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04-09-2016, 20:33
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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E' una domanda che ciclicamente mi pongo, soprattutto quando non ho niente da fare e rimugino sul mio desolante passato, sentimentale in particolar modo.
A volte mi domando se la mia vita sessuale/affettiva/relazionale avrebbe potuto essere diversa se avessi compiuto delle determinate scelte, tipo chiedere ad una ragazza di uscire, o fare sesso con una che me l'aveva fornita su un piatto di argento.
Riflettendo ritengo il periodo intorno ai miei 18 anni, quello in cui ho mancato le mie più ghiotte, nonché uniche, occasioni, come lo spartiacque tra la possibilità di essere "normale", e invece la continuazione della mia esistenza così com'è ancora oggi.
I primi 4 anni delle superiori erano stati patetici, senza quasi uscite e senza aver sfiorato una ragazza. Nell'estate del 2002 ebbi però incredibilmente 2 grandi occasioni; la prima fu anche l'unica ragazza con cui ad oggi ho avuto dei contatti fisici, ma ci fermammo al petting, tra l'altro pessimo (me lo grattava tutto coi denti, ho ancora male a pensarci ). Con la seconda, più carina e simpatica, non ci combinai nulla, se non scambiarci, una volta tornati nelle rispettive città, dei messaggi dove ci dichiaravamo il nostro amore (è ad oggi l'unica ragazza che mi abbia detto ti amo, anche se solo per sms, e comunque dopo appena 2 settimane di mare, quindi al massimo si può parlare di infatuazione). Diciamo che all'epoca, oltre ad essere disinteressato al sesso (mi bastava il fai da te ), avevo pure il terrore che il preservativo si rompesse, un'altra fobia che mi ha sempre frenato.
Dopo non aver combinato niente affrontai l'ultimo anno delle superiori, dove ebbi altre 2 occasioni, una con una mia compagna che praticamente tutti mi avevano fatto notare quanto ci tenesse a me (mia mamma, compagni di classe ecc...); in effetti era davvero presa da me, lo capivo, ma io ovviamente non le chiesi mai di uscire, e la cosa morì lì. Con un'altra ragazza, che mi aveva anche mandato segnali ben chiari, inutile vi dica cosa (non) feci. L'idea di avere una fidanzata non mi interessava minimamente, farle regali, portarla in giro ecc..., tutte cose che mi mettevano i brividi.
Dopo il diploma non vidi e sentii più nessuno (a parte la mia ex compagna di classe che saluto ancora oggi per il natale ma che si è sposata e ha avuto figli molto presto) e non sono più andato al mare, nonostante abbia saputo da un conoscente in comune che almeno una delle 2 ragazze delle vacanze chiedeva spesso se sarei tornato là.
A partire da allora non ho più avuto occasioni di alcun genere (non sono praticamente più andato in vacanza e all'uni nessuna ragazza mi ha mai cagato), ma la cosa non mi faceva star male, fino agli ultimi anni, dove sto riflettendo sempre di più su tutti gli errori che ho commesso. A volte mi chiedo se la mia vita sarebbe cambiata se avessi preso delle decisioni diverse, ma altre volte mi soffermo a pensare che il problema non si presentava, perché non mi sono mai messo in condizione di scegliere, non sono mai stato in una situazione del tipo "Le chiedo di uscire o no?", non me la ponevo neanche la questione.
E voi, avete avuto un momento in cui avete pensato che prendendo delle decisioni (in ambito sentimentale soprattutto) la vostra vita avrebbe potuto essere diversa? O pensate che non sia una relazione, o peggio una semplice scop.... che possa cambiare i problemi molto più profondi che abbiamo?
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04-09-2016, 20:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Forse se quella volta di quasi un anno e mezzo fà invece di impuntarmi col mio solito carattere da stronzo avessi detto "massì, continuiamoci a vedere così e quello che viene viene" magari ora al mio fianco ci sarebbe lei, che è l'unica ragazza con la quale io mi sia sentito libero di essere me stesso senza filtri, quella che inglese definiscono "soulmate".
Mah...
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04-09-2016, 21:12
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: veneto
Messaggi: 632
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Non sei mica l'unico, anch'io potessi tornare indietro con la testa di adesso farei una vita sociale migliore o comunque sfrutterei quelle poche occasioni avute.
Purtroppo quello che è stato è stato, ma all'epoca non riuscivo a fare diversamente.
