Dopo la seconda bocciatura al 1 superiore, mio padre decide di iscrivermi ad una paritaria e convince anche i genitori del mio vicino di casa a fare lo stesso col figlio, reduce anche lui da doppia bocciatura
Entrambi eravamo senza amici, sociofobici e lui era il classico tipo molto silenzioso e con pochi interessi ed idee...se non il calcio. Entrambi non uscivamo mai di casa.
Andavo a casa sua tutti i pomeriggi per passare del tempo insieme...ero molto felice visto che mi serviva molto l'avere un amico.
Lo trattavo da fratello, sempre con gentilezza, mi facevo piccolo e facevo autoironia per farlo ridere..lo convinsi pure ad andare in palestra
Mio padre ci accompagnava tutti i giorni per andare/tornare da scuola e anche in palestra.
Iniziarono a prendermi in giro in classa, lui non prendeva mai le mie parti...preferiva ignorare o si univa per ridere con loro.
Dopo l'estate scoprii.che aveva iniziato ad uscire con gli amici del cugino ( che ha sempre visto come un fratello).
Gli chiesi se voleva uscire o vedere insieme la partita e la risposta fu :
" esco con altra gente..."
Finimmo gli anni insieme e ho sempre continuato a trattarlo bene, sperando di essere inserito nel suo gruppo.
Mio padre 10 gg dopo la maturità, mori inaspettatamente...mi serviva un amico come non mai, mi sentivo solo, l'ho visto solo al funerale e lo vedevo tutte le sere andare e tornare con la macchina.
Ignorato, a volte lo vedo quasi imbarazzato se ci incontriamo e deve salutarmi.
Vorrei avere un confronto, ma ad anni di distanza ho solo rimorsi.
potete darmi un parere?