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01-07-2017, 13:17
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#21
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da trapsky
ah ok intendi in modo sensazionale bhe le cose non cambierebbero di molto già solo con il sentire qualcosa per quella persona e sapere che quella persona lo sentirà ti mette in una situazione davvero critica uno può anche non essere pronto a rivelarsi.
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Forse per noi che siamo cresciuti e abituati a comunciare in un certo modo, ma se una nuova generazione fosse abituata al sistema di comunicazione che ho descritto?
Sicuramente non esisterebbe più la timidezza (o almeno la difficoltà a far uscire le parole di bocca).
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01-07-2017, 13:22
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: torino
Messaggi: 756
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Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Forse per noi che siamo cresciuti e abituati a comunciare in un certo modo, ma se una nuova generazione fosse abituata al sistema di comunicazione che ho descritto?
Sicuramente non esisterebbe più la timidezza (o almeno la difficoltà a far uscire le parole di bocca).
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non lo so sai non penso che la timidezza non c sia,poi uno dovrebbe vedere ogni situazione di come si sviluppa ecc madoo troppo ahaha non ho voglia di pensarci
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01-07-2017, 13:41
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#23
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da trapsky
non lo so sai non penso che la timidezza non c sia,poi uno dovrebbe vedere ogni situazione di come si sviluppa ecc madoo troppo ahaha non ho voglia di pensarci
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Sì, forse ci stiamo addentrando in campi troppo complessi.
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01-07-2017, 13:46
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Non sono d'accordo sull'avere capacità di leggere la mente.
Avremo una società infelice, non si potrà dire bugie !!
La realtà moderna è basata sulla menzogna, sulla truffa come potrebbe essere diversamente?
Nessuno avrebbe più segreti, nessuno potrebbe più fare le cose di nascosto.
Tutti saprebbero i vecchi segreti di famiglia, scheletri nell'armadio etc.
Molte famiglie sarebbero già dissolte e amicizie in frantumi. .
Se si parla di un nuovo mondo, allora si sarei d'accordo che nessuno potrà eludere le capacità altrui
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01-07-2017, 13:51
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Jacksparrow
Non sono d'accordo sull'avere capacità di leggere la mente.
Avremo una società infelice, non si potrà dire bugie !!
La realtà moderna è basata sulla menzogna, sulla truffa come potrebbe essere diversamente?
Nessuno avrebbe più segreti, nessuno potrebbe più fare le cose di nascosto.
Tutti saprebbero i vecchi segreti di famiglia, scheletri nell'armadio etc.
Molte famiglie sarebbero già dissolte e amicizie in frantumi.
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E non sarebbe un mondo più giusto e onesto? Con rapporti basati sulla sincerità e trasparenza?
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01-07-2017, 13:55
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#26
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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Non mi piacerebbe, mi da fastidio anche quando i miei parlano di me e sono nell'altra stanza e magari lo sento,pensare di leggere nella mente di gente che conosco mi farebbe paura...e poi come si dice"felice chi non sa"
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01-07-2017, 16:03
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#27
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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E' quello a cui ho sempre aspirato; una volta io ho aperto un topic sullo stesso argomento nel forum di Spazio Asperger (se esistesse la telepatia).
La maggioranza delle risposte lì fu contraria; ma, appunto, io credo non si comprenda bene l'essenza di ciò che significherebbe. Il concetto di privacy è valido finchè si vive in un mondo in cui ognuno può avere soltanto informazioni parziali su altri. Se soltanto una parte di persone potessero sapere tutto su altre persone non sarebbe sicuramente giusto; anzi, è terribile (purtroppo è quello che succede). Ma se tutti, se ognuno, nessuno escluso, potesse sapere tutto di tutti gli altri nessuno escluso, si creerebbe un equilibrio perfetto. Nessuno potrebbe approfittarsi di tali informazioni perchè anche gli altri le avrebbero su di lui.
E non esisterebbero nè inganni nè falsità.
Si creerebbe la mente collettiva, la Noosfera dei cosmisti, fine dell'individualismo che oggi spadroneggia distruttivamente.
Insomma, per me il Paradiso.
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01-07-2017, 16:29
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
in effetti... sentirebbero cosa "provano" (per l'ennesima volta lo ribadisco, non è lettura del pensiero! ) i grandi e spesso e volenteri non sono bei sentimenti (ad es. stanchezza per aver dorminto poco, frustrazione per il pianto che non si placa).
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Per me è poco chiaro quel che si vuol dire se si pone la questione in questi termini.
Rispetto all'esempio che hai fatto ho pensato a questa cosa.
