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15-06-2017, 11:26
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 500
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Originariamente inviata da varykino
il fatto è che le parole intaccano le persone giovani , quelle che ancora c'hanno la luce negli occhi (giustamente) , quelle che hanno tempo per avere tempo XD , per i più vecchi che hanno sentito tante parole girare girare , se so pure rotti er cazz delle parole ..... si oggi ce l ho con la vecchiaia se nn s era capito
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eh io ho 21 anni quindi la vedo per forza dal mio punto di vista...appunto spero che qualcuno giovane come me possa trarne un messaggio positivo almeno...visto che qui ce ne sono molti, poi vabbè quelli più "grandi" immagino che non sperino più nel miracolo
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15-06-2017, 11:57
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#22
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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io spero che anche un trentenne possa ancora sperare in qualcosa di positivo
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15-06-2017, 11:58
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#23
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Sono d'accordo con i punti espressi nel post di Amy96...è un bene non lamentarsi, andare avanti, e tutti gli altri punti...
Allo stesso tempo però non è un cambiamento di atteggiamento che si può fare così dal nulla...ma come tutti gli eventi, ci vogliono le condizioni favorevoli....sia personali (motivazione, volontà)... ma anche esterni..(trovare un ambiente, un giro giusto che ti permetta di esprimerti qualora tu potenzialmente avessi la motivazione per farlo). Ci sono passato anch'io anni fa per la fase in cui mi sentivo rassegnato a una vita fatta di casa - lavoro...pc e ogni tanto qualche concerto. L'insoddisfazione che avevo però è stata una spinta al miglioramento....ma non sarebbe successo nulla se non ci fossero state anche le condizioni esterne adatte....e per quest'ultimo aspetto devo ringraziare questo forum...e alle persone che all'inizio mi hanno voluto incontrare. Poi ovviamente...ci ho dovuto mettere il mio impegno..però senza aiuto non so se sarei riuscito ad ottenere qualche miglioramento.
Cmq l'età conta ma fino a un certo punto...conta maggiormente la propria volontà: fino a 3 anni fa, andare in giro per conto mio, raduni...escursioni sarebbero stati fantascienza per me...ed avevo già 38 anni.
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Ultima modifica di Wolferstein; 15-06-2017 a 12:08.
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15-06-2017, 12:31
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 500
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Originariamente inviata da Wolferstein
Sono d'accordo con i punti espressi nel post di Amy96...è un bene non lamentarsi, andare avanti, e tutti gli altri punti...
Allo stesso tempo però non è un cambiamento di atteggiamento che si può fare così dal nulla...ma come tutti gli eventi, ci vogliono le condizioni favorevoli....sia personali (motivazione, volontà)... ma anche esterni..(trovare un ambiente, un giro giusto che ti permetta di esprimerti qualora tu potenzialmente avessi la motivazione per farlo). Ci sono passato anch'io anni fa per la fase in cui mi sentivo rassegnato a una vita fatta di casa - lavoro...pc e ogni tanto qualche concerto. L'insoddisfazione che avevo però è stata una spinta al miglioramento....ma non sarebbe successo nulla se non ci fossero state anche le condizioni esterne adatte....e per quest'ultimo aspetto devo ringraziare questo forum...e alle persone che all'inizio mi hanno voluto incontrare. Poi ovviamente...ci ho dovuto mettere il mio impegno..però senza aiuto non so se sarei riuscito ad ottenere qualche miglioramento.
Cmq l'età conta ma fino a un certo punto...conta maggiormente la propria volontà: fino a 3 anni fa, andare in giro per conto mio, raduni...escursioni sarebbero stati fantascienza per me...ed avevo già 38 anni.