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04-09-2016, 21:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
E' una domanda che ciclicamente mi pongo, soprattutto quando non ho niente da fare e rimugino sul mio desolante passato, sentimentale in particolar modo.
A volte mi domando se la mia vita sessuale/affettiva/relazionale avrebbe potuto essere diversa se avessi compiuto delle determinate scelte, tipo chiedere ad una ragazza di uscire, o fare sesso con una che me l'aveva fornita su un piatto di argento.
Riflettendo ritengo il periodo intorno ai miei 18 anni, quello in cui ho mancato le mie più ghiotte, nonché uniche, occasioni, come lo spartiacque tra la possibilità di essere "normale", e invece la continuazione della mia esistenza così com'è ancora oggi.
I primi 4 anni delle superiori erano stati patetici, senza quasi uscite e senza aver sfiorato una ragazza. Nell'estate del 2002 ebbi però incredibilmente 2 grandi occasioni; la prima fu anche l'unica ragazza con cui ad oggi ho avuto dei contatti fisici, ma ci fermammo al petting, tra l'altro pessimo (me lo grattava tutto coi denti, ho ancora male a pensarci ). Con la seconda, più carina e simpatica, non ci combinai nulla, se non scambiarci, una volta tornati nelle rispettive città, dei messaggi dove ci dichiaravamo il nostro amore (è ad oggi l'unica ragazza che mi abbia detto ti amo, anche se solo per sms, e comunque dopo appena 2 settimane di mare, quindi al massimo si può parlare di infatuazione). Diciamo che all'epoca, oltre ad essere disinteressato al sesso (mi bastava il fai da te ), avevo pure il terrore che il preservativo si rompesse, un'altra fobia che mi ha sempre frenato.
Dopo non aver combinato niente affrontai l'ultimo anno delle superiori, dove ebbi altre 2 occasioni, una con una mia compagna che praticamente tutti mi avevano fatto notare quanto ci tenesse a me (mia mamma, compagni di classe ecc...); in effetti era davvero presa da me, lo capivo, ma io ovviamente non le chiesi mai di uscire, e la cosa morì lì. Con un'altra ragazza, che mi aveva anche mandato segnali ben chiari, inutile vi dica cosa (non) feci. L'idea di avere una fidanzata non mi interessava minimamente, farle regali, portarla in giro ecc..., tutte cose che mi mettevano i brividi.
Dopo il diploma non vidi e sentii più nessuno (a parte la mia ex compagna di classe che saluto ancora oggi per il natale ma che si è sposata e ha avuto figli molto presto) e non sono più andato al mare, nonostante abbia saputo da un conoscente in comune che almeno una delle 2 ragazze delle vacanze chiedeva spesso se sarei tornato là.
A partire da allora non ho più avuto occasioni di alcun genere (non sono praticamente più andato in vacanza e all'uni nessuna ragazza mi ha mai cagato), ma la cosa non mi faceva star male, fino agli ultimi anni, dove sto riflettendo sempre di più su tutti gli errori che ho commesso. A volte mi chiedo se la mia vita sarebbe cambiata se avessi preso delle decisioni diverse, ma altre volte mi soffermo a pensare che il problema non si presentava, perché non mi sono mai messo in condizione di scegliere, non sono mai stato in una situazione del tipo "Le chiedo di uscire o no?", non me la ponevo neanche la questione.
E voi, avete avuto un momento in cui avete pensato che prendendo delle decisioni (in ambito sentimentale soprattutto) la vostra vita avrebbe potuto essere diversa? O pensate che non sia una relazione, o peggio una semplice scop.... che possa cambiare i problemi molto più profondi che abbiamo?
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Nessuna occasione da rimpiangere nel mio caso, se non mi fossi mosso io più attivamente, nell'unico caso in cui è andata bene, nulla avrei ottenuto.
Non è che l'altra persona mi cercava attivamente o chiedeva di me, era lei che piaceva a me, non io a lei, e ho dovuto io "convincerla" e forzare anche abbastanza il mio carattere per riuscire a vederla.
Credo che all'inizio non le piacessi nemmeno, e lei in effetti ha confermato che era davvero così.
Una volta la vidi per strada in lontananza e la chiamai per nome perché volevo salutarla, e dovetti alzare un bel po' la voce per farmi sentire, io che la voce la tengo sempre bassa ebbi il coraggio di fare una cosa del genere (non ci pensai molto fu istintiva la cosa). Ecco questo gesto (un assurdo rispetto al mio carattere) ruppe un po' il muro che ci separava e mi accorsi che apprezzò questa forma di attenzione un po' più decisa.
