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17-11-2022, 16:52
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#41
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Comunque il parlare tanto è anche un tratto culturale, infatti ci sono popoli che sono considerati "chiassosi", italiani e spagnoli soprattutto, chissà quanti altri (ovviamente a livello di stereotipo, ma lo stereotipo ha sempre una sua ragion d'essere).
Questa cosa mi è stata detta da una prof di spagnolo, diceva che in alcune culture il silenzio è come una mancanza di rispetto, è come una cosa imbarazzante e che si tende a riempirlo con parole, anche a casaccio. Esattamente come ci sono culture in cui non c'è il sorriso sociale.
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In oriente credo che la vedano esattamente al contrario: il silenzio e l'introversione sono considerate qualità positive in quei paesi.
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17-11-2022, 17:00
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#42
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Intermedio
Qui dal: Jul 2022
Ubicazione: puglia
Messaggi: 178
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Diamo fastidio perchè secondo me non hanno un ritorno di comunicazione adeguato al loro. Io ad esempio al lavoro sono con un collega che inizia a parlarmi come se avesse di fronte un socialone. Non riuscendo a controbattere alle sue affermazioni e non riuscendo ad imbastire un discorso per portare avanti il dialogo, cala il silenzio. Ed inizia quella comunicazione stupida e vuota, quasi da presa per i fondelli, fatta di domande e risposte, che mi ammutolisce ancora di più.
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17-11-2022, 17:14
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#43
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,916
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
In oriente credo che la vedano esattamente al contrario: il silenzio e l'introversione sono considerate qualità positive in quei paesi.
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Ne ho sentito parlare anch'io.
Tempo fa ho visto un video che parlava delle differenze culturali nelle coppie miste, c'era un ragazzo giapponese fidanzato con un'italiana e raccontavano dei loro "problemi di comunicazione" dovuti alla cultura. Lui raccontava che lei tendeva a mandare un po' troppi messaggi, ad esempio mandava il classico "che fai?" e lui non capiva il senso, non riusciva a capire che il "che fai?" è una strategia per intavolare una conversazione più ampia. Siamo un popolo misterioso
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17-11-2022, 17:25
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#44
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,916
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Quote:
Originariamente inviata da sagoma
Nella propria testa si immagina di comunicare con qualcuno, a volte possono essere entità fittizie o parti di sé che ascoltano ma spesso ci si rivolge a loro non potendo rivolgersi ad altri reali. Qui sul forum veniamo per soddisfare un bisogno di comunicazione...
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Vero, infatti anche il pensiero si può considerare come un dialogo continuo tra le varie dimensioni di personalità, quindi tutti abbiamo necessità di comunicare, anche solo con gli altri strati che abbiamo dentro di noi.
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17-11-2022, 17:46
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Piemonte orientale
Messaggi: 734
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Quote:
Originariamente inviata da Edera
Non riesco a capire come potremmo infastidire se siamo piu' calmi, meno litigiosi di altre persone, meno appiccicosi, meno ficcanasi etc etc
Una persona addirittura aveva perso la pazienza..ma com'e' possibile?
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Me lo chiedo anch'io, probabilmente è perché chi è estroverso si aspetta di avere a che fare con persone che parlano anche loro in continuazione e non apprezza chi è diverso...
Più che di dare fastidio io ho avuto spesso l'impressione che le persone estroverse non avessero un particolare piacere a passare del tempo con me e mi ignorassero: in pratica non sto antipatico a nessuno, ma faccio molta fatica a legare
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17-11-2022, 17:47
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#46
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Ne ho sentito parlare anch'io.
Tempo fa ho visto un video che parlava delle differenze culturali nelle coppie miste, c'era un ragazzo giapponese fidanzato con un'italiana e raccontavano dei loro "problemi di comunicazione" dovuti alla cultura. Lui raccontava che lei tendeva a mandare un po' troppi messaggi, ad esempio mandava il classico "che fai?" e lui non capiva il senso, non riusciva a capire che il "che fai?" è una strategia per intavolare una conversazione più ampia. Siamo un popolo misterioso
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Ma forse perché è straniero e quindi non capisce lo sleng italiano. Comunque ce li avranno anche loro i modi di dire sono sicuro.
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17-11-2022, 18:05
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#47
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Ogni tanto, quando si entra in questo argomento, mi viene una curiosità, perché io non posso dire nulla perché non sono uno che va all'estero a fare viaggi eccetera.
Mi chiedo, ogni tanto, se in nazioni estere, che ne so, tipo Romania, Bulgaria, polonia, serbia e i paesi dell'est ad esempio, ci sia questa enorme differenza e spaccatura fra le persone timide e quelle estroverse.
Ovviamente timidezza ed estroversione non sono certo una esclusiva dell'Italia, ma a volte mi chiedo se in quelle nazioni magari badano meno a questo aspetto e se una persona deve parlarti e uscire con te magari lo fa senza tutti sti processi di esclusione e selezione che ci sono qui.