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Sì la penso allo stesso modo, in primis devi avere determinazione ma hai ragione anche tu sull'ambiente esterno, sotto questo punto di vista anche a me il forum ha aiutato anzi direi che è tutto merito di questo forum se ora ho una vita decente!! Dovrei farci una statua
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15-06-2017, 13:19
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#25
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Originariamente inviata da Amy96
eh io ho 21 anni quindi la vedo per forza dal mio punto di vista...appunto spero che qualcuno giovane come me possa trarne un messaggio positivo almeno...visto che qui ce ne sono molti, poi vabbè quelli più "grandi" immagino che non sperino più nel miracolo
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Bah, non sono molto d'accordo. Io a 20 anni stavo molto, ma molto peggio di ora, ero molto più chiusa, avevo la testardaggine di voler migliorare solo come dicevo io, senza mettermi troppo in discussione o fare troppa fatica, non avevo grandi esperienze, e nemmeno la maturità giusta, solo molto più tardi, ho capito alcune cose e soprattutto come si lavora su se stessi.
Anche qui dentro, vedo molti giovani chiusi nel loro problema, che si danno per spacciati. Lo capisco, ci sono passata anche io, era così anche per me e quando sei convinto di qualcosa, nessuno può aiutarti. L'introspezione non è cosa per tutti e non è automatica, ci si lamenta di stare male, di avere difficoltà, ma a malapena si sa il perchè e si fa una resistenza terribile, che fa sì parte del problema, ma abbassare le difese non è mai facile.
Poi dipende anche di cosa parliamo, periodi difficili? Traumi vari? Disturbi collegati alla nostra infanzia? Chiaramente non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti lo stesso vissuto, per molti è anche parecchio difficile mettere in atto certi cambiamenti.
I punti del topic iniziale sono tutti giusti, ma purtroppo non arrivano, non possono arrivare se non si va oltre la semplice frase, queste cose si possono capire razionalmente, ma se non le senti tue, non aiuteranno nessuno a cambiare. Il cambiamento parte da dentro, non da input esterni, non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
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15-06-2017, 13:49
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#26
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Principiante
Qui dal: May 2017
Messaggi: 28
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Allora, premesso che sono d'accordo con chi dice che la sofferenza raramente fortifica, anzi indebolisce, trovo che comunque contribuisca a rafforzare altri aspetti della persona, come per esempio l'empatia.
Se è vero che siamo egoisti per nautura (ed è così), è anche vero che ci risulta più facile capire ed empatizzare con qualcuno se ci ricorda noi o una condizione di cui soffriamo o abbiamo sofferto.
Io la noto tantissimo questa cosa. Quando persone che conosco dicono "ah guarda quello/a, non dice mai nulla e evita tutti, che tipo/a strano/a", a me dispiace, normalmente provo a dissentire, azzardo a dire che potrebbero esserci delle cause che non conosciamo e quindi che non possiamo capire. Per lo stesso motivo, quando qualcuno si confida con me, mi sento estremamente coinvolto, perché mi è facile capire le sofferenze che qualcuno ha provato.
Quindi, seppure sono una persona molto meno forte di altre, credo di aver un livello di empatia maggiore. Se questo è un vantaggio o no, dipende da quanto piace l'empatia rispetto all'essere forti. Se è considerata una qualità migliore allora in teoria dovrei averci guadagnato nello scambio. Purtroppo nella pratica credo che alle persone interessi più il tizio sicuro di sé, ma oh, ognuno è diverso e ama cose e persone diverse, quindi non si sa mai...
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15-06-2017, 15:05
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#27
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Intermedio
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 125
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Quote:
Originariamente inviata da Amy96
Boh mi è parso un post carino e l'ho postato tutto qui... poi per come la vedo io ogni situazione è transitoria e si può cambiare (eccetto alcuni casi, ovvio) poi ognuno certamente ha i propri punti di vista e vi capisco, pazienza
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Scusami, è carino che tu voglia cercare di infondere positività, ma io penso che sarebbe più utile se invece ci raccontassi in che modo ne sei uscito/a.
Io ne leggo parecchie di cose così, guardo video, eppure non mi toccano minimamente.
Sono parole le leggo ed ascolto sul momento e poi le dimentico, non riesco ad applicarle.
Una cosa che mi da fastidio, è quando dicono che ci "lamentiamo a vuoto e che dobbiamo smetterla". Ci sono persone che si lamentano per molto meno e ritengo che, invece, il tipo di lamentela di una persona che sta davvero male è un modo per chiedere aiuto ed anche per cercare di parlare di sé, cosa non facile in certe situazioni.
