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07-03-2014, 19:53
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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Oggi stavo riflettendo e ho ripensato al periodo delle superiori, quando ero veramente uno studente modello ed uno dei più bravi della mia scuola e lo studio era tutto per me. Da bambino ero stato uno studente mediocre e disinteressato, cominciai a studiare "per noia" solo dopo la terza media e diventai un vero genietto. Avevo voti altissimi in tutte le materie e quasi tutte non mi piacevano. La matematica tanto per dire la odio eppure avevo la media del 9 e non sbagliavo un esercizio. Oggi naturalmente ho dimenticato quasi tutto. Io non ho mai amato lo studio, studiavo tanto solo perché a differenza dei miei coetanei non avevo di meglio da fare il pomeriggio e la sera. Quando gli altri uscivano e si divertivano io ero a casa a studiare. Non avevo amici ed ero triste quindi nemmeno sarei caduto in tentazione di chiudere i libri e andare a divertirmi. È interessante notare che questa mio totale disinteresse per lo studio abbia trovato i primi ostacoli quando ho finito la scuola: diplomato con il massimo dei voti e 100/100 ma non avevo nessuna voglia di andare all'università. I miei genitori erano allibiti e non riuscivano a capire cosa non andasse più in me. Non c'era niente che non andava, volevo lavorare e diventare indipendente il più presto possibile ma soprattutto dopo il diploma capii quello che avevo perso per sempre: la mia adolescenza. Nessuno mi avrebbe ridato uno dei periodi più delicati della nostra vita, quando avrei dovuto imparare a vivere e ad avere le prime esperienze con l'altro sesso e avrei dovuto godere della fanciullezza invece di essere il Giacomo Leopardi di turno. Tentai una vana e goffa ricerca di lavoro e cominciai ad accorgermi delle fobie che avevo sviluppato. Un anno dopo la fine della scuola tentai di iscrivermi all'università e di provare a laurearmi ma ormai qualcosa si era rotto in me: non riuscivo più a studiare, odiavo me stesso per essermi fatto assorbire così tanto dallo studio per anni senza accorgermi di quanto stessi allontanandomi dal mondo reale. Dopo due anni di tentativi ho lasciato l'università e sono rimasto fermo fino ad oggi. Qualcuno di voi ha una storia simile alla mia? Mi piacerebbe che scriveste il vostro pensiero. Condividete pure se vi va la vostra esperienza.
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07-03-2014, 21:05
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,817
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La vostra storia è identica alla mia fino ad un certo punto...
Si differenzia dal momento in cui è diminuita drasticamente la mia capacità di apprendimento e azzerata la voglia di studiare a causa del pesantissimo bullismo che ho subito (specie femminile)..Mi hanno letteralmente fatto in mille pezzi l'adolescenza ma non si sono limitati a questo alla fine...
Mi hanno minato le basi per il mio futuro e ci ho messo anni a riprendermi un pochino...
Adesso (donne a parte) le cose sono molto migliorate però...
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07-03-2014, 21:10
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
... Un anno dopo la fine della scuola tentai di iscrivermi all'università e di provare a laurearmi ma ormai qualcosa si era rotto in me: non riuscivo più a studiare, odiavo me stesso per essermi fatto assorbire così tanto dallo studio per anni senza accorgermi di quanto stessi allontanandomi dal mondo reale. Dopo due anni di tentativi ho lasciato l'università e sono rimasto fermo fino ad oggi. Qualcuno di voi ha una storia simile alla mia? Mi piacerebbe che scriveste il vostro pensiero. Condividete pure se vi va la vostra esperienza.
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Altro che..io in realtà mi sono arenato negli studi anche prima..alle medie ero il migliore della classe, alle superiori sono scivolato lentamente nella mediocrità fino a farmi bocciare. Mi sono laureato poi, ma che fatica, ci ho messo un sacco di tempo.
Io però se tornassi indietro sfrutterei meglio le mie doti intellettuali (anche se sicuramente minori delle tue, io 9 in matematica non l'ho mai preso manco per sbaglio) e prenderei una laurea più utile di quella che ho. Almeno avrei avuto qualche soddisfazione in più dal lavoro (per carità non è malissimo quello che faccio, ma io sono abbastanza ambizioso).
Comunque è vero che ad un certo punto ti rendi conto che la tua vita fa schifo e che studiare per studiare non ha senso... io ho ripreso a impegnarmi (dopo aver passato anni dando pochissimi esami) quando ho ritrovato quegli obiettivi che avevo perso...poi le cose non sono andate proprio come speravo, ma vabbè..