Se sento solo la stanchezza di una persona... Come faccio a capire che dipende dal fatto che questa persona non ha dormito la notte precedente per accudire il figlio?
Senza avere accesso alle sue rappresentazioni, pensieri e anche ad altro, contestualizzando quel che sente, tutto il costrutto ha ancora senso?
Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Nessuno potrebbe approfittarsi di tali informazioni perchè anche gli altri le avrebbero su di lui.
E non esisterebbero nè inganni nè falsità.
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Le informazioni non sarebbero comunque poi equivalenti per ogni individuo. Se io fossi stato in galera mica è detto che lo siano stati tutti, questa simmetria perfetta non ci sarebbe, il fatto che altri possono avere accesso a queste informazioni poi danneggia me che sono un ex galeotto e non tutti allo stesso modo, perché non è detto che tutti siano ex galeotti. Stessa cosa per una donna che ha lavorato come prostituta in un certo periodo della vita. Se le nostre esistenze fossero tutte molto simili allora ci sarebbe simmetria.
Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Si creerebbe la mente collettiva, la Noosfera dei cosmisti, fine dell'individualismo che oggi spadroneggia distruttivamente.
Insomma, per me il Paradiso.
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Per me è una cosa che non è fattibile in concreto, in pratica la mente di questo super individuo soverchierebbe quelle individuali in modo analogo a come un cervello guida una colonia di cellule che non ha alcuna individualità mentale, c'è una barriera fisica che crea un argine e definisce cosa sia l'individuo, ma non c'è nessun'altra barriera per definire e differenziare quale sia la mente singolare, a meno che non si possa decidere cosa condividere mentalmente con la collettività. Spadroneggerebbe poi questa mente collettiva che diventerebbe una mente singolare che si appoggia ai meccanismi cerebrali individuali. L''individuo ha scopi e desideri propri che si differenziano da quelli collettivi o da quelli del suo vicino, se si eliminano questi scopi singolari si elimina la mente dell'individuo.
Se si tolgono tutte le barriere (o meglio si creano ponti) le menti individuali non esistono più, ne esisterà solo una collettiva. Secondo me insieme le due cose non riescono a stare. La nostra mente è unica non è che esiste un pezzo piazzato in un emisfero ed un pezzo piazzato nell'altro, poi se si recidono i ponti la si spacca in due o la si può frammentare in ancora più pezzi.
Ma analogamente se si attaccano tutti i cervelli sarebbe come riattaccare i due emisferi. Più menti che collaborano e comunicano (ma si differenziano) esistono già ora, creare dei ponti diretti secondo me farebbe sparire le menti individuali e finirebbe col far esistere soltanto una mente collettiva.
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Ultima modifica di XL; 01-07-2017 a 17:14.
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01-07-2017, 18:49
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
E' quello a cui ho sempre aspirato; una volta io ho aperto un topic sullo stesso argomento nel forum di Spazio Asperger (se esistesse la telepatia).
La maggioranza delle risposte lì fu contraria; ma, appunto, io credo non si comprenda bene l'essenza di ciò che significherebbe. Il concetto di privacy è valido finchè si vive in un mondo in cui ognuno può avere soltanto informazioni parziali su altri. Se soltanto una parte di persone potessero sapere tutto su altre persone non sarebbe sicuramente giusto; anzi, è terribile (purtroppo è quello che succede). Ma se tutti, se ognuno, nessuno escluso, potesse sapere tutto di tutti gli altri nessuno escluso, si creerebbe un equilibrio perfetto. Nessuno potrebbe approfittarsi di tali informazioni perchè anche gli altri le avrebbero su di lui.
E non esisterebbero nè inganni nè falsità.
Si creerebbe la mente collettiva, la Noosfera dei cosmisti, fine dell'individualismo che oggi spadroneggia distruttivamente.
Insomma, per me il Paradiso.
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Non posso far altro che quotare in pieno!
E' quello che intendevo io!
Tra l'altro la tua discussione è approdata anche qui! E' stata trovata e linkata da XL nella pagina precedente.
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01-07-2017, 19:46
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#30
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Per me è poco chiaro quel che si vuol dire se si pone la questione in questi termini.
Rispetto all'esempio che hai fatto ho pensato a questa cosa.
Se sento solo la stanchezza di una persona... Come faccio a capire che dipende dal fatto che questa persona non ha dormito la notte precedente per accudire il figlio?
Senza avere accesso alle sue rappresentazioni, pensieri e anche ad altro, contestualizzando quel che sente, tutto il costrutto ha ancora senso?
