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Vecchio 05-12-2017, 20:39   #1
Esperto
L'avatar di Keith
 

Secondo me dopo anni di uso di antidepressivi e ansiolitici vari è difficile uscirne del tutto e per sempre.
Io non li voglio più prendere, ho una paura fottuta degli effetti collaterali, ma non credo che riuscirò facilmente a liberarmi. Per ora ho solo diminuito un po'.

C'è qualcuno che ne è uscito dopo anni?
Vecchio 06-12-2017, 00:00   #2
Avanzato
L'avatar di gordon77
 

io avevo provato a chiedere alle dottoresse che mi seguono al CSM di ridurre un po' i farmaci, ma non solo non l'hanno fatto ma mi hanno pure aumentato le dosi.
Vecchio 06-12-2017, 00:29   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da gordon77 Visualizza il messaggio
io avevo provato a chiedere alle dottoresse che mi seguono al CSM di ridurre un po' i farmaci, ma non solo non l'hanno fatto ma mi hanno pure aumentato le dosi.
annamo bene..
Ringraziamenti da
alberomagico (06-12-2017)
Vecchio 06-12-2017, 08:18   #4
Esperto
 

Penso che li prenderò a vita.
Vecchio 06-12-2017, 09:41   #5
Banned
 

anche sa fanno davvero molto poco per me li prenderò per sempre
Vecchio 06-12-2017, 12:34   #6
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Li ho aumentati e diminuiti, dipende dai periodi ma mai smessi.
Conosco persone che li prendono a periodi, altri che dopo averli presi non li hanno più usati.... sempre su supervisione psichiatrica.
Vecchio 06-12-2017, 14:37   #7
Principiante
 

La sospensione degli psicofarmaci può in alcuni casi essere resa difficoltosa dalla comparsa di sintomi astinenziali. Stiamo seguendo un progetto proprio sulla sindome astinenziale da riduzione o sospensione di antidepressivi SSRI o SNRI. Può trovare i dettagli alla pagina https://www.smettereglipsicofarmaci.unifi.it/index.php.

Un saluto cordiale,
Fiammetta Cosci
Università di Firenze
Ringraziamenti da
cancellato18523 (06-12-2017)
Vecchio 06-12-2017, 15:06   #8
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Fiammetta Cosci Visualizza il messaggio
La sospensione degli psicofarmaci può in alcuni casi essere resa difficoltosa dalla comparsa di sintomi astinenziali. Stiamo seguendo un progetto proprio sulla sindome astinenziale da riduzione o sospensione di antidepressivi SSRI o SNRI. Può trovare i dettagli alla pagina https://www.smettereglipsicofarmaci.unifi.it/index.php.

Un saluto cordiale,
Fiammetta Cosci
Università di Firenze
grazie mille!
questa sindrome astinenziale avviene anche con i vecchi antidepressivi triciclici (amitriptilina, clomipramina)?
Vecchio 06-12-2017, 15:46   #9
Principiante
 

L'astinenza può verificarsi anche dopo sospensione o riduzione di antidepressivi triciclici, però la freqeunza con cui questo fenomeno si verifica è molto inferiore rispetto ad SSRI ed SNRI.

Fiammetta Cosci
Università di Firenze
Vecchio 06-12-2017, 15:51   #10
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Fiammetta Cosci Visualizza il messaggio
L'astinenza può verificarsi anche dopo sospensione o riduzione di antidepressivi triciclici, però la freqeunza con cui questo fenomeno si verifica è molto inferiore rispetto ad SSRI ed SNRI.

Fiammetta Cosci
Università di Firenze
Grazie! Non sai quanto mi è utile questa notizia.
Forse chiedo troppo.. ma ci sono delle percentuali per capire con quale frequenza avviene la sindrome astinenziale con i TCA e gli SSRI/SNRI?
Vecchio 06-12-2017, 17:00   #11
Avanzato
L'avatar di gordon77
 

link interessante, grazie fiammetta
Vecchio 06-12-2017, 22:04   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Fiammetta Cosci Visualizza il messaggio
L'astinenza può verificarsi anche dopo sospensione o riduzione di antidepressivi triciclici, però la freqeunza con cui questo fenomeno si verifica è molto inferiore rispetto ad SSRI ed SNRI.

Fiammetta Cosci
Università di Firenze
Io mi sono tolta,gradualmente,solo 4 gocce su 12 di un triciclico che prendo da 5-6anni e sono quasi impazzita.Ansia da soffocare e insonnia.Ho dovuto compensare con lo xanax
Vecchio 07-12-2017, 03:11   #13
Esperto
L'avatar di gwynplaine87
 

Un momento...l uni di firenze ci "osserva" ?
Ringraziamenti da
Lory (07-12-2017)
Vecchio 07-12-2017, 10:52   #14
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Grazie! Non sai quanto mi è utile questa notizia.
Forse chiedo troppo.. ma ci sono delle percentuali per capire con quale frequenza avviene la sindrome astinenziale con i TCA e gli SSRI/SNRI?
Secondo uno studio condotto da Rosenbaum et al. nel 1998 la percentuale di astinenza dopo sospesione di fluoxetina è del 14%, dopo sospensione di sertralina è del 60% e dopo sospensione di paroxetina è del 66%. Risultati analoghi sono stati ottenuti da Michelson et al. nel 2000 e da Judge et al. nel 2002. L'incidenza dell'astinenza da sospensione di venlafaxine è risultata in uno studio di Fava et al. 1997 pari al 78%. Fra gli antidepressivi triciclici, la più elevata incidenza di astinenza da sospensione è stata osservata per clomipramina e si tratta di un incidenza del 30.8% secondo lo studio di Coupland et al. del 1996.

Un saluto cordiale,
Fiammetta Cosci
Ringraziamenti da
Keith (07-12-2017), zzz (07-12-2017)
Vecchio 07-12-2017, 20:39   #15
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Nel mio caso sì.
Credo però che influisca molto la motivazione che ha portato allo sviluppo e al tipo di problematica per cui si stanno usando psicofarmaci.

In generale ci vuole molta forza interiore e voglia di farcela con le proprie mani.

Però bisogna:

A. trovare il farmaco che permette questa volontà...nel mio caso, questo poter ri-assaggiare cosa si prova a stare bene e del perché nel mezzo del problema non si riesce a trovare una via d'uscita...quindi psicofarmaco e psicoterapia. Lo psicofarmaco non deve dare un vago, raro sentore di benessere. Deve farci accendere una piccola scintilla che deve essere notata da noi stessi...non si/boh, mah...forse qualcosina...Una controprova che la luce esiste.

B. non crogiolarsi nel dolore, avere voglia di rivincita sul male che ci ha presi, aggredirlo come lui ha aggredito noi, facendo leva sulla nostra fragilità, sul punto debole che avevamo, rinforzare proprio quella fragilità che ci ha colpito, si è introdotto nel nostro animo da li, e da li deve essere gettato fuori dal nostro comportamento quotidiano. ...l'abbiamo interiorizzato, non deve diventare parte di noi. Deve essere una sfida col dolore, un continuo bastonarlo fino a che talmente dolorante, se ne andrà da solo. Ci vuole disciplina e costanza. E soprattutto la voglia di non arrendersi mai, fino a prova palesemente contraria, e anche lì bisognerà chiedersi se non c'è un'alternativa, e continuare a scrutare fino a che non la si è intravista. Credo che nel mio caso mi abbia aiutato molto anche questo...la capacità di tentare sempre vie di mezzo...la diplomazia con il male e con me stesso.

Ultima modifica di Crystal; 07-12-2017 a 23:23.
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