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07-03-2014, 21:41
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,092
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no non è il mio caso, sono sempre stato rincoglionito sin da piccolo
comunque i secchioni per caso in realtà sono avvantaggiati, sia con le donne che col lavoro, per le donne si tratta di imparare quei 4 trucchetti che tocca conoscere a tutti e poi avete il boost fascinoso di "quello che sa tutto", che è una cosa che piace alle femmine, soprattutto quelle che sono consapevoli di avere un cervello pari a una formica punk uscita dal formicaio per protestare contro la raccolta del cibo. Riguardo al lavoro, mi pare chiaro.
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Ultima modifica di Ventolin; 07-03-2014 a 21:53.
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07-03-2014, 22:25
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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non è il mio caso, io ero intelligente ma non mi applicavo
ottenevo risultati (modesti ma sufficienti a diplomarmi) senza fare il minimo sforzo e quando dico minimo intendo che non ho mai studiato al di fuori delle ore scolastiche
e quindi uno pensa "il tempo risparmiato con con studio lo avrai usato per chissà quali incredibili esperienze"
macchè -_-
perciò dico a tutti i secchioni, non buttatevi giù, non è automatico che studiando meno si sviluppino abilità sociali, le due cose non sono connesse, se vi piace studiare fatelo, anzi andatene orgogliosi, tutto il resto cercate di svilupparlo meglio che potete, tenendo presente che molti come me non sono riusciti in nessuna delle due cose
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07-03-2014, 22:39
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Ventolin
il boost fascinoso di "quello che sa tutto", che è una cosa che piace alle femmine
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te lo dico con affetto, ma è una stronzata
firmato
"uno che sa tutto"
io non sono mai stato un secchione, neanche per caso, anche e ho avuto i miei momenti di gloria a scuola perché qualche attitudine ce l'ho in alcune materie, ma ovviamente ho sputtanato alla grande le mie capacità intellettuali, come tutti noi
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07-03-2014, 23:00
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#7
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 475
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io sono praticamente il tuo esatto apposto credo, io a scuola son sempre stato una MERDA, si me la cavavo, riuscivo a strappare dei 6 copiando o perchè mi preparavo i bigliettini da casa, ma mai oltre.
io non riuscivo mai a studiare, come aprivo il libro iniziavo a leggere e non capivo nulla, dovevo prendere e ripartire ogni volta da capo, erano veramente pochi gli argomenti che mi interessavano. difatti io le superiori non le ho mai finite, anche se poi non è stata proprio colpa mia, ma sono successe altre cose che non mi han permesso di finire lascuola.
le mie giornate a scuola le passavo abbastanza bene diciamo, io stavo sempre sulle mie, fortunamente ho avuto pochi fenomeni di bullismo, però i miei compagni di classe non mi hanno mai fatto torti o altre cose, io stavo sulle mie loro sulle loro. c'erano come in ogni classe i gruppetti, io ogni tanto andavo giusto per sentire di cosa si parlava ma poi mi rimettevo al mio posto, mettevo le cuffie in testa e ascoltavo la musica. passavo intere giornate di scuola ad ascoltare musica, fregandomene altamente di quello che veniva detto e fatto in calsse, i professori non si arrabbiavano neanche più con me, avevano capito che era fiato sprecato, quindi mi lasciavano fare, non davo fastidio a nessuno.
l'unica cosa identica alla tua è il fatto di essermi sputtanato l'adoloscenza, ho avuto qualche esperienza positiva ma come sempre faccio, sono molto brava a rovinare tutto, adesso mi ritrovo solo da veramente parecchio tempo, quindi è inutile che dai la colpa a te stesso che ti sei rovinato la vita studiando, la colpa non era quella.
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07-03-2014, 23:54
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Ci sono anch'io! Però con qualche differenza.
Durante le medie e i primi anni delle superiori ho sempre cercato di esserlo, un secchione, ma con scarsi risultati. Dal quarto anno ho smesso di rincorrere questo obiettivo a tutti i costi e ho iniziato a sbattermene dei voti. Mi sono diplomato con 74/100.
Però ho in comune con molti di voi la totale inesistenza di contatti con i miei coetanei all'infuori della scuola e di attività pomeridiane.
Quando sono arrivato alla maturità, pensavo sarebbe stato solo l'inizio di una mia futura vita indipendente e felice, ma mi mancavano le basi.
Dal primo anno di università è iniziato un continuo alternarsi di momenti in cui vorrei lasciare e momenti in cui mi impegno per continuare. Tuttora, dopo 5 anni d'inferno passati a fare il pendolare, completamente isolato e fuori dal mondo, sono sempre indeciso se andarmene o rimanere. Però si è sviluppato in me anche un altro tipo di pensiero, che è quello di non scegliere, ma di terminare la partita.
