Ciao a tutti. Da un po' di tempo sto valutando l'idea di andare da uno psicologo per provare a confessare i miei tormenti interiori. Credo di essere strano, sicuramente asociale, un po' volubile: motivi per cui mio padre, qualche giorno fa, mi ha chiesto se voglio andare da uno psicologo per risolvere i miei problemi personali. Penso che me l'abbia chiesto perché a 23 anni non ho amici, non esco di casa se non per fare sport, dare esami e fare compere e non ho mai avuto una relazione con l'altro sesso. Il problema principale è che mi sono trascinato in questo stato di fobia sociale un po' perché sono disilluso dalle persone, un po' perché non ho mai incontrato qualcuno che abbia interessi comuni e aggiungo pure che temo il giudizio altrui, soprattutto ho paura che un ipotetico futuro amico scopra che io non abbia amici al di fuori di lui. Quando ero un adolescente ero preso di mira da un gruppetto di bulli che mi derideva pubblicamente; al liceo ho avuto mille complessi e nessun amico perché erano tutti snob, un po' di depressione e dipendenza dal gioco d'azzardo, insomma, è stato un disastro. Attualmente ho acquisito maggiore autostima per via di numerose esperienze che mi sono autoimposto di fare, però rimango comunque un asociale di primo livello e tutto sommato mi rendo conto che talvolta è meglio essere soli che male accompagnati. Mi scuso per essermi dilungato.