Le informazioni non sarebbero comunque poi equivalenti per ogni individuo. Se io fossi stato in galera mica è detto che lo siano stati tutti, questa simmetria perfetta non ci sarebbe, il fatto che altri possono avere accesso a queste informazioni poi danneggia me che sono un ex galeotto e non tutti allo stesso modo, perché non è detto che tutti siano ex galeotti. Stessa cosa per una donna che ha lavorato come prostituta in un certo periodo della vita. Se le nostre esistenze fossero tutte molto simili allora ci sarebbe simmetria.
Per me è una cosa che non è fattibile in concreto, in pratica la mente di questo super individuo soverchierebbe quelle individuali in modo analogo a come un cervello guida una colonia di cellule che non ha alcuna individualità mentale, c'è una barriera fisica che crea un argine e definisce cosa sia l'individuo, ma non c'è nessun'altra barriera per definire e differenziare quale sia la mente singolare, a meno che non si possa decidere cosa condividere mentalmente con la collettività. Spadroneggerebbe poi questa mente collettiva che diventerebbe una mente singolare che si appoggia ai meccanismi cerebrali individuali. L''individuo ha scopi e desideri propri che si differenziano da quelli collettivi o da quelli del suo vicino, se si eliminano questi scopi singolari si elimina la mente dell'individuo.
Se si tolgono tutte le barriere (o meglio si creano ponti) le menti individuali non esistono più, ne esisterà solo una collettiva. Secondo me insieme le due cose non riescono a stare. La nostra mente è unica non è che esiste un pezzo piazzato in un emisfero ed un pezzo piazzato nell'altro, poi se si recidono i ponti la si spacca in due o la si può frammentare in ancora più pezzi.
Ma analogamente se si attaccano tutti i cervelli sarebbe come riattaccare i due emisferi. Più menti che collaborano e comunicano (ma si differenziano) esistono già ora, creare dei ponti diretti secondo me farebbe sparire le menti individuali e finirebbe col far esistere soltanto una mente collettiva.
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Si, sono più o meno le stesse obiezioni poste sul forum di Spazio Asperger. Rispondo nel solito modo.
Sul primo punto che mi riguarda: non è vero secondo me che le vite di ognuno di noi non siano equivalenti. Sono magari diverse, ma non si può stabilire che qualcuno abbia più valore di un altro. La vita di un galeotto, di un assassino, ha lo stesso valore di un agricoltore, diceva il fondatore del cosmismo Fedorov. Questo perchè con una mente collettiva tutti capirebbero che i crimini non sono responsabilità individuale di chi li commette ma dell'intera società. Tutti potrebbero sentire che se uno è stato galeotto o si è prostituito non lo ha fatto per propria scelta ma perchè costretto. E anche che chi non li ha commessi è perchè non si è trovato in condizione di commetterli. In ogni caso si capirebbero, e si correggerebbero anche, le condizioni individuali che hanno portato al crimine. Condizioni che hanno poca attinenza con la volontà; Spinoza diceva che la volontà non esiste. Credo si crerebbe, proprio perchè ognuno sentirebbe cosa provano gli altri, una società di uguali. Il crimine, l'ingiustizia e la violenza sparirebbero; quindi anche le carceri e la prostituzione. Anche la fobia sociale e la sofferenza che provoca.......
Sull' altro punto, le menti individuali resterebbero, solo sarebbero collegate e coopererebbero insieme. Anche le cellule cerebrali, i neuroni, hanno esistenza individuale. Pur facendo parte del medesimo cervello. Il problema attuale è che l'umanità, come insieme, è soltanto un abbozzo: non ha ancora esistenza reale. Da qui tutte le tragedie di quseto mondo.....occorre rimediare.
L'esistenza individuale e collettiva è spiegata in due romanzi di Isaac Asimov,
"L' orlo della Fondazione" e "Fondazione e Terra", in cui si parla di un pianeta,
Gaia, in cui non solo gli esseri umani, ma anche gli animali, le piante e perfino la materia inorganica è tutta collegata e integrata in un supergonaismo, Gaia.
E comunque ognuno ha anche la sua esistenza individuale.
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01-07-2017, 21:16
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Sull' altro punto, le menti individuali resterebbero, solo sarebbero collegate e coopererebbero insieme. Anche le cellule cerebrali, i neuroni, hanno esistenza individuale. Pur facendo parte del medesimo cervello. Il problema attuale è che l'umanità, come insieme, è soltanto un abbozzo: non ha ancora esistenza reale. Da qui tutte le tragedie di quseto mondo.....occorre rimediare.