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07-03-2014, 23:57
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da Ventolin
no non è il mio caso, sono sempre stato rincoglionito sin da piccolo
comunque i secchioni per caso in realtà sono avvantaggiati, sia con le donne che col lavoro, per le donne si tratta di imparare quei 4 trucchetti che tocca conoscere a tutti e poi avete il boost fascinoso di "quello che sa tutto", che è una cosa che piace alle femmine, soprattutto quelle che sono consapevoli di avere un cervello pari a una formica punk uscita dal formicaio per protestare contro la raccolta del cibo. Riguardo al lavoro, mi pare chiaro.
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MAH, io sono sempre stato un secchione, e mi sono anche sentito dire più volte che sapevo tutto... anche durante conversazioni informali
"TU CHE SAI TUTTO, MI DICI ecc. ecc."
in effetti forse piaceva alle femmine, una ci aveva provato con me alle superiori, una su quattro delle quattro ragazze che avevo in classe, è una buona media, 25% di tutte le ragazze che conoscevo lol
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08-03-2014, 00:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Anche io ero il secchione della classe. Ma chi ha fatto più strada non sono stato io. Sono stati quelli che avevano un carattere forte, sicuro e che sapevano comunque cosa volevano fare, la scuola era solo un qualcosa da "superare" per alcuni, per altri era un posto dove studiare ed impare tante cose, il lavoro futuro, MA non solo quello.
I miei genitori erano felice che stessi sui libri, al sicuro in casa "SENZA fare casino [con le ragazze] come gli stupidi miei coetani". Ecco, si, bella pensata.
E ora mi ritrovo a dover fare i conti con ciò che non ho vissuto, che mi fa apparire anche più incolto di ciò che sono.
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08-03-2014, 00:58
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#11
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 310
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Pure io uscita sempre benissimo dalle scuole ma ho perso tante cose importanti.
Io studiavo per senso del dovere: alcune materie mi piacevano ma altre non le sopportavo, ma andavo bene in tutto tranne quelle più pratiche.
Poi al senso del dovere si è aggiunta la timidezza...e se sei a casa tutto il giorno perchè non vedi nessuno cosa fai? studi, ripassi, approfondisci...e non è mai finita.
Alla fine all'università non ci sono andata per mancanza di fondi. Non avevo nessuna intenzione di lavorare e studiare perchè non volevo tirare là il tutto per troppi anni.
Con il lavoro dopo le 8 ore ho finito, quando andavo alle superiori, fra scuola e studio, raramente ero impegnata meno di 10 ore e l'idea di continuare cosi ancora per molti anni non mi andava.
Certamente non posso incolpare lo studio della mia chiusura, però se fossi stata più libera mi sarei cercata qualche altra attività da fare e magari la mia adolescenza sarebbe stata leggermente diversa...chissà...
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08-03-2014, 01:06
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da Dama del Lago
Certamente non posso incolpare lo studio della mia chiusura, però se fossi stata più libera mi sarei cercata qualche altra attività da fare e magari la mia adolescenza sarebbe stata leggermente diversa...chissà...
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Secondo me dovrebbero però anche essere i genitori che ti portano a fare sport o che comunque, già in tenera età ti fanno fare qualche attività extra. I miei mi hanno sempre tenuto a casa perchè "C'è da studiare!". Ed è finita come è finita.
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08-03-2014, 01:14
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#13
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 310
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Secondo me dovrebbero però anche essere i genitori che ti portano a fare sport o che comunque, già in tenera età ti fanno fare qualche attività extra. I miei mi hanno sempre tenuto a casa perchè "C'è da studiare!". Ed è finita come è finita.
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Io nuotavo, però comunque i week end li passavo con loro nella casetta fra i boschi (e studiavo anche li spaparanzata nel prato, alla fine penso di avere l'unico esemplare esistente di betulla ragioniera ) cosi mi sono persa tutti i giri e uscite varie.
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08-03-2014, 01:20
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#14
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 199
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I miei mi mettevano ansia: la domanda ricorrente di mia madre era "sei sempre il primo della classe?". A quel punto, mi sentivo in competizione con tutti, me la prendevo se invece di 9 prendevo "solo" 8, ed ho reso impossibile fare amicizia con altri ragazzi bravi della classe. Poi, il pomeriggio, tutto il tempo a studiare o al computer. Ora ne sconto le conseguenze: al lavoro sono bravo, sì, ma ormai sono ad un punto che per avanzare nella carriera devo dimostrare di saper gestire un gruppo di persone e questo, ora, per me è impossibile.
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