Che ne so, magari in alcune nazioni del mondo, vuoi per modalità e cultura e mentalità diversa, non guardano troppo ste cose.
Io non lo so perché non sono mai andato, ovvio io sono isolato e chiuso e lo sarei ovunque, ma parlo in generale, mi chiedo se altrove, o almeno in alcune nazioni la cosa sia marcata come da noi
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17-11-2022, 18:12
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#48
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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A me sembra il contrario, ai timidi danno fastidio gli estroversi non senza una punta di invidia. Agli estroversi non gli e ne può fregare di meno se uno è timido, in genere tendono ad ignorare e passare oltre in quanto possono contare per via del carattere di una cerchia sociale più ampia. Poi non sono nemmeno timido, la mia introversione deriva da uno scarso interesse generale verso le persone ma non ho problemi ad interagire, semplicemente non ho voglia.
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17-11-2022, 18:14
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#49
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Principiante
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 23
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Ultima modifica di Nebi; 18-11-2022 a 07:21.
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17-11-2022, 18:30
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#50
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Dipende, non siamo tutti uguali.
Che il proprio benessere venga prima del bisogno di interagire - parlo per me almeno - può anche essere frutto di un fraintendimento, perché quel benessere magari invece è un ripiego, frutto della paura di interagire. È una rinuncia, una fuga.
Io non godo più di tanto a stare da solo. Ho bisogno di un minimo di relazioni sociali. Credo che tutti fuorché i misantropi conclamati ne hanno bisogno. Ci vuole fortuna, o una bella botta di coraggio, a iniziare.
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Una delle cose che avrei potuto scrivere parola per parola. Io non sto bene da solo, ma siccome interagire mi provoca in media più sofferenze che lo stare da solo ecco fatto che...
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17-11-2022, 19:00
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#51
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Intermedio
Qui dal: Oct 2022
Messaggi: 102
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Secondo me alcuni estroversi hanno anche un disperato bisogno di ricevere feedback positivi. A volte quando si trovano davanti uno silenzioso e calmo vanno in crisi anche loro.
A mio avviso essere estroverso non significa necessariamente essere una persona dall'esistenza risolta e felice. Non li vedo per forza come fortunati o privilegiati.
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17-11-2022, 19:40
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#52
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,916
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Quote:
Originariamente inviata da BrainStormer
A mio avviso essere estroverso non significa necessariamente essere una persona dall'esistenza risolta e felice. Non li vedo per forza come fortunati o privilegiati.
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Certo, essere estroversi è il frutto di una serie di esperienze fatte durante l'infanzia, non equivale né ad essere intelligenti né ad essere persone di successo. Semplicemente hanno acquisito molto presto una capacità, che ormai esercitano in maniera spontanea.
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17-11-2022, 20:07
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#53
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,858
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Una cosa che mi da fastidio e che ho notato, è che certe persone vedendoci timidi non vogliono avere confidenza..magari con persone estroverse hanno confidenza ma con timidi si chiudono, tagliano subito corto il discorso.
Qualcuno ha capito il motivo?
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Ultima modifica di Edera; 26-12-2022 a 10:35.
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17-11-2022, 20:18
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#54
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Edera
Una cosa che mi da fastidio e che ho notato, è che certe persone vedendoci timidi non vogliono avere confidenza con noi..magari con persone estroverse hanno confidenza ma con noi si chiudono, tagliano subito corto il discorso.
Qualcuno ha capito il motivo?
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Il motivo non lo so, ma è così come dici tu, ho notato anche io questa cosa. In generale viene preferita la gente estroversa rispetto alla gente timida, su questo credo che non ci sia troppo da controbattere
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17-11-2022, 21:16
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#55
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,732
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Quote:
Originariamente inviata da Edera
Una cosa che mi da fastidio e che ho notato, è che certe persone vedendoci timidi non vogliono avere confidenza con noi..magari con persone estroverse hanno confidenza ma con noi si chiudono, tagliano subito corto il discorso.
Qualcuno ha capito il motivo?
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A me in realtà dà più fastidio il contrario, quando vogliono prendere facilmente confidenza. Non dico che mi vada bene se fanno intendere che non vogliano parlare con me ma non andrebbe bene neanche se cercano forzatamente di coinvolgermi in discussioni o attività in cui non vorrei trovarmi o vorrei solo alle mie condizioni. Preferisco che almeno all'inizio non si aspettino che ci sia una forte condivisione, in genere non mi piace parlare di aspetti personali e se loro iniziano ad andare oltre per le cose che li riguardano potrei sentirmi in dovere anch'io di dire qualcosa in più anche se in genere poi non lo faccio.
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17-11-2022, 21:38
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#56
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da BrainStormer
Secondo me alcuni estroversi hanno anche un disperato bisogno di ricevere feedback positivi. A volte quando si trovano davanti uno silenzioso e calmo vanno in crisi anche loro.