L'esistenza individuale e collettiva è spiegata in due romanzi di Isaac Asimov,
"L' orlo della Fondazione" e "Fondazione e Terra", in cui si parla di un pianeta,
Gaia, in cui non solo gli esseri umani, ma anche gli animali, le piante e perfino la materia inorganica è tutta collegata e integrata in un supergonaismo, Gaia.
E comunque ognuno ha anche la sua esistenza individuale.
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Le cellule possiedono un'esistenza individuale perché dotate di una barriera fisica che non connette il loro interno direttamente all'interno di altre cellule, se togliessimo la barriera le cellule non sarebbero più distinguibili come singoli organismi. Comunque le cellule non sono dotate di una mente.
Se togliamo le varie barriere che separano due menti, le due menti secondo me diventano due parti o funzioni di una sola mente.
Per questo le due cose non possono stare insieme in modo armonico.
O ci sono menti individuali in buona misura differenziate (e in conflitto) o c'è una mente collettiva indifferenziata che segue i suoi scopi spostando come pedine gli individui che diventano solo nodi di una rete che va a formare il cervello di questa mente.
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Ultima modifica di XL; 01-07-2017 a 21:44.
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02-07-2017, 13:12
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#32
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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In realtà mi sembra che in generale non si parli di un bisogno di "verità" quanto della sicurezza di non essere "traditi".
Per condividere un rapporto genuino non serve fondersi, anzi, è proprio imparare a rispettare i propri e gli spazi altrui che getta buone basi per un rapporto umano.
Quote:
Originariamente inviata da Tragopan
Comunque, non potrebbe neanche esserci un lavaggio del cervello, perché le sensazioni arriverebbero direttamente dalla nostra essenza.
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Anche se si potesse comunicare telepaticamente, potremmo comunque mentire a noi stessi o convincerci di qualcosa. Inoltre se ho capito bene parli di leggere nella mente, non di tutto quanto, no?
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02-07-2017, 13:20
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#33
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Inoltre se ho capito bene parli di leggere nella mente, non di tutto quanto, no?
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Non parlo di leggere nella mente. Parlo di "sentire" quello che sta provando il tuo interlocutore. In una parola, empatia, ma non solo. Una comunicazione tramite le emozioni.
L'ho spiegato bene in qualche post precedente.
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02-07-2017, 13:29
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#34
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Banned
Qui dal: Jun 2017
Ubicazione: Italia
Messaggi: 537
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
In realtà mi sembra che in generale non si parli di un bisogno di "verità" quanto della sicurezza di non essere "traditi".
Per condividere un rapporto genuino non serve fondersi, anzi, è proprio imparare a rispettare i propri e gli spazi altrui che getta buone basi per un rapporto umano.
Anche se si potesse comunicare telepaticamente, potremmo comunque mentire a noi stessi o convincerci di qualcosa. Inoltre se ho capito bene parli di leggere nella mente, non di tutto quanto, no?
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Mi convincerei di quello che pensano , è non riuscirei piu a giudicarmi ..
non esisterebbe più l'instinto .. ogni azione sarebbe tutta calcolata
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02-07-2017, 19:54
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#35
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Penso, come dice Tragopan, che il vero problema è l'empatia, sentire emotivamente gli altri. Mi ricorda la frase di Che Guevara: "Sentire ogni ingiustizia su qualunque essere umano come se avvenisse sulla propria pelle".
Si potrebbe più fare del male agli altri se si provasse questo?
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02-07-2017, 20:09
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#36
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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mi piacerebbe sapere a chi piaccio
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02-07-2017, 22:32
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#37
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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In effetti sono sorpreso anch'io che la mia discussione di due anni fa su Spazio Asperger sia stata ripresa qui. Si vede che e' un tema sentito da chi si sente
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02-07-2017, 22:36
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#38
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Ci tenevo a dire che mi ha fatto piacere che qui sia stata aperta una discussione come quella che ho aperto io due anni fa su spazip asperher.
T
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02-07-2017, 22:39
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#39
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Non e' facile scrivere dal cellulare. Grazie Tragopan per questa discussione. Ho letto solo ora la pagina 2 e sono felice di essere stato linkato.
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02-07-2017, 22:41
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#40
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
In effetti sono sorpreso anch'io che la mia discussione di due anni fa su Spazio Asperger sia stata ripresa qui. Si vede che e' un tema sentito da chi si sente
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E' una cosa su cui mi piace fantasticare. Probabilmente perché trovo difficile comunicare verbalmente ed esprimere i miei sentimenti.
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