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Originariamente inviata da anahí
Sarebbe tutto più bello se fare i saccenti o i superbi o i professori fosse visto per quello che è, una modalità di comunicazione magari sgradevole, ma uno o una che fa così spesso ce l'ha davvero qualcosa di interessante da dire. E quindi non ci vedo tanto il senso di volerlo spegnere. Per me volere spegnere chi comunica così è proprio una forma di invidia
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E' un confine sottile. Mi ricordo di un esame, uno viene interrogato su un teorema di calcolo delle variazioni e per farsi bello finisce la frase tipo "quando il funzionale F attinge valore stazionario" o qualcosa di simile. Onestamente mi ha irritato, era una ricercatezza di linguaggio che per quanto ne so non si usa da decenni nemmeno nei testi più aulici nel parlato poi non ne parliamo. Ovviamente in casi come questi io passo direttamente a "quando il funzionale F ha un estremo di minimo" (sicuramente sto ricordando male le definizioni e avrò scritto stupidaggini).
Mi sorprendo sempre quando mi irrito per le stupidaggini. Ma la spiegazione è semplice: quello che detestiamo immotivatamente sono i nostri difetti. Non per niente da piccolo ero un saccentino insopportabile e, anzi, vorrei non essere nemmeno mai esistito. E non sono cambiato del tutto: tendo a fare il gigione quando non dovrei, anche in contesti formali, che è la stessa voglia di apparire ma attuata col meccanismo opposto.
E' chiaro che se sento qualcuno che parla in un certo modo qualsiasi, dal peggiore al più ricercato, ma che percepisco essere il suo registro naturale, mi concentro solo sul problema di capire - se e quando questo problema si presenta.
Le porgo i miei più deferenti, rispettosi e profondi omaggi augurandomi di avere il piacere di interagire nuovamente con Lei