A mio avviso essere estroverso non significa necessariamente essere una persona dall'esistenza risolta e felice. Non li vedo per forza come fortunati o privilegiati.
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È difficile stabilire se sono più o meno fortunati di noi. Le rogne psichiatriche ce le hanno più gli intro.
Loro nascono con una dipendenza, ma hanno anche i mezzi per rifornirsi prima e di più di ciò che cercano.
E poi non dimentichiamo che in realtà parlare di "noi e loro" ha solo una funzione esemplificativa, perché non siamo categorie separate, ma tutti forniti di diversa quantità di estroversione. Dico questo anche per rispondere a Stan kezza, perché credo che ognuno di noi abbia una sua autonomia di serbatoio e necessita di diversi tempi di ricarica; cioè in pratica, dire di amare la solitudine è una affermazione spannometrica, perché bisognerebbe specificare quanta solitudine.
Quello che ho scritto io nel primo post è impreciso perché tutti noi abbiamo bisogno di conferme e di capire se l'altro ci dà feedback positivi; e l'estroversione ci aiuta a mandarli.
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18-11-2022, 01:58
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#57
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Esperto
Qui dal: Feb 2022
Ubicazione: Tomobiki
Messaggi: 1,010
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Prendendo spunto dal post di artemis secondo me un timido dà più fastidio ad un altro timido, ma "mascherato", che si sforza di reagire alle sue paure con una falsa sicurezza e aggressività che però gli costa molta fatica e per questo non sopporta un timido che invece appare più tranquillo, meno agitato. A una persona equilibrata invece non facciamo questo effetto non ci considera e basta, a meno che non sia costretto a "subire" la nostra presenza.
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18-11-2022, 08:39
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#58
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Più che timide direi asociali, potenzialmente depresse, senza vita sociale. E' come avere sempre a tavola o come vicino di scrivania un malato, "rovina l'atmosfera". Francamente non gliene faccio una colpa, quando uno è felice le persone così le vedi come "musone" e ci si tiene alla larga, ora che sono dall'altra parte in maniera importante e continua, non biasimo chi si tiene alla larga, emano negatività da ogni poro.
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18-11-2022, 08:58
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#59
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Più che timide direi asociali, potenzialmente depresse, senza vita sociale. E' come avere sempre a tavola o come vicino di scrivania un malato, "rovina l'atmosfera". Francamente non gliene faccio una colpa, quando uno è felice le persone così le vedi come "musone" e ci si tiene alla larga, ora che sono dall'altra parte in maniera importante e continua, non biasimo chi si tiene alla larga, emano negatività da ogni poro.
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È vero, dalla parte di là ci vedono così. Ma d'altronde, quando si sta così, dove le trova uno le forze per ridere e scherzare come fanno loro? Cioè, vedendo che gli altri "vivono", nel senso più ampio del termine e noi siamo sempre più fuori da tutto, senza nulla, come facciamo ad aver voglia di ridere, scherzare, buttarsi nel clima festaiolo degli altri? Io in questo periodo mi sento talmente depresso che non ho voglia di vedere nessuno, al lavoro è un peso davvero insopportabile andare, non è vero che andare in mezzo agli altri ti fa stare meglio. A me essere circondato da gente che racconta la propria vita sociale ricca e soddisfacente, non mi aiuta a stare meglio, non mi va proprio di sentire le loro imprese e successi, perché mi fa sprofondare ancora di più nella mia totale assenza di connessione col mondo che ho intorno
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18-11-2022, 09:20
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#60
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
È vero, dalla parte di là ci vedono così. Ma d'altronde, quando si sta così, dove le trova uno le forze per ridere e scherzare come fanno loro? Cioè, vedendo che gli altri "vivono", nel senso più ampio del termine e noi siamo sempre più fuori da tutto, senza nulla, come facciamo ad aver voglia di ridere, scherzare, buttarsi nel clima festaiolo degli altri? Io in questo periodo mi sento talmente depresso che non ho voglia di vedere nessuno, al lavoro è un peso davvero insopportabile andare, non è vero che andare in mezzo agli altri ti fa stare meglio. A me essere circondato da gente che racconta la propria vita sociale ricca e soddisfacente, non mi aiuta a stare meglio, non mi va proprio di sentire le loro imprese e successi, perché mi fa sprofondare ancora di più nella mia totale assenza di connessione col mondo che ho intorno
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Io quando sono in agile vorrei vedere qualcuno, ma quando vado in ufficio coi colleghi la cosa non migliora, per loro il lavoro è una parte della vita, per me c'è solo quello, e quindi ogni problema diventa insormontabile.
Comunque mi si legge in faccia quando non sto bene, infatti già molte colleghe me lo hanno fatto notare, ma poi anche loro hanno i loro cazzi e io sono un collega, mica un figlio o un fidanzato, non c'hanno troppo sbatti di stare dietro ai miei problemi, e non gliene faccio una colpa.
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