Comunque, approfitto del post per lasciare un video che parla di come superare la depressione, che probabilmente non toccherà nessuno, ma l'ho trovato un po' diverso dai classici.
Magari è utile a qualcuno: https://youtu.be/JPoPqNUESlQ
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Ultima modifica di Moony; 15-06-2017 a 15:07.
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15-06-2017, 15:08
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Moony
Scusami, è carino che tu voglia cercare di infondere positività, ma io penso che sarebbe più utile se invece ci raccontassi in che modo ne sei uscito/a.
Io ne leggo parecchie di cose così, guardo video, eppure non mi toccano minimamente.
Sono parole le leggo ed ascolto sul momento e poi le dimentico, non riesco ad applicarle.
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Bastassero 4 frasi automotivanti per guarire da fobie , depressioni e similari...troppo bello sarebbe...
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15-06-2017, 15:22
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#29
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Moony
Io ne leggo parecchie di cose così, guardo video, eppure non mi toccano minimamente.
Sono parole le leggo ed ascolto sul momento e poi le dimentico, non riesco ad applicarle.
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Bastassero 4 frasi automotivanti per guarire da fobie , depressioni e similari...troppo bello sarebbe...
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Appunto. Capire dal punto di vista emotivo e capire dal punto di vista razionale son due cose molto diverse tra loro.
Non siamo stupidi, sappiamo benissimo che dovremmo, chessò, forzarci ad uscire (in caso di blocco da fobia sociale, ad esempio), ma il punto è che dobbiamo capire perchè non ci riusciamo, sviscerare il problema, aprirlo, guardarci dentro, e non è bello, nè facile, nè piacevole.
Per questo la terapia d'urto non funziona, o non funziona con tutti, specie se si tratta di disturbi di tipo ansioso, o al massimo, può funzionare per un periodo e poi siamo punto e capo.
Finchè non capiamo l'inghippo, la soluzione o il miglioramento sono provvisori.
L'incoraggiamento e le motivazioni esterne non servono a nulla, non solo lasciano il tempo che trovano, ma ci fanno sentire maggiormente inadatti, oltre che non capiti. E invece di aprirci, ci chiudiamo ancora di più.
Sono questioni molto complesse, queste.
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15-06-2017, 15:37
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Appunto. Capire dal punto di vista emotivo e capire dal punto di vista razionale son due cose molto diverse tra loro.
Non siamo stupidi, sappiamo benissimo che dovremmo, chessò, forzarci ad uscire (in caso di blocco da fobia sociale, ad esempio), ma il punto è che dobbiamo capire perchè non ci riusciamo, sviscerare il problema, aprirlo, guardarci dentro, e non è bello, nè facile, nè piacevole.
Per questo la terapia d'urto non funziona, o non funziona con tutti, specie se si tratta di disturbi di tipo ansioso, o al massimo, può funzionare per un periodo e poi siamo punto e capo.
Finchè non capiamo l'inghippo, la soluzione o il miglioramento sono provvisori.
L'incoraggiamento e le motivazioni esterne non servono a nulla, non solo lasciano il tempo che trovano, ma ci fanno sentire maggiormente inadatti, oltre che non capiti. E invece di aprirci, ci chiudiamo ancora di più.
Sono questioni molto complesse, queste.
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Sono percorsi lunghi difficili con un passo avanti e 3 indietro, con roba che esce dall'inconscio a getto continuo che molti specialisti non trovano e/o non sono in grado di gestire...specialmente se non abbiamo riscontri esterni positivi che vanno ad agire anche loro in profondità e non solo sui primi 2 cm di psiche, come fanno queste frasi, o le canzoncine motivanti...
però è giusto che a 20 anni si stia ancora in questa fase, ci siamo passati tutti più o meno nella fase degli aforismi( avevo un mezzo quaderno pieno) , scene da film che gasavano per 5 minuti ecc, quando i problemi son molto profondi poi si matura e ci si rende conto che è come pensare di guarire una brutta polmonite sentendo musica rock...
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15-06-2017, 15:48
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Che un feedback positivo esterno possa agire in profondità non l'avevo mai sentito.
