comportamento pro attivo... Altrimenti alla nostra porta busseranno solo i venditori 🙄
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