Si fermò a salutarmi meno freddamente del solito forse perché un po' aveva notato che ero timido e parlavo sempre a voce bassa. In altre occasioni mi aveva trattavo sempre davvero male e con sufficienza, la mia timidezza la irritava, confermò anche questo in seguito.
Se non agisco io e non mi muovo molto attivamente, io davvero non ottengo mai nulla, solo che questa cosa mi stanca anche in diverse circostanze e non posso esagerare se no poi mi innervosisco quando non ottengo abbastanza.
Non mi è mai capitata la persona dell'altro sesso che si offriva a me su di un piatto d'argento, è qualcosa che sta fuori dai miei vissuti, non metto in dubbio comunque che sia potuto capitare ad altri (che per la verità invidio un po'). Le occasioni mancate sono quelle che avrei dovuto faticare a costruire con una serie di mezzi e sistemi molto estranei al mio temperamento, non si tratta di semplici scelte ma di qualcosa che risultava ben più complicato da mettere in pratica.
Non è che ho mai rifiutato situazioni già disponibili, del tipo l'altra persona si sentiva attratta da me e io poi ho deciso di non frequentarla... Io avrei dovuto proprio cercare di generarla questa attrazione tramite una serie di azioni più o meno volontarie che andavano in direzione contraria al mio temperamento.
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Ultima modifica di XL; 04-09-2016 a 21:44.
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04-09-2016, 21:19
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#5
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Banned
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 626
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Con la testa di adesso è facile.
Con la testa di allora era inevitabile.
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04-09-2016, 22:08
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#6
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Prov. Sondrio
Messaggi: 157
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Nessuna occasione da rimpiangere nel mio caso, se non mi fossi mosso io più attivamente, nell'unico caso in cui è andata bene, nulla avrei ottenuto.
Non è che l'altra persona mi cercava attivamente o chiedeva di me, era lei che piaceva a me, non io a lei, e ho dovuto io "convincerla" e forzare anche abbastanza il mio carattere per riuscire a vederla.
Credo che all'inizio non le piacessi nemmeno, e lei in effetti ha confermato che era davvero così.
Una volta la vidi per strada in lontananza e la chiamai per nome perché volevo salutarla, e dovetti alzare un bel po' la voce per farmi sentire, io che la voce la tengo sempre bassa ebbi il coraggio di fare una cosa del genere (non ci pensai molto fu istintiva la cosa). Ecco questo gesto (un assurdo rispetto al mio carattere) ruppe un po' il muro che ci separava e mi accorsi che apprezzò questa forma di attenzione un po' più decisa.
Si fermò a salutarmi meno freddamente del solito forse perché un po' aveva notato che ero timido e parlavo sempre a voce bassa. In altre occasioni mi aveva trattavo sempre davvero male e con sufficienza, la mia timidezza la irritava, confermò anche questo in seguito.
Se non agisco io e non mi muovo molto attivamente, io davvero non ottengo mai nulla, solo che questa cosa mi stanca anche in diverse circostanze e non posso esagerare se no poi mi innervosisco quando non ottengo abbastanza.
Non mi è mai capitata la persona dell'altro sesso che si offriva a me su di un piatto d'argento, è qualcosa che sta fuori dai miei vissuti, non metto in dubbio comunque che sia potuto capitare ad altri (che per la verità invidio un po'). Le occasioni mancate sono quelle che avrei dovuto faticare a costruire con una serie di mezzi e sistemi molto estranei al mio temperamento, non si tratta di semplici scelte ma di qualcosa che risultava ben più complicato da mettere in pratica.
Non è che ho mai rifiutato situazioni già disponibili, del tipo l'altra persona si sentiva attratta da me e io poi ho deciso di non frequentarla... Io avrei dovuto proprio cercare di generarla questa attrazione tramite una serie di azioni più o meno volontarie che andavano in direzione contraria al mio temperamento.
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Anche a me uguale preciso a quello che hai detto non è mai capitata l'occasione, ho sempre dovuto crearmela e sudarmela da solo...quindi rimpianti da questo punto di vista non ne posso avere!
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04-09-2016, 22:18
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#7
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Principiante
Qui dal: May 2016
Messaggi: 36
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Se quella volta avessi detto "si sta sera ci sono" non mi ritroverei solo come un cane ..
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04-09-2016, 22:44
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Si ma al contrario.Era meglio dire no,non ti voglio,restiamo soloamici e ciao.
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