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adesso invece lo hai sentito...
Ti sembra così assurdo che un riscontro positivo con l'altro sesso, che so...trovi una ragazza che ti piace alla quale piaci e con la quale stai insieme per un periodo , o un bel gruppo di amici o grandi successi professionali ecc ecc abbiano un effetto un "po' diverso", per usare un eufemismo, rispetto ad una frasetta trovata on line o su qualche libro di pensiero positivo? a me non sembra così strano...
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Ultima modifica di Myway; 15-06-2017 a 15:50.
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15-06-2017, 15:50
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#32
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Intermedio
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 125
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Che un feedback positivo esterno possa agire in profondità non l'avevo mai sentito.
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Quello negativo riesce di più, ma quello positivi sono sicuramente d'aiuto.
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15-06-2017, 15:54
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Moony
Quello negativo riesce di più, ma quello positivi sono sicuramente d'aiuto.
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Le persone in generale, ma un po tutto il mondo, sono strutturate per essere più smosse da condizioni e riscontri negativi, che hanno un effetto maggiore e di maggior durata in genere rispetto a quelli positivi, sono più "pesanti", cionontoglie che in entrambi i casi abbiano effetti che non si limitano al fatto mentale discorsivo ma agiscono, nel bene o nel male, in aspetti profondi della psiche , sedimentandosi nel corso degli anni a cominciare dall'infanzia.
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15-06-2017, 15:54
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#34
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Sono percorsi lunghi difficili con un passo avanti e 3 indietro, con roba che esce dall'inconscio a getto continuo che molti specialisti non trovano e/o non sono in grado di gestire...specialmente se non abbiamo riscontri esterni positivi che vanno ad agire anche loro in profondità e non solo sui primi 2 cm di psiche, come fanno queste frasi, o le canzoncine motivanti...
però è giusto che a 20 anni si stia ancora in questa fase, ci siamo passati tutti più o meno nella fase degli aforismi, scene da film che gasavano per 5 minuti ecc, quando i problemi son molto profondi poi si matura e ci si rende conto che è come pensare di guarire una brutta polmonite sentendo musica rock...
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Esattamente.
E' molto tenera l'intenzione di Amy, assolutamente in buona fede, ma non può funzionare.
Qui dentro c'è di tutto e di più, alcuni problemi sono talmente radicati in noi che nemmeno ne abbiamo consapevolezza. Quando mi sono iscritta qui, pensavo di essere abbastanza consapevole e invece lo ero forse al 10% o anche meno.
A distanza di 3 anni sono una persona diversa.
Per me, la terapia è stata fondamentale, tutte le mie convinzioni, erano sballate e mi son dovuta far smontare pezzo per pezzo, fidandomi e affidandomi alla mia terapeuta.
Entrare nell'inconscio, dici bene, ma il terapeuta non ha una chiave universale per entrare, e noi ci comportiamo in seduta esattamente come ci comportiamo nel mondo esterno, le difese ci sono anche lì, per questo, molte volte si tende a fare un tira e molla, lasciare e riprendere la terapia in continuazione. Razionalmente vogliamo cambiare perchè stiamo male, ma cambiare fa paura e il nostro inconscio batte in ritirata. Devi farlo entrare tu, o almeno essere pronto, non si entra nell'inconscio altrui a gamba tesa, bisogna aspettare che il paziente sia pronto, se non si vogliono far danni enormi. E' un lavoro di squadra, molto delicato, dove se uno dei due fa un passo falso, si butta tutto all'aria.
Sui feedback esterni son d'accordo solo in parte, il cambiamento deve avvenire dentro di te, l'esterno cambierà insieme a te e il feedback può confermarti superficialmente, ma non ha il potere di cambiare le persone.
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15-06-2017, 16:00
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Sui feedback esterni son d'accordo solo in parte, il cambiamento deve avvenire dentro di te, l'esterno cambierà insieme a te e il feedback può confermarti superficialmente, ma non ha il potere di cambiare le persone.
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Ci sono situazioni più soggette e influenzabili dai feedback esterni altre meno, ma successi veri , specie in campi dove si sono avute solo delusioni, specie all'inizio danno una botta molto forte non solo limitata ad una certificazione, poi sta a te far sì che la botta non sia un fuoco di paglia, ed aver lavorato per metterti nelle condizioni di farti trovare pronta al momento giusto ...se non lavoravi il momento giusto non sarebbe mai arrivato, ma senza l'evento X o Y forte, solo il lavoro spesso non basta o i tempi sono 10 volte tanto, specie in alcuni ambiti, quello relazionale in primis...
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15-06-2017, 16:08
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#36
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Ti sembra così assurdo che un riscontro positivo con l'altro sesso, che so...trovi una ragazza che ti piace alla quale piaci e con la quale stai insieme per un periodo , o un bel gruppo di amici o grandi successi professionali ecc ecc abbiano un effetto un "po' diverso", per usare un eufemismo, rispetto ad una frasetta trovata on line o su qualche libro di pensiero positivo? a me non sembra così strano...
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Secondo me, questo può funzionare se il problema è un po' più "leggero" (fatemi passare il termine), la conferma può aiutare e fa piacere e siamo tutti d'accordo.
Se però parliamo di disturbi della personalità (io parlo di questo perchè è il mio caso e ormai conosco bene i miei meccanismi), il concetto è un attimo più complicato.
Perchè i miei schemi andranno a sabotare la mia relazione, il mio lavoro, i miei amici, tutto. E non parlo di ipotesi, parlo della mia vita, secondo quella che è la mia esperienza.
Non è la prima volta che dico che in relazione peggioro, se trovo lavoro io crollo come un castello di carte. E non credo di essere la sola qui dentro.
Quindi ognuno deve fare i conti col proprio vissuto, non siamo tutti fobici qui dentro e non siamo tutti uguali, anche a parità di diagnosi, gli schemi son diversi, e sono quelli a determinare le nostre percezioni e reazioni a ciò che ci succede.
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15-06-2017, 16:18
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Secondo me, questo può funzionare se il problema è un po' più "leggero" (fatemi passare il termine), la conferma può aiutare e fa piacere e siamo tutti d'accordo.
Se però parliamo di disturbi della personalità (io parlo di questo perchè è il mio caso e ormai conosco bene i miei meccanismi), il concetto è un attimo più complicato.
Perchè i miei schemi andranno a sabotare la mia relazione, il mio lavoro, i miei amici, tutto. E non parlo di ipotesi, parlo della mia vita, secondo quella che è la mia esperienza.
Non è la prima volta che dico che in relazione peggioro, se trovo lavoro io crollo come un castello di carte. E non credo di essere la sola qui dentro.
Quindi ognuno deve fare i conti col proprio vissuto, non siamo tutti fobici qui dentro e non siamo tutti uguali, anche a parità di diagnosi, gli schemi son diversi, e sono quelli a determinare le nostre percezioni e reazioni a ciò che ci succede.
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Certo infatti ho detto che alcuen cose sono più recettive ai feedback di altre...il tizio che per la forte timidezza o dep ecc, ha come primo e principale cruccio il non poter avere una relazione, avrà un effetto maggiore (ancorchè non risolutivo..) nel poterla finalmente avere , rispetto al fobico o al depresso che ne ha avute già diverse e al quale l'ennesima relazione o tresca cambierà ben poco, fermo restando come detto che in entrambi i casi il lavoro su se stessi è necessario o fondamentale...
Ma nel primo caso soprattutto ci sarà un livello al di sopra del quale difficilmente si arriverà da soli, se non c'è il compimento del riscontro esterno coi relativi effetti, che è l'errore che fanno molte donne dicendo praticamente "prima risolvete tutti i vostri problemi, quando sarete totalmente guariti e paragonabili a molti normaloni o estroversoni allora, e solo allora, ripresentatevi a petto a noi..." , con tutta la buona volontà a questi livelli in quanto a scioltezza, modus comporamentale ecc, da soli non ci si arriverà mai, si migliorerà nel lungo periodo un pochetto ma ci sarà sempre una fase nella quale ci serve necessariamente il mix con la situazione esterna (la relazione, il fidanzamento o quel che sia....)
Nella maggior parte dei casi del forum, ho la sensazione che si tratti di disturbi iniziali, anche non gravisssimi, che combinati hanno portato una situazione a zero riscontri che nel corso degli anni ha poi reso tutto molto più grave e insopportabile, e anni e decenni di impegno han spostato ben poco la situazione, mancando poi la parte successiva.
In altri casi di problemi più specifici come dici, il riscontro esterno ha meno effetto, non è il fulcro principale, quindi un suo verificarsi cambia meno.
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15-06-2017, 16:44
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#38
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
...in entrambi i casi il lavoro su se stessi è necessario o fondamentale...
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Fondamentale, direi.
Quote:
Ma nel primo caso soprattutto ci sarà un livello al di sopra del quale difficilmente si arriverà da soli, se non c'è il compimento del riscontro esterno coi relativi effetti, che è l'errore che fanno molte donne dicendo praticamente "prima risolvete tutti i vostri problemi, quando sarete totalmente guariti e paragonabili a molti normaloni o estroversoni allora, e solo allora, ripresentatevi a petto a noi..." , con tutta la buona volontà a questi livelli in quanto a scioltezza, modus comporamentale ecc, da soli non ci si arriverà mai, si migliorerà nel lungo periodo un pochetto ma ci sarà sempre una fase nella quale ci serve necessariamente il mix con la situazione esterna (la relazione, il fidanzamento o quel che sia....)
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Vabbè, parliamo seriamente.
Lavorare su se stessi ok, ma aspettarsi di diventare un'altra persona (normaloni) è fantascienza, non può succedere, la terapia non ci fa il lavaggio del cervello, non ci cambia la personalità, sarebbe anche inquietante a mio avviso.
Guarire vuol dire semplicemente saper gestire molte più cose, esserne consapevoli, imparare a comportarsi con gli altri, ad essere assertivi, ad esprimere le nostre emozioni in modo sano, a riconoscerle soprattutto, etc, ma la personalità ormai è quella e quella rimane. Però vivremo meglio, molto meglio.
Essere introversi, non è un problema, essere fobici gravi o evitanti sì, dato che sono disturbi e vanno ad intaccare ogni parte della nostra vita.
Non esiste un concetto standard di sanità valida per tutti, si parla invece di "sanità nevrotica", io resterò comunque di indole introversa con momenti di chiusura/evitamento, non sarò mai tipa da 100 amici, e uscite tutte le sere, o una fidanzata appiccicosa, e non voglio nemmeno diventarlo perchè non sarei più io. Voglio semplicemente saper gestire qualche amico, una relazione, un lavoro, coi miei modi e il mio carattere.
Non devo diventare come gli altri, devo essere quello che sono, senza l'angoscia, l'ansia costante e il dolore che il disturbo mi fa provare.
Quindi "guarisci e poi nel caso ne riparliamo" non esiste.
Come non esiste la patologia esasperata senza mettersi in discussione e l'altro/a che deve sacrificarsi e accettare tutto in nome del problema altrui.
Esiste invece un "lavora su te stesso e proviamoci insieme".
Quote:
Nella maggior parte dei casi del forum, ho la sensazione che si tratti di disturbi iniziali, anche non gravisssimi, che combinati hanno portato una situazione a zero riscontri che nel corso degli anni ha poi reso tutto molto più grave e insopportabile, e anni e decenni di impegno han spostato ben poco la situazione, mancando poi la parte successiva.
In altri casi di problemi più specifici come dici, il riscontro esterno ha meno effetto, non è il fulcro principale, quindi un suo verificarsi cambia meno.
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Son d'accordo.
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15-06-2017, 16:48
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#39
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Quindi "guarisci e poi nel caso ne riparliamo" non esiste.
Come non esiste la patologia esasperata senza mettersi in discussione e l'altro/a che deve sacrificarsi e accettare tutto in nome del problema altrui.
Esiste invece un "lavora su te stesso e proviamoci insieme".
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ecco, esattamente...
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15-06-2017, 17:06
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Mi trovo molto d accordo con stregatta
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